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(Adnkronos) - Francesco Totti riscrive la storia. Era il 2002 quando il calciatore, durante un derby contro la Lazio, alzò la maglia con la scritta ‘6 unica’. Un gesto rimasto nella memoria collettiva come una dedica a Ilary Blasi, all'epoca sua fidanzata, poi moglie e madre dei suoi tre figli. Oggi, a distanza di 23 anni e dopo un matrimonio finito tra polemiche e battaglie legali, Totti ha cambiato la sua versione. In un’intervista rilasciata a Luca Toni per Prime Video Sport, l'ex giallorosso ha ripercorso alcuni dei momenti più importanti della sua carriera, tra questi anche la t shirt che tanto fece parlare. Totti ha rivelato che non era stata pensata per Ilary Blasi: “Era per la Curva. Ero un po’ in diagonale, ma era riferita alla Curva”. E alla domanda se fosse davvero una dedica d'amore, Totti ha risposto in modo netto: “Dicono che era una dedica a qualcun altro? No, no, no, questo sarà un pensiero degli altri. Ti dico che era per la curva, adesso però se dovessi rifarla, mi metterei più dritto, scriverei anche qualcos'altro”, ha spiegato.
(Adnkronos) - "Il salario minimo per legge a 9 euro non va bene perché sono un imposizione al basso verso una possibile trattativa. Questa demagogia del salario minimo è un boomerang incredibile in Italia, non possiamo massacrare la contrattazione con un limite di legge. Quello che vogliamo ancora fare è potenziare la contrattazione collettiva, dare forza a una gamba fondamentale. E incentivare i rinnovi contrattuali". Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, intervenendo alla tavola rotonda 'Il benessere del lavoratore: dalla questione salariale alla sicurezza nei luoghi di lavoro' in corso a Roma. "C'è sì un problema di salario in Italia, e questo governo sta facendo tanto, un intervento di 10 miliardi all'anno, 40 in totale, per il taglio del cuneo fiscale". "Il tema della sicurezza sul lavoro è purtroppo caldo, tante sono le morti, tanti gli incidenti. Noi abbiamo messo in campo la patente a punti, risorse con tanti ispettori in più. E poi il grande confronto con le parti sociali che crediamo sia fondamentale. Anche Inail ha messo in campo tanto dal punto di vista dell'innovazione, ma credo che serve uno scatto di tutti i soggetti che sono al tavolo per arrivare a un cambio culturale. Sull'ultimo decreto allo studio non entro in merito perchè è in fase di costruzione e dire delle cose potrebbe essere sbagliato".
(Adnkronos) - "Dove c'è mobilità c'è sviluppo, spesso questo aspetto si dimentica". Lo dichiara Diego Cattoni, amministratore delegato Autostrade del Brennero, in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’."In Italia abbiamo circa 6mila km di autostrade, lo stesso numero di 50 anni pur in presenza di quantità di merci e persone che si spostano in maniera esponenziale" con "gran parte dell'export che transita proprio su Auto Brennero", aggiunge spiegando che "abbiamo tre società di trasporto merci su rotaia, questo rappresenta un piano di investimento importante, soprattutto sull'intermodalità: gomma-ferro-acqua-aria.