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(Adnkronos) - Ottanta: una cifra che per molti suona come un traguardo. Per Helen Mirren, è solo una tappa, da affrontare con il solito sguardo fiero, il portamento da regina e l'ironia di chi non ha mai accettato le etichette, nemmeno quelle dell'anagrafe. Oggi, sabato 26 luglio, l'attrice britannica spegne ottanta candeline, ma lo fa con lo stesso spirito con cui guida auto da corsa nei film di 'Fast & Furious', si mette in gioco nei ruoli più scomodi, o si presenta al mercato di Tiggiano, in Salento, con la sporta piena di pomodori. Perché Helen Mirren, tra teatro, cinema, orti pugliesi e ruoli da sovrana, è tutto tranne che convenzionale. Nata a Londra nel 1945 da padre russo e madre inglese, Helen Lydia Mironoff - questo il suo vero nome - non ha mai cercato la fama: se l'è guadagnata. Con talento, coraggio e una curiosità che l'ha spinta ovunque. A 20 anni già calca le scene teatrali con Cleopatra, in una versione sensuale e conturbante che fece scalpore. Da lì, una lunga stagione di teatro shakespeariano con la Royal Shakespeare Company, poi con Peter Brook nei progetti sperimentali in Africa. Il grande pubblico però la scopre al cinema: 'Mosquito Coast', 'Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante', 'L'isola di Pascali', 'Cortesie per gli ospiti', 'Gosford Park', 'La pazzia di re Giorgio'. Con 'The Queen - La regina' (2006), in cui interpreta con rigore e misura la regina Elisabetta II, conquista Oscar, Golden Globe, Bafta e Coppa Volpi. Ma non ha mai smesso di stupire: da 'Il debito' a 'Hitchcock', passando per 'Ella & John - The Leisure Seeker', fino a 'Fast & Furious 8', dove si diverte a essere cattiva e adrenalinica. Ma uno dei capitoli più sorprendenti della sua vita si scrive in Italia. Da anni Helen Mirren possiede una masseria a Tiggiano (Lecce), dove ha messo radici vere, nel senso più letterale del termine: parla italiano, ama il dialetto locale, coltiva un orto con le sue mani. "La cosa più bella è vedere crescere le zucchine, giorno dopo giorno", ha raccontato. È diventata una presenza discreta ma amata nel territorio, tanto da essere nominata ambasciatrice dell’Università del Salento e sostenitrice attiva della cultura locale, dalla riapertura dei cinema alla promozione di eventi. Nel 2021 ha partecipato, con autoironia, al videoclip 'La vacinada' di Checco Zalone, sfoggiando la sua inconfondibile eleganza e l'impegno civile che l'ha sempre contraddistinta. Dal 1997 è sposata con il regista Taylor Hackford, conosciuto sul set negli anni '80. Una coppia solida, riservata, lontana dal glamour facile. Nessun figlio, tante vite. Un amore discreto, fatto anche di ritorni tra ulivi e silenzi. A teatro ha vestito i panni di quattro sovrane britanniche. Nella vita, ha preferito restare libera. "Non ho mai desiderato essere regina. Però ho sempre preteso rispetto", ha detto una volta. E lo ha ottenuto. Ha vinto tutto ed è tra le poche ad aver raggiunto la Triple Crown of Acting. Ma ha vinto soprattutto restando se stessa: una donna intelligente, sensuale, ironica, mai accomodante. Helen Mirren a 80 anni continua a girare film, accettare sfide, sfoggiare capelli d'argento sui red carpet e tute da lavoro in giardino. Con lo stesso entusiasmo con cui una volta disse: "Se c'è una regola per vivere bene, è non farsi mai dire chi sei". Dal palco al set, dalla reggia fittizia di 'The Queen' alla masseria vera della Puglia, questa è la sua più grande interpretazione: essere libera. E mostrarci che il talento, quando è autentico, invecchia come il buon vino. Anzi, migliora. Buon compleanno, Dame Helen. Lunga vita alla regina, quella senza corona, ma con l'anima indomita. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - Sono 45 le aziende finaliste del Blue Green Economy Award, promosso dall’associazione For Human Community, parte di Comunicazione Italiana, che ha analizzato oltre 220 progetti di sostenibilità Ambientale, Sociale ed Economica (ESG) presentati dalle aziende italiane. Nella sua seconda edizione, il Blue Green Economy Award ha aggiunto quest’anno una sfumatura “blu”, includendo i progetti della Blue Economy, le attività economiche legate al mare e agli oceani (dal turismo balneare alla portualità, dalla pesca alla cantieristica, passando per l’acquacoltura e il trasporto marittimo). I punteggi ai singoli progetti sono stati attribuiti da una giuria di 11 componenti in rappresentanza dei settori istituzionali, accademici e aziendali. La fase successiva delle votazioni riguarderà l’analisi degli ex-aequo e delle certificazioni, aggiungendo un bonus aggiuntivo - a parità di punteggio - alle aziende che hanno intrapreso percorsi strutturati di certificazione e ai progetti che hanno avuto un impatto su un numero più elevato di persone o di territori. La cerimonia di premiazione delle 9 aziende vincitrici assolute (le 3 migliori, nelle rispettive classi dimensionali, per ogni comparto esg) si terrà il 17 settembre a Napoli, nella cornice dello storico Salone Margherita, alla presenza della Giuria, delle istituzioni e delle aziende finaliste. Questa la rosa delle 45 finaliste: Sostenibilita’ ambientale, grandi imprese: Cereal Docks, Logista Italia, Sorgenia, Thales Alenia Space Italia, Università Bocconi. medie imprese: Alimentiamoci-PlanEat, Ca' Pasquali Village, Marcato, Octopus Energy Italia, Zordan. piccole imprese: Algaria, Diasen, Plantvoice, Re-Cig, Solution Group. Sostenibilita’ economica grandi imprese: Car Clinic, Inwit, Randstad HR Solutions, Save the Children Italia, Serenissima Ristorazione. medie imprese: Eurotherm, FlixBus Italia, Infineum Italia, NextGeo, Vitali. piccole imprese: Arcadia SGR, Digita Academy – UNINA, Pleiadi International, Sky Walker, Stendhapp. Sostenibilita’ sociale grandi imprese: Amplifon, Decathlon Italia, ENG, Iliad, Infocert. medie imprese: Automa, Logotel, Loxam Access, Skynet Technology, TT Tecnosistemi. piccole imprese: AccessiWay, Ewiva, Homes4All, Studio Tre, Think Pink – Komen Italia. I rappresentanti delle 9 aziende vincitrici assolute del Blue Green Economy Award 2025 saranno presenti a Napoli alla serata di premiazione del 17 settembre. Nelle prossime settimane verrà presentato il programma artistico e musicale che accompagnerà la serata di proclamazione delle vincitrici. Una campagna di comunicazione sui social media accompagnerà ogni fase organizzativa del Premio Blue Green Economy Award. Foto e video per comunicazione ufficiale sono scaricabili al seguente link: https://drive.google.com/drive/folders/1a3LDj48nrWiMV3mlfowIT7BdPYim1cal
(Adnkronos) - Il Gruppo Agsm Aim acquisisce, tramite la propria società controllata Agsm Aim Power, 22 impianti fotovoltaici distribuiti in varie regioni italiane e incrementa la potenza complessiva dei propri asset energetici di oltre 85 MWp. L’acquisizione rappresenta la prima operazione straordinaria di M&A dalla nascita del Gruppo Agsm Aim avvenuta nel 2021 e il primo passo nell’attuazione del nuovo Piano Industriale 2025-2030 presentato nelle scorse settimane, che prevede 508 milioni di euro di investimenti in impianti di produzione da fonti rinnovabili. L’investimento - fa sapere l'azienda in una nota - è strategico per la crescita del Gruppo e darà un importante contributo allo sviluppo di un sistema energetico più pulito, diffuso e sostenibile. Grazie a questa acquisizione, entro il prossimo triennio la potenza installata da fonti rinnovabili passerà da 45% a 56% del totale degli impianti di Agsm Aim. Infatti, con il Piano Industriale 2025-2030, Agsm Aim punta ad accrescere significativamente la potenza installata del proprio parco impianti, passando dagli attuali 348 MW a 710 MW entro il 2030, con una forte accelerazione sul solare, la cui quota salirà dal 5% al 33% del totale, superando le fonti eolica e idroelettrica. I nuovi impianti, acquisiti dalla società rodigina Aiem Green, player attivo nel settore fotovoltaico e da Blu Holding Srl, includono sia parchi già in costruzione sia progetti pronti a partire in Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e Campania. Il portafoglio comprende impianti a terra, soluzioni agrifotovoltaiche avanzate e impianti pensati per le Comunità Energetiche Rinnovabili. La produzione annua attesa stimata è di oltre 137.000 MWh di energia, in grado di soddisfare il fabbisogno di oltre 50mila famiglie, evitando l’immissione in atmosfera di circa 32mila tonnellate di CO2e ogni anno. “L’acquisizione segna l’avvio concreto del Piano Industriale e conferma la visione di lungo periodo con cui il Gruppo Agsm Aim guarda alle sfide della transizione energetica. Sviluppare nuovi impianti da fonti rinnovabili significa non solo rafforzare la nostra capacità produttiva, ma contribuire attivamente alla costruzione di un modello energetico più sostenibile, a beneficio sia delle persone che abitano nei nostri territori storici sia dell’intero sistema Paese”, ha commentato Federico Testa, presidente di Agsm Aim. “Questa operazione segna l’inizio di un percorso ambizioso che punta a trasformare profondamente il nostro mix energetico. L’acquisizione di questi impianti fotovoltaici ci consente di accelerare da subito verso uno degli obiettivi chiave del Piano Industriale: raggiungere entro il 2030 il 70% di potenza elettrica installata da fonti rinnovabili, superando la media nazionale attesa del 68% e migliorando sensibilmente l’attuale punto di partenza del 45%. È il segnale concreto che stiamo trasformando la visione strategica in azione, rafforzando il nostro ruolo di attore nazionale nella transizione energetica e ambientale”, ha dichiarato Alessandro Russo, consigliere delegato di Agsm Aim.