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(Adnkronos) - Nel 2021 cantava di un cuore spezzato, di tradimenti e della paura di non essere abbastanza. Da ‘Drivers License’, il brano che l’ha resa famosa, Olivia Rodrigo, di strada ne ha fatta. E oggi, all’età di 22 anni, non potrebbe essere più fiera e orgogliosa di se stessa. Lo dimostrano gli occhi con cui più volte la cantante statunitense ha ringraziato il suo pubblico italiano. Dopo 3 anni, ieri, martedì 15 luglio, è tornata da quella che Olivia considera la ‘fan base’ più rumorosa tra le tappe di un tour che attraversa diversi paesi. Ma dalla sua ultima visita in Italia tutto è cambiato. Olivia Rodrigo ha fatto decollare la sua carriera, percorso nuove strade e sfornato altre hit. La sua musica ha raggiunto ogni angolo d’Italia e quindi il suo ritorno a Milano richiedeva una location adeguata. Più grande, più rumorosa. L’Ippodromo Snai San Siro si è fatto cornice di un concerto che i 27mila fan, accorsi per lei, non dimenticheranno facilmente. Non è un caso che i suoi show somiglino tanto a una seduta terapeutica. L’uro liberatorio che parte dal palco e percorrere i fili d’erba dell’Ippodromo attraversa le anime dei presenti e risuona nella calda notte meneghina. Rodrigo invita a guardarsi dentro, a liberarsi delle proprie paure e a sprigionare tutta l’energia in quello che è un atto di rinascita. Proprio come accaduto a lei, quando dalle ceneri di un cuore infranto ne è emerso l’album, ‘Sour’, che ha cambiato la sua vita. Ma il suo concerto è anche altro. Una canzone dopo l’altra, Olivia tiene il palco con una performance da rockstar. Un po’ diavolo e un po’ angelo. Si muove tra balletti sexy e brani cantanti al pianoforte. Quello di Olivia è uno show a 360 gradi, capace di far saltare e di commuovere. Con un filo conduttore: il viola. Ognuno dei presenti porta infatti un indumento di colore viola, un dress code che non si vede spesso e che è diventato vero e proprio marchio di fabbrica della giovane cantautrice statunitense. Rodrigo ricerca un rapporto diretto con i fan. Li saluta, li guarda negli occhi e gli stringe la mano. E in risposta riceve una coreografia da brividi, quando lei intona ‘Lacy’ loro alzano dei cartoncini bianchi al cielo e le fanno leggere una frase che Olivia conosce bene: ‘You're made of angel dust’, ovvero ‘Sei fatta di polvere d’angelo’. Appunto, un po’ angelo e un po’ diavolo. (di Marica Di Giovanni)
(Adnkronos) - Nel 2024, lo stock di pensioni è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2023. I pensionati erano circa 16,3 milioni (di cui 15,7 pensionati Inps), di cui il 51% femmine, e l’importo lordo della spesa pensionistica era di circa 364 miliardi di euro, di cui 355 miliardi di euro per pensioni erogate dall’Inps. Si legge nel XXIV Rapporto annuale Inps. Nel triennio 2019-2021, l’età effettiva di pensionamento anticipato si colloca su livelli superiori rispetto alla media precedente e successiva. Questo andamento riflette il ricorso consistente a Quota 100, uno strumento che ha consentito l’uscita anticipata con un requisito anagrafico di 62 anni di età e un requisito contributivo di 38 anni, inferiore a quello dell’anticipata ordinaria. Con l’esaurirsi dei pensionamenti legati a Quota 100, l’età di accesso al pensionamento anticipato è tornata sui livelli precedenti all’introduzione della misura. Va, inoltre, sottolineato come il peso dei pensionamenti anticipati sul totale dei pensionamenti (inclusi quelli per vecchiaia e nelle gestioni dei dipendenti pubblici) si sia progressivamente ridotto, fino a scendere, per la prima volta nel 2024, al di sotto del 50%. Le prestazioni previdenziali hanno assorbito il 92% del totale, con un importo medio lordo mensile di circa 1.444 euro, a fronte di un importo medio lordo mensile dei trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali e prestazioni agli invalidi civili) di poco più di 500 euro. Dei pensionati italiani, il 96% circa percepiva almeno una prestazione dall’Inps e aveva un reddito lordo mensile medio di circa 1.884 euro. Il restante 4% non beneficiava di prestazioni da parte dell’Inps, ma percepiva rendite Inail, pensioni di guerra o pensioni da casse professionali, fondi pensione ed enti minori. Nel 2024, le prestazioni liquidate dall’Inps, ovvero il flusso di nuovi trattamenti previdenziali e assistenziali, sono cresciute del 4,5% rispetto all’anno precedente, avvicinandosi a 1,6 milioni. Di queste, il 55% consiste in prestazioni previdenziali e il 45% in assistenziali, con importi medi mensili pari rispettivamente a 1.302 e 493 euro. Per quanto riguarda la distribuzione tra gestioni, le prestazioni di tipo previdenziale erogate dall’Inps erano per il 47% a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, con un importo lordo medio mensile pari a 1.408 euro. Il 30% era a carico della Gestione lavoratori autonomi e parasubordinati (importo medio pari a 942 euro) e il 19% era a carico della Gestione dipendenti pubblici (importo medio 2.221 euro). Per quanto riguarda il flusso di nuovi beneficiari di trattamento pensionistico le prestazioni liquidate dall’Istituto nel 2024 sono cresciute del 4,5% rispetto al 2023 avvicinandosi a 1,6 milioni. In termini di composizione, le prestazioni previdenziali liquidate nel 2024 sono cresciute del 2,9%, per effetto di un aumento del 14,5% delle pensioni di vecchiaia e dell’11,8% delle pensioni di invalidità, a fronte di un calo del 9% delle anticipate, in flessione dal 2022 a fronte dell’inasprimento dei requisiti delle ‘quote’ e dell’Opzione donna.
(Adnkronos) - Dal pesto con vasetti di vetro riciclato e basilico tracciabile con blockchain, allo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, fino al miglioramento nutrizionale di 140 prodotti Mulino Bianco in 10 anni. Nel portafoglio del Gruppo Barilla (21 brand, oltre 2 milioni di tonnellate di prodotti realizzati nel 2024) ognuno ha una storia di sostenibilità da raccontare. Le presenta il nuovo Rapporto di Sostenibilità Barilla, che racconta 17 anni di impegno per l'ambiente, il benessere delle persone e il sostegno alle comunità. E, alla fotografia dei risultati raggiunti, aggiunge anche gli obiettivi al 2030, confermando la sostenibilità come perno strategico per il futuro. Un impegno che è valso a Barilla il riconoscimento, per il secondo anno consecutivo, di prima azienda alimentare al mondo per reputazione secondo il Global RepTrak 100. “Quello che condividiamo all’interno del nuovo Report di Sostenibilità è frutto di una visione che traccerà il percorso verso il nostro futuro - affermano Guido, Luca e Paolo Barilla nella lettera introduttiva al Rapporto di Sostenibilità 2024 - La strada sarà come sempre lunga e complessa, ma grazie all’impegno e alla passione delle nostre Persone, siamo pronti a proseguire il viaggio con la stessa intensità e determinazione con cui abbiamo iniziato”. "Il nostro impegno prende forma concreta attraverso un nuovo approccio strategico di sostenibilità, pienamente integrato con la nostra strategia di Business - ricorda Gianluca Di Tondo, amministratore delegato del Gruppo Barilla - Un percorso che ci guiderà fino al 2030, trasformando la nostra visione in azioni quotidiane e impegni concreti". RICETTE - I risultati 2024 raccontano che l'88% dei volumi venduti contiene un massimo di 5g di zucchero e non supera 0,5g di sale per porzione, con miglioramenti rispettivamente del +0,7% e +1,5% rispetto al 2023. Il 90% dei volumi sono fonti di fibre (+0,8% vs 2023), mentre il 65% dei prodotti da forno in monoporzione non supera le 150 kcal per porzione (+2,4% vs 2023). FILIERE SOSTENIBILI - Sviluppo varietale, disciplinari di coltivazione e strumenti digitali: la visione di Barilla per un’agricoltura più sostenibile, resiliente, efficiente e orientata al futuro oggi coinvolge oltre 7mila agricoltori e copre 815mila tonnellate di acquisti per le quattro filiere strategiche secondo i disciplinari sviluppati da Barilla Sustainable Farming: grano duro, grano tenero, segale e basilico. Barilla intende, inoltre, favorire una progressiva diffusione delle pratiche di agricoltura rigenerativa all’interno delle proprie filiere, con l’aspirazione di arrivare entro il 2030 a un approvvigionamento di 250mila tonnellate di materie prime provenienti da produzioni rigenerative certificate. Inoltre, il 100% delle uova acquistate da Barilla proviene da galline allevate a terra e l’azienda non effettua né finanzia test sugli animali. PACKAGING - In Italia il 100% delle confezioni di pasta, sughi, pesti, pani, biscotti e merende è disegnato per il riciclo, con istruzioni chiare per il corretto smaltimento e informazioni sui materiali utilizzati. Le 'blue box' per la pasta, per esempio, utilizzano cartoncino in fibra vergine da foreste gestite responsabilmente e la rinuncia alla 'finestrina' trasparente ha fatto risparmiare l’immissione sul mercato di circa 126mila kg di plastica all’anno. ENERGIA E ACQUA - Barilla già oggi utilizza il 48% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili e negli ultimi cinque anni ha installato nei suoi stabilimenti impianti fotovoltaici per autoproduzione pari a 4MW. Attraverso l'Energy&Water Plan, un programma da 168 milioni di euro per migliorare l'efficienza energetica e idrica, arriverà ad installare 24MW totali al 2030. Nel 2024 sono entrati in funzione due nuovi impianti a Rubbiano (PR): uno da 1,5 MWp per il sito Sughi e uno da 0,3 MWp per il sito Bakery, che durante il periodo estivo grazie all’energia autoprodotta da fonti rinnovabili riescono a coprire già oggi il fabbisogno energetico di un giorno a settimana di produzione di salse, pesti e sughi pronti. Inoltre, negli ultimi due anni, è cresciuto del +164% il volume di acqua riciclata e recuperata per gli impianti dei siti produttivi in aree soggette a stress idrico. Nel solo plant di Rubbiano il volume di acqua recuperata all’interno del ciclo industriale negli ultimi due anni è stato pari al contenuto di 24 piscine olimpioniche. INCLUSIONE E PARITÀ - Quasi 9mila persone costituiscono il cuore e la forza motrice del Gruppo Barilla. Dal 2020 il Gruppo ha raggiunto la parità retributiva di genere e nel 2023 è stata annunciata una nuova policy per il congedo di paternità e maternità, che garantisce a tutti i genitori del Gruppo un minimo di 12 settimane di congedo retribuito al 100%, indipendentemente dal genere, dallo stato maritale e dall’orientamento sessuale. E dal 2024 è stata avviata una partnership con Lead Network, organizzazione non profit che sostiene l'avanzamento delle donne nel settore della vendita al dettaglio e dei beni di consumo in Europa. Oggi il 35% degli Executive e Manager di Barilla sono donne, con l’impegno di raggiungere il 40% al 2030. COMUNITÀ - Nel 2024 Barilla ha devoluto oltre 2 milioni di euro a favore delle comunità locali e donato più di 3.700 tonnellate di prodotti alimentari. L'azienda ha dedicato oltre 1.000 ore di volontariato aziendale, coinvolgendo in Italia oltre 300 dipendenti in iniziative sul territorio per favorire l’accesso al cibo e contrastare l’eccesso alimentare, in collaborazione con Banco Alimentare, Croce Rossa Italiana e Caritas Diocesana. Rientra in questo percorso anche la recente donazione in favore dell’Unhcr per supportare gli interventi di emergenza a seguito del devastante terremoto in Myanmar. FATTURATO 2024 E OBIETTIVI 2030 - Con un fatturato 2024 di 4.883 miliardi di euro (+1,7% al netto dell’effetto cambio) il Gruppo Barilla rafforza la sua leadership nel costruire un modello alimentare più equo e innovativo; 300 milioni di euro sono stati destinati a supporto dello sviluppo industriale, dell’innovazione e del miglioramento continuo. Con 50 milioni per progetti focalizzati su qualità, sicurezza alimentare, nutrizione e benessere e packaging sostenibile. Seguendo questa rotta, Barilla traccia obiettivi precisi per il 2030, in linea con il recente rinnovato impegno Sbti a 1.5°: 250.000 tonnellate annue di materie prime da agricoltura rigenerativa; 24 MW di potenza installata per l'autoproduzione da fonti rinnovabili; +250% di riciclo dell'acqua nelle aree a stress idrico; -4.000 tonnellate di materiale di packaging risparmiate grazie a progetti di eco-design; nel 90% dei volumi venduti un massimo di 0,5 g di sale per porzione, il 95% sarà fonte di fibre.