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(Adnkronos) - Colloquio telefonico oggi tra Vladimir Putin e Benjamin Netanyahu. Ne dà notizia il ministero degli Esteri di Mosca, secondo cui il presidente russo e il premier israeliano hanno avuto "un approfondito scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente, compresi i recenti sviluppi nella Striscia di Gaza alla luce dell'accordo sul cessate il fuoco e sullo scambio di persone detenute attualmente in fase di attuazione, la situazione relativa al programma nucleare iraniano e le questioni relative alla promozione di un'ulteriore stabilizzazione in Siria". Il colloquio telefonico è stato confermato dall'ufficio di Netanyahu, precisando che si è tenuto su "iniziativa del presidente Putin" e che è avvenuto nell'ambito di "una serie di conversazioni precedenti recenti" del premier israeliano per "parlare di questioni regionali". La Russia ha presentato all'Onu la sua bozza di risoluzione su Gaza, in contrasto con quella degli Stati Uniti sulla base del piano di pace di Donald Trump, ha rivelato ieri la Reuters. Intanto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà lunedì una bozza di risoluzione degli Stati Uniti per approvare il piano di del presidente Usa, hanno riferito fonti diplomatiche. Il testo prevede in particolare un mandato fino alla fine di dicembre 2027 per un "comitato per la pace" che dovrebbe essere presieduto dal presidente degli Stati Uniti e autorizza l'invio di una "forza internazionale di stabilizzazione". "La transizione alla seconda fase del piano Trump per la Striscia di Gaza resta bloccata" perché "persistono divergenze sulla forza internazionale" per l'enclave palestinese e "sul disarmo di Hamas". E' quanto riferisce il canale 'Al-Hadath' citando fonti israeliane, una notizia rilanciata dai media israeliani. Secondo le fonti di 'Al-Hadath', le forze israeliane (Idf) lavorano con Jared Kushner, genero del presidente americano Donald Trump, per definire "un piano d'emergenza per la Striscia di Gaza" in caso di ripresa dei combattimenti. Israele sta violando il diritto internazionale continuando a imporre restrizioni ai flussi di aiuti verso Gaza, dove la popolazione continua a trovarsi in grave carenza di cibo e beni di prima necessità con l'arrivo dell'inverno, ha affermato Natalie Boucly, vicecommissario generale dell'Unrwa in un'intervista rilasciata durante una recente visita a Bruxelles, aggiungendo che il mondo intero, compresi l'Ue e gli Stati Uniti, deve aumentare la pressione sul governo israeliano affinché garantisca il flusso illimitato di aiuti a Gaza. Boucly ha affermato che l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha cibo, tende e altri beni essenziali sufficienti a riempire l'equivalente di circa 6.000 camion. "Con l'avvicinarsi dell'inverno e la carestia che continua ad attanagliare la popolazione, è fondamentale che tutti questi aiuti giungano a Gaza senza indugio", ha aggiunto. "Le nostre scorte sarebbero sufficienti a fornire cibo all'intera popolazione per circa tre mesi. E invece rimane fuori (in Giordania ed Egitto), senza poter entrare. E questo vale anche per le altre agenzie delle Nazioni Unite, perché le restrizioni e i vincoli persistono". Secondo le stime della Boucly, solo circa la metà, "se non meno", dei 500-600 camion giornalieri necessari sarebbero entrati nella Striscia di Gaza. Israele, in quanto potenza occupante, "non rispetta il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei diritti umani", ha detto ancora facendo riferimento alla quarta Convenzione di Ginevra e a un recente parere consultivo della Corte internazionale di giustizia, secondo cui Israele deve garantire che la popolazione del territorio palestinese occupato abbia "i beni essenziali per la vita quotidiana".
(Adnkronos) - "Guardare all’Arabia Saudita oggi significa guardare al futuro dell’imprenditoria europea". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci e segretario generale di Yes for Europe, in occasione della sua partecipazione al Biban Forum 2025 e in vista della prossima missione istituzionale organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale il 25 e 26 novembre. Dopo anni segnati da crisi geopolitiche, conflitti e instabilità dei mercati, Gallucci sottolinea la necessità di diversificare i propri orizzonti commerciali e di esplorare nuovi scenari di crescita. "L’aumento dei dazi - spiega Gallucci - imposti dagli Stati Uniti e l’incertezza legata ai rapporti commerciali transatlantici stanno mettendo sotto pressione molte filiere produttive europee. In questo contesto, il Medio Oriente e in particolare l’Arabia Saudita, rappresenta un mercato strategico per bilanciare il rischio Paese, aprendo nuove rotte di collaborazione economica e culturale che permettono alle imprese di rafforzare la propria presenza globale". "Le difficoltà - sottolinea - che il mondo della moda e del manifatturiero stanno attraversando, unite alle tensioni nei rapporti commerciali internazionali, ci spingono a guardare verso mercati più dinamici, solidi e aperti alla collaborazione. L’Arabia Saudita oggi rappresenta esattamente questo: una piattaforma per costruire valore nel lungo periodo". Grazie alla Vision 2030, il Regno Saudita sta trasformando la propria economia, investendo in innovazione, design, turismo, sostenibilità, cultura e formazione. "E' un Paese - prosegue Gallucci - che sta ridefinendo la propria identità economica e culturale e che guarda con grande interesse all’esperienza e alla qualità del Made in Italy. I clienti non cercano solo prodotti, ma storie, competenze e partnership: un terreno ideale per le imprese europee che vogliono crescere e innovare" La storia della Gallucci, azienda calzaturiera di famiglia dal colore arancio che affonda le proprie radici centenarie nel distretto marchigiano, riflette pienamente questo spirito di adattamento e visione strategica. Oggi, accanto alla produzione di calzature per bambini, l’azienda distribuisce anche una linea di scarpe da adulto di alta qualità, scelta che nasce proprio dalla volontà di diversificare i mercati e i segmenti di prodotto di fronte a un contesto globale sempre più complesso. Attualmente, l’azienda distribuisce principalmente in Europa, Russia e Nord America. Nel corso degli anni, la qualità delle calzature e degli accessori in pelle 100% Made in Italy ha conquistato clienti d’eccellenza: la famiglia reale svedese, la famiglia reale belga, celebrità internazionali come Madonna, Jennifer Lopez, Sarah Jessica Parker, e sportivi di fama mondiale come Klay Thompson, Stephen Curry e Kevin Durant. Nel 2017, Gallucci ha avviato una partnership con la NBA (National Basketball Association), realizzando prodotti esclusivi per gli atleti in occasione dell’All Star Game, e nel 2020 ha fornito le calzature ai giocatori del Cagliari Calcio per celebrare il centenario della società. Attraverso Yes for Europe, che riunisce le associazioni dei giovani imprenditori di oltre venti Paesi europei, Gianni Gallucci porta avanti la stessa visione di apertura e collaborazione internazionale, promuovendo progetti e scambi che favoriscano la nascita di nuove reti imprenditoriali euro-mediterranee. “Il nostro obiettivo -sostiene - è creare ponti e non confini. L’Arabia Saudita è oggi una delle destinazioni più attrattive per chi vuole connettere tradizione e modernità, visione e concretezza. E' il momento per le imprese europee di esserci, insieme, con fiducia e strategia".
(Adnkronos) - Utile netto di 1,1 mld e investimenti per 23 mld. Questi gli obiettivi dell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. In particolare il gruppo ha stabilito che 23 miliardi di euro siano suddivisi in 7 miliardi per l’Economia Circolare e 16 miliardi per la Transizione Energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,6 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro. ''L’ambizione del Gruppo al 2035 -si sottolinea in una nota- cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo''. Il Consiglio di Amministrazione di A2A presieduto da Roberto Tasca nell' esaminare e approvare l’Aggiornamento del Piano Strategico 2024-2035 ha mantenuto saldi gli obiettivi di crescita industriale del Gruppo definiti nel Piano di novembre 2024. La strategia, che rimane incentrata sui due pilastri della Transizione Energetica e dell’Economia Circolare, rilancia gli obiettivi industriali rafforzando i business core ed evolvendo grazie a nuovi sviluppi. Il Piano prevede investimenti per 23 miliardi di euro. Oltre il 35% del programma di investimenti è già concluso o in corso di realizzazione. L’ambizione del Gruppo al 2035 cresce su entrambi i pilastri: per la Transizione Energetica sono previsti 4 miliardi di euro di RAB nelle reti elettriche, 3,7 GW di capacità eolica e fotovoltaica e 5 milioni di clienti; per l’Economia Circolare 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti trattati e nuovi data center da realizzare sfruttando gli asset energetici come piattaforma di sviluppo.