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(Adnkronos) - I rappresentanti militari hanno informato le famiglie dei soldati presi in ostaggio, il colonnello Asaf Hamami, il capitano Omer Neutra e il sergente maggiore Oz Daniel, che i loro corpi sono stati restituiti a Israele da Hamas la scorsa notte, dopo il completamento delle operazioni di identificazione da parte degli esperti forensi. "Il governo di Israele condivide il profondo dolore delle famiglie Hamami, Neutra e Daniel e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti", afferma l'ufficio del Primo Ministro in una nota, aggiungendo che Israele è "determinato, impegnato e sta lavorando instancabilmente" per riportare indietro tutti gli otto ostaggi deceduti per la sepoltura e che Hamas è "tenuta a rispettare i suoi impegni con i mediatori e a restituirli come parte dell'attuazione dell'accordo". Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è "un ragazzo di grande talento" e "il tipo di persona di cui c'era bisogno in Israele". Lo ha detto in un'intervista rilasciata al programma '60 Minutes' della Cbs, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, aggiungendo che "non credo che lo trattino molto bene. È sotto processo per alcune cose, e... penso che dovremmo... sai, noi... saremo coinvolti per aiutarlo un po', perché penso che sia molto ingiusto." Non è la prima volta che il presidente degli Stati Uniti chiede un intervento nel processo in corso a Netanyahu, accusato di corruzione, frode e abuso di ufficio. Il 13 ottobre, nel suo discorso alla Knesset dopo l'annuncio di un accordo di cessate il fuoco, Trump ha chiesto al presidente israeliano Isaac Herzog di perdonare Netanyahu, affermando: "Questo è stato uno dei più grandi presidenti in tempo di guerra... a chi diavolo importa di queste accuse?" A fine giugno, in seguito alla guerra tra Israele e Iran, Trump ha chiesto a Israele di annullare il processo a Netanyahu, definendolo una "caccia alle streghe". Un giovane palestinese è stato ucciso da colpi d'arma da fuoco sparati da coloni nel nord di Hebron. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa aggiungendo che "le forze dell'Idf hanno impedito alle squadre della Mezzaluna Rossa presenti nella zona di raggiungere il ferito, lasciandolo sanguinante a terra fino alla morte per le ferite. In seguito, la sua famiglia è stata convocata per identificare il corpo, che è stato portato in una località sconosciuta". "Vanno incoraggiati gli sforzi e i risultati sinora ottenuti. Siamo già presenti con militari e diplomatici nel Cmcc, il centro aperto dagli americani e da Israele per far avanzare la tregua e la stabilizzazione della Striscia. Domani una nostra delegazione (militari e diplomatici) sarà nella regione per nuovi incontri e per preparare la conferenza sulla ricostruzione di metà novembre del Cairo, per la quale l'Italia è paese co-organizzatore assieme all'Egitto. In questo processo vengono coinvolti i Paesi del mondo arabo perché l'obiettivo finale è pacificare l'intera regione e creare condizioni di sviluppo e progresso". Lo ha detto in un'intervista al Mattino il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando della tregua a Gaza.
(Adnkronos) - “Lo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, ha messo in evidenza come il comparto della birra rappresenti oggi uno dei principali motori di creazione di valore condiviso in Italia. In dieci anni, la filiera ha generato circa 92 miliardi di euro, di cui oltre 10 miliardi solo nel 2024, dimostrando una capacità strutturale di generare ricchezza e occupazione”. Lo ha detto Alessandro Marangoni, chief executive officer Althesys, interpretando i dati dell'ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, presentato a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Secondo Marangoni, la forza del settore risiede nella sua estensione a tutta la catena, “dall’agricoltura alla produzione fino al consumo finale”, in grado di produrre impatti economici significativi e duraturi.
(Adnkronos) - Endiale, il Sistema Collettivo Nazionale per la Gestione Alternativa degli Oli Lubrificanti Esausti in Grecia, ha ospitato il Consorzio Conou per una collaborazione di tre giorni, che si è svolta ad Atene dal 20 al 22 ottobre 2025. Scopo dell’incontro - si spiega in una nota - lo scambio di esperienze e know-how sui temi della gestione della filiera degli oli usati e dell'economia circolare. All'ordine del giorno sono stati discussi tre argomenti principali: da una parte, le attività necessarie per promuovere e mostrare gli effetti benefici della rigenerazione degli oli lubrificanti usati sull'ambiente, sulla salute pubblica e sull'economia, per sensibilizzare i decisori politici e i cittadini. Dall’altra, come rafforzare la ricerca e la tecnologia in collaborazione con istituti di istruzione e ricerca per la tutela ambientale basata sulle buone pratiche dell'economia circolare, per una produzione industriale sostenibile e per l'estrazione di dati scientifici affidabili. E, infine, si è parlato di cooperazione per intraprendere congiuntamente l'iniziativa di creare una rete di sistemi alternativi europei di gestione dei rifiuti. Il Ceo di Endiale, George Deligiorgis, ha dichiarato: "Il dialogo, la cooperazione e lo scambio di buone pratiche sono una condizione necessaria per un successo ancora maggiore nella gestione alternativa degli oli lubrificanti esausti. In questo contesto, abbiamo avuto l'opportunità di un produttivo incontro di tre giorni con uno dei sistemi europei di rigenerazione dei lubrificanti di maggior successo, come il CONOU italiano, la cui delegazione desidero ringraziare calorosamente per questa costruttiva collaborazione. Continuiamo a impegnarci quotidianamente per la massima efficienza possibile nella gestione alternativa degli oli lubrificanti esausti, con benefici per tutti e l'attuazione concreta dell'Economia Circolare." Il Presidente del Conou, Riccardo Piunti, ha aggiunto: "Sono particolarmente grato di aver avuto l'opportunità di incontrare e discutere con il management di Endiale dei principi, degli standard e del modello organizzativo dell'economia circolare, nonché della sua applicazione agli oli lubrificanti di scarto nei nostri Paesi, che sono ai vertici d'Europa. Siamo concordi nel ritenere che la circolarità non sia un processo spontaneo e possa essere raggiunta solo attraverso un modello organizzativo come quello che entrambe le parti stanno implementando".