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(Adnkronos) - "Mi hanno chiesto di spogliarmi, di togliermi le mutande e fare tre squat per dei controlli, a detta loro". Lo racconta una delle attiviste di Extinction Rebellion in un video pubblicato sulla pagina Telegram del movimento ambientalista ieri sera. I fatti sarebbero avvenuti in questura a Brescia, dove sono stati portati i militanti di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che ieri mattina hanno bloccato l'ingresso della sede di Leonardo. Il video è stato pubblicato ieri sera, quando "dopo oltre 7 ore di fermo in questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia". La richiesta di spogliarsi ed eseguire gli squat - a quanto denuncia Extinction Rebellion - sarebbe stata fatta solo alle donne, non agli uomini. "Chiederemo giustizia, anche questa volta, affinché il diritto al dissenso venga difeso, onorato e protetto", scrive il movimento ambientalista, chiedendo di diffondere la testimonianza. La questura di Brescia interviene con una nota. ''Sulle perquisizioni'' eseguite in questura sono circolate ''ricostruzioni infondate: in ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative'', viene precisato. ''Nella mattinata di ieri - spiega la questura di Brescia - il personale della questura di Brescia è intervenuto, alle ore 08.30 circa, presso la sede della Leonardo Defence Spa in quanto militanti del sodalizio Extinction Rebellion avevano improvvisato un’iniziativa nei pressi dell’ingresso dello stabilimento produttivo in parola. In particolare, 22 esponenti del sodalizio, dopo aver oltrepassato le barre veicolari poste come limite della proprietà all’esterno del sito, davano corso ad un presidio, taluni formando una catena umana ed incatenandosi tra loro allo scopo di bloccare i camion in entrata e in uscita dalla fabbrica, altri imbrattando con scritte le mura dell’azienda, mentre una militante si era arrampicata con imbracature tecniche su un pennone portabandiera in acciaio''. Gli attivisti ''sono stati liberati dalle catene grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco intervenuti per quanto di specifica competenza - si legge nella nota della questura - Al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza dei soggetti incatenati, il personale operante richiedeva l’intervento dei vigili del fuoco e del 118. Tenuto conto delle ripetute condotte illecite poste in essere, che minavano costantemente l’ordine e la sicurezza pubblica della zona prospicente al citato stabilimento e al fine di ripristinare la viabilità cittadina ed il regolare svolgimento delle azioni produttive dello stesso, 22 manifestanti sono stati accompagnati in questura per gli adempimenti di polizia, consistiti nella redazione di numerosi atti quali: elezione di domicilio, verbali di perquisizioni personali, verbali di sequestro materiale, nomina di difensore, notifica dei provvedimenti amministrativi''. ''Si è proceduto alle perquisizioni personali tenuto conto delle azioni poste in essere dai manifestanti e per salvaguardare l’incolumità degli operatori di Polizia - continua la questura di Brescia - Nel corso delle singole perquisizioni, svolte da personale femminile per le donne, è stato chiesto di effettuare piegamenti sulle gambe al fine di rinvenire eventuali oggetti pericolosi. In ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative. Ai soggetti è stata consentita la consumazione del pasto e ai vari interlocutori, tra cui un avvocato ed un consigliere comunale, richiedenti notizie sulla situazione dei manifestanti, in modo trasparente ed esaustivo sono state fornite notizie. Atteso il numero dei manifestanti presenti in Questura nonché l’atteggiamento poco collaborativo degli stessi la stesura degli atti si è conclusa alle 18,30 circa. L’autorità giudiziaria è stata costantemente informata dell’attività di polizia posta in essere. Dunque è sempre stata tutelata la dignità delle persone e le procedure sono state rispettate''. Sull'episodio il vice capogruppo di Avs alla Camera Marco Grimaldi ha depositato un’interrogazione parlamentare. “Spieghino gli agenti della questura di Brescia come mai hanno sottoposto a 7 ore di fermo persone che avevano fornito i documenti e quindi non dovevano essere trattenute in base all'articolo 349 del codice di procedura penale. Ma, soprattutto, spieghino perché donne e ragazze sarebbero state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe", chiede Grimaldi, aggiungendo che "di questi abusi, dopo il 2001, ne abbiamo abbastanza. Come ne abbiamo abbastanza delle denunce arbitrarie, che regolarmente cadono davanti al pm, e dei fogli di via elargiti a chiunque manifesti”. Anche il gruppo del Partito democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi "per conoscere nei tempi più rapidi possibili quanto realmente accaduto nella questura di Brescia, non essendo possibili zone d’ombre o incertezze in una situazione di tale importanza”.
(Adnkronos) - Negli ultimi anni, anche il settore dell'arredo e del design si è trovato a dover fronteggiare trasformazioni significative dovute alle nuove abitudini di consumo, alla necessità di risparmiare, alla crescente attenzione alle tematiche ambientali e allo sviluppo tecnologico. Emergono così cinque pilastri dell’arredamento del futuro: sostenibilità come valore aggiunto, l’importanza dell’unicità, design minimalista, tecnologia integrata e ricerca, per quanto possibile, di materiali naturali. Ad analizzarli MobiliDesignOccasioni, una vetrina online con oltre 15.000 prodotti esposti negli showroom e quindi a disposizione dei potenziali acquirenti che vogliano toccarli con mano per finalizzare l’acquisto presso i punti vendita. -Il valore aggiunto del rispetto ambientale: la sostenibilità è diventata un tema centrale nel design. I consumatori sono sempre più attenti all'impatto ambientale dei loro acquisti, preferendo mobili realizzati con materiali riciclati o provenienti da fonti sostenibili. Aziende attente all’ambiente non solo attraggono una clientela consapevole, ma si posizionano anche come leader nel mercato. -Essere unici, il vero plus: continua a crescere la richiesta di 'pezzi unici' che riflettano lo stile personale e le esigenze specifiche di ogni cliente. La possibilità di avere un arredo su misura rappresenta non solo un vantaggio per il cliente, ma anche un'opportunità per i designer di distinguersi in un mercato sempre più competitivo. -Design minimalista e funzionale: il minimalismo continua a dominare il panorama del design, con una preferenza per linee pulite e forme semplici. Questo approccio non solo crea ambienti domestici più ordinati, ma risponde anche alla necessità di ottimizzare gli spazi nelle case moderne, sempre più piccole in termini di metratura. Mobili multifunzionali che combinano estetica e funzionalità sono particolarmente richiesti perché permettono di ottimizzare al meglio gli spazi. -Tecnologia integrata per ambienti sempre più connessi: l'integrazione della tecnologia nell'arredo, dalla domotica agli arredi intelligenti, è un trend in forte espansione sul quale le aziende dovranno puntare sempre di più. -Materiali naturali per il ritorno alla terra: legno, pietra e tessuti biologici sono sempre più usati nella realizzazione di mobili e complementi d’arredo. Questi materiali sono molto apprezzati perché donano calore e autenticità e incontrano il sempre maggiore desiderio di sostenibilità dei clienti. “Il settore dell'arredo - spiega Paolo Vismara, fondatore di MobiliDesignOccasioni - è in continua evoluzione, guidato da trend che riflettono le esigenze e i valori dei consumatori moderni. La sostenibilità, la personalizzazione, il minimalismo, l'integrazione tecnologica e l'uso di materiali naturali sono solo alcune delle tendenze che stanno disegnando il settore che vive un periodo molto dinamico, in rapida trasformazione ma, per certi versi, molto complesso con clienti sempre più informati e consapevoli. In questo contesto, il nostro portale è nato proprio con un obiettivo preciso: aiutare i rivenditori a rinnovare i loro spazi espositivi al fine di esporre nei loro showroom arredi in linea con le nuove tendenze". "In pratica, si tratta - chiarisce - di far incontrare la domanda con l’offerta. L’offerta dei prodotti in esposizione che i rivenditori hanno la necessità di rinnovare. La domanda che migliaia di persone manifestano visitando giornalmente il nostro portale alla ricerca di prodotti di design a prezzi scontati. L’offerta, costituita da 15.000 prodotti di riconosciuti brand, consente alle persone che desiderano vivere in un ambiente che rispecchi il proprio stile e i propri gusti, di scoprire il prodotto che corrisponde alle loro esigenze. Pertanto, l’offerta si traduce in un vantaggio per tutti: per i rivenditori che hanno la necessità di vendere i prodotti in esposizione e per i clienti che desiderano acquistare arredamento di design a prezzi competitivi". "Parlando di sostenibilità in termini logistici, proponiamo, grazie alla possibilità di geolocalizzare, la ricerca di promuovere gli acquisti nei negozi di prossimità. MobiliDesignOccasioni, però, non si limita a risolvere un problema logistico, ma risponde all’esigenza di un numero sempre più alto di consumatori di trovare mobili di alta qualità, a prezzi scontati, creando un circolo virtuoso, anche a livello di sostenibilità, che unisce rivenditori e acquirenti", aggiunge. MobiliDesignOccasioni.it ha condotto anche un'indagine sul cliente tipo. Secondo i dati elaborati dal portale, c’è una netta maggioranza di donne (58,7% contro il 41,3% degli uomini) che, dallo smartphone (64,8%), cercano online l’occasione per rinnovare la propria cucina, il proprio soggiorno o acquistare un nuovo tavolo, potendo cercare tra pezzi di design del mercato del mobile per arredare con stile la propria casa. Su MobiliDesignOccasioni i prodotti disponibili per i potenziali acquirenti possono essere acquistati a distanza, tramite trattativa diretta con il rivenditore, oppure recandosi presso il punto vendita per finalizzare l’acquisto. In questo caso, l’acquirente potrà visionare il prodotto e toccarlo con mano. Ma cosa cercano le persone online quando hanno la necessità di rinnovare il proprio arredamento? Nella top 5 elaborata da MobiliDesignOccasioni.it rientrano: cucine, tavoli e sedie, divani, complementi e soggiorni. I prodotti più acquistati, invece, sono: tavoli e sedie, divani, cucine, complementi e letti. “Analizzando i dati disponibili con gli strumenti che consentono il tracciamento geolocalizzato - assicura Paolo Vismara - non ci sono dubbi: le regioni più attive sono la Lombardia, il Lazio, il Veneto, l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Campania. In queste aree si concentra il maggior numero dei nostri partner, ma il divario fra una regione e l’altra si sta assottigliando sempre di più". "Nei prossimi mesi, infatti, puntiamo ad allargare il nostro network - annuncia - soprattutto nelle regioni del Centro-Sud e delle isole (Sicilia e Sardegna). Puntiamo a raggiungere una copertura su tutto il territorio nazionale e a investire costantemente in tecnologia e innovazione per migliorare la navigabilità del portale, per offrire un’esperienza di acquisto trasparente, sicura e veloce. MobiliDesignOccasioni è il portale dove domanda e offerta si incontrano per aiutare ogni persona a realizzare i propri sogni in fatto di arredamento di design. Ed è su questo che continuiamo ad impegnarci”.
(Adnkronos) - A livello mondiale, nel 2024 le catastrofi naturali hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari, di cui circa 140 miliardi assicurate. Gli eventi meteorologici estremi sono stati responsabili del 93% delle perdite complessive e del 97% delle perdite assicurate. A fare il punto è Munich Re, fornitore di soluzioni di riassicurazione, assicurazione primaria e rischi assicurativi, in un report globale sui danni registrati lo scorso anno a causa dei disastri naturali. A livello mondiale, secondo i calcoli di Munich Re, nel 2024 le catastrofi naturali hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari (268 miliardi nel 2023, rettificati per l’inflazione), di cui circa 140 miliardi (106 miliardi) assicurate. Le perdite complessive e, ancor più, quelle assicurate sono state notevolmente superiori alla media, aggiornate per l’inflazione, degli ultimi dieci e trent’anni (perdite totali: 236/181 miliardi di dollari; perdite assicurate: 94/61 miliardi di dollari). In termini di danni assicurati, il 2024 è stato il terzo anno più costoso; in termini di danni totali, si colloca al quinto posto nella scala dei costi dal 1980. Gli eventi meteorologici estremi sono stati responsabili del 93% delle perdite complessive e del 97% delle perdite assicurate. Nel 2024, circa 11mila persone hanno perso la vita a causa di catastrofi naturali, un numero significativamente inferiore rispetto alla media. Le perdite dovute a eventi non di picco, come inondazioni, incendi e forti temporali, sono state ancora una volta consistenti, per un totale di 136 miliardi di dollari, di cui circa 67 miliardi assicurati. Nel 2024, i cicloni tropicali hanno contribuito da soli con 135 miliardi di dollari alle perdite totali e con 52 miliardi di dollari alle perdite assicurate. La maggior parte di queste perdite è stata causata dai grandi uragani negli Stati Uniti (105 miliardi di dollari, di cui 47 miliardi assicurati). Gli uragani Helene e Milton, che hanno colpito gli Stati Uniti in rapida successione, rispettivamente a settembre e ottobre, sono stati i disastri più distruttivi del 2024. L’uragano Helene ha causato le maggiori perdite complessive dovute a catastrofi naturali nel 2024, pari a 56 miliardi di dollari, di cui 16 miliardi a carico degli assicuratori. L’uragano Milton ha prodotto i maggiori danni assicurati dell’anno, per un totale di 25 miliardi di dollari. Le perdite complessive sono state di 38 miliardi di dollari - calcola Muniche Re - La terza catastrofe naturale più costosa dell’anno in termini di perdite complessive è stata un terremoto in Giappone il giorno di Capodanno, che ha scosso la costa occidentale del Paese vicino alla penisola di Noto, scarsamente popolata, con una magnitudo di 7,5. Le perdite complessive sono state stimate in 15 miliardi di dollari, con danni assicurati per circa 2,5 miliardi di dollari. Il disastro naturale con il più alto numero di vittime è stato il tifone Yagi: circa 850 persone sono state uccise quando ha attraversato le Filippine, l’isola cinese di Hainan, la punta meridionale della provincia cinese di Guangdong, il Vietnam e il Myanmar a settembre. Con perdite totali di 14 miliardi di dollari, Yagi è stato anche uno dei disastri più costosi dell’anno, ma solo una piccola parte è stata assicurata, circa 1,6 miliardi di dollari. Il Nord America (compresi l’America Centrale e i Caraibi) ha registrato ancora una volta la quota più alta dei danni da catastrofi naturali a livello mondiale, e una percentuale più elevata del solito (circa il 60% dei danni totali, media decennale 54%). In totale, le perdite sono state pari a circa 190 miliardi di dollari, di cui circa 108 miliardi assicurati. Oltre agli uragani, anche i forti temporali hanno causato danni enormi: solo negli Stati Uniti hanno causato perdite per 57 miliardi di dollari, di cui 41 miliardi assicurati. In Europa, lo scorso anno le catastrofi naturali hanno distrutto beni per un valore di 31 miliardi di dollari, di cui 14 miliardi assicurati. La catastrofe più grave è stata l’inondazione in Spagna, vicino a Valencia. Almeno 200 persone hanno perso la vita, diventando così il disastro naturale più letale degli ultimi 50 anni in Spagna. I danni totali ammontano a circa 11 miliardi di dollari, di cui 4,2 miliardi assicurati. Anche le inondazioni in Germania e nei Paesi limitrofi a giugno e nell’Europa centro-orientale a settembre hanno causato danni per oltre 9 miliardi di dollari, di cui ben 4 miliardi assicurati. “Il 2024 è stato un anno che ha nuovamente messo in evidenza la crisi climatica in Italia. Gli eventi atmosferici estremi che abbiamo affrontato, dalle alluvioni alle grandinate, dalle ondate di calore alle raffiche di vento, sia pur non raggiungendo a livello di danni assicurati i valori del 2023, hanno avuto un impatto significativo sulle economie locali del nostro paese, ma anche sul panorama assicurativo globale come riportato nel nostro report globale. È necessario rafforzare l’impegno verso soluzioni innovative non solo per mitigare i rischi, ma anche per favorire uno sviluppo sostenibile che protegga le generazioni future”, ha dichiarato Thomas Wilde, Ceo Munich Re Italia. Nella regione Asia-Pacifico e in Africa, le perdite totali di circa 91 miliardi di dollari sono state superiori a quelle dell’anno precedente (66 miliardi di dollari) e alla media decennale (66 miliardi di dollari). Le perdite assicurate, pari a circa 16 miliardi di dollari, sono state significativamente superiori a quelle dell’anno precedente (10 miliardi di dollari).