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(Adnkronos) - L'Athletic Bilbao supera la Roma 3-1 e vola ai quarti di finale di Europa League. Una gara in cui la squadra di Valverde ha spinto sin dall'inizio ma è stata agevolata dall'espulsione di Hummels all'11' con la squadra di Ranieri costretta in dieci uomini per 80', crollando sotto i colpi di Nico Williams, autore di una doppietta, e di Yuri Berchiche. Non basta ai giallorossi il gol di Paredes su calcio di rigore al 93', dopo il successo per 2-1 all'Olimpico. Ranieri, senza Celik infortunato, sceglie Hummels al centro della difesa con Mancini e Ndicka. Sugli esterni c'è la conferma per Rensch e Angelino, così come per Cristante con Paredes, al rientro dopo la squalifica. In avanti Dybala e Baldanzi a supporto di Dovbyk. Valverde deve rinunciare alla coppia centrale schierata all'andata: Yeray Alvarez è squalificato e Vivian infortunato. Al loro posto ci sono Nunez e Paredes. Sulle fasce capitan De Marcos e Berchiche. Sulla trequarti largo ai fratelli Williams con Gomez dietro l'unica punta Sannadi. La Roma inizia bene, con personalità e al 7' Cristante gira di testa sul secondo palo un calcio di punizione di Angelino, con la palla che si stampa sul palo ma Turpin ferma tutto per fuorigioco del centrocampista giallorosso. All'11' la partita cambia e salta l'impianto tattico messo in piedi da Ranieri. Hummels perde malamente palla a centrocampo, poi ferma fallosamente Sannadi che si stava involando verso Svilar. Per Turpin è rosso diretto, nonostante la grande distanza dalla porta e la vicinanza di Mancini all'attaccante basco, con la Roma che resta in dieci uomini. L'atmosfera si fa incandescente e la Roma viene schiacciata costantemente nella propria area dalla squadra di Valverde. Al 21', rimpallo sfavorevole per Angelino, la palla finisce a Sannadi che, tutto solo davanti a Svilar, calcia fuori. Al 23' ancora Athletic pericoloso con uno slalom di Nico Williams che calcia a giro con il destro colpendo in pieno il palo alla sinistra di Svilar. La Roma trema ma tiene anche al 34' quando Svilar si supera su un sinistro di Sannadi da dentro l'area, poi Rensch salva in scivolata sulla botta a colpo sicuro dell'attaccante biancorosso, anche se viene fermato in fuorigioco dall'assistente di Turpin. I giallorossi provano a reagire al 39': Paredes calcia a uscire dalla bandierina, Cristante prova la girata in anticipo sul primo palo con la palla che esce di poco al lato. Al 44' ancora Svilar protagonista sul destro dalla lunghissima distanza di Aitor Paredes. La beffa per la Roma arriva nel recupero, quando crolla il muro giallorosso: al 48' cross dalla sinistra di Inaki Williams, la palla finisce tra i piedi dei fratello Nico dopo una deviazione di Ndicka. Il destro dell'esterno spagnolo si impenna dopo una deviazione di Angelino e non lascia scampo a Svilar per l'1-0. Nella ripresa Ranieri inserisce Soulè, Shomurodov e Pisilli e al 62' proprio l'uzbeko vola in contropiede, innescato da Pisilli ma la conclusione viene deviata in calcio d'angolo da Agirrezabala. Un minuto dopo sul contropiede dell'Athletic, Berenguer entra in area dalla sinistra e calcia basso col destro trovando una risposta incredibile di Svilar che tiene a galla la Roma, ma il portiere giallorosso nulla può al 68' sullo stacco di testa perfetto di Berchiche che si infila sul secondo palo per il 2-0. La Roma accusa il colpo e all'82' i padroni di casa calano il tris: Berchiche tocca per Nico Williams, che in area salta Mancini e Ndicka e tocca in rete di destro beffando Svilar. Assalto finale della Roma che accorcia le distanze al 93' per il calcio di rigore realizzato da Paredes, assegnato per il fallo di Gorosabel su El Shaarawy. La Roma prova l'incredibile rimonta nei minuti finali del recupero con le ultime energie ma deve arrendersi.
(Adnkronos) - È Alice Musso, bartender del Drink Kong e Nite Kong di Roma, la vincitrice della Finale Italia di The Vero Bartender, la competizione internazionale promossa da Amaro Montenegro che quest’anno festeggia il 140° anniversario del brand. Con il suo cocktail all’avanguardia Chronosphere, un 'Viaggio nel tempo in un bicchiere' - perfetta sintesi di “2165. Shaping The Future”, il tema della 7a edizione della gara che si è chiusa ieri a Milano - ha battuto gli altri 7 finalisti selezionati da Nord a Sud del Paese, guadagnandosi l’accesso alla Finale Global della competition in rappresentanza dell’Italia. Per il secondo anno consecutivo, quindi, la vittoria va a una realtà laziale. “Quest’anno, con il tema scelto per The Vero Bartender, abbiamo deciso di celebrare i 140 anni del brand. Siamo molto soddisfatti delle proposte ricevute dai bartender, che si sono distinte per innovazione ed alta qualità, confermando un livello di competizione negli anni in continua crescita”, spiega Alessandro Soleschi, Group Director of Marketing Spirits di Gruppo Montenegro. A fare da fil rouge di The Vero Bartender, quindi, la grande versatilità di Amaro Montenegro nella miscelazione, ma quest’anno con un occhio al futuro. I partecipanti infatti sono stati invitati a proiettarsi 140 anni avanti nel tempo, sfidandosi nella creazione di cocktail all’avanguardia a base di Amaro Montenegro con tecniche, preparazione e forme nuove e insospettabili. C’è chi ha interrogato l’Ai e chi si è immaginato un futuro sostenibile realizzando un bicchiere biodegradabile, in cera vegetale e d’api, o addirittura commestibile. Anche nella presentazione del drink si è dato spazio all’avanguardia: si va dal cyber cocktail ai drink marziani. Ma a conquistare la prestigiosa giuria - composta da Rudi Carraro (Global Brand Ambassador Amaro Montenegro), Luca Bruni (vincitore dell’edizione passata The Vero Bartender), Fabio Bacchi (Fondatore Bar Tales Magazine e Roma Bar Show) e Edoardo Nono (proprietario del Rita & Cocktail’s e del Rita’s Tiki Room di Milano) - è stata Alice Musso (bartender del Drink Kong e Nite Kong di Roma), che ora è pronta a portare alto il nome della nostra nazione nella Finale Global di Bologna (9 aprile) per sfidare i migliori bartender provenienti da altri 8 nazioni (Australia, Canada, Cina, Emirati Arabi, Messico, Regno Unito, Spagna e USA) e provare ad aggiudicarsi il titolo di miglior talento della miscelazione internazionale. Tra le finaliste di The Vero Bartender Italia, Alice Musso nasce a Velletri nel 1995. Lavora come cameriera prima di trasferirsi a Roma per lavorare in noti locali capitolini fino ad approdare a Drink Kong e Nite Kong di Patrick Pistolesi. Partecipa a The Vero Bartender con il cocktail Chronosphere, un ‘Viaggio nel tempo in un bicchiere’. Alla base del drink l’idea di un futuro sempre più influenzato dal trend low alcol, con prodotti bio e attenzione alle calorie, ma anche dall’attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente con il cambiamento climatico che determina lo sviluppo di nuove coltivazioni nel nostro territorio, dapprima appartenenti ad altri eco-climi. Parliamo, per esempio, di una pianta tropicale già entrata a far parte delle coltivazioni mediterranee, il mango, che giocando con l’immaginazione sarà a km 0 tra 140 anni. Oppure del cocco, in questo caso, accostato allo sherry, un vino liquoroso spagnolo, che ha sempre fatto parte della storia della mixology. Da qui nasce Chronosphere, un cocktail con basso contenuto zuccherino e un volume alcolico di 11%, dove Amaro Montenegro si unisce a Coconut Sherry e Cordial Mango con bubbles di ghiaccio.
(Adnkronos) - “Come Leonardo abbiamo scelto di rispondere a questo invito di Herambiente del Gruppo Hera perché è perfettamente coerente con la nostra strategia, che è quella di utilizzare e riutilizzare delle materie prime che hanno un grosso valore anche in termini di approvvigionamento". Queste le parole di Raffaella Luglini, chief sustainability officer di Leonardo, in occasione dell’inaugurazione a Imola di Fib3R, il primo impianto italiano per la rigenerazione dei compositi in fibra di carbonio su scala industriale, realizzato da Herambiente, controllata del Gruppo Hera e primo operatore italiano nel recupero e trattamento dei rifiuti. "Il Gruppo Hera ci ha dato la possibilità di unire i nostri scarti di lavorazione, materiali compositi in fibra di carbonio, che residuano dal processo di lavorazione di alcune aerostrutture, in materiali che possono essere riutilizzati e commercializzati per altre lavorazioni, chiudendo virtuosamente un processo circolare di produzione e di lavorazione, con dei grandi vantaggi soprattutto dal punto di vista non solo economico, ma anche dell'impatto ambientale e della possibilità di approvvigionarsi di materie prime anche critiche, perché questo processo potrà essere riutilizzato e applicato anche ad altre materie prime critiche del nostro processo come Leonardo, quali l'alluminio e il titanio”, aggiunge. Grazie agli asset di Herambiente e al know-how sviluppato nei laboratori del Gruppo Leonardo, il prezioso materiale verrà riciclato con positive ricadute in termini di sostenibilità e circolarità. “Quello che è interessante di questo progetto è che ha una grande valenza per vari settori che sono critici e rilevanti per l'economia, non solo europea ma internazionale, come il settore dell'aerospazio e difesa e sicurezza, a cui noi apparteniamo, ma oggi siamo insieme al settore automotive. Ci sono possibilità di applicazione nel senso dell'utilizzo di queste fibre rigenerate anche nel settore chimico. Quindi, in realtà la valenza è soprattutto per il Paese, perché c'è una possibilità di rafforzare la catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza, aumentare la resilienza, quindi ci sono dei vantaggi proprio sul Paese in generale”, conclude.