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(Adnkronos) - Continua la fuga da X da parte di testate giornalistiche e noti nomi dello spettacolo italiano e statunitensi. A causarla è il suo patron, Elon Musk, scelto dal neo eletto presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump per guidare il dipartimento per l'Efficienza governativa. Il primo giornale a dire addio a X è stato il 'Guardian', storico quotidiano della sinistra britannica. A seguirlo è stato il giornale spagolo 'La Vanguardia' che ha annunciato la chiusura degli account sulla piattaforma, denunciando "contenuti tossici" e una "deriva" che "lede i concetti minimi di etica e giustizia". Jordi Juan, direttore del quotidiano spagnolo, ha spiegato in un editoriale che 'La Vanguardia' ha deciso di interrompere la pubblicazione di post su X nel giorno in cui è stata resa nota la decisione di Donald Trump di nominare Elon Musk alla guida del Doge, acronimo del dipartimento per l'efficienza governativa della prossima Amministrazione Trump. L'account X resterà 'congelato'. La decisione del giornale arriva "per non contribuire con il traffico creato da 'La Vanguardia' alla crescita" della piattaforma. L'accusa è che dall'arrivo di Musk, X "ha abusato sempre più di contenuti tossici e manipolati grazie alla proliferazione di bot". Secondo Jordi Juan, "i consueti team di moderazione che impedivano i contenuti violenti o che incitavano all'odio sono andati scomparendo e la rete è entrata in una deriva che viola i concetti minimi di etica o giustizia che dovremmo rispettare in una società democratica". Sul social sono consentite "teorie del complotto" o la diffusione di fake news che "hanno trovato su X una cassa di risonanza perfetta per poter essere amplificate", è l'accusa. Per Jordi Juan, hanno contribuito alla decisione di dire addio a X la campagna elettorale "o le menzogne diffuse" con la Spagna che faceva i conti con le conseguenze devastanti del fenomeno 'Dana'. Anche la Berlinale, storico festival del cinema di Berlino, lascia il social network. Nel messaggio pubblicato sull'ex Twitter, la kermesse annuncia che dirà addio a X il 31 dicembre 2024. "Grazie per averci seguito in tutti questi anni. Restiamo connessi su Instagram, Facebook, LinkedIn, YouTube, e il nostro sito web", si legge. Anche in Italia molti stanno scegliendo di lasciare X, dopo le esternazioni di Elon Musk sui giudici italiani in merito ai trattenimenti di migranti in Albania. Tra gli ultimi artisti a cancellarsi dal social c'è Francesco Guccini. "Elon Musk - ha detto il cantautore - ha delle idee che sono lontane anni luce dalle mie. Non ho alcun interesse a comunicare su una piattaforma che contribuisce a plasmare narrazioni e a manipolare pensieri politici. Continuerò a vivere serenamente nella mia Pavana, credo che nessuno sentirà la mia mancanza su X". Qualche ora prima Piero Pelù ed Elio e le storie tese avevano annunciato ai propri fan l'addio al social network per gli stessi motivi. "Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda", avevano scritto Elio e le storie tese. Un pensiero forse non condiviso da tutta la band: il tastierista Rocco Tanica, infatti, non ha abbandonato la piattaforma e ha continuato a twittare fino a stamattina. Poi c'è Alessandro Gassmann, da anni molto attivo sul social network, che sta ancora riflettendo sul da farsi. "In tanti stanno lasciando questa piattaforma che è molto cambiata da quando decisi di entrarvi - ha scritto stamattina l'attore - . Se dovessi anche io uscirne mi dispiacerà comunque salutare tutti quelli che fin qui mi hanno dato la loro attenzione, ma forse è la decisione giusta in questo momento". Di diverso avviso è la Commissione Europea che ha voluto esternare apertamente la propria posizione. Thomas Regnier, portavoce della Commissione per l’economia digitale, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ha detto che "ovviamente la Commissione usa le piattaforme social” per raggiungere i cittadini e dare comunicazioni sul lavoro che svolge e X "è una delle 15 piattaforme" su cui opera. Ricordando che l’esecutivo Ue ha di recente aperto profili anche sulle piattaforme rivali Threads, Mastodon e Bluesky, Regnier ha sottolineato che la Commissione continua a sostenere un’iniziativa di campagna pubblicitaria su X, avviata dopo le stragi del 7 ottobre 2023 e inerente alla disinformazione in Medio Oriente, aggiunge Reigner. L’esecutivo Ue (che a luglio ha avviato un'indagine contro X) "continuerà a monitorare gli sviluppi".
(Adnkronos) - In occasione dell'evento L’Economia del Futuro, tenutosi oggi presso la Triennale di Milano, Jakala ha presentato 'Il Tempo della Salute - GenAI Assistant', un innovativo assistente virtuale basato su generative ai, ideato per la manifestazione del Corriere della Sera Il Tempo della Salute. Sviluppato utilizzando le tecnologie Microsoft Azure Cloud e Azure Open AI Services, questo portale è progettato per migliorare e semplificare significativamente l’esperienza dei partecipanti, offrendo un facile accesso alle edizioni dal 2020 ad oggi. Marco Di Dio Roccazzella, global data & ai leader di JAKALA, ha dichiarato: "Siamo entusiasti di presentare questo Virtual Assistant, una soluzione innovativa che sfrutta la potenza dell’Intelligenza Artificiale generativa per offrire contenuti interattivi e personalizzati. Questo strumento è un agente conversazionale, che ottimizza la gestione e migliora notevolmente la customer experience e l’engagement dei partecipanti garantendo un accesso immediato e preciso alle informazioni. Grazie alla collaborazione con Microsoft, possiamo garantire una piattaforma sicura, affidabile e scalabile". Il Tempo della Salute - GenAI Assistant sarà disponibile in esclusiva per i partecipanti all’evento di riferimento nel mondo della salute, in programma dal 14 al 17 novembre presso Palazzo Giureconsulti a Milano. I visitatori potranno testare in anteprima l’efficacia dell’AI generativa sia in uno spazio dedicato, sia tramite un QR code per accedere al portale. Funzionalità principali: consultazione del programma: gli utenti possono porre domande scritte o vocali sul programma attuale e su quelli passati, dal 2020 a oggi, ricevendo dettagli su appuntamenti in corso e informazioni su edizioni precedenti; contenuti multimediali, l’assistente virtuale offre risposte testuali e video, identificando il relatore, l’anno e il tema trattato, posizionando automaticamente il video al momento esatto dell’intervento. Grazie all’utilizzo dell’infrastruttura e dei servizi Azure Cloud, il Tempo della Salute - GenAI Assistant garantisce elevati standard di privacy e sicurezza, assicurando che i dati degli utenti siano protetti e gestiti in modo sicuro. Questa soluzione rappresenta un’innovazione importante nel campo degli eventi, permettendo di avere un archivio intelligente che facilita l’accesso a informazioni dettagliate e personalizzate.
(Adnkronos) - In Italia 7 famiglie su 10 (69%), pari a 17,7 milioni di nuclei familiari, consumano prodotti a base vegetale e quasi 1 famiglia su 2 (47%) acquista abitualmente questi alimenti. C'è un consenso diffuso da parte degli italiani verso ognuna delle diverse categorie merceologiche di questo comparto: oggi, infatti, ben 13 milioni di famiglie italiane (51%) consumano 'secondi vegetali', mentre 10,7 milioni (42%) acquistano 'bevande vegetali'. Più contenuto invece il numero di famiglie in cui si consumano 'alternative vegetali allo yogurt', ovvero 4,3 milioni (17%), o anche 'gelati e dessert a base vegetale', pari a 3,4 milioni (13%). È quanto emerge dall'analisi commissionata dal Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food all'Istituto di ricerca NielsenIQ, dal titolo 'Prodotti a base vegetale: motivazioni di acquisto e core target', che ha indagato l'approccio al consumo degli italiani verso questi prodotti. "L'indagine conferma che i prodotti a base vegetale non sono una moda effimera, ma rappresentano una scelta consapevole del consumatore, alla quale le nostre aziende rispondono portando sulle tavole prodotti di qualità, versatili, buoni e semplici da preparare - afferma Sonia Malaspina, presidente del Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food - Il mercato dei prodotti a base vegetale è cresciuto negli ultimi anni ed è destinato a svilupparsi ulteriormente per una ragione molto semplice: i prodotti a base vegetale incontrano e appagano le richieste di tanti consumatori. Del resto, cibi come le polpette di melanzane, le panelle di ceci o le bevande di mandorla, solo per citarne qualcuno, fanno parte da sempre della nostra cultura culinaria”. A tavola c'è posto per tutti e i dati emersi lo confermano: il consumo di prodotti a base vegetale, infatti, è vissuto da parte di un gran numero di nostri connazionali all'insegna di uno stile di vita alimentare vario ed equilibrato, che include anche le proteine animali: in media 2 famiglie italiane su 3 (66%) acquistano i prodotti a base vegetale 'in alternativa' a quelli a base di proteine animali. Da evidenziare, infine, come la tendenza all'acquisto di questi prodotti riguardi trasversalmente tutte le famiglie e non solo quelle dove si segue una dieta vegana o vegetariana. Dall'indagine è emerso come i prodotti a base vegetale siano apprezzati dagli italiani trasversalmente, in tutte le diverse categorie merceologiche che compongono questo comparto. A partire dai 'secondi vegetali' (come burger, affettati vegetali o sostituti dei formaggi, ecc...) che risultano la tipologia di prodotti più acquistati dai nostri connazionali. In Italia, li portano in tavola ben 13 milioni di famiglie (51% del totale) e lo fanno circa 1 volta alla settimana. Anche le 'bevande a base vegetale' rappresentano un segmento particolarmente apprezzato, con una richiesta in crescita. Oggi, nel nostro Paese, oltre 4 famiglie su 10 (42%) consumano questi prodotti e lo fanno in media 2-3 volte a settimana. Per quanto riguarda 'le alternative vegetali allo yogurt', la ricerca evidenzia come questo segmento sia consumato in totale da 4,3 milioni di famiglie (17% totale Italia), con una frequenza di più di 1,4 volte a settimana e un target un po' più femminile: 54% delle donne vs 46% degli uomini. Infine, sono 3,4 milioni le famiglie (pari al 13% di quelle italiane) che scelgono una merenda o un fine pasto a base di 'dessert e gelati vegetali'. All'interno di questo segmento, il gusto, il prezzo e la promozione sono i motivi di acquisto più importanti per chi compra questi prodotti. Le famiglie acquirenti 'non occasionali' di prodotti a base vegetale, circa 12,2 milioni, risultano più concentrate nel Nord Italia. Si tratta di persone con un'età media di circa 25-54 anni, che vivono prevalentemente in nuclei familiari medio-grandi, in cui il responsabile acquisti è in età centrale (45-50anni) e con figli dagli 11 anni in avanti. In particolare, si tratta di persone alla ricerca di cibi e bevande con garanzie di caratteristiche nutrizionali e gusto. Sono sportivi, con molteplici interessi e una buona affinità con la rete. Critici e attenti a ciò che mangiano, leggono e si informano su ciò che acquistano e sono curiosi e aperti alle novità. Gli italiani che consumano abitualmente prodotti vegetali hanno in generale una propensione ad acquisti sostenibili: più di 1 su 2 (il 56%), quando fa spesa al supermercato, cerca prodotti che rispettano l'ambiente ed etici, mentre per il 53% vale la pena spendere di più per prodotti con una maggiore impronta ecologica.