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(Adnkronos) - "Una manifestazione importante perché rappresenta un settore in crescita". Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, oggi all'inaugurazione dell'edizione 2025 dell'82esima edizione di Eicma. Il salone ha accolto quest'anno oltre 730 gli espositori, 2.000 marchi e 50 Paesi di provenienza. Tra questi ben dieci nazioni esporranno per la prima volta, segnando l’ingresso in Eicma di imprese da nazioni come Estonia, Georgia, Irlanda, Messico, Panama, Perù ed Emirati Arabi, accanto alle più consolidate presenze europee e asiatiche. Ancora consistente e qualificata la compagine del Made in Italy, le cui aziende rappresentano il 30% degli espositori 2025. L’Italia resta pur sempre in Europa il primo Paese per mercato e produzione. "Noi crediamo nelle fiere - ha sottolineato Fontana -, abbiamo investito sempre, coinvolgendo il maggior numero di aziende possibili. Anche quelle piccole e medie, per le quali abbiamo messo a punto dei bandi ad hoc per favorire la loro partecipazione. Le fiere sono una vetrina del Made in Italy, un bacino di grande innovazione. Ci crediamo, e siamo molto contenti di questa manifestazione". Tra gli altri, sono intervenuti anche il presidente di Eicma Pietro Meda, Giovanni Bozzetti, presidente Fondazione Fiera Milano, e l'amministratore delegato di Eicma, Paolo Magri. "Qui trovano spazio le idee, le imprese e le persone che innovano e fanno crescere il Paese - ha aggiunto il presidente lombardo -. Le nostre fiere non sono solo eventi, ma piattaforme di sviluppo, di incontro e di internazionalizzazione. Momenti in cui la Lombardia mostra al mondo la propria capacità di unire tradizione manifatturiera, creatività e visione industriale". "Tante le cose da svelare - ha poi detto il presidente di Eicma Pietro Meda -. Vediamo i numeri del pubblico in crescita e vediamo nei prossimi giorni se si concretizzeranno effettivamente. Le fiere in presenza non vanno assolutamente sottovalutate, non ci siamo mai nascosti dietro la scusa del digitale, pur ritenendo che il digitale sia un'ottima parte". La fiera fisica "funziona e quello che abbiamo aggiunto è stata una scelta vincente. Le moto non le facciamo solo vedere, le facciamo correre, facciamo salire le persone. Siamo diventati un evento dinamico". Entusiasta anche l'ad della manifestazione Paolo Magri che ribadito come gli spazi espositivi siano "sold out ormai da un paio di mesi". La crescita del 20% nel numero delle nazioni partecipanti "certifica l'internazionalità dell'evento". +20% anche il numero dei biglietti venduti rispetto all'edizione 2024: "20% più del record è tanta roba, siamo molto soddisfatti" ha concluso. Milano torna a essere la capitale mondiale delle due ruote con una nuova edizione di Eicma che consacra e completa anche l’evoluzione della kermesse da fiera ad evento espositivo a tutto tondo.
(Adnkronos) - “La birra genera un valore economico rilevante per l’Italia, oltre 92 miliardi di euro in dieci anni. Con Fondazione Birra Moretti abbiamo accompagnato questa crescita, promuovendo un consumo responsabile e diffondendo la cultura birraria come leva di sviluppo. La birra rappresenta oggi non solo una bevanda, ma un simbolo di informalità e socialità, in linea con i nuovi stili di vita degli italiani”. Lo ha dichiarato Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti, alla presentazione dell’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Nel suo intervento, Pratolongo ha sottolineato il ruolo centrale della Fondazione, nata dieci anni fa, nel diffondere conoscenza e responsabilità sul consumo della birra attraverso ricerche, formazione e iniziative educative. “La birra - ha ricordato - non è solo una bevanda, è una storia millenaria che rappresenta probabilmente uno degli elementi di crescita del comparto beverage nel prossimo futuro. L'impegno della Fondazione ha contribuito a consolidare il settore come motore economico e culturale del Paese, oltre che a valorizzare la birra come parte integrante della convivialità italiana”.
(Adnkronos) - "Negli ultimi vent’anni la povertà energetica in Italia ha colpito in media l’8% delle famiglie, ma nel 2023 il dato è salito al 9%, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente". Lo ha affermato Paola Valbonesi, presidente dell'Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (Oipe), in occasione della presentazione del volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss. "L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica sta lavorando per rendere questa misurazione più granulare, così da individuare il rischio anche a livello metropolitano e orientare politiche più mirate. Un ulteriore focus su cui stiamo lavorando è quello sulle edilizia residenziale pubblica, quindi sulle case popolari, perché sappiamo che lì ci sono le famiglie più vulnerabili e stiamo cercando di capire quali sono gli interventi da fare. In questi contesti l’efficientamento energetico può generare benefici ambientali e un risparmio diretto".