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(Adnkronos) - La tappa più iconica del Tour de France 2025, la numero 16 che vede l'arrivo sul terribile Mont Ventoux, ribattezzato 'Calvo' dagli italiani, se la prende di forza Valentin Paret-Peintre della Soudal Quick Step, che oggi, martedì 22 luglio, vince in volata sulla rampa finale battendo Ben Healy (EF Education-EasyPost) che ha provato fino all'ultimo il bis dopo la vittoria della sesta tappa; terza piazza a Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) a 4" dai due. Ma la vera battaglia è tra i rivali di classifica generale: Tadej Pogacar, che rimane in maglia gialla, e Jonas Vingegaard, che fanno partire un duello di scatti e riprese a 7 km dal traguardo. Attacca una prima volta Vingegaard ma Pogacar è in controllo anche se apparentemente con meno scioltezza del solito. Ai -6 nuovo attacco del secondo in classifica con lo sloveno impassibile alla ruota e senza neanche alzarsi sui pedali; il danese trova il compagno di squadra Campenaerts qualche centinaio di metri più avanti e si fa portare verso la cima con lo Tadej sempre a ruota. Terzo affondo di Vingegaard ai -3, con Pogacar che non schioda dal posteriore del rivale. Ai -1,2 è invece Pogacar a scattare e i ruoli si invertono con il danese a ruota, nuovo scatto e sorpasso del capitano della Visma a -1 con lo sloveno incollato. Vingegaard ci crede fino alla fine, ma è Pogacar a sferrare l'ultimo attacco vincendo la volata e dimostrando di avere in pugno il Tour malgrado il grande coraggio del danese.
(Adnkronos) - "L’associazione Professionitaliane, che rappresenta 23 ordini e collegi professionali, rinnova l’urgenza della definizione di una riforma delle professioni. A oltre un decennio dalla riforma del 2012, il sistema normativo che regola gli ordini professionali risulta frammentato, disomogeneo e in molti casi obsoleto. Molti ordinamenti professionali risalgono a più di trent’anni fa, con norme superate dai cambiamenti legislativi e giurisprudenziali intervenuti nel frattempo". E' quanto si legge in una nota Professionitaliane. "Professionitaliane - spiega - sollecita un intervento normativo che assicuri l’armonizzazione dei principi generali su organizzazione, accesso, formazione continua e sistemi elettorali degli ordini; il rispetto delle competenze professionali, evitando sovrapposizioni e conflitti tra Albi diversi; l’introduzione di regole uniformi su voto a distanza, quote di genere e rappresentanza territoriale; una cornice normativa moderna per le aggregazioni professionali e le nuove forme di esercizio e il rafforzamento del principio di sussidiarietà". "Una riforma strutturata e condivisa - continua - capace di rilanciare il ruolo strategico delle professioni nel tessuto economico e sociale del Paese, non può più attendere. Professionitaliane conferma la piena disponibilità a collaborare con il governo per garantire un’evoluzione ordinistica che sia al passo con le sfide contemporanee".
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.