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(Adnkronos) - Si è conclusa l’edizione estiva dell’Openday2025 dell’università di Roma Tor Vergata: oltre 1500 gli iscritti a partecipare, senza contare i genitori accompagnatori. La facoltà di Ingegneria che ha ospitato l’edizione odierna a partire dalle ore 15.00 ha registrato il tutto esaurito e corridoi pieni di gente. E'stata un'occasione concreta per approfondire l'offerta formativa dell'Ateneo e ricevere tutte le informazioni utili ad affrontare con consapevolezza la scelta del percorso universitario. Il pomeriggio è stato dedicato all’orientamento, con incontri, seminari, laboratori e la possibilità di esplorare i corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico attivi presso le sei macroaree di studio: Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. La presenza di desk informativi ha dato modo ai futuri studenti di verificare in prima persona indicazioni quali tasse universitarie, agevolazioni, borse di studio, alloggi e supporto alla carriera. Presente l'Ufficio Placement, per condividere le prospettive occupazionali post-laurea e le attività di raccordo con il mondo del lavoro. Servizi, opportunità, uno spazio dedicato alle famiglie e un mentoring personalizzato per farsi un’idea quanto più completa possibile delle opportunità che l’Ateneo propone. Uno sguardo approfondito sui servizi di Ateneo: tasse universitarie, agevolazioni, borse di studio, alloggi e supporto alla carriera. Presente anche l’Ufficio Placement, per presentare le prospettive occupazionali post-laurea e le attività di raccordo con il mondo del lavoro. Importante lo spazio dedicato ai genitori, dove sono state date informazioni sulle scadenze amministrative e riflettere insieme sull’importanza dell’orientamento universitario nella fase di transizione dalla scuola all’università. Durante l’Open Day studenti e studentesse hanno potuto usufruire di un servizio di mentoring personalizzato per scegliere il percorso più in linea con interessi, attitudini e prospettive di carriera e scoprire come trasformare le loro aspirazioni in un percorso professionale efficace. Gli esperti e i coach di orientamento professionale erano presenti nel corner dedicato all’Ufficio Placement di Ateneo. L’evento si è concluso con un momento conviviale: un aperitivo accompagnato dalla musica di UniRadio Tor Vergata. Una occasione per salutarsi, socializzare e confrontarsi in modo informale con altri partecipanti, tutor e rappresentanti dell’Ateneo. Dichiara Vito Introna, delegato del rettore all'Orientamento, Tutorato e Placement dell'università di Roma Tor Vergata: "L’università di Roma Tor Vergata è un investimento solido per il futuro dei giovani. All'appuntamento del 16 luglio pomeriggio dedicato all'orientamento degli studenti delle scuole superiori, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata si presenta tra le realtà accademiche più solide e performanti del panorama universitario nazionale, con risultati che testimoniano la qualità della formazione e l’efficacia del percorso universitario offerto. Secondo gli ultimi dati AlmaLaurea, Tor Vergata si conferma prima tra le università pubbliche generaliste del Centro-Sud per tasso di occupazione pari all’84,3% a un anno dalla laurea magistrale biennale. Ma non c'è solo questo". "I laureati di Tor Vergata - ricorda - trovano lavoro in tempi decisamente più rapidi rispetto alla media nazionale e beneficiano di una retribuzione media mensile netta tra le più alte del centro-sud, perfettamente in linea con molte università del Nord. Questi risultati sono ottenuti attraverso percorsi di studio in tutti i principali ambiti disciplinari, in continuo aggiornamento ed espansione, con ampio ricorso a tirocini ed esperienze all'estero, che riescono a raccogliere la soddisfazione del 90% dei laureati. Roma Tor Vergata è un'università pubblica a vocazione europea e internazionale, con un modello di campus anglosassone e innovativo, e forti legami con aziende, enti di ricerca e istituzioni, in grado di preparare i suoi laureati ad affrontare il mondo del lavoro con competenze solide e multidisciplinari. L’evento di orientamento è un’occasione unica per scoprire l’offerta formativa, incontrare docenti, studenti e professionisti, e avvicinarsi a una realtà accademica di eccellenza". Con 118 corsi di laurea, suddivisi tra lauree triennali, magistrali e a ciclo unico, l’Ateneo rappresenta una scelta strategica per gli studenti che aspirano a una formazione solida e competitiva. In totale saranno offerti 58 corsi di laurea, 53 corsi di laurea magistrale e 8 corsi di laurea magistrale a ciclo unico, tra cui tra cui Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria unica nel Lazio avviata lo scorso anno accademico, Giurisprudenza, Pharmacy, Odontoiatria, Ingegneria Edile-Architettura, Medicine and Surgery e Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Di questi 17 corsi di laurea, tra triennali, magistrali e corsi a ciclo unico, sono in inglese: secondo il QS World University Rankings 2026, l'Università di Roma Tor Vergata è seconda per studenti internazionali e ottava nella classifica generale tra gli atenei italiani. Per numero di studenti internazionali e tasso di diversità di provenienza degli studenti, Roma Tor Vergata è seconda in Italia, sia per International student ratio che per diversity. Per l’a.a. 2025/2026 l’Ateneo si propone di accreditare i seguenti nuovi corsi di studio: Laurea in Scienza dei Materiali; Laurea magistrale in Biotecnologie Agrarie; Laurea magistrale in Psicologia e Salute Mentale nel Ciclo di Vita. Fortemente impegnato nella rimozione degli ostacoli economici e sociali che possono limitare l’accesso agli studi universitari, l’Ateneo propone un sistema articolato di esoneri e agevolazioni, che comprendono esoneri totali e parziali. In più, è stata ampliata la no tax area fino a un Isee di 26.000 euro, ben oltre la soglia ministeriale di 22.000 euro, garantendo comunque forti riduzioni fino ai 30.000 euro.
(Adnkronos) - “Il XXIV Rapporto Annuale ci consegna la fotografia di un paese che è in movimento, grazie anche alla capacità dell'Inps di adattarsi ai tempi. Il welfare generativo, la capacità di una educazione generazionale ai nuovi sistemi di welfare, fa sì che l'Inps possa guidare un cambiamento che interesserà sempre più le giovani generazioni. I risultati sono incoraggianti e bisogna proseguire su questa strada”. Così Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, alla presentazione del XXIV Rapporto Annuale dell'Inps alla Sala della Regina a Montecitorio.
(Adnkronos) - Nuovo record per gli energy manager, l'esperto in gestione dell'energia, nel 2024: sono 2571 le nomine totali (+19% tra il 2014-2020 e +4% 2020-2024) di cui 1752 da soggetti obbligati (+17% 2014-2020 e +3% 2020-2024). Questi i dati del Rapporto ufficiale sugli energy manager nominati in Italia, predisposto da Fire e presentato in occasione del webinar 'Presentazione del Rapporto Gli Energy Manager in Italia 2025'. "C'è stato un trend tendenzialmente crescente che si è interrotto solo fra il 2021 e il 2022 a causa della pandemia e della forte riduzione dei consumi registrata in quel periodo - spiega Dario Di Santo, direttore Fire - Appena c'è stata una ripresa, le statistiche sono tornate a salire raggiungendo nuovi record". "Complessivamente abbiamo 1869 energy manager che sono meno delle nomine perché per le realtà medio-piccole spesso un consulente opera per più soggetti, quindi ovviamente non c'è un'equivalenza fra nomine ed energy manager", osserva. Da segnalare "una continua crescita della parte femminile che è arrivata al 12%, era al 10% l'anno scorso, al 7% 3-4 anni fa" e che "un terzo delle nomine viene da soggetti non obbligati che quindi ritengono un energy manager comunque fondamentale per le loro attività". Dal punto di vista dell'inquadramento, "se parliamo dei soggetti che scelgono di nominare un proprio dipendente, vediamo che per il 28% sono dirigenti, per il 34% quadri, per il 38% hanno altre posizioni all'interno dell'azienda. Dopodiché un 33% circa delle nomine riguarda consulenti esterni. L'energia gestita è pari a 95 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio". Di Santo sottolinea nel suo intervento che "usare meglio l'energia conviene non solo in termini di bolletta: c'è la riduzione delle emissioni, sia climalteranti sia nocive, c'è il tema del miglioramento della sostenibilità, che ovviamente è importante per imprese che magari sono sottoposte agli obblighi di reportistica, e c'è il tema del miglioramento dell'uso delle risorse economiche perché chiaramente se uso meglio l'energia riduco i rischi sugli approvvigionamenti, riduco i costi, libero risorse per poter fare altro. D'altra parte in termini sistemici usare meglio l'energia mi consente di ridurre gli investimenti in nuova potenza di generazione, riduce la domanda e la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti energetici e riduce anche la necessità di intervenire sulle reti di trasporto e distribuzione". Il tutto con una serie di ricadute in termini di "valore degli asset, sicurezza, continuità produttiva, produttività, conformità legislativa o ambiente". Durante il webinar è stata presentata, tra le altre, un'indagine realizzata da Fire sull'uso dell’Ia per l’energy management. Il campione contattato da Fire coinvolge fornitori di tecnologie, esperti del settore e aziende utilizzatrici di media-grande dimensione. "Il 38% delle aziende di taglia medio-grande ha implementato l'Ia nel proprio lavoro. Invece, il 56% sta valutando come può implementarla nei prossimi anni", spiega Yasaman Meschenchi di Fire. Quanto alle aree di applicazione, l'Ia viene impiegata per lo più "per monitoraggio, ottimizzazione dei consumi, manutenzione predittiva, automazione dei processi e gestione delle rete". Tra i benefici indicati, "riduzione dei costi, aumento dell'efficienza energetica, riduzione degli sprechi, riduzione del tempo necessario per fare analisi". Non mancano le sfide come la "mancanza di risorse umane con formazione adeguata e macchinari adatti, e a volte ci sono scetticismo e diffidenza verso l'Ia". In conclusione "i risultati della nostra indagine confermano che l'intelligenza artificiale è una leva strategica per migliorare l'efficienza energetica, per ridurre i costi, accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile. Se usiamo bene l'intelligenza artificiale, possiamo sfruttare molto bene l'Ia nel nostro lavoro", conclude Meschenchi.