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(Adnkronos) - Federcalcio Servizi rinnova la partnership con Myplant & Garden, la fiera leader del Verde, anche per l’edizione 2026 (18-20 febbraio, Fiera Milano Rho), con l’obiettivo di consolidare e far crescere il progetto del "Verde Sportivo". Si tratta di un’iniziativa strategica che punta a promuovere l’impiantistica sportiva sostenibile. Il Padiglione dedicato al "Verde Sportivo", già punto di riferimento per l’impiantistica sostenibile, si trasforma a partire dal 2026 in un vero e proprio laboratorio operativo. In questo ambito, attori istituzionali, stakeholder e professionisti potranno confrontarsi e sperimentare nuove soluzioni, accelerando così l'adozione di standard innovativi e sostenibili. La partnership, centrata appunto sull’innovazione degli impianti sportivi, punta all’individuazione di un’ottimizzazione delle linee guida per infrastrutture ad alte prestazioni, sostenibili e socialmente responsabili. Il claim dell’edizione 2026, "Green is More", sintetizza perfettamente la filosofia di questa sinergia, che mira a trasformare la pavimentazione sportiva da elemento funzionale a motore di un sistema integrato in chiave sostenibile. "Credo che tutti, a prescindere dall’area in cui si opera - dichiara Mauro Grimaldi, Amministratore di Federcalcio Servizi - debbano farsi parte attiva per ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare le risorse idriche e promuovere inclusività. Un impianto sportivo oggi deve generare valore tangibile per il territorio: dalla riduzione delle emissioni, all’accessibilità per atleti e comunità". Il rinnovo poggia le basi anche sui risultati straordinari dell’edizione 2025: 27.000 presenze (+10% sul 2024), 810 espositori da 40 Paesi e una platea internazionale che ha consacrato Myplant & Garden come centro per l’innovazione nel verde tecnico-sportivo. "Questi numeri dimostrano che il settore chiede un cambiamento costantemente al passo con i tempi- dichiara Valeria Randazzo, Responsabile di Myplant & Garden - La fiera risponde a questa esigenza, guidando la transizione verso impianti che uniscono tecnologia, ecologia e benessere sociale". L’edizione 2026 diventerà il laboratorio internazionale dove toccare con mano le soluzioni per centri sportivi, parchi pubblici e aree atletiche sostenibili. "La nostra fiera sarà il punto d’incontro tra supply chain globale e best practices - conclude Randazzo. In collaborazione con la Federcalcio Servizi, promuoveremo un modello replicabile".
(Adnkronos) - Per Nhrg, società attiva nei servizi per il lavoro, i primi sei mesi dell’anno hanno registrato una crescita significativa del lavoro. Il dinamismo settoriale ha coinvolto in particolare: logistica +40%, multiservizi +30%, Ict +20%, back office +20%, turismo +10%, industria metalmeccanica +10%. Tra i profili professionali maggiormente ricercati si segnalano: logistica responsabili di magazzino, magazzinieri; ristorazione collettiva addetti mensa; Ict sviluppatori, programmatori, sistemisti; office responsabili hr, payroll specialist, responsabili contabilità e fatturazione, controller; turismo personale alberghiero, addetti alla ristorazione, addetti museali; industria metalmeccanica operai generici e specializzati, addetti controllo qualità, operatori cnc, saldatori, fresatori, addetti presse piegatrici “In sintesi - dichiara Gianni Scaperrotta, ceo di Nhrg - il primo semestre 2025 ha mostrato un mercato del lavoro dinamico, in evoluzione e sempre più orientato alla qualità delle assunzioni. Le imprese sembrano aver compreso l’importanza di offrire stabilità per attrarre i migliori talenti, mentre i lavoratori appaiono sempre più attivi nella ricerca di opportunità coerenti con i propri valori e obiettivi di vita. Un trend che potrebbe segnare una svolta culturale nel rapporto tra impresa e lavoro in Italia”.
(Adnkronos) - Il 24 luglio 2025 è l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità esaurisce il budget ecologico annuale del Pianeta. A calcolarla ogni anno è il Global Footprint Network sulla base dei National Footprint and Biocapacity Accounts gestiti dalla York University. Il Wwf, con la sua campagna Our Future, chiede a tutti di "imparare a vivere nei limiti di un solo Pianeta, oggi più che mai". Secondo i calcoli del Global Footprint Network, infatti, attualmente, la popolazione globale consuma l’equivalente di 1,8 pianeti Terra ogni anno, un ritmo che supera dell’80% la capacità rigenerativa degli ecosistemi terrestri. Questo squilibrio è alla base delle crisi ambientali della nostra epoca: la perdita di biodiversità, la deforestazione, il degrado del suolo, l’esaurimento delle risorse (crisi idrica, collasso di stock ittici) fino all’accumulo di gas serra. Uno sfruttamento di risorse che è aumentato nel tempo, tanto che la data dell’Overshoot si è spostata da fine dicembre, nel 1970, a luglio, nel 2025. Il risultato? Un debito cumulativo nei confronti del Pianeta di 22 anni. In pratica, se il sovrasfruttamento ecologico fosse completamente reversibile, ci vorrebbero 22 anni di piena capacità rigenerativa del Pianeta per ripristinare l'equilibrio perduto. "Un calcolo, però - ricorda il Wwf - solo teorico perché ad oggi non tutta la capacità rigenerativa è più intatta (abbiamo perso intere foreste, eroso i suoli, impoverito i mari…) e alcuni danni che abbiamo provocato sono ormai irreversibili (come le specie che si sono estinte o i ghiacciai sciolti). Inoltre, la crisi climatica in corso aggrava ulteriormente la capacità del Pianeta di rigenerarsi". “Non solo stiamo vivendo 'a credito' ogni anno, ma abbiamo anche accumulato un enorme debito nei confronti del sistema Terra. Ripagare questo debito, in termini ecologici, è quasi impossibile se continuiamo a ignorarne le conseguenze - afferma Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia - Si tratta di una chiamata urgente all’azione per cambiare radicalmente il nostro modello di sviluppo, prima che il danno diventi definitivamente irreparabile”. La rotta - avverte l'associazione - può essere invertita: "Per riportare l’umanità in equilibrio con le risorse terrestri (ovvero far coincidere l’Overshoot Day con il 31 dicembre), dobbiamo ridurre l’impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali". Per il Wwf, è possibile spostare la data dell’Overshoot agendo in cinque settori strategici: "Transizione energetica (passare a fonti rinnovabili ed eliminare i combustibili fossili); economia circolare (riciclare, riutilizzare, azzerare gli sprechi); alimentazione sostenibile (diminuire il consumo di carne e preferire cibi biologici, locali e stagionali); mobilità green (favorire trasporti pubblici, biciclette e veicoli elettrici); politiche globali (accordi internazionali più stringenti per la tutela ambientale)". Così, "se riuscissimo a spostare l’Overshoot Day di 5 giorni all’anno, entro il 2050 torneremmo in equilibrio con le risorse del Pianeta. Si tratta di una media realistica che combina: tecnologia (efficienza energetica, rinnovabili), comportamenti individuali (dieta, trasporti, stile di vita) e politiche globali (accordi climatici, economia circolare)". “Un nodo cruciale è il nostro modello economico, fondato sulla crescita illimitata dei consumi materiali - di energia, risorse, materie prime - che è semplicemente incompatibile con un Pianeta dalle risorse finite. Non dobbiamo puntare all’aumento quantitativo, ma a un progresso qualitativo, fatto di conoscenza, relazioni umane, diritti e tutela della Natura da cui dipendiamo. È fondamentale sostituire il Pil come unico indicatore di sviluppo con indicatori più complessi, che considerino la salute degli ecosistemi, il benessere psicologico e la coesione sociale”.