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(Adnkronos) - Addio al caldo record con l'arrivo del maltempo e la burrasca di fine estate. E’ ufficiale: domani mercoledì 20 agosto crolleranno le temperature, inizialmente al Nord poi da giovedì anche al Centro. Una perturbazione atlantica decreterà quindi la fine del caldo africano di Caronte; solo al Sud resisteranno temperature oltre i 35 gradi fino a sabato. Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma l’addio del caldo africano e l’arrivo di piogge battenti. Nel dettaglio, le prossime ore vedranno l’ultima impennata delle temperature su gran parte dello Stivale con massime fino a 36°C a Foggia e Oristano, Firenze, Catania, Sassari, Siracusa e Terni a 35°C. In Pianura Padana difficilmente supereremo i 33°C, quel valore record che la scorsa settimana fu registrato in Liguria, di notte. La scorsa settimana, infatti, registrammo 33°C di temperatura minima durante una notte speciale, definita dalla OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale) ‘Notte Super Tropicale’ (quando le minime non scendono sotto i 30°C). Adesso le minime sono le massime, tra qualche giorno le massime saranno altri 10°C in meno, specie al Nord. In sintesi, dai 40°C passeremo ai 25°C durante le ore centrali del giorno. Il risvolto negativo è che la pioggia sarà abbondante e accompagnata da fenomeni violenti. Il caldo, accumulato dal 7 agosto in poi con 40°C continui su alcune zone del Centro-Nord, ha creato una condizione iniziale molto pericolosa: il calore si trasformerà in energia, in combustibile per i temporali, le masse d’aria molto calde e leggere verranno spinte verso l’alto favorendo condizioni ideali anche per forti grandinate. La circolazione ciclonica in arrivo potrà poi causare anche alcune Supercelle, a causa del wind-shear (differenza di direzione del vento alle varie quote), cioè quei temporali a forma di astronave capaci di produrre anche tornado e downbursts violenti: la possibilità esiste, non è remota, speriamo solo che l’impatto sia meno forte del previsto. Nel dettaglio, intanto, temiamo forti rovesci sin da mercoledì su Nord-Ovest e Toscana poi, dal pomeriggio sera, anche verso il Triveneto. Giovedì le piogge e i forti temporali colpiranno anche il resto del Centro, mostrando le due facce della stessa medaglia: avremo refrigerio con la pioggia, ma avremo anche fenomeni violenti. Durante questa fase perturbata le massime scenderanno, dunque, anche di 10°C al Centro-Nord, torneremo a respirare ma ad un caro prezzo: si chiuderanno gli ombrelloni e si apriranno gli ombrelli con la ‘Burrasca di fine Estate’. Solo al Sud le condizioni resteranno estive fino al weekend, in particolare tra Sicilia, Calabria e Salento. Altrove questa burrasca potrebbe essere seguita da altri momenti instabili con una serie di perturbazioni atlantiche in ingresso sul Mediterraneo: una brusca pausa per l’Estate italiana. Martedì 19. Al Nord: sole; temporali più presenti sulle Alpi, in pianura al Nord-Ovest entro sera. Al Centro: sole; occasionali temporali sulle zone montuose. Al Sud: prevalenza di sole ovunque. Mercoledì 20. Al Nord: forti temporali e calo termico da ovest verso est. Al Centro: peggiora in Toscana e Marche con forti temporali, altrove condizioni variabili. Al Sud: caldo e cielo poco nuvoloso. Giovedì 21. Al Nord: ancora temporali e ulteriore calo termico. Al Centro: maltempo con temporali e crollo termico. Al Sud: instabile in Campania con temporali, altrove caldo e poco nuvoloso. Tendenza: ancora rovesci sparsi venerdì, weekend in prevalenza soleggiato ma con qualche acquazzone, temperature in diminuzione.
(Adnkronos) - Formare nuovi professionisti esperti di comunicazione e marketing applicata al cinema per migliorare le competenze professionali degli operatori dell’industria culturale e creativa, favorendo la transizione tecnologica e digitale del settore. Con questi obiettivi, Cinecittà Spa annuncia l’avvio del corso di formazione professionale gratuito dedicato alla comunicazione e al marketing nel settore audiovisivo e gestito attraverso l’unità dedicata LuceLabCinecittà con il supporto strategico di Adnkronos Comunicazione. Il corso, in programma tra novembre 2025 e gennaio 2026 nella sede Adnkronos di Roma in piazza Mastai, si propone di fornire ai 25 partecipanti selezionati competenze immediatamente spendibili presso agenzie di comunicazione, testate giornalistiche, società di produzione e distribuzione, canali televisivi e organizzatori di eventi culturali. Dichiara il presidente di Cinecittà, Antonio Saccone: 'È ineludibile oggi più che mai quanto la Comunicazione sia un settore decisivo per un mondo come quello dell'Audiovisivo, sempre più espanso. L'Industria culturale esige professionisti sempre più in grado di trasmettere, interessare, creare contenuti che diano valore aggiunto ai contenuti culturali. Cinecittà è tra le altre cose una centrale comunicativa cardine per il settore, e sostiene la formazione di professionisti della comunicazione e del marketing autorevoli, creativi e responsabili: saranno loro ad aprire porte importanti al cinema del futuro. I corsi di LuceLabCinecittà vogliono fornire le chiavi per aprire queste porte". Adnkronos Comunicazione, partner d’eccellenza del progetto, mette a disposizione la propria esperienza e il proprio know-how per garantire un percorso formativo di alto profilo, orientato alle reali esigenze del mercato. Per partecipare è sufficiente avere un diploma di scuola secondaria di secondo grado e buona conoscenza della lingua italiana e compilare il form pubblicato sul sito https://lucelabcinecitta.com/ con scadenza alle ore 12 del 30 settembre 2025. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto Cinecittà, parte integrante della Missione 1 del Pnrr - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo | M1C3 - Turismo e cultura 4.0 | Investimento 3.2: Sviluppo industria cinematografica finanziato quindi dalla Comunità europea nell’ambito del piano NextGenerationEU. Il programma didattico, della durata complessiva di 120 ore, prevede lezioni frontali, esercitazioni pratiche e moduli dedicati alla sicurezza sul lavoro. I contenuti spaziano dalla comunicazione istituzionale a quella di prodotto ed eventi, con focus su giornalismo, uffici stampa, agenzie di comunicazione, festival, rassegne e Film Commission. Particolare attenzione all’analisi di casi studio e buone pratiche, per formare figure capaci di operare in contesti complessi e in continua evoluzione. Cinecittà Spa e Adnkronos Comunicazione confermano così il loro impegno nel promuovere l’eccellenza e l’innovazione nel settore audiovisivo, contribuendo alla crescita di una nuova generazione di professionisti della comunicazione.
(Adnkronos) - Il 24 luglio 2025 è l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità esaurisce il budget ecologico annuale del Pianeta. A calcolarla ogni anno è il Global Footprint Network sulla base dei National Footprint and Biocapacity Accounts gestiti dalla York University. Il Wwf, con la sua campagna Our Future, chiede a tutti di "imparare a vivere nei limiti di un solo Pianeta, oggi più che mai". Secondo i calcoli del Global Footprint Network, infatti, attualmente, la popolazione globale consuma l’equivalente di 1,8 pianeti Terra ogni anno, un ritmo che supera dell’80% la capacità rigenerativa degli ecosistemi terrestri. Questo squilibrio è alla base delle crisi ambientali della nostra epoca: la perdita di biodiversità, la deforestazione, il degrado del suolo, l’esaurimento delle risorse (crisi idrica, collasso di stock ittici) fino all’accumulo di gas serra. Uno sfruttamento di risorse che è aumentato nel tempo, tanto che la data dell’Overshoot si è spostata da fine dicembre, nel 1970, a luglio, nel 2025. Il risultato? Un debito cumulativo nei confronti del Pianeta di 22 anni. In pratica, se il sovrasfruttamento ecologico fosse completamente reversibile, ci vorrebbero 22 anni di piena capacità rigenerativa del Pianeta per ripristinare l'equilibrio perduto. "Un calcolo, però - ricorda il Wwf - solo teorico perché ad oggi non tutta la capacità rigenerativa è più intatta (abbiamo perso intere foreste, eroso i suoli, impoverito i mari…) e alcuni danni che abbiamo provocato sono ormai irreversibili (come le specie che si sono estinte o i ghiacciai sciolti). Inoltre, la crisi climatica in corso aggrava ulteriormente la capacità del Pianeta di rigenerarsi". “Non solo stiamo vivendo 'a credito' ogni anno, ma abbiamo anche accumulato un enorme debito nei confronti del sistema Terra. Ripagare questo debito, in termini ecologici, è quasi impossibile se continuiamo a ignorarne le conseguenze - afferma Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia - Si tratta di una chiamata urgente all’azione per cambiare radicalmente il nostro modello di sviluppo, prima che il danno diventi definitivamente irreparabile”. La rotta - avverte l'associazione - può essere invertita: "Per riportare l’umanità in equilibrio con le risorse terrestri (ovvero far coincidere l’Overshoot Day con il 31 dicembre), dobbiamo ridurre l’impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali". Per il Wwf, è possibile spostare la data dell’Overshoot agendo in cinque settori strategici: "Transizione energetica (passare a fonti rinnovabili ed eliminare i combustibili fossili); economia circolare (riciclare, riutilizzare, azzerare gli sprechi); alimentazione sostenibile (diminuire il consumo di carne e preferire cibi biologici, locali e stagionali); mobilità green (favorire trasporti pubblici, biciclette e veicoli elettrici); politiche globali (accordi internazionali più stringenti per la tutela ambientale)". Così, "se riuscissimo a spostare l’Overshoot Day di 5 giorni all’anno, entro il 2050 torneremmo in equilibrio con le risorse del Pianeta. Si tratta di una media realistica che combina: tecnologia (efficienza energetica, rinnovabili), comportamenti individuali (dieta, trasporti, stile di vita) e politiche globali (accordi climatici, economia circolare)". “Un nodo cruciale è il nostro modello economico, fondato sulla crescita illimitata dei consumi materiali - di energia, risorse, materie prime - che è semplicemente incompatibile con un Pianeta dalle risorse finite. Non dobbiamo puntare all’aumento quantitativo, ma a un progresso qualitativo, fatto di conoscenza, relazioni umane, diritti e tutela della Natura da cui dipendiamo. È fondamentale sostituire il Pil come unico indicatore di sviluppo con indicatori più complessi, che considerino la salute degli ecosistemi, il benessere psicologico e la coesione sociale”.