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(Adnkronos) - Rob vince l’edizione 2025 di X Factor. Studentessa 20enne di Trecastagni (Catania), Rob il cui vero nome è Roberta Scandurra, è una cantautrice che ama sperimentare attraverso i suoi brani autobiografici. Nel 2022 aveva vinto il Tour Music Fest con il titolo di “Artist of the year”: qui alcuni professori del college le avevano assegnato una borsa di studio grazie alla quale, a giugno 2023, ha potuto frequentare un workshop di Songwriting alla Berklee di Boston. Settimana dopo settimana, seguendo i consigli della sua giudice Paola Iezzi, ha dominato il palco di X Factor 2025 con il suo pop-punk: ha proposto e riletto in questa chiave brani come “Call Me” di Blondie, “Driver License” di Olivia Rodrigo vers. JXDN, “Heads Will Roll” degli Yeah Yeah Yeahs, “You Oughta Know” di Alanis Morissette, “Ti sento” dei Matia Bazar, “What’s Up?” delle 4 Non Blondes, “Bring Me to Life” degli Evanescence, “Un’emozione da poco” di Anna Oxa, “Decode” dei Paramore. Il suo inedito si chiama 'Cento ragazze', brano che è una scarica pop punk in cui racconta la fine di una storia d’amore come una vera e propria crisi d’astinenza.
(Adnkronos) - "Il ruolo di risorse umane e comunicazione interna sono andate e cresciute sempre di pari passo. La comunicazione interna è stata sempre vista come sorella minore di quella esterna ma oggi è cresciuta e le aziende che hanno una visione ulteriore ci stanno investendo, ma soprattutto c'è una voglia di affidarsi al comunicatore interno, che ha necessità di avere competenze molto chiare. Fondamentale non solo comunicare ma fare in modo che il messaggio crea appartenenza e vicinanza all'azienda. Conoscere il target è fondamentale, ed è fondamentale il riconoscimento delle competenze di chi fa comunicazione e di chi fa comunicazione interna. Quindi ben venga la norma sulla certificazione". Così Martina Marmotta, hr e internal communication Italo, intervenendo a una tavola rotonda a Roma nel corso dell'evento 'Governance della comunicazione professionale: competenze certificate e responsabilità' sulle proposte di Manageritalia per la certificazione dei comunicatori. E sul ruolo dell'Ia sottolinea che "l'Ia non credo che ruberà lavoro, in futuro lo ruberà a chi non saprà utilizzarla. Va governata, è una macchina, è un valido supporto ma bisogna conoscerla. E quindi formare e mettere in guardia sui rischi, anche per le nuove generazioni", conclude.
(Adnkronos) - Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni di gas serra in Italia: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del Pil pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di Pil) dello 0.5% rispetto all’anno precedente. L’incremento delle emissioni è dovuto prevalentemente a un maggior consumo di gas naturale per la produzione di energia elettrica (+2.5%), legato anche a una riduzione della produzione idroelettrica. Lo comunica Ispra che pubblica la stima trimestrale delle emissioni in atmosfera anno 2025 - III trimestre. Come previsto dalla strategia di decarbonizzazione, si registra un sensibile calo delle emissioni legate ai consumi di carbone per la produzione di energia - si legge in una nota - Nel complesso si stima un aumento delle emissioni dalla produzione di energia dell’1.2%. In leggera flessione le emissioni del settore dei trasporti (-0.5%) principalmente per la riduzione nei consumi nel trasporto navale, mentre la riduzione dei consumi di gasolio per autotrazione è quasi del tutto compensata dall’incremento dei consumi di benzina. Per il riscaldamento si prevede un moderato aumento delle emissioni (+0.9%), legato ancora una volta a un maggior utilizzo di gas naturale. Anche l’industria registra un leggero incremento (+0.3%) rispetto all’anno precedente. Nel 2025 la richiesta di energia elettrica (233,264 GWh) risulta inferiore al valore dello stesso periodo del 2024 (-1.2%) ed è stata soddisfatta per il 42.7% da Fonti Energetiche Rinnovabili, per il 42.2% dalla produzione da fonti non rinnovabili, e la restante quota del 15.1% dal saldo estero. Per quanto riguarda le emissioni provenienti dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti, non si prevedono variazioni significative rispetto al 2024.