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(Adnkronos) - La Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo degli Stati Uniti ha invitato i consumatori a evitare le imitazioni contraffatte delle bambole Labubu – chiamate Lafufus - perché rappresentano “un grave rischio di soffocamento e morte per i bambini piccoli”. È quanto scrive il 'Wall Street Journal'. Questi falsi "si rompono facilmente, rilasciando piccoli pezzi che possono rappresentare un rischio di soffocamento", ha affermato la commissione, esortando i consumatori a smettere di acquistare e utilizzare Lafufus "immediatamente". I Labubu sono piccoli pupazzi pelosi, spesso raffigurati con occhi grandi, orecchie a punta e denti sporgenti, che ricordano piccoli mostri o creature fantastiche. I falsi dei giocattoli "brutti-carini" hanno invaso il mercato dopo che i ciondoli da borsa con le orecchie da coniglio e il sorriso sulle labbra sono diventati l'ultimo must-have della moda. La domanda è stata così elevata che il Pop Mart di Londra ha dovuto interrompere la vendita delle bambole a maggio, dopo che sono scoppiate delle risse nei negozi, rileva il 'Wsj'. Mentre i fan di Labubu si accampano per tutta la notte per le bambole originali e i negozi Pop Mart di tutto il mondo vanno a ruba, anche i falsi di Lafufu hanno guadagnato popolarità, sottolinea il 'Wsj', trovando spazio nei quartieri commerciali di Taipei, Taiwan, Seul e New York City. I funzionari doganali cinesi hanno annunciato il sequestro di quasi 49.000 presunte Lafufu nelle ultime settimane. La Consumer Product Safety Commission ha dichiarato che "continuerà a intensificare i controlli nei porti statunitensi per bloccare le importazioni pericolose prima che raggiungano le famiglie americane" e ha avvertito i consumatori di stare attenti ai falsi. Le bambole Labubu autentiche di Pop Mart presentano un adesivo olografico Pop Mart e un codice Qr scansionabile che rimanda al sito ufficiale di Pop Mart, e le edizioni più recenti presentano anche un discreto timbro Uv su un piede, ha affermato la commissione. Nel frattempo, i falsi Labubu "hanno spesso colori eccessivamente brillanti o il numero sbagliato di denti", ha affermato la commissione: i Labubu autentici ne hanno nove.
(Adnkronos) - Nei giorni scorsi il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) Riccardo Alemanno ha scritto, in tema di riforme professionali, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al ministro dell’Università Anna Maria Bernini. Alemanno, che riveste anche la carica di vice presidente vicario di Confassociazioni, senza entrare nel merito delle problematiche di governance o di modernizzazione di altre categorie, prendendo spunto dalla proposta di modifica del dlgs.139/2005, presentata dal Consiglio nazionale Dcec, ha evidenziato la necessità di salvaguardare le professioni di cui alla legge 4/2013. Si legge infatti nella lettera: "Dallo scorso mese di maggio, proprio in tema di riforma dell’albo unico Dcec, sulla stampa specializzata si legge della volontà del Governo di iniziare l’iter modificativo con l’emanazione di una legge delega che fornisca le indicazioni di massima per la riforma, da attuarsi con decreto legislativo. Della predetta legge delega al Governo, sempre dal maggio scorso, circola una bozza, che all’art. 2 lettera a) prevede la salvaguardia dell’attività di altre professionalità: ferme rimanendo le competenze attribuite dalla normativa vigente alle altre professioni regolamentate nei suddetti ambiti". Pur condividendo tale indicazione è necessario, al fine di evitare interpretazioni strumentali e discriminazioni, inserire dopo la parola ambiti la seguente indicazione 'o dalla Legge n. 4 del 14/01/2013'. In questo modo il Governo garantirebbe la salvaguardia di tutte le professionalità operanti nella nostra Nazione". La missiva di Alemanno dei tributaristi Int si conclude poi con un riferimento alla normativa dell’Unione europea in materia di professioni e con un appello ai rappresentanti del Governo: "Evitare ulteriori riserve in ambito professionale che sfocino in un regime di monopolio, evidentemente deleterio per i cittadini consumatori e per altre categorie professionali, è l’ obiettivo della direttiva (UE) 2018/958 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, relativa a un test di proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni o di modifiche di quelle già esistenti, direttiva recepita integralmente dallo Stato italiano con il Decreto Legislativo 16 ottobre 2020, n. 142. Mi appello pertanto a Voi affinché si evitino esclusive per attività oggi libere e che in ambito professionale siano rispettati i diritti di chi svolge, come i tributaristi, la propria professione nel rispetto delle norme e in particolare della Legge 4/2013. Migliaia di donne e di uomini che lavorano e danno lavoro e che rappresentano un’ importante risorsa per la Nazione". Dopo la pausa estiva i tributaristi Int auspicano che scendano in campo le Confederazioni di rappresentanza delle singole associazioni, con l’obiettivo unitario di tutelare tutte le professionalità ex lege 4/2013.
(Adnkronos) - La Conferenza Unificata ha espresso parere positivo allo schema di legge delega per lo sviluppo del nuovo nucleare sostenibile. “Con grande soddisfazione - ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto - prendo atto della valutazione della più autorevole sede di confronto interistituzionale. Ora il testo sarà trasmesso rapidamente al Parlamento, per avviare un percorso molto atteso, che può dare all’Italia l’opportunità di sviluppare un’energia sicura, pulita, innovativa e orientata alla decarbonizzazione. Una strada di futuro su cui oggi facciamo un altro passo avanti”. "L’intesa raggiunta oggi in Conferenza Unificata sul disegno di legge delega per il nucleare sostenibile rappresenta un passaggio decisivo verso una strategia energetica moderna, sicura e a basse emissioni. È il risultato di un confronto costruttivo con Regioni, Province e Comuni, che hanno dimostrato responsabilità e visione condivisa. Il nucleare di nuova generazione potrà affiancare le fonti rinnovabili, garantendo stabilità e competitività al sistema produttivo. Avanti ora con il confronto parlamentare”, dichiara il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava. Il provvedimento punta a definire un quadro normativo organico sull’intero ciclo di vita della nuova tecnologia nucleare, sia a fissione sia a fusione. Il governo sarà delegato a varare uno o più decreti legislativi per disciplinare la sperimentazione, la localizzazione, la costruzione e l’esercizio dei nuovi moduli, rivedere le competenze istituzionali, promuovere ricerca e formazione e riorganizzare la gestione degli impianti esistenti, dei rifiuti e del combustibile esaurito.