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(Adnkronos) - Marcus Rashford si prepara a diventare un nuovo giocatore del Barcellona, nonostante un ritardo imprevisto dovuto agli Oasis. L'attaccante inglese, nell'ultima stagione all'Aston Villa, si trasferisce in Spagna in prestito con diritto di riscatto per circa 30 milioni dal Manchester United. Rashford ha sostenuto oggi, lunedì 21 luglio, le visite mediche con il club blaugrana e ora si attende soltanto l'annuncio ufficiale per iniziare la sua nuova avventura in Liga. Qualche momento di panico però, nonostante la trattativa non sia mai stata in discussione, Rashoford l'ha vissuto nella serata di ieri, al momento di volare a Barcellona da Manchester. L'attaccante ha dovuto infatti fare i conti con l'imprevista chiusura di tutti i terminal privati dell'aeroporto di Manchester, e il motivo è da ricollegarsi agli Oasis. Dopo i concerti che hanno animato il Regno Unito e riunito centinaia di migliaia di fan, accorsi da ogni parte d'Europa per la reunion della storica band inglese, Liam e Noah Gallagher, tifosissimi del Manchester City, hanno 'bloccato' l'aeroporto per concedersi qualche giorno di vacanza. Il blocco inaspettato dell'aeroporto ha costretto Rashford a cercare una soluzione alternativa, e allora Marcus ha guidato fino alle East Midlands, a circa due ore da Manchester, e da lì si è imbarcato verso Barcellona, arrivando poi in tarda serata. Una 'disavventura' che, in ogni caso, non ha condizionato il suo arrivo al Barcellona.
(Adnkronos) - È Aurora Litardi, studentessa del corso di Laurea in Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la vincitrice della settima edizione di 'Amazon Women in Innovation', la borsa di studio promossa e finanziata da Amazon per aiutare le giovani studentesse di discipline Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) a inserirsi nel settore dell’economia digitale, dell’innovazione e della tecnologia. La giovane meritevole - insieme alle vincitrici degli altri sei Atenei italiani coinvolti nell’iniziativa di Amazon - usufruirà di un finanziamento di 6.000 euro per l’anno accademico 2024/25, con possibilità di rinnovo nei successivi due anni, insieme all’opportunità di disporre di una mentor Amazon, una manager dell’azienda con cui confrontarsi per sviluppare competenze utili per il proprio futuro percorso professionale: dalle tecniche per creare un curriculum efficace, ai consigli per affrontare un colloquio di lavoro. Aurora Litardi ha 19 anni e vive a Roma, dove frequenta il primo anno di Ingegneria Informatica all’Università degli studi di Roma Tor Vergata. La passione per l’informatica è nata durante le scuole medie e si è consolidata negli anni del liceo scientifico, dove ha seguito un percorso integrato da un potenziamento informatico. In classe era una delle poche ragazze, ma non si è mai sentita fuori posto, grazie anche al supporto di docenti e famiglia. Oggi sogna un futuro nel campo della ricerca, dell’intelligenza artificiale o dell’automazione, e considera l’università come un punto di partenza per un percorso di formazione continua. Ha scoperto la borsa di studio durante una lezione e ha deciso di candidarsi, senza aspettarsi davvero di essere selezionata. “Già alle medie avevo deciso che avrei studiato Ingegneria Informatica. Era una scelta chiara, mi vedevo perfettamente in quel mondo. Quando ho scoperto la borsa di studio Amazon Women in Innovation ho deciso di provarci, anche se non mi aspettavo davvero di vincere. Questo riconoscimento mi aiuterà a sostenere i miei studi e magari a fare un’esperienza all’estero per migliorare il mio inglese”, racconta Aurora. “Il mio consiglio alle giovani studentesse - prosegue - è di seguire la propria strada, senza farsi scoraggiare. È vero, l’ambiente Stem è ancora a prevalenza maschile, ma se nessuna fa il primo passo, le cose non cambieranno mai. Non servono iniziative straordinarie, basta normalizzare la nostra presenza: nessuno mi ha mai fatto notare che fossi una ragazza o che fossi stranamente brava in informatica; ero solo brava in informatica. E spero che questa diventi la normalità”. “Con Amazon Women in Innovation vogliamo sostenere il talento femminile nelle discipline Stem, contribuendo concretamente a ridurre il divario di genere nella tecnologia e nell’innovazione. Crediamo che fornire opportunità concrete e strumenti pratici, come borse di studio e mentorship, sia fondamentale per guidare le nuove generazioni verso un futuro professionale in cui le loro competenze, idee e passioni possano fiorire. È particolarmente gratificante vedere le nostre laureate non solo avere successo professionale, ma diventare loro stesse promotrici, ispirando la prossima generazione di leader tecnologiche in Italia”, afferma Rita Malavasi, responsabile Relazioni Istituzionali di Amazon.it. Dal 2018, allo scopo di supportare e incentivare le giovani studentesse universitarie appassionate di materie scientifiche, Amazon assegna la borsa di studio 'Amazon Women in Innovation'. Il progetto si inserisce nel programma Amazon nella Comunità come supporto alla crescita delle nuove generazioni nel mondo digitale, e oggi coinvolge sette Atenei italiani: assieme all’Università degli studi di Roma Tor Vergata, l’Università degli studi di Cagliari, l’Università degli studi di Catania, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Napoli Federico II, l'Università degli studi di Palermo e il Politecnico di Torino. Con le premiazioni annunciate oggi, dall’anno del suo lancio, l’iniziativa ha premiato finora 33 giovani meritevoli attraverso l’erogazione di altrettante borse di studio e di un percorso di mentorship con una manager di Amazon: incontri dedicati a sviluppare le competenze del futuro.
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.