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(Adnkronos) - Se è vero che Meghan Markle punti a stringere un accordo diverso con Netflix, nella speranza di salvare il suo rapporto con il gigante dello streaming come produttrice televisiva, anche quest'ultimo avrebbe il proprio vantaggio nel prorogare il contratto con la duchessa di Sussex. Il principe Harry e la moglie hanno firmato un accordo quinquennale nel settembre 2020 per realizzare serie tv per Netflix e il contratto scadrà a settembre. Al momento non è stato rinegoziato e sia The Sun che People hanno riferito che la società di streaming starebbe pianificando di porre fine alla partnership. Tuttavia, secondo Newsweek, la cosa potrebbe essere più complicata di quanto sembri, poiché Netflix è un socio azionario del negozio online di Meghan, 'As Ever', dove la duchessa vende vino e prodotti agricoli, oltre che marmellate e granelli di fiori. Il suo ultimo programma, 'With Love, Meghan', è stato ideato proprio per promuovere 'As Ever', il che significa che la cancellazione della serie potrebbe danneggiare il successo commerciale della sua azienda, da cui Netflix trae profitto. E' quindi possibile che Netflix rinegozi l'accordo quando arriverà il momento. L'esperto di marchi e cultura Nick Ede ha dichiarato a Newsweek che l'imminente seconda stagione di 'With Love, Meghan', prevista per l'autunno, potrebbe essere decisiva per le possibilità della coppia di mantenere un accordo con Netflix. Ha anche affermato che esiste un'altra opzione disponibile per entrambe le parti: "Molti studios cinematografici fanno quello che chiamano 'first look deal', un accordo in cui lei può proporre le sue idee (anche ad altri), ma loro conservano il diritto di prelazione. Ciò significa che hanno quasi l'esclusiva e che esiste un piccolo rapporto tra le due parti. Per lei è davvero importante far conoscere il suo marchio 'As Ever', ma sappiamo che anche i social media possono essere davvero fantastici". La Sussex, spiega l'esperto, "potrebbe infatti andare a realizzare una serie su YouTube, il canale più visto al mondo. Ci sono altre strade per lei, ma da un punto di vista estetico e di successo, sospetto che vorrebbe rinnovare il suo rapporto con Netflix, perché hanno dato una spinta enorme a lei e a suo marito negli ultimi cinque anni. Se Meghan dovesse separarsi da Netflix, potrebbe provare a rivolgersi ad altre reti. Potrebbe parlare con Hulu o con la Disney. Sta per uscire la prossima stagione di 'With Love, Meghan', quindi penso che tutti gli occhi saranno puntati su di lei e su come andrà a finire dal punto di vista dei numeri e delle pubbliche relazioni. Quindi potrebbe essere il momento in cui Netflix deciderà di tenerla e dire: 'Guarda, commissioneremo un'altra stagione', oppure potrebbe decidere di non voler fare nulla al momento".
(Adnkronos) - In occasione del Friends Day, Deliveroo evidenzia un trend in crescita nella domanda di prodotti per animali domestici. Cani, gatti e altri piccoli animali da compagnia sono sempre più presenti nella quotidianità delle famiglie italiane, anche nelle abitudini d’acquisto. A partire da aprile 2025, la collaborazione tra Deliveroo e Arcaplanet ha reso possibile ordinare cibo e articoli per animali direttamente tramite la piattaforma, con un servizio attivo in 373 città italiane e in molte località turistiche, grazie alla disponibilità di 385 punti vendita. Nei primi quattro mesi di attività congiunta, è stato registrato un incremento significativo degli ordini di pet food e prodotti correlati. La crescita è particolarmente evidente nelle aree urbane, ma si osservano picchi anche in centri più piccoli e zone periferiche, dove la comodità della consegna rappresenta un valore aggiunto. I prodotti maggiormente richiesti sono cibo umido per gatti e cani, seguiti da gabbie e lettiere. "La relazione con gli animali domestici si riflette anche nelle scelte quotidiane di consumo. La collaborazione con Arcaplanet ci permette di offrire un servizio pensato per rispondere in modo pratico e tempestivo alle esigenze dei nostri clienti. Nel secondo trimestre del 2025, abbiamo registrato un incremento degli ordini di prodotti per animali superiore al 1300% rispetto allo stesso periodo del 2024", afferma Francesco Sireci, Head of New Verticals di Deliveroo Italy. Il Friends Day rappresenta l’occasione per evidenziare un cambiamento nelle abitudini di spesa: più personalizzata, consapevole e attenta anche alle esigenze degli animali domestici, soprattutto durante il periodo estivo.
(Adnkronos) - Il 24 luglio 2025 è l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità esaurisce il budget ecologico annuale del Pianeta. A calcolarla ogni anno è il Global Footprint Network sulla base dei National Footprint and Biocapacity Accounts gestiti dalla York University. Il Wwf, con la sua campagna Our Future, chiede a tutti di "imparare a vivere nei limiti di un solo Pianeta, oggi più che mai". Secondo i calcoli del Global Footprint Network, infatti, attualmente, la popolazione globale consuma l’equivalente di 1,8 pianeti Terra ogni anno, un ritmo che supera dell’80% la capacità rigenerativa degli ecosistemi terrestri. Questo squilibrio è alla base delle crisi ambientali della nostra epoca: la perdita di biodiversità, la deforestazione, il degrado del suolo, l’esaurimento delle risorse (crisi idrica, collasso di stock ittici) fino all’accumulo di gas serra. Uno sfruttamento di risorse che è aumentato nel tempo, tanto che la data dell’Overshoot si è spostata da fine dicembre, nel 1970, a luglio, nel 2025. Il risultato? Un debito cumulativo nei confronti del Pianeta di 22 anni. In pratica, se il sovrasfruttamento ecologico fosse completamente reversibile, ci vorrebbero 22 anni di piena capacità rigenerativa del Pianeta per ripristinare l'equilibrio perduto. "Un calcolo, però - ricorda il Wwf - solo teorico perché ad oggi non tutta la capacità rigenerativa è più intatta (abbiamo perso intere foreste, eroso i suoli, impoverito i mari…) e alcuni danni che abbiamo provocato sono ormai irreversibili (come le specie che si sono estinte o i ghiacciai sciolti). Inoltre, la crisi climatica in corso aggrava ulteriormente la capacità del Pianeta di rigenerarsi". “Non solo stiamo vivendo 'a credito' ogni anno, ma abbiamo anche accumulato un enorme debito nei confronti del sistema Terra. Ripagare questo debito, in termini ecologici, è quasi impossibile se continuiamo a ignorarne le conseguenze - afferma Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia - Si tratta di una chiamata urgente all’azione per cambiare radicalmente il nostro modello di sviluppo, prima che il danno diventi definitivamente irreparabile”. La rotta - avverte l'associazione - può essere invertita: "Per riportare l’umanità in equilibrio con le risorse terrestri (ovvero far coincidere l’Overshoot Day con il 31 dicembre), dobbiamo ridurre l’impronta ecologica globale di circa il 60% rispetto ai livelli attuali". Per il Wwf, è possibile spostare la data dell’Overshoot agendo in cinque settori strategici: "Transizione energetica (passare a fonti rinnovabili ed eliminare i combustibili fossili); economia circolare (riciclare, riutilizzare, azzerare gli sprechi); alimentazione sostenibile (diminuire il consumo di carne e preferire cibi biologici, locali e stagionali); mobilità green (favorire trasporti pubblici, biciclette e veicoli elettrici); politiche globali (accordi internazionali più stringenti per la tutela ambientale)". Così, "se riuscissimo a spostare l’Overshoot Day di 5 giorni all’anno, entro il 2050 torneremmo in equilibrio con le risorse del Pianeta. Si tratta di una media realistica che combina: tecnologia (efficienza energetica, rinnovabili), comportamenti individuali (dieta, trasporti, stile di vita) e politiche globali (accordi climatici, economia circolare)". “Un nodo cruciale è il nostro modello economico, fondato sulla crescita illimitata dei consumi materiali - di energia, risorse, materie prime - che è semplicemente incompatibile con un Pianeta dalle risorse finite. Non dobbiamo puntare all’aumento quantitativo, ma a un progresso qualitativo, fatto di conoscenza, relazioni umane, diritti e tutela della Natura da cui dipendiamo. È fondamentale sostituire il Pil come unico indicatore di sviluppo con indicatori più complessi, che considerino la salute degli ecosistemi, il benessere psicologico e la coesione sociale”.