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(Adnkronos) - "Il tema della carenza degli infermieri nel nostro Ssn è un tema attuale, attenzionato dal Governo e dal Parlamento. Abbiamo appena concluso un'indagine conoscitiva sul riordino delle professioni sanitarie e c'è la volontà di intervenire sia rendendo le condizioni di lavoro più accettabili, quindi a misura di professionalità - stiamo parlando di una categoria che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni in termini di crescita professionale - sia sulla valorizzazione: ci sono all'orizzonte nuove lauree ad indirizzo clinico. Cioè" c'è l'intenzione di fare "tutto quello che può essere utile per far sì che chi affronta questa professione abbia le gratificazioni, anche attraverso un meccanismo di integrazione con le altre professionalità in modo tale che possa esserci un percorso virtuoso anche all'interno dei luoghi di lavoro". Lo ha detto Ugo Capellacci, presidente Commissione Affari sociali e Salute della Camera e deputato di Forza Italia, intervenendo oggi a Roma alla presentazione del primo rapporto sulle professioni infermieristiche. E sugli infermieri spesso vittime delle aggressioni in pronto soccorso, Cappellacci non ha dubbi: "E' una situazione veramente assurda che grida vendetta, il Governo è intervenuto inasprendo le norme, rendendo possibile l'arresto in fragranza di reato". Bisogna "insistere in quella direzione, ma soprattutto rendere i luoghi di lavoro più sicuri attraverso tutta una serie di meccanismi" a partire "dall'umanizzazione del processo delle cure, in modo tale da far sì che la gente non si trovi in condizioni di tensione. Ma poi quando quelle situazioni superano certi livelli non è più un problema di organizzazione sanitaria, ma di delinquenza vera e propria e lì bisogna intervenire con rigidità".
(Adnkronos) - "Alla notizia dell'elezione del nuovo Papa sono rimasta sorpresa e il mio cuore si è riempito di speranza, anche perché mi è capitato di incontrarlo quando era priore generale degli Agostiniani. Vedendo la manifestazione di gioia dei giovani in piazza all'elezione del Papa mi ha fatto pensare che proprio i giovani hanno bisogno di una guida spirituale che li possa condurre in questo mondo, come si dice, spesso contraddittorio, difficile, opaco, rugoso. Quindi ripensando alla visione di questi ragazzi, che ho visto in piazza San Pietro, mi sembra di individuare un certo desiderio di coltivare una speranza che proprio la Chiesa ha il compito di dare ai giovani, perché non solo le certezze interiori, ma anche una sicurezza, dal punto di vista proprio relazionale con le persone e con il mondo". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia, Laura Patrioli, che ha prestato servizio per circa 40 anni nella scuola statale di ogni ordine e grado, e negli ultimi anni di carriera è stata dirigente scolastico prima a Milano e poi a Roma all'Istituto comprensivo Carlo Forlanini, una carriera vissuta sempre con lo spirito agostiniano. "Ho avuto l'impressione positiva - sottolinea - che questo Papa che sorride sia molto colloquiale e che apra uno spazio nuovo per i giovani, come se possa realizzare le loro speranze e anche il desiderio di essere amati, accolti dalle persone". "Come insegnante e poi anche come preside - afferma Laura Patrioli - ho individuato la possibilità per i ragazzi di dare voce ai loro sentimenti. Spesso si dice infatti che hanno bisogno di essere ascoltati, ecco io credo che questa è la nuova missione di questo Papa che essendo missionario sa quanto sia importante che i giovani possano inaugurare un nuovo cammino, come se, dietro ogni loro desiderio di felicità e di bene, ci siano infinite strade che coincidono con le strade che portano a Cristo".
(Adnkronos) - “E' un onore ricevere questo premio perché credo riconosca il contributo che ho cercato di dare nel tempo ai valori in cui ho sempre creduto: la creazione di valore nelle aziende, con ricadute concrete per le collettività, mettendo sempre al centro le persone”, ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, commentando il premio ricevuto per il suo percorso professionale in occasione della XVI edizione del Premio Guido Carli presso la sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica a Roma. “Un riconoscimento – ha aggiunto – che guarda all’insieme del mio curriculum, ma anche all’attività svolta in Acea, una realtà infrastrutturale che opera in settori complessi, come quello dell’acqua, oggi al centro di un importante percorso di transizione. Nel futuro la transizione idrica sarà cruciale quanto, se non più, di quella energetica: aziende come Acea hanno un ruolo fondamentale nel favorire questa transizione in Italia”. Sottolineando l’importanza del capitale umano, Palermo ha ricordato l’impegno dell’azienda: “Negli ultimi anni abbiamo firmato uno dei primi protocolli centrati sulla persona, anche con il sindacato, e promosso numerose iniziative sia all'interno che all'esterno dell'azienda.”