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(Adnkronos) - Si è insediato oggi il nuovo Consiglio generale di Fondazione Fiera Milano, guidato da Giovanni Bozzetti, che ha assunto il ruolo di presidente come da delibera n. XII/1075 del Consiglio regionale del 25 luglio scorso. Giovanni Bozzetti, classe 1967, è un manager con una lunga esperienza sia nel settore pubblico che privato. Ha ricoperto incarichi apicali in numerose aziende di rilevanza nazionale e internazionale, tra cui società quotate, dimostrando una solida competenza nei processi di governance aziendale e sviluppo internazionale. Ha ricoperto ruoli importanti anche nella Pubblica Amministrazione, già Assessore del Comune di Milano e di Regione Lombardia, Consigliere del Presidente del Senato e Consigliere del Ministro della Difesa. Esperto di marketing strategico e processi di internazionalizzazione è autore di pubblicazioni sui temi della valorizzazione del territorio e delle relazioni economiche internazionali. Insignito dell’Ambrogino d’Oro nel 2006, è professore universitario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Desidero innanzitutto ringraziare il presidente Attilio Fontana, la Giunta e il Consiglio regionale della Lombardia, così come il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per la fiducia che mi è stata accordata - afferma Bozzetti -. Un ringraziamento va anche a tutti gli stakeholder coinvolti, che saranno un punto di riferimento fondamentale durante il mio mandato, in una prospettiva sistemica che includerà tutte le realtà territoriali: industriali, commerciali, artigianali, agricole, cooperative, associative, insieme alle risorse umane, parte sostanziale e insostituibile di ogni impresa”. Fondazione Fiera Milano, prosegue il neo presidente, "svolge un ruolo strategico per lo sviluppo del territorio, della città e dell’intero sistema economico e sociale lombardo, con ricadute significative anche a livello nazionale. Ci attende una fase cruciale, segnata da sfide complesse ma anche da straordinarie opportunità: dalle Olimpiadi, fino alla realizzazione dell’immobile destinato a ospitare il nuovo centro di produzione della Rai. La Fondazione è un ente solido, con risultati finanziari positivi, pronto a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di azionista attivo e propositivo di Fiera Milano, a proseguire nel sostegno al terzo settore e a valorizzare il proprio patrimonio. Insieme al Consiglio Generale, al Comitato Esecutivo e a tutte le persone che già operano all’interno della Fondazione, affronteremo questo percorso con passione, impegno e senso di responsabilità”. “Voglio esprimere le mie più sincere congratulazioni a Giovanni Bozzetti per la sua nomina - commenta Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia -. Sono certo che, grazie alla sua vasta esperienza e alla sua competenza, saprà portare avanti con successo il lavoro di questa istituzione fondamentale per il nostro territorio. Fondazione Fiera Milano si è affermata in questi ultimi anni come prezioso presidio istituzionale capace di accompagnare e rafforzare le strategie di Comune e Regione. Di questo ringrazio la governance uscente. Oggi Fondazione rappresenta un patrimonio strategico per Lombardia e per l’intero sistema economico nazionale, e sono sicuro che sotto la guida di Bozzetti continuerà a essere un punto di riferimento per lo sviluppo, l’innovazione e la crescita della nostra regione”. Fondazione Fiera Milano, aggiunge il sindaco Sala, "è un partner e un interlocutore strategico per la città. A livello locale, nazionale e internazionale, stiamo attraversando un periodo denso di sfide da affrontare e di opportunità da concretizzare, a cominciare da quelle offerte dalle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. In questo contesto, Fondazione Fiera Milano è chiamata a dare un contributo importante in termini di competenza, pragmatismo e lungimiranza nell'interesse della città e del Paese. Auguro, quindi, buon lavoro al presidente Bozzetti, ai vicepresidenti Corritore e Pierrakea e a tutti i membri del Consiglio generale appena insediati. Sono certo che avremo modo di collaborare in maniera proficua e responsabile, valorizzando anche le tante realtà produttive e associative che fanno del nostro territorio un punto di riferimento in Italia e nel mondo”. Contestualmente alla nomina del presidente, sono stati nominati i due vicepresidenti, Davide Corritore e Vasiliki Pierrakea. Insieme a loro fanno parte del nuovo Consiglio generale di Fondazione Fiera Milano: Luca Bader, Umberto Bertolasi, Alvise Biffi, Giovanni Ciceri, Giuseppe Attilio Dadda, Massimo Dal Checco, Francesco De Lucchi, Giovanni Deleo, Andrea Dellabianca, Camilla Doni, Marcello Doniselli, Pietro Gagliardi, Giovanni Mantegazza, Giulia Martinelli, Raffaello Napoleone, Maria Luigia Partipilo, Guido Reggiani, Domenico Riga, Daniele Ripamonti, Flavio Sangalli, Raffaella Sella, Donato Valente, Stefano Venturi. Il collegio dei revisori è composto da: Andrea Bignami (presidente), Marco Manzoli e Alessandro Crosti. Revisori supplenti: Vittorio Grazi, Mauro Milillo e Alberto Regazzini. La nomina del Consiglio generale avrà la durata di tre anni. Durante la riunione del Consiglio generale presieduta dal neopresidente Giovanni Bozzetti sono stati nominati gli altri sei componenti (oltre al Presidente e ai due vice presidenti) del Comitato Esecutivo: Luca Bader, Alvise Biffi, Andrea Dellabianca, Massimo Dal Checco, Giulia Martinelli e Domenico Riga.
(Adnkronos) - “Un contratto di passaggio a qualcosa di necessariamente migliore". Così Roberto Caruso, presidente di Fp Cida al tavolo Aran, sulla firma dell’ipotesi di rinnovo del Ccnl 2022-2024 per la dirigenza e i professionisti delle Funzioni Centrali, apposta "pur con qualche lieve remora e perplessità". Per Stefano Di Leo, presidente Cida Fc, "la nostra presenza al tavolo è stata guidata da una domanda di fondo: che senso ha contrattare a triennio scaduto, con risorse ormai già erogate in gran parte, e con margini d’azione sempre più compressi tra vincoli di legge e timori di bocciature da parte della Ragioneria Generale dello Stato? È difficile trovare un equilibrio tra le richieste legittime delle organizzazioni rappresentative e le maglie strette con cui Aran è costretta ad accogliere”. Tuttavia, Cida Fp e Fc hanno deciso "di apporre la propria firma per senso di responsabilità istituzionale e con l’obiettivo di aprire da subito una nuova stagione contrattuale con orizzonte 2025-2027, che non potrà più essere gestita in ritardo cronico, ma va affrontata entro pochi mesi, senza alibi", fanno sapere. Con la firma odierna, spiega Caruso, "apriamo formalmente la sfida per un contratto 2025-2027 all’altezza delle aspettative e delle competenze della dirigenza pubblica italiana. Non transigeremo su questo”. Nel merito, Cida evidenzia alcune modifiche che rappresentano miglioramenti, seppur parziali. Sul fronte delle relazioni sindacali, rafforzato il ruolo dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione con l’obbligo di convocazione almeno due volte l’anno e possibilità di convocazione anche da parte delle organizzazioni sindacali. Inoltre, è estesa a 30 giorni la finestra temporale per lo svolgimento del confronto rispetto ai 15 iniziali. Trattamento economico: salvaguardata l’elevazione del 15% della retribuzione di risultato per strutture organizzative complesse; ridotta l’entità della maggiorazione dei premi di risultato, per le performance eccellenti, a tutela dell’equità; aggiornate le indennità di trasferta per i professionisti ex Epne, ferme da 25 anni, avvicinandole a quelle dei dirigenti, nonché la possibilità per i professionisti Enac di aumentare del 20% l’indennità oraria di trasferta; parziale riduzione della forbice retributiva tra primo e secondo livello per i professionisti, pur restando inadeguata alla sfida dell’attrattività del ruolo professionale pubblico. Istituti giuridici: riconosciuta la funzione di affiancamento (mentoring) come attività valutabile ai fini della performance; introdotto l’obbligo di maggiore trasparenza e di adeguata motivazione per gli incarichi dirigenziali. Infine, per quanto riguarda il welfare è stata prevista la possibilità di erogare parte dell’incremento del fondo a finanziare il welfare.
(Adnkronos) - E' stato presentato a Darfo Boario Terme “Sharing for Caring” , un progetto innovativo di Aida – Artificial Intelligence Driving Autonomous del Politecnico di Milano. L'iniziativa sfrutta la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo di ricerca per offrire un servizio di navetta a bassa velocità dedicato alle persone con fragilità, promuovendo l’autonomia, l’inclusione e la qualità della vita di persone che spesso incontrano ostacoli negli spostamenti quotidiani e garantendo spostamenti efficaci in contesti urbani dove la rete di trasporto pubblico è limitata. “Sharing for Caring” utilizza la guida autonoma per collegare le abitazioni delle persone anziane o con mobilità ridotta a punti di interesse come farmacie, ambulatori e supermercati. Grazie alla tecnologia, questi servizi diventano sostenibili anche in territori a bassa densità abitativa, come le città nelle aree montane. Durante l’evento, una Fiat 500 elettrica 3+1 ha percorso in completa autonomia le strade di Darfo Boario Terme, dimostrando la concreta applicabilità tecnologica del servizio. A metà tragitto, il veicolo si è fermato per accogliere a bordo un passeggero anziano e accompagnarlo alla farmacia più vicina, simulando uno scenario d’uso reale. Durante il test era presente, per motivi di sicurezza, rispettando le direttive del Decreto Ministeriale 70 del 2018 “Smart Road”, un safety-driver riconosciuto dietro al volante. Scelta per la sua configurazione che agevola l’accesso delle persone con mobilità ridotta, la vettura è equipaggiata con la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo Aida del Politecnico di Milano. Una dimostrazione tangibile di come l’innovazione possa trasformarsi in uno strumento di inclusione sociale, soprattutto nei territori meno serviti. “In un contesto demografico in cui l’età media della popolazione è in costante avanzamento, è fondamentale garantire autonomia e indipendenza anche a chi vive in territori meno serviti - dichiara Sergio Savaresi del Politecnico di Milano, responsabile scientifico del progetto -. Robo-Caring vuole essere una risposta concreta: un servizio sostenibile e replicabile, capace di trasformare la guida autonoma in uno strumento di inclusione sociale”. Il progetto è sviluppato all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), con anche il sostegno di Fondazione Ico Falck e Fondazione Politecnico di Milano, e la collaborazione di Cisco Italia come partner tecnologico. “Con una popolazione over 65 significativa e una geografia tipica dei comuni montani, Darfo Boario Terme è il luogo ideale per sperimentare nuove soluzioni a basso impatto ma ad alto valore sociale - commenta il sindaco Dario Colossi -. Un servizio come questo può davvero fare la differenza nella vita quotidiana di molti cittadini”. Raffaele Cattaneo, sottosegretario con delega alle Relazioni internazionali ed europee di Regione Lombardia, sottolinea come l'iniziativa Sharing for Caring rappresenti "un traguardo importante per Regione Lombardia, poiché incarna un ambito di innovazione – la guida autonoma – destinato a giocare un ruolo chiave nel futuro". E poi aggiunge: "Il nostro impegno nel settore della guida autonoma ha subito un impulso significativo al rientro dalla missione istituzionale a Indianapolis, dove abbiamo constatato quanto fosse avanzata l’esperienza del Politecnico di Milano in questo ambito. Da allora, abbiamo rafforzato la collaborazione con l’ateneo per sostenere sperimentazioni come questa. Il fatto che la Lombardia, grazie alle competenze del Politecnico di Milano, sia oggi tra i leader globali nello sviluppo della guida autonoma dimostra come la nostra regione possa continuare a distinguersi a livello mondiale per innovazione e ricerca tecnologica. Ma per mantenere questo primato, è fondamentale continuare a investire in ricerca e innovazione su tecnologie come questa". Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro di Regione Lombardia, aggiunge: “Progetti come Sharing for Caring rappresentano perfettamente la visione di Regione Lombardia: uno sviluppo territoriale intelligente, umano e tecnologico, che non lascia indietro nessuno. Come assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, credo sia strategico investire in competenze e occupazione di qualità per rendere sostenibili queste innovazioni, che offrono servizi concreti, inclusivi e replicabili, con un basso impatto ambientale”. Il veicolo, decorato ispirandosi all’arte giapponese del Kintsugi, rappresenta anche visivamente il messaggio del progetto. Come spiega Federico Falck, presidente della Fondazione Ico Falck: “Il 'Kintsugi' insegna che le crepe non sono solo rotture, ma parti della storia che, se valorizzate, possono diventare bellezza. Così anche le fragilità possono trasformarsi in risorsa, se accompagnate con intelligenza e sensibilità, all’interno di un progetto nel quale il team di giovani ricercatori entusiasti e preparati lavora per la mobilità futura, attento ai cittadini più fragili”. Il valore strategico del progetto viene sottolineato anche da Gianmarco Montanari, direttore generale del Centro nazionale per la mobilità sostenibile: “L’accessibilità è una delle sfide centrali della mobilità sostenibile. Con ‘Sharing for Caring’ dimostriamo che l’innovazione tecnologica può e deve diventare strumento di equità sociale, capace di rispondere ai bisogni reali delle persone.” Un ruolo fondamentale è stato svolto anche dal partner tecnologico Cisco Italia, che ha contribuito all’integrazione delle soluzioni di connettività per la supervisione da remoto. “Siamo molto felici di contribuire a un progetto che mette la tecnologia al servizio delle persone - spiega l'amministratore delegato Gianmatteo Manghi -. Questa iniziativa rappresenta un’altra tappa importante nel cammino verso la guida autonoma, grazie alla quale in futuro sarà possibile migliorare la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni in misura elevatissima. Per riuscire però a fare questo serve una tecnologia di rete ad alte prestazioni che sia in grado di garantire comunicazioni sicure e affidabili, interagendo in maniera ottimale con il software sviluppato dal team Aida”. Sharing for Caring è il primo prototipo italiano di mobilità autonoma con finalità sociali. Un modello scalabile, sostenibile e replicabile, pensato per estendersi in quei territori dove i servizi on demand tradizionali non sono economicamente sostenibili.