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(Adnkronos) - "La grande novità è avere ottenuto la rimborsabilità per secukinumab, un farmaco che blocca la isoforma A dell'interleuchina-17 che svolge il ruolo maggiore e cruciale in uno scenario fisiopatologico molto complesso" nell'idrosadenite suppurativa. "Questa citochina è infatti un driver importante nel determinare lo sviluppo delle lesioni infiammatorie" anche "avanzate. Pertanto, avere oggi un farmaco biologico che blocca selettivamente questa citochina è di grande importanza”. Così Angelo Marzano, direttore della struttura complessa di dermatologia del Policlinico di Milano, commenta l’approvazione alla rimborsabilità dell’anticorpo monoclonale secukinumab per il trattamento dell’idrosadenite suppurativa (acne inversa) attiva di grado da moderato a severo in adulti con una risposta inadeguata alla terapia sistemica convenzionale. "I risultati dei trial registrativi, lo studio Sunshine e lo studio Sunrise, pubblicati su Lancet - continua l'esperto - sono molto incoraggianti: si è arrivati fino al 46% dei pazienti alla settimana 16 che ottiene il cosiddetto HiScr50, cioè una riduzione di almeno il 50% dei noduli e degli ascessi, le lesioni infiammatorie della patologia. Dopo un anno di trattamento, la risposta migliora ancora e ci sono pazienti che raggiungono anche il 70-90% di miglioramento rispetto alla condizione cosiddetta baseline”. L’idrosadenite suppurativa "è una malattia infiammatoria cronica che colpisce i follicoli piliferi terminali, con un'incidenza intorno all'1% della popolazione, anche se si ritiene che la prevalenza sia probabilmente sottostimata- continua - Questa malattia si manifesta clinicamente con delle lesioni infiammatorie, i noduli e gli ascessi e con delle lesioni avanzate drammaticamente impattanti sulla qualità della vita dei pazienti" a causa dei "cosiddetti tragitti fistolosi, dei tunnel che possono secernere materiale purulento e sono una fonte continua di infiammazione. Queste lesioni, colpendo tipicamente le pieghe, quindi le regioni ascellari, inguinali e l'area anogenitale, hanno un impatto che può essere drammatico sulla vita di relazione, lavorativa, sociale e sessuale del paziente. La malattia si caratterizza anche per sintomi che accompagnano queste lesioni, come il prurito ma, soprattutto, il dolore, che può essere anche molto intenso e quindi tale da condizionare la vita quotidiana del paziente", conclude.
(Adnkronos) - "L'Italia ha fatto una scelta strategica con il Piano Mattei che permette di aprire un dialogo forte con un continente centrale per il futuro come l'Africa. Il ruolo e il futuro nei prossimi 20 anni si giocherà in Africa, e le politiche al riguardo non devono essere solo italiane ma europee. E quindi vedo bene l'incontro della scorsa settimana con Von der leyen, perché il piano Mattei deve diventare europeo". Così Marco Minniti, già ministro e sottosegretario, presidente della Fondazione Med-Or, intervenendo all'assemblea nazionale di Assolavoro in corso a Roma. Assolavoro è entrata nel capitale sociale di Med-Or. "L'idea -ha continuato Minniti riferendosi a Med-Pr- è quella di avere una struttura di ricerca, di attività sul territorio, di 'soft power' in momento in cui nel mondo sembra prevalere l'hard power, con due guerre in corso e una instabilità impensabile. Quindi credo che avere uno strumento italiano di soft power, di dialogo nel Mediterraneo sia una cosa molto importante. dialogo e cooperazione chiave di volta per creare un nuovo ordine mondiale", ha aggiunto. Per Minniti "se vogliamo evitare le ombre di domani dobbiamo mettere al centro il lavoro non come risposta a un fabbisogno economico ma come risposta a un fabbisogno di vita, perché la persona che ha trovato lavoro ha realizzato se stesso e quindi è meno ossessionato e nel momento che lo è abbiamo conseguito una prospettiva non solo per l'Italia ma per il mondo". E Minniti ha ribadito il ruolo centrale che il nostro Paese può avere nelle nuove dinamiche occidentali e mondiali. "Il nostro Paese ha una collocazione geostrategica fondamentale, punto di congiunzione tra Occidente e sud del mondo, un elemento di forza straordinario ma ne dovrebbe essere più consapevole", ha sottolineato. E per Minniti "dobbiamo abituarci a un cambiamento di epoca, per una pace duratura dobbiamo costruire un nuovo ordine mondiale", ha concluso.
(Adnkronos) - Il Conou è una "eccellenza della green economy italiana" e "rappresenta un modello all’avanguardia a livello internazionale per la sua capacità di trasformare rifiuti in risorse strategiche. In Europa, solo il 60% degli oli lubrificanti usati viene rigenerato, mentre in Italia questa quota raggiunge quasi il 99%. Il dato sottolinea l’efficienza e l’efficacia delle imprese italiane in un settore fondamentale per l’economia circolare che impiega complessivamente 1.850 addetti". Lo segnala il ministro delle Imprese Adolfo Urso in un messaggio inviato alla presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2024 del Consorzio, che si è tenuto a Palazzo Wedekind a Roma. "Ogni anno, oltre 180mila tonnellate di oli minerali usati vengono raccolte da circa 103mila punti su tutto il territorio nazionale. Le basi lubrificanti ottenute valgono un terzo del mercato italiano, contribuendo a ridurre dipendenze da risorse vergini e a promuovere un modello circolare di grande valore economico e ambientale". Urso sottolinea il "sistema riconosciuto a livello europeo per la sua eccellenza che si è sviluppato virtuosamente negli anni intorno all’industria italiana. Il rapporto di sostenibilità che presentate oggi, e che ho avuto modo di apprezzare, evidenzia come la gestione responsabile e innovativa delle risorse produca risultati significativi, anche riguardo alle ricadute in termini sociali ed economici". "Questo percorso - conclude- rappresenta un esempio concreto di come le imprese possano coniugare in modo efficace sostenibilità e competitività, attraverso innovazione e attenzione ai valori ambientali che, da vincolo, si tramutano in leva di sviluppo".