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(Adnkronos) - Israele potrebbe approvare in serata il suo piano per espandersi su nuove, vaste aree della Striscia di Gaza, potenzialmente nell'arco di cinque mesi, scrivono oggi 7 agosto i media israeliani. L'iniziativa prevederebbe lo sfollamento di circa un milione di palestinesi e non terrebbe in considerazione gli avvertimenti di alti ufficiali militari secondo cui metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi detenuti in quelle aree. Secondo quanto riferito, scrive il Times of Israel, il piano mira a distruggere ciò che resta di Hamas e a fargli pressione affinché liberi i 50 ostaggi ancora detenuti, circa 20 dei quali vivi, dopo il fallimento dei recenti colloqui per un accordo. Il piano inizierebbe con la presa di Gaza City e dei campi nella Striscia centrale, spingendo circa metà della popolazione dell'enclave a sud, verso la zona umanitaria di Mawasi. Nonostante alcuni ministri potenzialmente contrari al piano, diversi resoconti affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu, nella riunione che si terrà oggi alle 18, probabilmente otterrà la maggioranza all'interno del gabinetto di sicurezza di alto livello per sostenere il piano. Secondo quanto riferito, il piano si concentrerà inizialmente sulla conquista di Gaza City e sull'ampliamento dei centri di distribuzione degli aiuti in coordinamento con gli Stati Uniti. Secondo quanto riportato da Channel 12 News, nella prima fase del piano, Israele emetterebbe un avviso di evacuazione ai residenti di Gaza City – stimati in circa 1 milione di persone, circa la metà della popolazione della Striscia – per dare il tempo necessario alla realizzazione di infrastrutture civili nella zona centrale di Gaza, inclusi ospedali e campi per gli sfollati. Si prevede che questa fase durerà diverse settimane. Israele lancerebbe un'offensiva militare nella seconda fase, durante la quale si prevede che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump pronunci un discorso in cui annuncerà l'accelerazione degli aiuti umanitari in coordinamento con Israele, prosegue il rapporto. L'espansione sarebbe finanziata da circa 1 miliardo di dollari in donazioni dagli Stati Uniti e da altri paesi, ha affermato Channel 12, aggiungendo che l'obiettivo sarebbe quello di consentire ai cittadini di Gaza di accedere agli aiuti che aggirano Hamas mentre Gaza City cade sotto il controllo israeliano. Secondo quanto riportato dal sito di notizie Ynet, dall'emittente pubblica Kan e dal notiziario Channel 13, la campagna militare dovrebbe durare dai quattro ai cinque mesi e coinvolgere dalle quattro alle cinque divisioni dell'Idf. Kan ha riferito che, oltre a Gaza City, nel nord della Striscia, il piano prevede di estendersi ai campi nella Striscia centrale. Si prevede che la popolazione civile verrà ulteriormente spinta verso la Striscia meridionale, mentre si svolgeranno manovre nelle aree in cui si ritiene siano tenuti gli ostaggi, con l'obiettivo di evitare loro qualsiasi danno. Il primo ministro Netanyahu riunirà quindi oggi il suo gabinetto di sicurezza alle 18 (ora locale, le 17 in Italia), nel suo ufficio a Gerusalemme. Secondo il Times of Israel, dovrebbe essere approvata l’occupazione militare totale della Striscia. Ma all’interno dell’esecutivo ci sono posizioni divergenti, e l’opposizione maggiore viene dall’esercito. "Ho avvertito Netanyahu che occupare Gaza è una pessima idea. Non si va in guerra se non si ha il sostegno del popolo. Occupare Gaza è una pessima idea dal punto di vista operativo, morale ed economico", ha detto alla stampa il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, dopo un briefing sulla sicurezza con Netanyahu. "Non si manda lo Stato di Israele in guerra se la maggioranza del popolo non è d'accordo con te, e il popolo di Israele non è interessato a questa guerra", ha detto Lapid al premier. Secondo quanto riferito, il gabinetto dovrebbe approvare una piena occupazione militare della Striscia durante la riunione, nonostante il capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, e gli ufficiali dell'esercito abbiano messo in guardia da questa eventualità. I funzionari militari ritengono che se Israele procederà con il piano, questo porterà a pesanti perdite tra le truppe israeliane. Gli ufficiali della difesa stimano che “decine” di soldati potrebbero essere uccisi e un gran numero sarebbe ferito nell'operazione, ha riferito l'emittente pubblica Kan. E hanno anche avvertito del rischio che la conquista di tutta Gaza comporterebbe per i restanti ostaggi, dato che finora l'Idf si è astenuto dall'operare consapevolmente nelle aree in cui si ritiene siano detenuti. Secondo Kan, gli ufficiali ritengono che gli ostaggi potrebbero essere uccisi intenzionalmente dai loro rapitori se l'esercito israeliano si avvicinasse. Zamir ha presentato a Netanyahu diversi piani per espandere gradualmente le operazioni militari nella Striscia di Gaza, volti a fornire al governo la possibilità di sospendere i combattimenti qualora riprendessero le trattative per la presa degli ostaggi. "E' diritto e dovere del capo di stato maggiore dell'Idf esprimere la propria posizione nelle sedi appropriate", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, nel contesto delle tensioni. Ma, in un post su X, ha sottolineato che, una volta che la classe politica avrà preso le decisioni, "le Idf le metteranno in atto". Dal canto suo l presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che non interferirà con i piani israeliani di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Dipenderà in gran parte da Israele", ha detto riguardo la proposta del primo ministro israeliano di prendere il controllo dell'intera enclave. E ha affermato che il suo obiettivo principale è quello di sfamare gli abitanti di Gaza "che evidentemente non se la passano molto bene con il cibo". Trump ha aggiunto che "Israele ci aiuterà in termini di distribuzione e anche di denaro, così come gli Stati arabi". Se confermate, le notizie di possibili estensioni delle operazioni militari a Gaza risultano "profondamente allarmanti". A dichiararlo è stato Miroslav Jenca, assistente segretario generale delle Nazioni Unite, intervenendo ad una riunione del Consiglio di Sicurezza sulla situazione a Gaza. "Le ultime notizie riguardanti una possibile decisione di Benjamin Netanyahu di espandere le operazioni militari di Israele attraverso la Striscia di Gaza, se vere, sono profondamente allarmanti", ha affermato. "Questo comporterebbe il rischio di catastrofiche conseguenze per milioni di palestinesi e potrebbe ulteriormente mettere a repentaglio le vite degli ostaggi ancora a Gaza. Il diritto internazionale è chiaro al riguardo: Gaza è e deve restare parte integrante del futuro Stato Palestinese", ha affermato. L'esercito israeliano avrebbe intanto ucciso almeno 17 palestinesi negli attacchi avvenuti nelle prime ore di oggi. Lo riporta al Jazeera, citando fonti mediche nell'enclave assediata. In particolare, un attacco aereo israeliano su un appartamento nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City, avrebbe ucciso almeno quattro persone, tra cui un minorenne. Nel quartiere Sheikh Radwan, a nord di Gaza City, un attacco aereo israeliano su un appartamento avrebbe ucciso almeno tre persone, scrive l'emittente del Qatar. Un attacco con drone su una tenda che ospitava palestinesi sfollati a ovest di Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, avrebbe provocato la morte di almeno due donne. Un aereo israeliano avrebbe quindi attaccato un gruppo di palestinesi ad al-Ma'askar, a ovest di Khan Younis, ferendo diverse persone.
(Adnkronos) - Quasi 100 nuove assunzioni effettuate dal 2023 a oggi, segno tangibile della capacità di attrarre personale dinamico e altamente qualificato. Socomec Italia, sede italiana del gruppo internazionale Socomec, specializzato nella disponibilità, controllo e sicurezza delle reti elettriche a bassa tensione, dimostra di investire sulla talent acquisition grazie ad una cultura aziendale fondata sul benessere delle persone, sulla flessibilità (come testimoniato, anche, dalla politica di smart working), sostenibilità e formazione continua. L’azienda, che ha fatto registrare nel 2024 un fatturato di 129 milioni di euro e conta circa 400 dipendenti in Italia, prosegue nel suo impegno nel promuovere un ambiente di lavoro positivo e stimolante, grazie ad un approccio integrato che valorizza le persone, favorisce l’equilibrio tra vita e lavoro, e propone iniziative sempre nuove e attente ai bisogni. Il successo nel recruiting riflette dunque un piano strategico che punta sulla valorizzazione delle competenze e sul benessere delle persone. In particolare sono state 34 le assunzioni nel 2023, 37 nel 2024 e 20 nei primi mesi del 2025, portando il totale a 91, con un’età media dei neoassunti di 35 anni. Proprio a testimonianza delle attività implementate su questi temi, Socomec nei mesi scorsi ha ricevuto il riconoscimento 'Top Employer' 2025 in Italia, dopo aver ottenuto lo stesso riconoscimento in Francia e Cina. Un prestigioso risultato che premia il costante impegno dell'azienda nel creare un ambiente di lavoro motivante, inclusivo e orientato al benessere dei dipendenti. La certificazione 'Top Employer', infatti, viene assegnata alle aziende che si distinguono per l’eccellenza nelle pratiche hr. Viene conferita a seguito di un audit approfondito che valuta aspetti quali strategia e organizzazione delle risorse umane, attrattività, sviluppo professionale, benessere e coinvolgimento dei dipendenti e rappresenta, quindi, uno standard di qualità nel mondo del lavoro. Dal 2020, Socomec Italia ha avviato il 'Progetto Benessere', un programma articolato che abbraccia diverse aree, e che a partire dal 2025 si è arricchito di nuove proposte: dal supporto alla genitorialità, ad iniziative per la salute emotiva e mentale e per il benessere fisico. L’azienda punta da sempre sulla formazione per la crescita professionale e personale dei propri dipendenti mettendo a disposizione molteplici stimoli e in particolare, incentivando attività esperienziali di team building che rafforzano la coesione e lo spirito di team, oltre che favorire una contaminazione tra le generazioni. L’attenzione al benessere mentale ed emotivo è al centro del programma: la 'Palestra delle Emozioni' è un’attività di gruppo, in presenza e guidata da una psicologa del lavoro, che ha l’obiettivo di facilitare il contatto con le proprie emozioni e di comprendere come gestirle al meglio. Ma sono previsti anche incontri individuali di supporto psicologico dedicati al benessere mentale per tutti i lavoratori e le lavoratrici, in collaborazione con la piattaforma online Serenis. Sul fronte del benessere fisico nel 2025 sono state introdotte due novità: la 'Breath walk', incontri all’aperto finalizzati all’attivazione del corpo con tecniche di respirazione dinamica e statica, e le lezioni di Yoga in pausa pranzo, in presenza e online. L’attenzione alla salute e sicurezza dei lavoratori rimane la priorità e il continuo impegno si traduce anche quest’anno nell’organizzazione della 'Safety challenge' prevista per settembre con attività esperienziali; altre sono state le iniziative innovative realizzate come: il corso del rischio ergonomico/posturale, con esercizi pratici e il corso 'guida sicura' con prove su pista, rivolto a personale commerciale e tecnici di assistenza. Tutte iniziative fortemente apprezzate e che hanno coinvolto decine di collaboratori dell’azienda, con una partecipazione superiore alle aspettative. Il programma inoltre prevede dei workshop dedicati alla genitorialità, rivolti alle mamme e ai papà al lavoro per migliorare l‘equilibrio personale e professionale nel doppio ruolo, con incontri facilitati dallo scambio di esperienze tra i partecipanti. Non solo, nel 2024 è stato inaugurato anche il ristorante aziendale 'La Terrazza', con ingredienti provenienti da filiera corta e spazi dedicati a eventi tematici e di sensibilizzazione alimentare, per promuovere una dieta sana e sostenibile, curata da nutrizionisti e con alternative vegetariane per allergie ed intolleranze. Accanto al 'Progetto Benessere' continuano poi le iniziative formative della Socomec Academy, una piattaforma di corsi online per aggiornare continuamente le competenze e affrontare meglio le sfide del mercato. I corsi spaziano dai prodotti aziendali alle soft skills, allo sviluppo personale e alle competenze di business.
(Adnkronos) - Agrifuture, l’azienda agricola sperimentale di MartinoRossi Spa interamente dedicata alla ricerca e al test in campo di tecniche agronomiche e soluzioni innovative finalizzate a una agricoltura sostenibile di alta qualità, si conferma sede di importanti progetti condivisi con partner dell’industria alimentare. In alcune porzioni dei 30 ettari di Agrifuture situati a ridosso della sede centrale di MartinoRossi a Malagnino, infatti, sono in corso sperimentazioni di tecniche di precision farming, agricoltura rigenerativa e agricoltura consociativa condotte per conto e in stretta collaborazione con nomi eccellenti dell’agroalimentare nazionale come Gruppo Amadori e Galbusera, che riconfermano così nuovamente il concreto impegno in ambito di sostenibilità, diretto a contribuire alla creazione di modelli agricoli più resilienti, efficienti e rispettosi dell’ambiente. In particolare, MartinoRossi, fornitore del Gruppo Amadori con materie prime e ingredienti destinati alla produzione della linea di prodotti finiti plant-based, sta portando avanti un progetto sperimentale in uno dei campi di Agrifuture, in collaborazione con l’azienda romagnola. L’attività si concentra sulla consociazione colturale e sulla tecnica di precision farming, con l’obiettivo di applicare pratiche agricole rigenerative e ridurre l’uso di acqua e fertilizzanti. Il progetto si basa sulla consociazione del mais vitreo con leguminose, coltivate in file alternate secondo lo schema del 'corridoio solare'. Questa tecnica mira a trarre vantaggio dalla naturale complementarità tra le colture: il mais, che ha un elevato fabbisogno di azoto, può trarre beneficio dalla presenza delle leguminose, che grazie a batteri del genere Rhizobium fissano l’azoto atmosferico direttamente nel terreno, riducendo l’impiego di fertilizzanti sintetici. Le leguminose, a loro volta, ricevono un vantaggio dall’ombreggiamento fornito dallo sviluppo verticale del mais, che può proteggerle dalle alte temperature favorendone lo sviluppo. Il campo è suddiviso in due parcelle con differenti combinazioni: una con fagiolo cannellino, l’altra con pisello giallo, una leguminosa scelta in funzione delle esigenze del Gruppo Amadori, che la impiegherà nello sviluppo dei propri prodotti plant-based. Per questa seconda parcella, MartinoRossi ha selezionato una varietà particolarmente tollerante al caldo, con l’obiettivo di verificare in condizioni reali se il mais possa contribuire a mitigare lo stress termico della leguminosa durante i periodi più caldi. Il progetto si propone dunque di verificare in che misura la consociazione sia in grado di rendere più sostenibile la produzione di mais riducendo l’utilizzo di concimi chimici e di acqua. A supporto di questo obiettivo, vengono applicate anche tecniche di sub-irrigazione di precisione e la somministrazione di bioinduttori per via radicale, entrambe realizzate attraverso il sistema Underdrip®. "Abbiamo aderito con entusiasmo - commenta Tommaso Chiappa, direttore Consumer Marketing Amadori - a questo progetto. La scelta di collaborare con MartinoRossi per la fornitura delle proteine vegetali destinate alla nostra linea plant-based è motivata principalmente dalla profonda attenzione che l’azienda dedica alla ricerca e sviluppo, anche sul campo, alla sostenibilità e alla gestione integrata della propria filiera, dalla coltivazione alla raccolta e produzione. L'adozione di una filiera 100% italiana per le proteine vegetali nella nostra gamma Veggy, introdotta da pochi mesi, ha rappresentato un tassello cruciale della strategia di sviluppo della linea. Questa scelta continua a giocare un ruolo fondamentale nell'affermare il Gruppo Amadori come la Protein Company Italiana più sostenibile e innovativa". MartinoRossi, punto di riferimento dell’industria alimentare nella fornitura di farine, granelle e ingredienti funzionali senza glutine, allergeni e Ogm da cereali e legumi coltivati in filiera controllata, ha avviato inoltre insieme a Galbusera un progetto di studio volto a misurare la produttività del mais bianco coltivato con apporti minimi sia di concimi azotati sia di acqua. La sperimentazione ha avuto inizio a metà maggio con la semina del mais su un campo gestito in agricoltura conservativa dove Ersaf Lombardia monitora nell’evolversi nel tempo la quantità di sostanza organica. La porzione seminata, inoltre, è servita dal sistema di sub-irrigazione di precisione Underdrip, che rilascia quantità ottimizzate di acqua e bioinduttori a diretto contatto con l’apparato radicale, evitando in questo modo gli sprechi d’acqua per evaporazione e riducendo i prelievi di risorsa idrica. MartinoRossi, nell’ambito di questa sperimentazione, ha utilizzato droni per somministrare biostimolanti fogliari, ovvero microrganismi che entrano in simbiosi con le colture favorendone lo sviluppo radicale e la capacità di assunzione di nutrienti. L’impiego dei droni da un lato ha migliorato la qualità della nebulizzazione grazie alla forte turbolenza generata dalle eliche; dall’altro, i limiti di carico dei droni hanno condotto a sperimentare, con esito positivo, l’efficacia di un quantitativo sensibilmente inferiore (circa il 70% in meno) di soluzione irrorata. Inoltre, sempre allo scopo di utilizzare solo l’acqua necessaria, MartinoRossi sta testando in campo da qualche anno delle particolari microsonde, che monitorano sia la temperatura sia il flusso della linfa all’interno della pianta, rilevando in tempo reale eventuali situazioni di stress idrico. “Per noi di Galbusera questa sperimentazione è un esempio concreto di come qualità eccellente, innovazione e sostenibilità possano intrecciarsi in un progetto condiviso lungo tutta la filiera. Con MartinoRossi stiamo lavorando sul mais bianco, uno degli ingredienti dei nostri biscotti senza glutine, contribuendo a ridurre i fertilizzanti, consumi idrici ed emissioni. È un modello virtuoso, che ci vede non solo come acquirenti ma come parte attiva di una filiera che genera impatto reale”, dichiara Giovanna Solito, direttore Marketing di Galbusera. Parallelamente alle sperimentazioni in partnership con Galbusera e Amadori, MartinoRossi sta conducendo presso Agrifuture altri progetti in collaborazione con Campi d’Italia, Underdrip, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano, Lilas4Soild (relativamente al Carbon Farming) ed Ersaf. In particolare, con UniMi è in corso lo sviluppo di un modello Ai per la gestione automatizzata dell’irrigazione.