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(Adnkronos) - Lutto nel mondo televisivo. È morta nella notte tra mercoledì e giovedì, al Policlinico Umberto I di Roma, Marina Donato, la produttrice televisiva vedova di Corrado Mantoni: aveva 76 anni. A quanto apprende l'Adnkronos, Donato si sarebbe sentita male ieri sera in un ristorante romano, dove si sarebbe accasciata per un sospetto arresto cardiaco. Trasportata in ospedale, i tentativi di rianimarla si sono rivelati inutili. Donato, che era stata sposata con Corrado dal 1996 fino alla sua morte nel 1999 dopo 23 anni di convivenza, aveva continuato la sua attività di produttrice televisiva. Quest'anno era stata impegnata nella nuova edizione de 'La Corrida', condotta da Amadeus sul Nove. Volto noto dietro le quinte della televisione italiana, Marina Donato è stara una figura influente nel panorama dell'intrattenimento televisivo. Produttrice, curatrice e autrice di programmi popolari come 'La Corrida', 'Forum', 'Il pranzo è servito' e 'La prova del cuoco', ha segnato intere generazioni di telespettatori con il suo lavoro instancabile e discreto. Nata a Roma il 4 luglio 1949, si era avvicinata al mondo dello spettacolo a soli 24 anni, iniziando a collaborare con Corrado, allora già affermato conduttore, di 25 anni più grande di lei. Quella che cominciò come una collaborazione professionale si trasformò in una lunga storia d'amore che durò tutta la vita. Per i due una cerimonia riservata e lontana dai riflettori, esattamente come piaceva a Corrado. Nel corso della sua carriera, Marina Donato ha ricoperto ruoli fondamentali nella produzione di programmi che hanno fatto la storia della tv italiana, da Mediaset alla Rai. La sua società di produzione, Corìma, da lei fondata nel 2005 con Massimiliano Lancellotti, ha firmato trasmissioni di grande successo fino a tempi recentissimi, incluso il ritorno de 'La Corrida' con Amadeus sul canale Nove nel 2024. Nel 1982 iniziò su Canale 5 la carriera televisiva come produttore esecutivo del programma 'Il pranzo è servito' condotto da Corrado, realizzando oltre 2.000 puntate fino al 1992, e successivamente de 'La cena è servita' (1992-1993). Nel 1983-84 è produttore esecutivo di 'Ciao Gente' (Canale 5, 38 puntate) e nel 1985, insieme a Iole Fiori, di 'Buona Domenica' con Corrado e Maurizio Costanzo sempre su Canale 5. Nel 1986 cura 'Il buon paese' su Canale 5, varietà in 45 puntate con Claudio Lippi, mentre nel 1987 inizia come produttore esecutivo la serie delle 10 edizioni de 'La Corrida' su Canale 5, diventando poi anche coautore. Sulla rete ammiraglia Mediaset lavora anche a 'Sì o no?' (1993-94), ed è coautore di 'Tira & Molla' con Paolo Bonolis (1996-1998) e de "Il gatto e la volpe" (1997). Nel 2000-01 è produttore esecutivo per Aran Endemol de 'La prova del cuoco' su Rai1. Dal 2002 è curatrice e coautrice della nuova edizione de 'La Corrida' con Gerry Scotti. Nel 2005 fonda la società di produzione Corìma, attiva dal 2007, con sede a Roma, che coproduce 'La Corrida' e, dal 2008, anche 'Forum' per Rti. Dal 2008, insieme ai soci Massimiliano Lancellotti e Stefano Bartolini, acquisisce i diritti del programma 'Portobello', lo storico show di Enzo Tortora, ripreso dalla Rai nel 2018 con Antonella Clerici. Tra il 2018 e il 2020, Corìma coproduce con Magnolia tre edizioni de 'La Corrida' condotte da Carlo Conti. Nel 2021 Corìma coproduce con la Rai il ritorno de 'Il pranzo è servito' con Flavio Insinna. In una delle sue ultime interviste, rilasciata al 'Corriere della Sera', Marina Donato aveva ricordato con emozione il suo rapporto con Corrado e una scommessa fatta poco prima della morte del marito: "Temeva che nessuno si sarebbe più ricordato di lui. Io gli dissi che non era vero. Ho vinto io quella scommessa, e so che lui dall’aldilà lo ha visto". Dopo Corrado, Marina Donato era stata legata all'ex magistrato Italo Ormanni, morto a Roma il 20 aprile 2024 all'età di 88 anni. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - "Per quanto riguarda le imprese agricole campane, l’impatto potrebbe variare in modo significativo in base alle modalità di applicazione del dazio. Se l’imposizione riguarda il valore del prodotto alla partenza e non il prezzo finale al consumo, la ricaduta lungo la filiera potrebbe risultare più attenuata del previsto. Parliamo infatti di un comparto, quello agroalimentare, che si fonda su produzioni ad alto valore aggiunto, esito di processi di trasformazione, qualità certificata e forte legame con il territorio. Elementi che creano un significativo scarto tra il prezzo all’origine e quello finale e che possono contribuire ad ammortizzare, almeno in parte, l’effetto della misura". Così, con Adnkronos/Labitalia, Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, commenta l'accordo Usa-Ue su dazi al 15% per l'export europeo. "Naturalmente, in presenza di produzioni meno strutturate, con lavorazioni minime e margini ridotti, un’imposizione del 15 per cento -continua- risulterebbe più difficile da sostenere. Ma l’agricoltura campana ha costruito negli anni un’identità solida, fondata su qualità, sicurezza alimentare e distintività, che consente oggi di affrontare con maggiore flessibilità le dinamiche del mercato internazionale". Secondo Marzano "oltre alla gestione dell’emergenza, l’introduzione di nuovi dazi apre anche un fronte strategico che va affrontato con decisione: rafforzare la capacità di esportazione del sistema agricolo nazionale. Troppe imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, continuano ad affrontare i mercati esteri senza una visione strutturata e senza strumenti adeguati, perdendo occasioni importanti di crescita e consolidamento. Diventa quindi fondamentale investire in formazione, accompagnamento all’internazionalizzazione, aggregazione dell’offerta e promozione di filiere integrate. In questo scenario, sarebbe utile coinvolgere anche le Camere di Commercio in un tavolo condiviso, che metta insieme istituzioni e rappresentanze imprenditoriali per costruire percorsi comuni e strategie di lungo periodo. Solo così potremo trasformare anche una difficoltà in un’occasione di sviluppo per l’intero comparto agricolo”, conclude.
(Adnkronos) - “Iren è una società all'avanguardia in termini di innovazione e sostenibilità, molto radicata sul territorio. Il ritorno in Italia con il suo programma Emtn di 5 miliardi ci inorgoglisce. Si inserisce all'interno della nostra iniziativa di rimpatrio degli emittenti obbligazionari su borsa italiana”. A dirlo Maurizio Pastore, responsabile della quotazione debito e fondi per il gruppo Euronext, in occasione della ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren. È stata l’occasione per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Il mercato obbligazionario è in crescita - prosegue Pastore - c'è molta domanda da parte degli investitori e un'offerta importante anche di emittenti. Su questa base abbiamo insistito per rimettere Borsa Italiana e il mercato del capital market italiano al centro dell'attenzione”. I risultati non si sono fatti attendere: “Da novembre 2024 ad oggi, sono tornati 15 emittenti con programmi da circa 120 miliardi di cui già 9 emessi. Pertanto è importante rivitalizzare questo settore dove eravamo già forti” conclude.