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(Adnkronos) - Guerra tra Ucraina e Russia sul campo, ma anche guerra di nervi tra Mosca e Washington. Se il presidente Usa Donald Trump inizia a perdere la pazienza con l'amico Vladimir Putin, che lo ha "deluso" a tal punto da portare il tycoon a lanciare un nuovo ultimatum ravvicinato per la fine della guerra con Kiev, anche il Cremlino dal canto suo inizia a dare segnali di insofferenza rispetto alle esternazioni sempre più perentorie del leader americano. Se da un lato, e nonostante la tensione crescente con gli Usa, la Russia continua infatti a non escludere un incontro tra 'lo zar' e il presidente degli Stati Uniti, dall'altro arriva come un missile il durissimo messaggio diretto al numero uno degli Stati Uniti del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. Messaggio che suona come una minaccia mentre i negoziati restano in stallo, senza alcun progresso per raggiungere la pace. Per Medvedev infatti, il presidente Trump "sta giocando al gioco dell'ultimatum con la Russia: 50 giorni o 10... Dovrebbe ricordare due cose. Uno, la Russia non è Israele e nemmeno l'Iran. Due, ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra. Non tra Russia e Ucraina, ma con il suo stesso Paese", le parole in una post su X. "Non percorrere la strada di Sleepy Joe!", il monito di Medvedev al tycoon, riferendosi in maniera denigratoria al predecessore di Trump, Joe Biden. Trump ha annunciato ieri che intende fissare un nuovo ultimatum per Putin di 10-12 giorni, entro i quali mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina. "Non vediamo che si fa alcun progresso", ha detto il presidente degli Stati Uniti parlando alla stampa insieme al premier britannico Keir Starmer in Scozia. "Sono deluso dal presidente Putin, molto deluso. Così vedremo la cosa e ridurrò i 50 giorni che gli ho dato", la promessa del tycoon, dopo che il 15 luglio scorso aveva dato alla Russia un ultimatum di 50 giorni di tempo per raggiungere un accordo con l'Ucraina, minacciando in caso contrario sanzioni severe, compresi dazi secondari al 100%. "Non sono più così interessato a parlare", ha poi detto Trump riferendosi all'ipotesi di colloqui diretti con il leader del Cremlino. Si va verso le sanzioni? "Non voglio farlo alla Russia, amo il popolo russo, è un grande popolo". Tuttavia, "troppe persone stanno morendo", ha aggiunto. Putin ha mentito nelle telefonate con Washington? "Non voglio usare la parola mentire. Ma sembrava che in, diciamo, tre occasioni", si fosse vicini a "un cessate il fuoco e forse alla pace". E poi, "all'improvviso, i missili volano su Kiev e altri luoghi. E ho detto, che cosa significa tutto questo? Questo è successo troppe volte, non mi piace". A Trump è stato anche chiesto se pensi che Putin lo rispetti personalmente. "Sono sempre andato d'accordo con il presidente Putin" e "ho avuto un ottimo rapporto con lui", ha risposto. "Pensavo che saremmo stati in grado di negoziare qualcosa. Forse succederà ancora, ma è molto tardi nel processo. Sono deluso", la riflessione del tycoon. Dopodiché, Trump si è lamentato dell'attitudine di Mosca, sottolineando che la Russia dispone di terre "enormi" che "potrebbero essere così ricche" e "prosperare come praticamente nessun altro Paese", mentre "invece spendono tutti i loro soldi in guerra e nell'uccidere persone". Come prevedibile, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto elogiato la "posizione chiara" e la "determinazione espressa" dal presidente Usa dopo l'annuncio sulla diminuzione dei tempi di scadenza dell'ultimatum. "Proprio al momento giusto, quando molto può cambiare attraverso la forza per una pace reale. Ringrazio il presidente Trump per la sua attenzione nel salvare vite e fermare questa guerra orribile", ha scritto Zelensky in un post sui social. In un videomessaggio serale, Zelensky è poi tornato a commentare le parole del tycoon: “C'è stata una dichiarazione estremamente significativa del Presidente Trump. Ed è vero: è la Russia che sta facendo tutto per minare gli sforzi di pace e prolungare questa guerra. Ogni notte ci sono attacchi, costanti tentativi russi di danneggiare l'Ucraina”. Zelensky ha poi puntualizzato sulla fattibilità della pace, subordinandola però ad azioni risolute e incisive, oltre a rimarcare il ruolo cruciale delle sanzioni: “La Russia tiene conto delle sanzioni, tiene conto di tali perdite. La pace attraverso la forza è possibile”. Quindi il eader ucraino ha ribadito la disponibilità del Paese a collaborare con gli Stati Uniti, specificando che l'Ucraina, "come sempre, è pronta a collaborare con l'America, con il Presidente Trump, nel modo più produttivo possibile, per porre fine a questa guerra con dignità e una pace duratura”. Intanto il Cremlino continua a non escludere la possibilità di un incontro in Cina tra Putin, atteso in visita nel gigante asiatico all'inizio di settembre, e Trump, qualora entrambi dovessero trovarsi contemporaneamente nella Repubblica Popolare. "Se il presidente americano decidesse di visitare la Cina in quei giorni, allora, teoricamente, un incontro del genere non può essere escluso", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il Cremlino ha però smentito la presenza di accordi preliminari per un incontro tra Putin e Trump in Turchia. Secondo Peskov, "finora, c'è solo la volontà politica espressa dal Presidente della Turchia, ma non sono stati fatti preparativi specifici". Peskov ha quindi precisato che, al momento, non esistono piani concreti per tale incontro. La dichiarazione fa seguito all'annuncio del 25 luglio scorso del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il quale ha espresso l'intenzione di contattare telefonicamente sia Putin che Trump per discutere la possibilità di un incontro a Istanbul relativo alla situazione in Ucraina.
(Adnkronos) - Promuovere percorsi di collaborazione e di informazione sulla sicurezza stradale in ambito urbano a tutta la cittadinanza, a partire dalle giovani generazioni, con una particolare attenzione al fenomeno dell’incidentalità stradale. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che Anci, Unasca e Associazione Gabriele Borgogni hanno siglato oggi a Roma alla Camera dei Deputati. “L’incidentalità stradale è da tempo un’emergenza nazionale in Italia e i Comuni sono da sempre in prima linea: gestiscono direttamente le strade, i controlli, le infrastrutture, i sistemi di riduzione della velocità, le attività educative e i dati che contribuiscono a definire anche le politiche nazionali” ha detto il vicepresidente vicario Anci e sindaco di Ancona Daniele Silvetti indicando come “i numeri dicono che la maggior parte degli incidenti avviene sulle strade urbane, dove si registra il 73% del totale e oltre il 65% dei rilevamenti è effettuato dalle Polizie Locali”. “E’ quindi evidente -ha precisato il vicepresidente vicario Anci- che le città rappresentano il fronte più esposto e strategico per un’azione efficace. Grazie a queto protocollo, mettiamo in rete esperienze, conoscenze e strumenti preziosi: dalle attività di sensibilizzazione al supporto psicologico per le vittime della strada, dalle iniziative di educazione stradale nelle autoscuole fino al lavoro quotidiano nei Comuni”. Da parte sua il segretario nazionale autoscuole Unasca, Alfredo Boenzi ha sottolineato come “la formazione alla guida non può e non deve limitarsi all’insegnamento delle regole del Codice della Strada e come formatori, abbiamo il compito di accompagnare i futuri conducenti verso una maggiore consapevolezza del rischio, senso di responsabilità e attenzione verso gli utenti più fragili della strada. Questo protocollo – ha rimarcato – rappresenta un passo concreto in questa direzione e grazie alla capillarità delle autoscuole Unasca possiamo portare ovunque il messaggio della sicurezza stradale che è una responsabilità collettiva”. "Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto, primo in Italia e unico nel suo genere, una grande opportunità per diffondere una cultura della sicurezza stradale senza dimenticare l’aspetto umano e il sostegno a chi, ogni giorno, si trova a fronteggiare le conseguenze più dolorose della strada”, ha ribadito Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni Ets da anni impegnata nella formazione rivolta alle scuole. “Sentivamo – ha aggiunto - la necessità di rivolgerci anche agli addetti ai lavori: a chi, ogni giorno, vive la strada e fa di un mezzo di trasporto il proprio lavoro. In questo senso, gli istruttori di guida rappresentano per noi interlocutori privilegiati. Parlare con loro significa, infatti, poter arrivare a moltissime persone: un effetto di amplificazione a catena che rende la prevenzione ancora più efficace e capillare. Il protocollo prevede inoltre un aspetto per noi fondamentale: il supporto psicologico, nell’ambito del progetto ‘Mai più soli’, che offre il sostegno di psicologi professionisti in caso di sinistri stradali mortali o particolarmente gravi, sia ai familiari delle vittime, sia alle forze dell’ordine che intervengono in quei drammatici momenti”.
(Adnkronos) - “Il rapporto tra l’amministrazione comunale e A2a è più che storico. A2a, infatti, nasce dalla fusione di una delle nostre municipalizzate e abbiamo sempre lavorato per dare migliore qualità ai nostri lavoratori, con investimenti in welfare e territoriali”. E’ quanto affermato da Laura Castelletti, sindaca di Brescia, nel contesto dell’evento di A2A dal titolo 'WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’. Un’occasione di confronto e presentazione dei servizi di welfare, dei Premi di produttività e del nuovo piano di azionariato diffuso, a Milano. "Per noi qualità della vita, benessere dei lavoratori e dei cittadini sono aspetti fondamentali - spiega Castelletti - In tale contesto, in particolare, c'è un'attenzione ad accompagnare le famiglie e il tema della natalità con risposte efficaci ed investimenti importanti”. Quando si parla di maggiori investimenti territoriali, prosegue la sindaca di Brescia “si intende maggiore lavoro sul nostro territorio. Un lavoro qualificato capace di creare anche un legame intenso con l'azienda. Poniamo, quindi, uno sguardo nella direzione della nuova sede, negli investimenti in innovazione sul tema dei rifiuti, per i quali siamo sempre stati riconosciuti come città all’avanguardia e capaci di essere precursori - conclude la sindaca di Brescia - Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo inaugurato il recupero di calore da data center per immetterlo nel teleriscaldamento a sottolineare un’attenzione nei confronti del tema del gas e della Co2. Più lavoreremo in tale direzione, più riusciremo a sottrarre gas perché espandiamo il teleriscaldamento”.