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(Adnkronos) - Un messaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato fatto pervenire al 100° Congresso della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), in corso nello scenario del Teatro Petruzzelli, un saluto in è stato sottolineato il valore storico del Congresso e il ruolo strategico della ginecologia e dell’ostetricia nella tutela della salute delle donne e del Paese . La premier ha richiamato il significato profondo del titolo scelto per questa edizione – 'Il tempo delle donne' – evidenziando come la salute femminile debba essere letta nella sua complessità biologica, sociale, familiare e relazionale, lungo tutte le fasi della vita. Un tempo che cambia, influenzato dall’evoluzione demografica e tecnologica, ma che deve restare saldamente ancorato ai pilastri della prevenzione e della diagnosi precoce. Particolare rilievo è stato dato agli impegni concreti del Governo in materia di prevenzione oncologica femminile. La Presidente del Consiglio ha ricordato l’estensione dello screening mammografico alle donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni, resa possibile grazie alle risorse previste nella legge di bilancio 2026, ribadendo l’importanza della diagnosi precoce e della rete delle Breast Unit come modello di eccellenza del Servizio Sanitario Nazionale. Nel messaggio non è mancato un riferimento all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, con una crescente attenzione alle patologie che colpiscono prevalentemente il genere femminile, così come al rinnovato impegno per il sostegno alla natalità e per garantire un accesso equo e uniforme ai percorsi di procreazione medicalmente assistita su tutto il territorio nazionale. Il saluto della Presidente Meloni - concludono gli organizzatori - "rappresenta un segnale politico forte e significativo, che riconosce alla SIGO e alla comunità scientifica ginecologica un ruolo centrale nell’intercettare i bisogni di salute delle donne e nel contribuire alla definizione di strategie sanitarie moderne, sostenibili e orientate al futuro".
(Adnkronos) - "L’inaugurazione è sempre un momento molto bello. Io ho avuto l’onore di essere presidente qui per nove anni, ci torno sempre molto volentieri". Lo ha affermato Emma Marcegaglia, presidente e amministratrice delegata di Marcegaglia Holding, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico della Luiss. Marcegaglia ha definito l’appuntamento "una giornata molto bella". Nel suo intervento ha sottolineato la rilevanza del momento per il Paese: "L’Italia ha recuperato credibilità e rating, ma ha ancora un problema di crescita, quindi è importante capire le riforme da fare, quello che serve". Marcegaglia ha richiamato anche le imminenti decisioni europee su Ucraina e debito comune per difesa e altri ambiti, definendo il contesto "difficile ma anche pieno di opportunità". Ha concluso evidenziando il valore del confronto in un’università "così prestigiosa e importante", aggiungendo che la partecipazione degli studenti all’ascolto di figure di grande esperienza è "forse l’aspetto più interessante, più bello".
(Adnkronos) - Il finanziamento da 40 milioni di euro accordato dalla Banca europea per gli investimenti alla Commercianti indipendenti associati (Cia), una delle cooperative socie del Consorzio nazionale Conad, "punta a efficientare le attività dei nostri punti vendita" e si inserisce nel piano complessivo da 80 milioni promosso da Cia. Lo sottolinea all'Adnkronos Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia-Conad, spiegando che uno dei principali interventi sarà quello di moltiplicare gli impianti fotovoltaici presenti nel punti vendite. "Già oggi abbiamo già un'ottantina di negozi dotati di impianti fotovoltaici ma vorremmo superare quota 100, quindi vicini al 50% della nostra rete associata" continua. Ma si vuole - aggiunge - anche "intervenire sul raffreddamento dei negozi, dal gas non inquinante all'efficientamento dei sistemi, che non solo consentono un risparmio energetico importante ma migliorano anche il microclima dentro il punto vendita". Panzavolta ricorda come Cia-Conad "produce un bilancio di sostenibilità già da 2 anni, lo facciamo per l'impegno che abbiamo assunto nei confronti dei nostri soci e dei nostri stakeholder. Con il bilancio 2025, che presenteremo nel prossimo maggio, illustreremo gli impegni che ci siamo assunti e presenteremo una rendicontrazione di quanto fatto nei nostri impianti". "D'altronde - ricorda - per una azienda la sostenibilità non è più una scelta ma un obbligo. E noi lo sentiamo come tale anche dal punto di vista sociale, del territorio, delle nostre comunità e dei nostri soci". Grazie agli interventi attuati e a quelli in corso, aggiunge, " per l'impatto sull'ambiente di un nostro punto vendita crediamo di essere vicini a -30% rispetto a dieci anni fa. Senza dimenticare che questo lavoro rende più sostenibile il business dei singoli punti vendita: certo gli interventi di efficientamento costano, ma è un investimento da cui i nostri associati rientrano nel corso degli anni". "Il nostro modello - sottolinea - è la dimostrazione che si possono ottenere ottimi risultati quando si è inseriti in una rete efficiente : noi forniamo aiuti ai nostri soci con finanziamenti per gli impianti fotovoltaici e convenzioni con le aziende installatrici, e questo consente ai soci di massimizzare i risparmi possibili, senza contare altri vantaggi come l'economia di scala, gli acquisti collettivi e le attività di marketing comuni". Il manager riconosce come "c'è poi un ritorno di immagine verso i clienti perché oggi l'attenzione a queste cose da parte dei consumatori, soprattutto quelli più giovani, è molto forte". " Panzavolta evidenzia poi i risultati ottenuti sulla riduzione degli imballaggi inutili grazie alla forte presenza di prodotti a marchio Conad: "La nostra cooperativa è fra quelle con la quota più alta in Italia di prodotti con il nostro marchio, quest'anno abbiamo superato il 41% di fatturato". Questo offre un duplice beneficio "da una parte perché il prodotto a marchio costa meno mediamente di quello 'industriale' e poi perché in questi anni abbiamo fatto molto per rendere riciclabili o recuperabili gli imballaggi o comunque limitarli. Credo che sia vicino il traguardo del 75% di imballaggi biodegradabili o riciclabili, che era il nostro obiettivo". "Certo, non puo' essere solo un impegno della distribuzione ma deve essere anche delle industrie: credo però - conclude- di poter dire che su questo in generale la sensibilità è molto aumentata "