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(Adnkronos) - "Ieri è stata una giornata storica, che conferma la dimensione globale della Chiesa. Un motivo di orgoglio per tutti gli italiani. Da ministro del Lavoro, mi piace anche sottolineare la scelta del nome da parte del nuovo Papa: Leone XIII con l'enciclica 'Rerum Novarum' pose le basi per la Dottrina sociale della Chiesa, dando un nuovo e rinnovato ruolo nella società al lavoro e ai lavoratori. Un'enciclica che ancora oggi è attuale". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, sull'elezione di Papa Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV. "L'elezione al soglio pontificio di Leone XIV è stata una grande emozione - sottolinea Calderone - nell'epoca dell'intelligenza artificiale, tutto il mondo si è fermato per guardare un comignolo. E' stato un momento di enorme partecipazione popolare, anche da parte di chi non crede. Le prime parole di Papa Leone XIV sono state importanti: il riferimento alla pace colpisce le menti e i cuori di tutti noi, mentre le guerre sconvolgono diversi angoli del mondo e anche la nostra Europa. 'Il male non prevarrà' è un inno alla speranza che dobbiamo fare nostro, in particolare noi istituzioni".
(Adnkronos) - Come l’intelligenza generativa sta modificando le modalità di operare nelle realtà del terzo settore? Come le competenze dei manager possono supportare gli enti non profit a integrare e interagire al meglio con questa nuova tecnologia? A queste e molte altre domande si è risposto nel corso di 'L'Europa siamo noi! Manager per il sociale: AI4Ets', il convegno ideato dal gruppo manager per il sociale di Manageritalia Lombardia, che ha messo a confronto imprese, istituzioni e manager per mettere le competenze di quest’ultimi a disposizione degli enti non profit per governare e guidare l’adozione delle tecnologie basate sull’AI, bilanciando etica e sviluppo tecnologico. Ad aprire i lavori del convegno, questa mattina presso gli spazi del Parlamento Europeo sede di Milano in C.so Magenta in occasione della 'Milano Civil Week', Paolo Scarpa, presidente Manageritalia Lombardia, Maurizio Molinari, capo dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano, Brando Benifei, eurodeputato Parlamento Europeo, Santino Mafodda, coordinatore manager per il sociale di Manageritalia Lombardia e Silvia Pugi, membro del Cda e vice segretario generale Cec. Al convegno hanno partecipato anche i rappresentanti di diversi Ets come: Lilt, Fondazione Culturale Pensare Oltre, Progetto Arca, Fondazione RiC, Cbm e Csv Milano. "L’avvento dell’intelligenza generativa apre opportunità straordinarie per gli Ets per migliorare non solo la loro azione ma soprattutto la loro gestione, al fine di essere maggiormente performanti in termini di servizi offerti, risultati raggiunti e soggetti aiutati. Queste opportunità richiedono competenze e noi, come manager, siamo disponibili ad affiancare le realtà non profit in questo cambiamento", così spiega Paolo Scarpa, presidente di Manageritalia Lombardia. "Oggi abbiamo bisogno sempre più -prosegue- di un volontariato di competenza che accompagni le organizzazioni del no profit verso un concreto processo di cambiamento umano e tecnologico, affinché la loro azione sia sempre più determinante per uno sviluppo sociale e solidale, attento ai bisogni dei più fragili". Nel dare avvio alla tavola rotonda dal titolo 'Impatto e potenzialità dell’AI applicata al terzo settore', Santino Mafodda, coordinatore del Gruppo manager per il sociale di Manageritalia Lombardia, ha affermato: "Da oggi il Gruppo manager per il sociale, oltre alle sue tante e solide attività, è pronto a supportare gli ets anche per sfruttare le opportunità offerte dall’ai. Opportunità che, se introdotte con logiche manageriali, permettono di aiutare meglio gli assistiti e ridisegnare un’organizzazione più capace di generare benessere ed efficacia nel lavoro di persone e volontari che operano al loro interno. Siamo quindi pronti ad accogliere richieste di informazioni e di intervento anche in quest’ottica". Gli Ets interessati possono chiedere supporto al Gruppo Manager per il Sociale scrivendo a mxs.lombardia@manageritalia.it. "Grazie al confronto e al dialogo con le imprese, le università, le ammirazioni pubbliche e gli enti del terzo settore siano arrivati per primi, come Comunità europea, a normare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale affinché questo innovativo e sorprendere strumento possa porsi in sintonia con i valori europei, mantenendo al centro la tutela della persona", commenta l'europarlamentare Brando Benifei che conclude: "L’Ai può contribuire a migliorare e incrementare la produttività in tutti gli ambiti, dal profit al non profit, ma dobbiamo essere sicuri che si utilizzino sempre dati di qualità, una maggiore sicurezza nel senso più ampio del termine e soprattutto un controllo umano ed etico nel rispetto dei diritti delle persone". Il convegno ha messo al centro della discussione il ruolo dei manager nel guidare l'innovazione sociale con uno sguardo concreto alle opportunità offerte dall’Ai per terzo settore. A parlarne sono stati: Maria Paola Lovesio, professionista specializzata in tecnologia, innovazione e trasformazione digitale ed Emilio Bertolotti, esperto nella progettazione di algoritmi avanzati. Secondo un’analisi condotta da Manageritalia Lombardia (dati Istat e Runts) in Italia circa il 65-70% degli Ets non ha personale dipendente e si basa esclusivamente sul volontariato. Il 20-25% ha un piccolo numero di dipendenti (da 1 a 5), una quota molto ridotta (5-7%) ha da 6 a 20 dipendenti e solo il 2-3% degli Ets ha una struttura più complessa e dimensioni medio-grandi con oltre 20 dipendenti. Numeri che dimostrano come in tali realtà, proprio per il ridotto numero di addetti, spesso manchino le competenze adeguate per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’AI; quest’ultima, infatti, è spesso sotto utilizzata, se non per creare contenuti creativi, lasciando inesplorate le potenzialità del mezzo, che invece può contribuire a migliorare la gestione dei processi interni, la gestione del personale, i processi contabili e finanziari; favorire il monitoraggio dei risultati dei progetti realizzati; perfezionare le raccolte fondi per l’ente attraverso la personalizzazione delle campagne di fundraising in base ai comportamenti e preferenze dei donatori e molto altro. Opportunità che, per essere colte nella loro interezza, richiedono necessariamente di un maggior ricorso alla managerialità e alle competenze, elementi che sono alla base dell’impegno del Gruppo manager per il sociale di Manageritalia Lombardia. Il Gruppo manager per il sociale di Manageritalia Lombardia è nato nel 1999 per mettere a disposizione delle organizzazioni di volontariato del territorio, e successivamente di tutte le realtà che operano nel mondo del non profit, le competenze professionali acquisite dagli associati nel corso del loro percorso lavorativo. Ad oggi vede la partecipazione gratuita di oltre 300 manager, pensionati e in attività, attivi nella riorganizzazione, gestione progetti, fundraising e tanto altro. Sono oltre 355 i progetti che hanno potuto godere della loro consulenza per aiutare e far cresce l’inclusività e l’attenzione verso i più fragili.
(Adnkronos) - Una Fiat 500e con guida autonoma senza conducente è partita oggi dalla stazione della metropolitana Famagosta di Milano e ha raggiunto la zona di Cantalupa, punto di accesso all’autostrada A7 in direzione Milano. Si tratta di un test sperimentale, per verificare come la tecnologia a guida autonoma possa promuovere la mobilità multimodale, nell'ambito del progetto 'Serravalle Future Drive'. L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra la società e il team Aida (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Politecnico di Milano, nell'ambito del programma di ricerca del centro nazionale Most, è stata presentata oggi nell'auditorium della sede di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. Ha l'obiettivo - viene spiegato in una nota di Most, Fnm, Milano Serravalle e Politecnico di Milano - di "testare l’efficacia di un servizio di navetta autonoma condivisa in scenari di traffico reali e come questo possa contribuire alla costruzione di una mobilità più sostenibile, intelligente e interconnessa". Serravalle Future Drive è il primo esperimento in Italia che collega hub periferici, connessi alla rete autostradale a nodi di trasporto urbano, sfruttando le potenzialità della guida autonoma. Il progetto mira a ridurre la congestione nelle aree cittadine e promuovere l’uso del trasporto pubblico, integrando soluzioni innovative con le infrastrutture esistenti. Chi ha partecipato alla presentazione ha potuto seguire da vicino il comportamento della navetta autonoma, una Fiat 500e fornita dal partner tecnico Fassina e dotata di un sistema di guida autonoma basato su intelligenza artificiale, sviluppato dal Politecnico di Milano. "Il veicolo, equipaggiato con la tecnologia per raccogliere e analizzare dati in tempo reale, ha affrontato in completa autonomia - viene sottolineato nella nota - situazioni complesse come immissioni e uscite autostradali, in condizioni di traffico variabile, mostrando concretamente le potenzialità della tecnologia in un contesto urbano-autostradale integrato". “Serravalle Future Drive rappresenta il primo progetto in Italia che unisce concretamente il mondo autostradale con quello urbano attraverso la tecnologia della guida autonoma. È una sfida pionieristica che Milano Serravalle ha voluto cogliere, consapevole dell’importanza strategica di integrare infrastrutture esistenti e innovazione per costruire una mobilità davvero intermodale, sostenibile e al servizio dei cittadini”, ha commentato Elio Catania, presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. “Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto così ambizioso, che pone Milano al centro dell’innovazione tecnologica e apre nuove prospettive per la mobilità del futuro”, ha dichiarato Ivo Roberto Cassetta, amministratore delegato di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. “Questa iniziativa - ha aggiunto - rappresenta un passo concreto verso una mobilità più sostenibile, efficiente e attenta alle esigenze del territorio". “Questo progetto sperimentale di una navetta autonoma multimodale segna un nuovo passo nel percorso del team Aida verso una mobilità sempre più sostenibile. L’interconnessione tra diversi scenari di traffico rappresenta un’evoluzione concreta verso soluzioni di trasporto pubblico più flessibili e capillari, valorizzando il know-how maturato dal Politecnico di Milano nelle attività di ricerca e sperimentazione su veicoli autonomi, sia in pista che su strada pubblica”, ha affermato il professor Sergio Matteo Savaresi del Politecnico di Milano, responsabile scientifico del progetto Aida. “Un esempio concreto di come la tecnologia possa diventare leva di connessione intelligente tra punti strategici del territorio che oggi sfuggono alle reti tradizionali della mobilità. È un modello di mobilità che crea valore rendendo il territorio più accessibile, funzionale e connesso”, ha dichiarato Gianmarco Montanari, direttore generale del centro nazionale per la mobilità sostenibile Most.