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(Adnkronos) - Giulia De Lellis e Tony Effe sono in vacanza, ma separati. L'influencer si trova al momento in un esclusivo resort in compagnia di alcune amiche. Il rapper romano, invece, si sta godendo dei giorni di relax in Sicilia, a Lipari. La distanza tra i due ha alimentato indiscrezioni, c'è chi parlava già di crisi e di un momento di tensione tra la coppia. Ma a chiarire la situazione è stata la stessa Giulia che sui social ha dichiarato: "Fa bene alla persona e fa bene alla relazione". Nonostante Giulia e Tony siano in attesa della loro prima figlia, che si chiamerà Priscilla, i due continuano a mantenere un profilo riservato sulla gravidanza, condividendo solo sporadicamente qualche scatto o storia su Instagram. Ma negli ultimi giorni i due hanno pubblicato sui rispettivi profili alcune immagini della loro vacanza. E Giulia ha voluto rispondere pubblicamente a chi le chiedeva spiegazioni sulla vacanza in solitaria: "Se siete fidanzate con qualcuno che prova a dirvi di non fare una vacanza con le vostre amiche, scappate. Io divento pazza quando leggo queste cose... non esiste che un fidanzato o una fidanzata vieti di passare del tempo con gli amici". E poi sottolinea l'importanza dell'indipendenza in una relazione: "Per me è sacrosanto, nessuno può vietarvi una cosa del genere e chi lo fa non vi vuole davvero bene. Non mi mandate questi messaggi, piuttosto lavoriamo su queste relazioni malsane".
(Adnkronos) - "L’associazione Professionitaliane, che rappresenta 23 ordini e collegi professionali, rinnova l’urgenza della definizione di una riforma delle professioni. A oltre un decennio dalla riforma del 2012, il sistema normativo che regola gli ordini professionali risulta frammentato, disomogeneo e in molti casi obsoleto. Molti ordinamenti professionali risalgono a più di trent’anni fa, con norme superate dai cambiamenti legislativi e giurisprudenziali intervenuti nel frattempo". E' quanto si legge in una nota Professionitaliane. "Professionitaliane - spiega - sollecita un intervento normativo che assicuri l’armonizzazione dei principi generali su organizzazione, accesso, formazione continua e sistemi elettorali degli ordini; il rispetto delle competenze professionali, evitando sovrapposizioni e conflitti tra Albi diversi; l’introduzione di regole uniformi su voto a distanza, quote di genere e rappresentanza territoriale; una cornice normativa moderna per le aggregazioni professionali e le nuove forme di esercizio e il rafforzamento del principio di sussidiarietà". "Una riforma strutturata e condivisa - continua - capace di rilanciare il ruolo strategico delle professioni nel tessuto economico e sociale del Paese, non può più attendere. Professionitaliane conferma la piena disponibilità a collaborare con il governo per garantire un’evoluzione ordinistica che sia al passo con le sfide contemporanee".
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.