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(Adnkronos) - L'ordine d'arrivo del Gp di Abu Dhabi, ultima gara del Mondiale 2025, con le classifiche finali del campionato vinto da Lando Norris. 1. Max Verstappen (Red Bull) 58 giri - 1h26'07''469 2. Oscar Piastri (McLaren) + 12''594; 3. Lando Norris (McLaren) + 16''572; 4. Charles Leclerc (Ferrari) + 23''279; 5. George Russell (Mercedes) + 48''563; 6. Fernando Alonso (Aston Martin) + 1'07''562; 7. Esteban Ocon (Haas) + 1'09''876; 8. Lewis Hamilton (Ferrari) + 1'12''670; 9. Lance Stroll (Sauber) + 1'14''523; 10. Oliver Bearman (Haas) + 1'16''166; 11. Nico Hulkenberg (Sauber) + 1'19''014; 12. Gabriel Bortoleto (Sauber) + 1'21''043; 13. Carlos Sainz (Williams) + 1'22''158; 14. Yuki Tsunoda (Red Bull) + 1'23''794; 15. Kimi Antonelli (Mercedes) + 1'24''399; 16. Alexander Albon (Williams) + 1'30''327; 17. Isack Hadjar (RB) + 1 giro; 18. Liam Lawson (RB) + 1 giro; 19. Pierre Gasly (Alpine) + 1 giro; 20. Franco Colapinto (Alpine) + 1 giro. 1. Lando Norris (McLaren) - 423 punti; 2. Max Verstappen (Red Bull) - 421 punti; 3. Oscar Piastri (McLaren) - 410 punti; 4. George Russell (Mercedes) - 319 punti; 5. Charles Leclerc (Ferrari) - 242 punti; 6. Lewis Hamilton (Ferrari) - 156 punti; 7. Kimi Antonelli (Mercedes) - 150 punti; 8. Alexander Albon (Williams) - 73 punti; 9. Carlos Sainz (Williams) - 64 punti; 10. Fernando Alonso (Aston Martin) - 56 punti; 11. Isack Hadjar (Racing Bulls) - 51 punti; 12. Nico Hulkenberg (Kick Sauber) - 49 punti; 13. Oliver Bearman (Haas) - 42 punti; 14. Liam Lawson (Racing Bulls) - 38 punti; 15. Esteban Ocon (Haas) - 38 punti; 16. Lance Stroll (Aston Martin) - 34 punti; 17. Yuki Tsunoda (Red Bull) - 33 punti; 18. Pierre Gasly (Alpine) - 22 punti; 19. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) – 19 punti; 20. Franco Colapinto (Alpine) – 0 punti.
(Adnkronos) - "Il filo conduttore delle startup è ambientale e tecnologico. L’obiettivo ambientale deve permeare le nostre azioni, perché significa essere più moderni, raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma gli obiettivi di decarbonizzazione per un Paese come l'Italia sono anche opportunità, perché è un'opportunità di qualificazione. Noi siamo importanti nel mondo, essendo il quarto Paese esportatore, avendo un terzo del nostro prodotto interno lordo, quindi della nostra ricchezza italiana, legato all'esportazione. Perché facciamo i prodotti migliori, non perché facciamo i prodotti che costano meno. E questo, automaticamente, è l'innovazione, la tecnologia, la genialità di questo Paese". E' quanto ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, in occasione della cerimonia di premiazione delle migliori startup italiane che hanno partecipato al bando '7 idee per cambiare l’Italia', promosso da L’Espresso. Il ministro, durante l’evento ospitato presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, ha poi commentato la questione controversa del costo energetico delle nuove tecnologie: “Questo aspetto non è risolvibile da un giorno all'altro. Noi siamo, purtroppo, un Paese che dipende ancora tanto dai combustibili fossili, anche se devo dire che dopo tre anni di governo noi abbiamo raggiunto un punto di equilibrio importante, che è quello di avere metà rinnovabile e metà da gas, di non avere più la produzione da carbone, tolto una piccola quantità in Sardegna, e di avere le rinnovabili che hanno raggiunto anche un punto per stare in piedi da sole senza incentivi da parte dello Stato. Questo è il grande goal che dobbiamo valorizzare e naturalmente far crescere e modernizzare. Quindi la tecnologia, la modernizzazione, l'innovazione sono il contributo che viene dato, in questo caso, all'energia, che è un veicolo di sfida per il Paese”. Per Pichetto Fratin il tema della sicurezza è molto importante ma anche molto vasto: non solo sicurezza fisica del lavoratore ma anche sicurezza nel prezzo. “Certo, noi siamo un Paese ancora abbastanza vulnerabile ma abbiamo fatto passi avanti”.
(Adnkronos) - "L’obiettivo è riuscire ad arrivare decarbonizzati al 2050". Lo ha detto oggi l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. "Per arrivarci, siccome il 2050 è terribilmente vicino, stiamo inaugurando oggi cabine elettriche che nel 2050 saranno a metà vita utile - ha spiegato l'ad- . Se non seguiamo una roadmap rigorosa non ci arriveremo. Abbiamo i nostri punti di passaggio al 2030-2035-2040 e gli obiettivi di decarbonizzazione si possono raggiungere solo centrando questi target". Per conseguire gli obiettivi prefissati "ci sono condizione esogene complicate e opportunità da valutare" ha avvertito Mazzoncini, ribandendo come quello dei data center sia "un grande tema". "Sono necessari per la competitività del nostro Paese, per avere la proprietà dei nostri dati qua, non negli Usa o in Cina, ma sono molto 'demanding' in termini energetici". Il rischio nel prossimo periodo "è che possano essere affrontati prevalentemente con il termo elettrico, quindi bisognerà come capire come lavorare sul carbon capture e storage e capire quali siano le prospettive di decarbonizzazione di un’energia necessaria per alimentare l’intelligenza artificiale che rappresenta il principale trend di crescita della domanda elettrica".