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(Adnkronos) - Sulla spettacolare vittoria della Juve contro l'Inter per 4-3 oggi, sabato 13 settembre, c'è la firma di Vasilije Adzic. Ma chi è il gioiellino bianconero che ha deciso il derby d'Italia con un gol da incorniciare in pieno recupero? Montenegrino, classe 2006, Adzic è un centrocampista capace di abbinare ottime doti fisiche a notevoli qualità tecniche e già da qualche anno è considerato uno dei maggiori talenti del calcio balcanico. Nato a Niksic, in Montenegro, il 12 maggio 2006, Adzic ha già incantato a livello giovanile e ha rappresentato il suo Paese con tutte le selezioni giovanili, prima di essere convocato dall'Under 21. Nell’aprile 2022 ha debuttato in prima squadra con il Buducnost, trovando subito il gol nel 4-0 rifilato dai suoi all’Arsenal Tivat. Una rete che fa di lui il secondo marcatore più giovane nella storia del massimo campionato montenegrino. Arrivato alla Juve nell'estate 2024, avrebbe dovuto far parte della squadra Next Gen in Serie C. Poi, il super pre-campionato dell'anno scorso ha portato Thiago Motta ad aggregarlo alla prima squadra. Con Tudor, la svolta. La rete segnata contro l'Inter è la sua prima con la maglia bianconera. La prestazione del montenegrino contro l'Inter è stata commentata anche dal tecnico della Juve Igor Tudor: "Da 5-6 mesi lavoriamo su di lui, crediamo che sia forte. Abbiamo provato a cambiargli quelle abitudini che non ci piacevano e lo ha accettato. Ha qualità enormi, un tiro raro, una bella gamba, corsa e umiltà. Ora deve prendere questo gol per avere più motivazione per continuare a lavorare".
(Adnkronos) - Quando si parla dell’importanza di fare sistema “credo che ognuno debba provare a fare al meglio possibile il lavoro che è capace di fare. Nessuno si deve inventare, ognuno si deve concentrare su quello che è il suo mandato e quello che ritiene di far meglio. L’azienda che rappresento fa raccolta e trattamento rifiuti, e dunque ci concentriamo sul tema del recupero. Serviamo circa 4 milioni di abitanti e il nostro obiettivo principale all'interno di questa filiera, che non riguarda solo il legno ma tutto il tema del recupero di materia, è quello di intercettare il più possibile, in maniera pulita, i materiali che passano all'interno delle case”. Lo afferma Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente al convegno ‘Il futuro del mondo legno: economia circolare e risorse forestali’ a Mantova, organizzato da Rilegno e Conlegno. Questo processo di recupero “viene già fatto per alcuni materiali in maniera più diffusa sul territorio - aggiunge - In altri casi, come quello del legno, si devono dotare i nostri territori di una rete importante di centri di raccolta, che consentano ai cittadini, e in parte anche alle piccole imprese che producono pochi materiali di scarto, di avere dei punti vicini, comodi e aperti il più possibile dove portare i materiali che possono essere recuperati”. Con il progredire delle tecniche di recupero, divisione e riciclaggio dei materiali “oggi è possibile recuperare anche il legno ‘sporco’, con impurità o con dentro pezzi di vetro o ferro”. “Il primo tema è quindi quello di far bene il recupero e garantire la qualità dei materiali riciclati - conclude - poi si deve lavorare su come utilizzare questi materiali riciclati per produrne di nuovi, composti esclusivamente da legno riciclato. Per fare questo abbiamo stipulato pochi mesi fa un accordo, grazie anche alla cooperazione e al supporto di Rilegno, con un gruppo significativo di imprese che acquistano, utilizzano o commercializzano questi materiali”.
(Adnkronos) - "Acea come operatore infrastrutturale ha l’obbligo di coniugare il passato e la tradizione con l’innovazione e il futuro". Ad affermarlo è Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo, illustrando al Meeting di Rimini i progetti di digitalizzazione e trasformazione. La società sta sperimentando sia la robotica sia l’intelligenza artificiale. "Con i cani robot e i droni effettuiamo ispezioni preventive, aumentando la sicurezza dei nostri dipendenti. Proprio a luglio abbiamo siglato un importante accordo con l’Istituto Italiano di Tecnologia", ha ricordato Pastorello. L’innovazione per Acea non è solo tecnologia ma anche attenzione alle persone: "In quest’ultimo anno abbiamo incontrato 5.000 dipendenti in tutta Italia, portando la voce dell’azienda anche in Europa, dal World Economic Forum in poi. Non si può parlare di innovazione senza mettere la persona al centro". Tra i benefici concreti della digitalizzazione, Pastorello ha citato "efficienza, perché consente di rilevare e risolvere più rapidamente i guasti, e sicurezza, perché permette di evitare che le nostre squadre si trovino in situazioni di pericolo, grazie all’impiego dei droni nelle ispezioni".