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(Adnkronos) - Tiziano ferro tornerà live nei principali stadi italiani nel 2026 con 10 date nelle principali città del nostro paese. Il tour 'STADI26' è prodotto e organizzato da Live Nation. I biglietti del tour saranno disponibili in anteprima per i membri del fanclub ufficiale a partire dalle ore 11 di mercoledì 17 settembre fino alle ore 11 di giovedì 18 settembre. I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario ai biglietti a partire dalle ore 11 di mercoledì 17 settembre fino alle ore 11 di venerdì 19 settembre. Dalle ore 11 di giovedì 18 settembre i biglietti saranno disponibili in prevendita per tutti gli utenti iscritti a My Live Nation. Per accedere alla prevendita basterà registrarsi gratuitamente su livenation.it/tizianoferro. La vendita generale sarà aperta dalle ore 12 di venerdì 19 settembre su livenation.it/tizianoferro. Questo il calendario di 'STADI26': 30 maggio 2026 Lignano - Stadio Teghil, 6 giugno 2026 Milano - Stadio San Siro, 10 giugno 2026 Torino - Allianz Stadium, 14 giugno 2026 Bologna - Stadio Dall’Ara, 18 giugno 2026 Padova - Stadio Euganeo, 23 giugno 2026 Napoli - Stadio Diego Armando Maradona, 27 giugno 2026 Roma - Stadio Olimpico, 3 luglio 2026 Ancona - Stadio Del Conero, 8 luglio 2026 Bari - Stadio San Nicola, 12 luglio 2026 Messina - Stadio San Filippo. Radio Italia Solomusicaitaliana è la radio ufficiale del tour. L’annuncio dell’atteso ritorno dal vivo (che esordirà a tre anni di distanza dall’ultimo tour che ha visto Ferro cantare davanti a 570 mila spettatori) arriva dopo la pubblicazione del nuovo singolo di Ferro 'Cuore Rotto', canzone che ha debuttato lo scorso venerdì in vetta alla classifica dei brani più programmati dalle radio italiane e in altre 4 classifiche Earone. 'Cuore Rotto', scritto da Ferro e prodotto da Marz, Zef e Marco Sonzini, è disponibile in digitale e in programmazione nelle radio italiane e segna anche il debutto della nuova squadra che accompagna il nuovo viaggio artistico di Ferro. Accanto a lui, infatti, Paola Zukar e la sua Big Picture Management e l’etichetta discografica Sugar Music, collaborazione che si aggiunge al rinnovo editoriale con Sugar Music Publishing. Cantautore, autore e produttore, Ferro (nato a Latina il 21 febbraio 1980) ha venduto più di venti milioni di dischi nel mondo. A dare il via alla sua ventennale carriera è stato il singolo 'Xdono' (che ottenne il terzo posto nella classifica dei singoli più venduti in Europa nel 2002) seguito dal primo album 'Rosso relativo' che con oltre due milioni e mezzo di copie vendute nel mondo è uno dei dischi italiani più venduti della storia. Ad oggi ha all’attivo 9 album e una raccolta 'best of' che lo hanno reso uno dei più influenti e innovativi cantautori italiani contemporanei e uno degli artisti italiani più apprezzati e famosi in Italia e nel mondo. Oltre che in lingua italiana, Ferro canta in inglese, spagnolo, portoghese e francese e nel corso della sua carriera ha più volte collaborato con importanti artisti della scena musicale italiana e mondiale. In oltre 20 anni di carriera ha ottenuto numerosi premi, candidature e riconoscimenti tra i più importanti a livello nazionale e internazionale ed è membro votante della giuria dei Grammy Award.
(Adnkronos) - Digithon guarda verso il futuro e si trasforma in Fondazione. L'annuncio è arrivato nella tarda serata a Bisceglie al termine della decima edizione. A farlo l'ideatore della manifestazione, Francesco Boccia. "Penso -ha detto- che la scelta che Confindustria Bari-Bat ha fatto con l'associazione Digithon di trasformarsi in fondazione, dà le gambe ad un progetto che è molto più grande di noi e per questa ragione quella di quest'anno è stata la mia ultima premiazione, nel senso che Digithon andrà avanti con una struttura molto più solida che avrà Confindustria Bari-Bat come principale partner, con l'associazione Digithon con la presidente Letizia D'Amato e tutte le persone che l'hanno animata finora, e molti dei partner storici della manifestazione entreranno nella Fondazione, a partire dal Politecnico di Bari. E sono lieto di annunciare che il professor Michele Ruta, ordinario del Politecnico di Bari , professore ordinario del Politecnico di Bari e delegato del rettore alla transizione digital è il nuovo presidente della Fondazione", ha sottolineato Boccia. E Boccia ha ricordato che "il primo decennio della manifestazione è stata davvero la semina, io l'ho intesa così, nel senso che abbiamo messo ogni anno un seme nuovo che è germogliato e ci ha consentito di fare un salto di qualità che in parte avete visto con alcune delle start-up che ora sono diventate aziende di successo. Adesso inizia una storia nuova che sono sicuro che sarà ancora più bella, ancora più avvincente, ancora più in grado di realizzare i sogni di centinaia e centinaia di ragazzi che da tutta Italia arrivano qui in Puglia e speriamo, come dice Mario Aprile presidente di Confindustria Bari-Bat, restino qui in Puglia", ha concluso.
(Adnkronos) - 'Matriarche e Memorie'. È questo il tema della Giornata mondiale dell'elefante (World Elephant Day) di quest’anno, celebrata come ogni anno il 12 agosto. La Giornata 2025 ha infatti un focus sul ruolo cruciale delle femmine di elefante nel guidare e preservare la storia dei loro branchi. Così il Wwf in una nota in cui ricorda che la leadership del branco di elefanti è affidato ad una femmina adulta ed esperta che è responsabile di guidare il gruppo, prendere decisioni cruciali su dove andare a reperire acqua e cibo e su come reagire ai pericoli. La Giornata mondiale dell’elefante è anche occasione, per il Wwf, di lanciare l’allarme sullo stato di conservazione di queste specie, promuovendo le azioni di conservazione che contrastano bracconaggio, commercio di avorio, perdita di habitat e conflitti con l’uomo, e sensibilizzando sul ruolo chiave che gli elefanti svolgono negli ecosistemi e sul loro valore culturale. In 8 Paesi asiatici (Cambogia, Cina, Laos, Indonesia, Malesia, Myanmar, Thailandia e Vietnam) restano fra gli 8-11mila elefanti in natura. La popolazione residua di elefante asiatico oggi occupa appena il 5% del suo areale storico. Conosciuti come 'ingegneri dell'ecosistema e giardinieri della foresta', gli elefanti asiatici svolgono un ruolo cruciale - spiega il Wwf - disperdendo semi e sostanze nutritive attraverso i loro escrementi mentre si spostano, creando percorsi nelle foreste dense e modificando gli habitat forestali a beneficio di altri animali. Anche le loro impronte possono formare piccoli ecosistemi che fungono da habitat per organismi come alcuni anfibi. La perdita e la frammentazione degli habitat, i conflitti con l'uomo e il bracconaggio hanno causato un allarmante declino della popolazione: in alcuni Paesi sono rimasti solo poche centinaia di individui in natura. La coesistenza è certamente un fattore chiave per garantire un futuro all’elefante. L’India è il paese dove è presente la più grande popolazione di elefante asiatico (la popolazione di elefanti in questo paese si attesta tra i 25-30mila individui, pari a quasi due terzi della popolazione globale di elefanti asiatici). "Nel complesso, il mantenimento della più grande popolazione esistente di elefanti selvatici al mondo, in un contesto fortemente antropizzato come quello indiano - spiega il Wwf - è reso possibile da un solido quadro istituzionale, politico e giuridico dedicato alla conservazione". Anche gli elefanti africani si trovano ad affrontare forti difficoltà. Il loro numero è drasticamente crollato, passando dai 12 milioni stimati circa un secolo fa ai 415mila riportati nell’ultimo censimento. Le due specie presenti sono l’elefante di savana (Loxodonta africana), classificato come 'in pericolo', e l’elefante di foresta (Loxodonta cyclotis), inserito tra le specie in 'pericolo critico'. Il bracconaggio resta la causa principale del declino di entrambe le specie: si stima che ogni anno, infatti, vengano uccisi circa 20mila elefanti per il commercio illegale di avorio. A questo si aggiungono le uccisioni generate dai conflitti con le comunità locali, in crescita a causa della deforestazione (trasformazione di aree di foresta e savana in coltivazioni), carenza di cibo o di acqua. Da oltre 30 anni il Wwf porta avanti programmi di conservazione in Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo e Gabon come le azioni di mitigazione dei conflitti con l’uomo, lo sviluppo del programma 'Zero Poaching', la collaborazione con il programma Traffic per ridurre il commercio di avorio, il lavoro di sostegno alle comunità locali attraverso lo sviluppo di attività economiche sostenibili, l’educazione ambientale, l’assistenza medica e il sostegno alla scolarizzazione. Grazie al progetto 'Una foresta per gli elefanti', nel territorio del Tridom (Gabon, Camerun, Repubblica del Congo) il Wwf sta realizzando azioni di studio e monitoraggio tramite fototrappole, analisi genetiche e tagging, rafforzamento del sistema antibracconaggio, aumentando le risorse disponibili per gli uffici che lavorano sul campo, le tecnologie avanzate e la formazione delle guardie. Il progetto prevede, inoltre, un’intensa attività finalizzata a migliorare la convivenza tra elefanti e comunità locali, tramite azioni volte a mitigare i conflitti attraverso un nuovo approccio, denominato Safe, che punta al raggiungimento di 5 obiettivi generali misurabili: sicurezza per le persone, sicurezza per la fauna selvatica, protezione delle proprietà umane, protezione dell’habitat, monitoraggio efficace.