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(Adnkronos) - “Oggi per i pazienti con disturbo dello spettro della neuromielite ottica (Nmosd) ci sono farmaci innovativi, capaci di portarci vicino al 100% del blocco dell'evoluzione della malattia, cosa che nel passato non era possibile. Il diritto ad accedere a queste cure è quindi fondamentale, come lo è anche il diritto ad avere la possibilità di guardare al futuro”. Così Mario Alberto Battaglia, socio fondatore e vice presidente di Ainmo e direttore generale Aism, partecipando all’incontro in cui Astrazeneca, assieme ad Alexion - AstraZeneca rare Disease, ha annunciato l’approvazione al rimborso di ravulizumab negli adulti affetti da Nmosd positivi all'anticorpo anti-aquaporina-4 (Aqp4) (Ab+). Per questi pazienti è fondamentale che ci siano dei “centri di riferimento”, poiché, spiega Battaglia, “le persone devono poter trovare nella loro realtà territoriale professionisti in grado di fare una diagnosi tempestiva e accurata, e di seguire il paziente. Sono infatti necessari un monitoraggio e una cura continuativi per dare alla persona la possibilità di vivere la propria vita oltre la malattia. L'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), insieme alle persone con neuromielite ottica, ha scelto di dare vita all'Associazione italiana neuromielite ottica in quanto è giusto che ci sia un'associazione di riferimento per ogni malattia e ci siano delle persone in prima linea, protagonisti delle loro scelte e in grado di difendere i loro diritti. Questa è l’essenza di Ainmo - conclude - che si fonda sulle tre parole chiave che devono caratterizzare sempre un'associazione: persone, ricerca e diritti”.
(Adnkronos) - Lidl Italia, catena della gdo con 750 punti vendita su tutto il territorio nazionale, ha inaugurato oggi la sua prima Direzione Regionale in Sardegna, ad Assemini, in provincia di Cagliari. La struttura, realizzata grazie ad un investimento sul territorio di 70 milioni di euro, ospita il dodicesimo centro logistico di Lidl in Italia. Oltre a generare un indotto significativo, questo progetto ha contribuito alla creazione di più di 140 nuovi posti di lavoro per un organico complessivo di circa 650 persone impiegate dall’Insegna in tutta l’Isola. Questo importante investimento si colloca all’interno di un percorso di crescita aziendale che prevede, per i prossimi sei mesi, un investimento complessivo di 400 milioni di euro per l’apertura di 40 punti vendita. Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia, ha così commentato: “Siamo molto orgogliosi di inaugurare oggi la Direzione Regionale di Assemini, abbiamo realizzato questo straordinario progetto con grande determinazione alla luce della rilevanza strategica che riveste per noi e per la comunità sarda. Il primo punto vendita di Lidl in Sardegna è stato aperto nel 2002 e da allora il riscontro dei clienti è sempre stato molto positivo portandoci ad ampliare la nostra presenza. Con questa nuova struttura vogliamo dare ulteriore slancio al nostro sviluppo sull’Isola perseguendo una crescita responsabile che unisce innovazione e sostenibilità. Ringrazio tutte le persone che hanno reso possibile tutto questo: dai preziosi partner esterni, alle istituzioni locali con cui abbiamo collaborato proficuamente, e non per ultimi, tutti i colleghi che hanno dato il loro fondamentale contribuito”. La realizzazione della nuova Direzione Regionale nasce dall’esigenza di Lidl Italia di far fronte alla continua espansione sul territorio e consentirà di accorciare le distanze e ridurre significativamente i km percorsi per l’approvvigionamento degli attuali 23 punti vendita sardi, con un conseguente risparmio in termini ambientali. La struttura, che sarà operativa dal 1° ottobre, permetterà di migliorare il servizio al cliente finale e allo stesso tempo di compiere un passo in avanti verso una logistica sempre più sostenibile ed efficiente con un risparmio di più di 5.000 tonnellate di CO2. Il centro logistico si estende su una superficie complessiva coperta di oltre 37.000 mq, ha una capacità di stoccaggio di 25.000 posti pallet, oltre a disporre di 101 baie di carico e 45 posti TIR. Il progetto, inoltre, risponde ai criteri di uno sviluppo edilizio sostenibile. La nuova Direzione Regionale, infatti, è dotata di un impianto fotovoltaico da 2.688 kW in grado di coprire circa il 50% del fabbisogno energetico del centro, ovvero l’equivalente dell’energia utilizzata da 1.350 abitazioni. L’edificio è alimentato con energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili e dispone di un sistema per il recupero delle acque piovane. Infine, il rivestimento esterno è frutto di uno studio che permette di mitigare anche l’impatto visivo della struttura all’interno del contesto circostante.
(Adnkronos) - "Il progetto che presentiamo oggi nella sede di Rea Dalmine è un ottimo esempio di cooperazione tra imprese, A2A e il gruppo Green Thesis proprietario del termovalorizzatore e di buona amministrazione perché ci sono diversi comuni coinvolti che hanno saputo coordinarsi per consentire un attraversamento della nostra infrastruttura di teleriscaldamento in una delle zone più antropizzate d'Europa. Non era semplice portare i sei chilometri di condutture dalla Rea Dalmine fino alla città di Bergamo". Lo ha detto all’Adnkronos l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini in occasione della presentazione del progetto di sviluppo della rete di teleriscaldamento da Dalmine a Bergamo. "È un progetto molto importante – ha spiegato Mazzoncini - perché il teleriscaldamento di quarta generazione, che consente di utilizzare il calore di scarto, è il futuro: consente di portare calore decarbonizzato alle abitazioni. Siamo automaticamente compatibili con la direttiva europea ‘Case Green’. La direttiva prevede, entro un periodo che va tra il 2035 e il 2040, che anche le abitazioni riducano il loro impatto di CO2. Questo si può fare ovviamente in maniera passiva, con cappotti e serramenti, oppure decarbonizzando la sorgente di energia, ed è quello che stiamo facendo". La rete di Bergamo "oggi è una rete di 87 chilometri e l'estensione prevista è di 22. Questo dà l'idea della quantità di calore che si riesce a portare – sottolinea Mazzoncini - L'efficienza dell'impianto di Rea Dalmine, che già produceva energia elettrica, passa dal 27% all'80%. A dimostrazione di quanto sia importante in questi impianti il recupero di energia elettrica e del calore. Il recupero del calore è particolarmente importante nelle città del Nord Italia, come appunto Dalmine o Bergamo, che durante l'inverno hanno bisogno di molto calore ed è tra l'altro il periodo dell'anno in cui abbiamo meno rinnovabili, poiché il sole d'inverno spinge di meno. Quindi è un bel progetto di cui siamo molto orgogliosi".