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(Adnkronos) - Si chiama 'summer sad', nota anche come 'Mal d’estate'. Si tratta di una forma meno comune del disturbo affettivo stagionale (sad), caratterizzato da episodi depressivi durante i mesi estivi, che si sia al lavoro o in vacanza. È riconosciuto dalla comunità scientifica come una delle tante espressioni della depressione. Secondo studi recenti, questa condizione riguarda fino al 2% della popolazione, con prevalenza nelle donne. Il 'summer sad' porta alla luce un’emozione tanto diffusa quanto poco compresa: la tristezza. Eppure, conoscerla è importante per affrontare i cambiamenti e capire quando qualcosa non va. "Nei disturbi dell’umore, la tristezza si prolunga per giorni, rendendo più difficile concentrarsi, lavorare e vivere a pieno la quotidianità. Riconoscerla, accoglierla e imparare a gestirla è fondamentale per mantenere un equilibrio emotivo e relazionale, anche in ambito lavorativo dove può ridurre la concentrazione e la produttività, inibire la comunicazione e la motivazione o rendere più difficili le relazioni con colleghi e manager", spiega Diego Scarselli, psicologo e psicoterapeuta, operations manager di Stimulus Italia by Telus health. Sentirsi tristi dopo una delusione o un cambiamento, in periodi di transizione o stanchezza o in giornate particolarmente stressanti o solitarie è naturale. Diventa invece necessario approfondire questo sentimento quando è costante e non passa, quando cioè si associa a un senso di vuoto, colpa o isolamento o quando interferisce con la vita quotidiana o professionale. Non tutta la tristezza è uguale. Esistono momenti in cui ci si sente stanchi e altri in cui il peso emotivo diventa più difficile da portare. "Distinguiamo la tristezza in passeggera o ricorrente e persistente. La prima è legata a contesti specifici: un lunedì grigio, un progetto andato male, un ricordo improvviso. Può durare alcune ore o giorni, ma tende a diminuire con il tempo o con piccole azioni. La seconda, invece, è più profonda, costante, a volte senza un motivo apparente. Può essere un segnale di malessere più ampio, come un episodio depressivo o un burnout", continua Scarselli. Ma come capire se la tristezza nasconde un problema più profondo? "Se ci sentiamo giù da più di due settimane, se perdiamo interesse per ciò che ci piaceva, o se energia e motivazione calano drasticamente, è importante chiedere aiuto a un esperto e approfondire", conclude Scarselli. Vi sono tuttavia delle strategie pratiche e dei consigli che permettono di affrontare questo sentimento, sia nei momenti passeggeri sia in presenza di un malessere più persistente. Come superare allora la tristezza? Ecco dieci consigli degli psicologi per prendersi cura di sé. Nei momenti più difficili, vi sono piccole azioni quotidiane che possono fare la differenza. 1) Attiva i tuoi sensi con piccoli piaceri quotidiani. Inizia la giornata con un rituale che coinvolga tutti i tuoi sensi: il profumo del caffè, il calore della tazza tra le mani, il suono dell’acqua che bolle. Anche una semplice colazione può trasformarsi in un momento di presenza e connessione. Dedicare attenzione consapevole ai gesti ordinari, aiuta a radicarci nel presente e ridurre il flusso continuo dei pensieri negativi. 2) Concediti una trasgressione alimentare consapevole. A volte ci imponiamo regole troppo rigide, anche sul cibo. In un momento di tristezza, puoi offrirti una coccola: un dolce che ami, una colazione diversa, un sapore che ti ricorda un momento felice. Non si tratta di 'compensare', ma di scegliere consapevolmente un gesto che ti nutre anche emotivamente, senza giudizio. 3) Spegni le notizie, accendi un sorriso. La mente triste è più vulnerabile a tutto ciò che è negativo. Scegli di fare una pausa dai social o dai notiziari e cerca invece contenuti che ti facciano sorridere: un video comico, una vignetta, un ricordo buffo. L’umorismo è un alleato prezioso: può alleggerire il peso delle emozioni e offrirti una prospettiva diversa, anche solo per qualche minuto. 4) Pianifica qualcosa di bello (anche piccolo). L’attesa può essere un motore di benessere. Immaginare un’esperienza positiva, come un viaggio o una semplice serata fuori, attiva le stesse aree del cervello coinvolte nella felicità. Non serve prenotare subito: anche solo sfogliare una guida, pensare a una meta, parlarne con qualcuno, può dare slancio ai tuoi pensieri. 5) Indossa ciò che ti fa stare bene con te stesso. L’aspetto esteriore può influenzare lo stato d’animo. Scegli un abito che ti valorizzi, che ti faccia sentire bene. Non per apparenza, ma per allearti con te stesso. Quando ci sentiamo bene fuori, anche dentro può emergere un senso di fiducia e autostima. 6) Muoviti, anche solo per 20 minuti. L’attività fisica, anche leggera, stimola la produzione di endorfine e serotonina, che aiutano a contrastare la tristezza. Non serve una palestra: basta una camminata, una pedalata, un po’ di stretching. Muovere il corpo è un messaggio positivo che invii a te stesso: 'sto reagendo', 'sto prendendomi cura di me'. 7) Coltiva un’immagine positiva dentro di te. Chiudi gli occhi e prova a visualizzare un momento sereno, una persona che ti ha fatto stare bene, un luogo in cui ti sei sentito al sicuro. Immaginare sensazioni positive può ridurre lo stress, calmare l’agitazione interna e farti sentire di nuovo in contatto con una parte di te più luminosa. 8) Fai qualcosa per la prima volta oggi. Rompi la routine con un piccolo gesto nuovo: cambia strada per tornare a casa, ascolta un genere musicale che non conosci, prova una nuova ricetta. Anche la novità più semplice stimola la curiosità e attiva risorse interiori spesso sopite. In momenti di tristezza, rinnovarsi è un modo per dirsi: “La vita continua a sorprendermi”. 9) Riconnettiti con ciò che ti dà energia. Riprendi in mano una passione, chiama una persona cara, rivedi un film che ti fa stare bene. Fai spazio a ciò che ti ricarica, anche se sembra faticoso all’inizio. Quando siamo tristi, tendiamo a chiuderci. Ma l’energia spesso torna proprio facendo, non aspettando che arrivi da sola. 10) Sii paradossale: oggi, niente lamentele. Prova un piccolo esperimento: per un giorno, osserva i tuoi pensieri e impegnati a non lamentarti. Non per negare ciò che provi, ma per cambiare prospettiva. Noterai quanto spesso la lamentela nasce da abitudine e come, sospendendola, emergano nuove possibilità di leggere la realtà. E' un gesto semplice, ma rivoluzionario.
(Adnkronos) - Grande affluenza e un ospite d'eccezione alla 19ma Sagra degli Spinosini - Festa di Sant’Anna, organizzata dall'Associazione Sant'Anna di Centobuchi (Ascoli Piceno). Sabato 2 agosto, la festa ha accolto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha voluto celebrare di persona una delle eccellenze gastronomiche del territorio. Accolto dal presidente dell'Associazione Sant'Anna, Matteo Troiani, e da un folto pubblico, il ministro Lollobrigida ha trascorso la serata tra gli stand, immergendosi nell'atmosfera della sagra. Il momento più atteso è stato senza dubbio quello della 'prova ai fornelli': Lollobrigida si è cimentato nella preparazione degli Spinosini con prosciutto e limone insieme a Vincenzo Spinosi, ideatore della celebre ricetta, al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e allo staff della sagra. Questo piatto, inventato da Spinosi e apprezzato in tutto il mondo, continua a riscuotere un successo straordinario durante l'evento, confermando il legame tra tradizione e innovazione. Prima di congedarsi, Lollobrigida ha consegnato a Matteo Troiani, presidente dell'associazione, un riconoscimento speciale a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco. Un segnale forte che sottolinea l'importanza di manifestazioni come la Sagra degli Spinosini nella valorizzazione del patrimonio culinario nazionale. La visita del ministro non solo ha onorato il lavoro dell'Associazione Sant'Anna, ma ha anche posto un faro sulla qualità e sulla tradizione che rendono la cucina italiana unica al mondo.
(Adnkronos) - “Iren è una società all'avanguardia in termini di innovazione e sostenibilità, molto radicata sul territorio. Il ritorno in Italia con il suo programma Emtn di 5 miliardi ci inorgoglisce. Si inserisce all'interno della nostra iniziativa di rimpatrio degli emittenti obbligazionari su borsa italiana”. A dirlo Maurizio Pastore, responsabile della quotazione debito e fondi per il gruppo Euronext, in occasione della ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren. È stata l’occasione per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Il mercato obbligazionario è in crescita - prosegue Pastore - c'è molta domanda da parte degli investitori e un'offerta importante anche di emittenti. Su questa base abbiamo insistito per rimettere Borsa Italiana e il mercato del capital market italiano al centro dell'attenzione”. I risultati non si sono fatti attendere: “Da novembre 2024 ad oggi, sono tornati 15 emittenti con programmi da circa 120 miliardi di cui già 9 emessi. Pertanto è importante rivitalizzare questo settore dove eravamo già forti” conclude.