ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Anche Papa Leone XIV ha origini italiane. All'indomani dell'elezione del nuovo Pontefice, i media di tutto il mondo si sono messi alla ricerca delle origini di Robert Francis Prevost, nato a Chicago il 14 settembre 1955, figlio di Louis Marius Prevost - di origini francesi e italiane - e di Mildred Martínez, di origini spagnole. Attraverso siti come familysearch.org è possibile reperire documenti utili a scoprire le radici familiari del successore di Francesco, primo Pontefice di cittadinanza statunitense. Tra questi, ad esempio, figura un documento di iscrizione alla leva militare datato 16 febbraio 1942, in piena Seconda guerra mondiale, intestato a Louis Marius Prevost, nato il 28 luglio 1920 e residente a Chicago. Le informazioni contenute nel documento corrisponderebbero a quelle note del padre di Papa Leone XIV. Sul medesimo sito si trovano altri documenti (pubblici) che permettono di ricostruire l'albero genealogico del Santo Padre. A farlo è stato, tra gli altri, Marco Ardemagni, conduttore per Rai Italia, che racconta: "Il nonno paterno di Robert Francis Prevost nasce in Italia il 24 giugno 1876. Che sia nato in Italia - spiega il giornalista - lo vediamo con certezza nel censimento del 1950 in cui risulta 73enne. Non sappiamo ancora dove sia nato esattamente, ma il cognome Prevosto o Prevosti è più diffuso in Piemonte e Lombardia". Il nome del nonno di Leone XIV verrà "anglicizzato" in John R. Prevost "quando, tra il 1876 e il 1917 si trasferisce negli Stati Uniti, dove sposa Susanne Marie Fabre, nata in Francia il 2 febbraio 1894", racconta ancora il conduttore. Nel 1917, i due hanno il loro primo figlio, John C. Prevost, nato il 23 luglio a Lackawanna, New York. "Questo primo figlio, futuro zio del Papa", prosegue Ardemagni, "diventerà professore di francese all'Università di Chicago. Nel 1952 pubblicherà un libro dal significativo titolo 'Le Dandysme en France (1817-1839)'". Tra il 1917 e il 1920 "la famiglia si trasferirà a Chicago, dove il 28 luglio 1920 nascerà Louis Marius Prevost, padre di Leone XIV. L'indirizzo è, e sarà per molti anni, 5465, Ellis Ave", come riportato nel documento di iscrizione alla leva militare.
(Adnkronos) - Cosa succede quando il futuro non è più un orizzonte lontano, ma un progetto concreto da scrivere a più mani? Torna 'Futuramente', l’evento ideato da Giffoni Innovation Hub che riunisce il meglio della generazione che cambia, insieme a imprese, università, istituzioni e innovatori per affrontare le sfide decisive del nostro tempo. Educazione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e transizione ecologica sono questi i temi chiave dell’edizione 2025, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, per offrire alle nuove generazioni uno spazio di ascolto, confronto e co-progettazione attraverso educazione, innovazione e creatività, con l’obiettivo di immaginare insieme un domani più giusto, sostenibile e inclusivo. L’edizione 2025 si svolgerà il 13 maggio dalle 9.30 per le scuole secondarie di secondo grado e dalle 14.00 per gli under 35 e studenti universitari negli spazi di Largo Agostino Gemelli 1 a Milano, grazie alla collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano, e il coinvolgimento di oltre venti partner, tra aziende, fondazioni, media e realtà educative. Ad aprire simbolicamente l’edizione 2025 è il 'Poster Reel' di Eman Rus, artista visivo e content creator tra le voci più interessanti della comunicazione contemporanea. Il video, concepito come un viaggio onirico, accompagna lo spettatore in una visione del futuro che intreccia sfide globali e responsabilità collettive, per poi ricondurlo alla realtà con un messaggio chiaro e provocatorio: il cambiamento inizia ora. A condurre la giornata saranno Chiara De Pisa, Rds, e Iris Di Domenico, RdsNext. Attraverso dirette, format social e interviste dal vivo, porteranno sul palco e oltre i contenuti, le voci e le emozioni di Futuramente 2025. Futuramente 2025 è costruito su un doppio binario generazionale. La mattina è dedicata agli studenti delle scuole secondarie, con progetti e contenuti pensati per promuovere la cittadinanza attiva e il pensiero critico. Il pomeriggio si rivolge invece a universitari e under 35, con panel, lectio, workshop e momenti performativi pensati per favorire l’orientamento, la crescita personale e la consapevolezza professionale. La mattina si apre con un ciclo di 'FuoriClasse Talks', mini-lezioni in formato Ted affidate a giovani divulgatori capaci di parlare alla propria generazione con competenza e autenticità. Beatrice Flammini rifletterà sull’importanza del dubbio come forma di resistenza culturale; Eugenio Radin smonterà falsi miti sul cambiamento climatico; Gianandrea Villa racconterà come l’intelligenza artificiale possa diventare uno strumento per potenziare le nostre capacità, non sostituirle; Emmanuel Aiello porterà un messaggio sull’impatto sociale della creatività. Al centro dell’edizione 2025 le Metaversiadi, il primo format nazionale di apprendimento immersivo, ideato da Itaca e realizzato in realtà virtuale: oltre 30 scuole si sfidano in un’arena digitale per mettere alla prova competenze trasversali, inclusione, spirito critico e lavoro di squadra. Un’esperienza educativa unica nel suo genere, che integra gamification, tecnologie immersive e didattica innovativa, con l’obiettivo di valorizzare il talento giovanile in un contesto inclusivo e accessibile. È ancora possibile iscriversi compilando l’apposito modulo sul sito ufficiale di Itaca. Lo spazio istituzionale di Oracle Academy, con la partecipazione di Roberta Battagli, business development r. di Oracle, presenterà le opportunità formative dell’azienda nel campo Stem, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica e dell’etica nell’educazione digitale per i ragazzi. Tra i momenti più rilevanti della mattina, l’intervento promosso dall’Unicef e Giffoni Innovation Hub sui risultati della survey nazionale 'U-Report Italia' dedicata alla salute mentale giovanile. A commentare i dati sarà il creator Riccardo Pedicone, che da anni dialoga con la Gen Z su emozioni, scuola e relazioni, contribuendo a costruire una nuova narrazione pubblica sul benessere psicologico. Il tema verrà discusso anche nel pomeriggio, in occasione dell’incontro 'Parlare di salute mentale: strumenti per raccontarsi, aiutarsi, cambiare', promosso da fondazione Progetto Itaca e Itaca Lab, offrirà ai giovani spunti e strumenti per raccontarsi con consapevolezza, riconoscere i segnali di disagio e proteggere il benessere digitale. Jennifer Poni, Carolina de' Castiglioni, Stefano Erzegovesi e Benedetta Balestri guideranno il confronto tra esperienze personali e buone pratiche comunicative, dentro e fuori dai social. Sul tema del lavoro e della crescita personale, Banca Mediolanum porterà la propria testimonianza attraverso l’intervento di Antonio Gusmini, direttore risorse umane, raccontando l’impegno concreto dell’azienda nell’accompagnare le nuove generazioni nel loro percorso professionale. Un impegno che si traduce in formazione, orientamento e valorizzazione del talento, con l’obiettivo di favorire un’occupazione giovanile stabile e soddisfacente, in linea con valori condivisi e una visione evolutiva che mette al centro lo sviluppo armonico di persona e impresa. Il programma mattutino si conclude con 'Un futuro su misura', speech interattivo ideato da WeSchool e Gruppo Ovs, che invita gli studenti a immaginare il proprio futuro attraverso la creazione di un collage, una mappa da personalizzare in grado di guidarli verso una maggior consapevolezza di sé e del futuro che li aspetta. La Lectio di Jake La Furia, figura iconica del rap italiano, offrirà una riflessione potente sul ruolo della cultura urbana come linguaggio di denuncia, identità e cittadinanza attiva. Al suo fianco, Cash e un docente della Cattolica, per un dialogo tra accademia e pop culture. Jody Cecchetto interverrà nel panel 'Missione lavoro: ma cosa racconto di me sui social?' ispirando una riflessione condivisa su come prepararsi al futuro e valorizzare il proprio potenziale, con un focus sulle nuove opportunità che il digitale offre. E poi, il panel 'Intelligenza artistica - L’Ia etica al servizio del citizen journalism', in cui Eman Rus salirà sul palco per una lezione performativa unica: porterà una notizia di attualità selezionata nei giorni immediatamente precedenti all’evento e mostrerà, passo dopo passo, come costruisce un’immagine utilizzando l’intelligenza artificiale. Durante il processo spiegherà il suo metodo di lavoro e condividerà riflessioni sull’uso creativo e consapevole dell’Ia nel suo percorso artistico e nella comunicazione visiva contemporanea. 'Non è un paese per donne - La stand-up comedy di Giada Biaggi', vedrà Giada Biaggi sul palco con la sua cifra inconfondibile fatta di ironia, cultura pop e riflessione filosofica: un monologo comico e critico sul gender gap e il modo in cui la società affronta (o evita) il tema della parità. L’intervento 'Quizzami questo - Insurance edition', in collaborazione con Unipol Assicurazioni, coinvolgerà due giovani della Gen Z in un quiz interattivo sulle percezioni di rischio e sui loro reali bisogni in base ai risultati raccolti nella survey promossa da Unipol in collaborazione con Giffoni Innovation Hub. I dati saranno commentati live insieme a Davide Ciotta e Giulia Franzoso, product marketing & co-marketing, offrendo spunti concreti per stimolare e promuovere un futuro assicurativo a misura di giovani. Il laboratorio 'Generazione Sostenibilità' promosso da Bper Banca tradurrà il bilancio di sostenibilità in narrazioni accessibili e coinvolgenti, partendo dai codici comunicativi della Gen Z, insieme a Giovanna Zacchi, head of Esg strategy. Università Cattolica del Sacro Cuore e Giffoni Hub lanciano la Call4Ideas 'Cogito ergo work', il contest di rebranding per rinnovare identità e comunicazione delle attività di orientamento della facoltà di Lettere e Filosofia. Studenti e studentesse saranno chiamati a ideare logo, concept e claim, esprimendo in chiave creativa il legame tra studi umanistici e mondo del lavoro. Grazie a Unicredit, un evento per presentare il progetto '(In)dipendenza economica', realizzato con la banking academy di Unicredit in collaborazione con Telefono Rosa Piemonte e Caritas, nato per sensibilizzare la GenZ sul tema della violenza economica, per contrastarne la normalizzazione e aiutare i giovani a riconoscerla. L’appuntamento vedrà il coinvolgimento di Annalisa Areni (head of client strategies Unicredit Italia) e sarà moderato da Mauro Meazza, giornalista de Il Sole 24 Ore e Radio24 e docente della scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un’occasione per riflettere su un tema urgente e per stimolare nei giovani maggiore consapevolezza e responsabilità sociale. Uno spazio sarà infine dedicato al workshop 'Musica e cinema nell’era digitale', promosso dalla J-School dell'Università Cattolica, con relatori come Samuele Valori (Billboard), Giuditta Avellina (Gq) e l'attrice Sarah Maestri, per esplorare l’incontro tra intelligenza artificiale, nuovi linguaggi audiovisivi e creatività contemporanea. Grande attenzione anche all'ambiente grazie alla collaborazione con Piantando: l'iniziativa anche quest’anno prevede di raccogliere l'equivalente in peso di una bottiglietta di plastica per ogni partecipante, sia presente fisicamente che in live streaming, attraverso attività di pulizia in tutta Italia. Per la scorsa edizione sono state raccolte 1.2 tonnellate di plastica. L’evento sarà dunque un’occasione imperdibile per giornalisti, stakeholder, educator, imprenditori e policy maker che vogliano comprendere dove sta andando il Paese, ascoltando le voci di chi quel futuro lo abiterà. Futuramente 2025: il futuro non si prevede, si progetta. Insieme. Per info e registrazioni: www. futuramentefestival.it
(Adnkronos) - Un interesse altissimo verso l’autoproduzione di energia (58% degli intervistati) e un consenso trasversale verso le comunità energetiche (87% potenzialmente favorevoli), ma anche criticità che frenano la transizione tra ostacoli economici, burocratici e informativi. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Imc Holding, realtà attiva nelle soluzioni per l'autonomia energetica. Dallo studio - condotto su un campione rappresentativo di 10mila cittadini italiani tra i 25 e i 65 anni - emerge un quadro chiaro: il desiderio di produrre energia pulita in autonomia è molto diffuso (58% degli intervistati), spinto principalmente da motivazioni economiche e ambientali. Tuttavia, l'accesso a tecnologie come il fotovoltaico e alle nuove comunità energetiche è ostacolato da barriere percepite come ancora troppo alte, prima fra tutte il costo iniziale e la complessità burocratica. Nonostante l'Italia sia al centro di importanti iniziative per la transizione verde, il sondaggio evidenzia un senso di insoddisfazione diffusa: 2 italiani su 3 ritengono che il Paese stia facendo troppo poco per agevolare la diffusione delle energie rinnovabili. Una distanza che, se colmata, potrebbe liberare un enorme potenziale di innovazione sociale, economica e ambientale. La consapevolezza sul tema non è ancora diffusa: solo il 18% degli intervistati si definisce 'molto informato', mentre il 42% 'abbastanza'. Il restante 40% ammette di avere poche (30%) o nessuna (10%) informazioni in materia. Analogamente, le comunità energetiche rinnovabili - iniziative di condivisione dell’energia pulita tra cittadini - sono note pienamente solo al 25% del campione; un altro 50% ne ha sentito parlare e l’ultimo 25% non le conosce affatto. Eppure, la voglia di attivarsi in prima persona rimane altissima. Il 58% degli italiani dichiara di voler assolutamente autoprodurre energia rinnovabile (ad esempio installando pannelli solari in casa), mentre un ulteriore 30% si dice interessato ma desidera più informazioni prima di compiere il passo. Solo il 12% non è attratto dall’autoproduzione. In sostanza, la grande maggioranza vorrebbe diventare prosumer, consumatori-produttori di energia, sia per ridurre la bolletta che per contribuire alla tutela ambientale. I benefici più citati delle rinnovabili sono il risparmio economico (72% degli intervistati) e la sostenibilità ambientale (61%), seguiti dalla maggiore indipendenza energetica (35%). Tali aspettative positive alimentano l’entusiasmo verso soluzioni come il fotovoltaico domestico e le comunità energetiche. Di contro, emergono fattori che frenano l’adozione su larga scala. Gli ostacoli principali percepiti sono i costi iniziali elevati (64% delle risposte) e la burocrazia delle procedure (46%), seguiti dalla carenza di informazioni (32%). Nelle risposte aperte molti cittadini menzionano proprio 'costi', 'burocrazia', 'poca chiarezza', 'incentivi poco chiari' e 'tempi lunghi' tra i timori concreti. In altre parole, anche se esistono incentivi pubblici, vengono spesso percepiti come poco accessibili o comprensibili a causa di iter complessi. L’attenzione verso le alternative verdi è incentivata anche dal caro-bolletta: l’83% degli italiani ritiene che la spesa energetica incida molto (39%) o abbastanza (44%) sul bilancio familiare. Solo il 15% la giudica poco gravosa e appena il 2% per niente. Questo onere rafforza l’urgenza di soluzioni come l’autoproduzione e la condivisione dell’energia. Le comunità energetiche riscuotono particolare interesse: il 41% aderirebbe senza esitazione a una comunità nella propria zona, e un altro 46% lo farebbe ma con più informazioni a disposizione. In totale, quasi l’87% degli intervistati si dichiara potenzialmente favorevole a partecipare, un dato che indica un consenso trasversale. Solo il 13% rimane scettico o non interessato all’idea. Nonostante l’entusiasmo 'dal basso', prevale la percezione che il Paese sia in ritardo. Il 65% ritiene che l’Italia non stia facendo abbastanza per promuovere le rinnovabili, contro appena il 23% convinto del contrario (il restante 12% non si esprime). Molti cittadini giudicano quindi l’impegno nazionale ancora insufficiente rispetto alle loro aspettative. "I risultati confermano quanto il desiderio di cambiamento sia forte, ma anche quanto sia urgente rendere più semplice e accessibile l’adesione alle rinnovabili - dichiara Daniele Iudicone, Ceo di IMC Holding - gli italiani vogliono essere protagonisti attivi della rivoluzione energetica, spinti dalla necessità di ridurre le bollette e dalla coscienza ambientale. È un segnale chiaro per istituzioni e operatori: dobbiamo abbattere le barriere economiche e burocratiche e offrire informazioni trasparenti. Solo così questo entusiasmo potrà tradursi in azioni concrete sul territorio".