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(Adnkronos) - "Adoro i tornei da una settimana. Mi piace molto il torneo di Montecarlo, in cui i primi turni sono partite incredibili e se una buona testa di serie perde, la partita successiva resta una partita incredibile". Jannik Sinner ha parlato così in conferenza stampa, puntando il focus sulla nuova organizzazione dei Masters 1000 dopo la finale agguantata a Cincinnati. "Ad esempio - ha continuato Sinner - ci sono i quarti di finale e quindi il tifoso sa esattamente per cosa sta comprando un biglietto. Il sabato ci sono le semifinali e domenica la finale. Adesso io ho un po' perso di vista i giorni delle finali, perché di solito erano di domenica. Qui a Cincinnati sono di lunedì, a Toronto erano di giovedì. È difficile anche per noi giocatori, che perdiamo un po' i giorni della settimana". Il numero uno del ranking Atp ha però sottolineato l'importanza di avere un giorno di riposo tra semifinale e finale: "Un day off può essere positivo. Se ieri avessi giocato tre ore, sarebbe stato importante oggi il giorno di riposo. Altrimenti sì, mi sarebbe piaciuto giocare oggi. Ma dipende un po' dal punto di vista. Ci sono due tipi di giorno di riposo. Quelli in cui si recupera e quelli in cui puoi lavorare su qualcosa che non è piaciuto. Alla vigilia di questo torneo, l'obiettivo era arrivare al meglio allo Us Open. Ho usato bene il giorno di riposo del 15 agosto". Sinner ha commentato la sua semifinale: "Oggi ho servito in modo diverso, giocare con un mancino è sempre qualcosa di diverso. Ho cercato di variare bene i punti del servizio. Lui ribatte bene, si sposta molto indietro e ho corso dei rischi, facendo serve and volley. Non è il mio stile abituale, ma è qualcosa che devo fare se voglio diventare un tennista migliore. Probabilmente ho vinto il primo set grazie alla mia esperienza. Sono stato un po’ più solido nel tiebreak e poi ho avuto la fortuna di fare il break nel secondo set. Sono molto contento della partita“. In chiusura, il fuoriclasse azzurro è tornato sul momento forse più divertente della semifinale contro Atmane: "Ho parlato un po’ con lui nello spogliatoio. Ha una grande collezione di carte Pokemon e me ne ha regalata una, mi sento molto fortunato. Non ci conoscevamo ed è stato un momento davvero bello. Lui è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato, ha un gran potenziale e gli auguro il meglio".
(Adnkronos) - Nei giorni scorsi il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) Riccardo Alemanno ha scritto, in tema di riforme professionali, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al ministro dell’Università Anna Maria Bernini. Alemanno, che riveste anche la carica di vice presidente vicario di Confassociazioni, senza entrare nel merito delle problematiche di governance o di modernizzazione di altre categorie, prendendo spunto dalla proposta di modifica del dlgs.139/2005, presentata dal Consiglio nazionale Dcec, ha evidenziato la necessità di salvaguardare le professioni di cui alla legge 4/2013. Si legge infatti nella lettera: "Dallo scorso mese di maggio, proprio in tema di riforma dell’albo unico Dcec, sulla stampa specializzata si legge della volontà del Governo di iniziare l’iter modificativo con l’emanazione di una legge delega che fornisca le indicazioni di massima per la riforma, da attuarsi con decreto legislativo. Della predetta legge delega al Governo, sempre dal maggio scorso, circola una bozza, che all’art. 2 lettera a) prevede la salvaguardia dell’attività di altre professionalità: ferme rimanendo le competenze attribuite dalla normativa vigente alle altre professioni regolamentate nei suddetti ambiti". Pur condividendo tale indicazione è necessario, al fine di evitare interpretazioni strumentali e discriminazioni, inserire dopo la parola ambiti la seguente indicazione 'o dalla Legge n. 4 del 14/01/2013'. In questo modo il Governo garantirebbe la salvaguardia di tutte le professionalità operanti nella nostra Nazione". La missiva di Alemanno dei tributaristi Int si conclude poi con un riferimento alla normativa dell’Unione europea in materia di professioni e con un appello ai rappresentanti del Governo: "Evitare ulteriori riserve in ambito professionale che sfocino in un regime di monopolio, evidentemente deleterio per i cittadini consumatori e per altre categorie professionali, è l’ obiettivo della direttiva (UE) 2018/958 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, relativa a un test di proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni o di modifiche di quelle già esistenti, direttiva recepita integralmente dallo Stato italiano con il Decreto Legislativo 16 ottobre 2020, n. 142. Mi appello pertanto a Voi affinché si evitino esclusive per attività oggi libere e che in ambito professionale siano rispettati i diritti di chi svolge, come i tributaristi, la propria professione nel rispetto delle norme e in particolare della Legge 4/2013. Migliaia di donne e di uomini che lavorano e danno lavoro e che rappresentano un’ importante risorsa per la Nazione". Dopo la pausa estiva i tributaristi Int auspicano che scendano in campo le Confederazioni di rappresentanza delle singole associazioni, con l’obiettivo unitario di tutelare tutte le professionalità ex lege 4/2013.
(Adnkronos) - Fire accoglie "favorevolmente il decreto di revisione del meccanismo dei Certificati bianchi da poco firmato dal Mase ed attualmente all’esame della Corte dei Conti. Le nuove regole introducono una maggiore flessibilità e semplificazioni sia per i proponenti che per la presentazione dei progetti, oltre a definire gli obblighi fino al 2030 in linea con le previsioni del Pniec". "Questo induce ad essere ottimisti circa la continuità della crescita del meccanismo in atto da qualche anno - osserva Fire - La conferma dei vari meccanismi di flessibilità, con riduzione progressiva dei titoli virtuali negli anni, consentirebbe comunque di affrontare eventuali periodi di carenza di Tee senza eccessivi traumi. La previsione di introdurre uno schema d'aste, che sarebbe stato utile per promuovere interventi non sufficientemente supportati dei certificati bianchi, è declassata a possibilità, ma comunque rimane e dunque lascia aperto uno spiraglio". In sintesi, "per quanto riteniamo che sarebbe possibile introdurre misure più spinte per ottenere di più da questo schema, riteniamo che sia stato fatto un passo avanti positivo e che ci sia spazio per ulteriori rafforzamenti nei prossimi anni, nell'interesse delle imprese, degli enti e del Paese. Come Fire continueremo a collaborare con le istituzioni di riferimento in quest'ottica".