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(Adnkronos) - Donald Trump organizzò una festa con sole donne e un unico invitato: il suo amico finanziere come unico uomo invitato: Jeffrey Epstein. Lo scrive il New York Times ricostruendo il lungo rapporto di amicizia fra l'attuale presidente degli Stati Uniti e il finanziere. Trump ed Epstein hanno trascorso quasi 15 anni frequentandosi fianco a fianco come amici pubblici. C'erano cene sontuose con nomi in grassetto nella villa del signor Epstein nell'Upper East Side e feste chiassose con cheerleader e modelle nel club privato e residenza del signor Trump a Mar-a-Lago. E c'erano viaggi avanti e indietro dalla Florida a New York su uno dei jet privati del signor Epstein. "Conosco Jeff da 15 anni. Un ragazzo fantastico", dichiarò Trump al New York Magazine nel 2002. "È molto divertente stare con lui. Si dice persino che gli piacciano le belle donne tanto quanto a me, e molte di loro sono giovani. Non c'è dubbio: Jeffrey si gode la vita". Il futuro presidente ammirava Epstein, tanto da organizzare, anni dopo, la festa con sole donne e i il suo amico come unico uomo invitato. Sembra che Trump ed Epstein si siano conosciuti intorno al 1990, quando Epstein acquistò una proprietà a due miglia a nord di Mar-a-Lago e iniziò a rivendicare il suo posto nell'ambiente mondano, benestante e salubre di Palm Beach. Trump, che aveva acquistato Mar-a-Lago cinque anni prima, si era già affermato con la sua sfacciataggine nell'enclave costiera come playboy. I due avevano molto in comune, scrive il giornale. Entrambi provenivano da quartieri periferici di New York e avevano avuto successo a Manhattan. Entrambi erano energici promotori di se stessi. Ed entrambi avevano la reputazione di uomini di mondo che si mostravano. Nel 1992, una telecamera della Nbc News catturò la coppia a una festa a Mar-a-Lago a cui parteciparono le cheerleader dei Buffalo Bills, che quel fine settimana si trovavano in città per una partita contro i Miami Dolphins. A un certo punto del filmato, si vede Trump ballare in mezzo a una folla di giovani donne. Più avanti, sembra indicare altre donne mentre sussurra qualcosa all'orecchio di Epstein, facendolo piegare in due dalle risate. Mesi dopo, quando Trump organizzò una festa a Mar-a-Lago per giovani donne in un cosiddetto concorso di "ragazze calendario", Epstein era l'unico altro ospite, secondo George Houraney, un uomo d'affari della Florida che organizzò l'evento. Houraney ricordò di essere rimasto sorpreso nel vedere Epstein come unica altra persona nella lista degli invitati. "Ho detto: 'Donald, questa dovrebbe essere una festa con vip'", ha dichiarato Houraney al New York Times nel 2019. "Mi stai dicendo che ci siete tu ed Epstein?". L'allora fidanzata e socia in affari di Houraney, Jill Harth, accusò in seguito Trump di molestie sessuali la sera della festa. In una causa legale, la signora Harth affermò che Trump la portò in camera da letto, la baciò e la palpeggiò con la forza, e le impedì di andarsene. Ha anche affermato che una donna di 22 anni le aveva riferito che il Trump, più tardi quella sera, si era infilato nel suo letto senza essere invitato a farlo. La Harth ritirò la causa nel 1997. Trump ed Epstein furono avvistati di nuovo a una festa degli "Angeli" di Victoria's Secret nel 1997 a Manhattan. L'azienda di lingerie era gestita da Leslie H. Wexner, un miliardario che, nel giro di pochi anni dal loro incontro, concesse a Epstein un potere assoluto sulle sue finanze, sulla sua filantropia e sulla sua vita privata. I documenti del tribunale mostrano che Trump era tra coloro che hanno viaggiato sul jet privato di Epstein. Nell'arco di quattro anni, negli anni '90, ha volato sul Boeing 727 di Epstein almeno sette volte, effettuando principalmente voli tra Palm Beach e un aeroporto privato a Teterboro, nel New Jersey, appena fuori New York.
(Adnkronos) - Negli affitti brevi serve una regolamentazione equilibrata, non un attacco ideologico a un settore ormai maturo e altamente professionalizzato. A dirlo Cleanbnb, property manager italiano con oltre 3.100 appartamenti gestiti in esclusiva e presente su oltre 100 località nel Paese. "Le politiche restrittive nei confronti degli affitti brevi non fanno bene a nessuno - dichiara Francesco Zorgno, presidente di Cleanbnb - anzi, colpiscono proprio i professionisti seri, che garantiscono qualità, sicurezza e rispetto delle regole, e aprono la porta all’abusivismo. Il risultato? Meno trasparenza, meno lavoro, meno entrate per lo Stato e per i Comuni: rischiamo di vanificare gli sforzi che hanno portato il settore alla piena maturazione e sostenibilità in dieci anni di confronto col mercato. E' evidente rischio del ritorno a un’epoca dal sapore medioevale, lontana dagli standard di ricettività attuali e dal rispetto delle regole. I casi di New York e Barcellona lo dimostrano: l’approccio punitivo non funziona". I dati confermano la vitalità del settore. Nel primo semestre del 2025 Cleanbnb ha gestito 62.994 soggiorni (+14% rispetto al primo semestre 2024) e ha registrato oltre 23 milioni di euro di incassi (+8%), trainata da una crescita costante della domanda e da una capacità sempre più attenta di gestione dell’offerta. La società si è focalizzata sull’incremento dell’efficienza operativa, massimizzando i tassi di occupazione delle strutture e migliorando l’esperienza dell’ospite, prestando attenzione a recensioni e suggerimenti dei viaggiatori. Lo spostamento verso le gestioni professionali sta nella composizione del portafoglio totale di appartamenti attivi: è in corso un grande rinnovamento, un’evoluzione verso una maggiore qualità dell’offerta. Sempre più proprietari si affidano a gestori professionali per valorizzare gli immobili e garantirne la redditività su base continuativa e sostenibile, senza derogare ai migliori standard di settore e nel pieno rispetto delle regole. "La tendenza - spiega Zorgno - è evidente: il mercato seleziona. Escono le gestioni improvvisate ed entrano operatori in grado di garantire standard elevati. E' una trasformazione positiva, che va accompagnata e sostenuta, non ostacolata con norme punitive". "Danneggiare il settore degli affitti brevi - avverte Zorgno - significa privare l’Italia di una risorsa che i turisti vogliono e cercano. Vuol dire togliere loro la libertà di prenotare dove vogliono, come sono abituati a fare da anni, ovunque. E' un boomerang soprattutto per l’economia delle città: va sottolineato il ruolo fondamentale degli affitti brevi professionali nel riqualificare gli immobili, ripopolare i centri storici e alimentare l’indotto. Nel pieno rispetto delle regole di convivenza sociale". "Noi - chiarisce - siamo sempre stati favorevoli a una regolamentazione del settore, ma non possiamo accettare i tentativi di porre limitazioni indiscriminate a un mercato che funziona, che dà lavoro a migliaia di persone e che garantisce un importante contributo all’economia. Serve un approccio costruttivo, che tenga conto della realtà dei fatti. I gestori professionali e le associazioni sono, come sempre, a disposizione delle istituzioni per lavorare a una regolamentazione sana e sostenibile".
(Adnkronos) - "Siamo nuovamente qui all’Eco Festival per rafforzare l’impegno di Enel sul tema. In questo contesto, in particolare, raccontiamo il nostro lavoro verso una mobilità diversa e sostenibile, fondamentalmente elettrica, nella quale da anni abbiamo dato prova di credere con impegno ed investimenti”. Sono le parole di Simone Tripepi, Ceo di Enel X Way Italia e responsabile del Charging Point Operator in Enel X global retail, alla presentazione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’. Un evento, alla terza edizione, che fa il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. “Come già visto l’anno scorso, quello dell’Eco Fest è un contesto capace di amplificare efficacemente quello che è il nostro pensiero, per questo ritorniamo, facendo anche il punto della situazione rispetto a quello che è successo dall’anno scorso ad oggi. - prosegue Tripepi - Per quanto concerne le infrastrutture di ricarica, il nostro impegno più tangibile, che continuano ad essere presenti in numero importante sul territorio italiano, abbiamo portato innovazioni tecnologiche che rendono più semplice la vita e l’esperienza di chi usa le infrastrutture di ricarica, ad esempio implementando la possibilità di effettuare il pagamento per la ricarica con carta di credito o di debito. Proprio in questo mese di luglio infatti celebriamo il lancio dei nostri primi 400 pos fisici nelle infrastrutture di ricarica, oltre ai 3400 pos virtuali, un’innovazione tecnologica non banale”. “Per celebrare questo evento abbiamo un’offerta commerciale, proponiamo infatti tariffe di ricarica scontate per chi carica sui pos della rete Enel, un gesto che dimostra quanto continuiamo a credere nello sviluppo della rete infrastrutturale. - conclude - Rispetto alla scorsa edizione dell’Eco Festival abbiamo installato altri 2000 punti di ricarica sul territorio italiano e, da qui a fine anno, ne metteremo giù altri 3000”.