ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Sara Bluma ha denunciato le violenze domestiche subite in passato dall'ex fidanzato. La dj, attualmente fidanzata con Can Yaman, ha condiviso sui social un carosello di foto in cui mostra i lividi e il volto tumefatto: "Sono stata in silenzio per troppo tempo ora tocca a me dire la mia versione dei fatti e prendere un momento per chiarire la mia situazione", ha esordito Sara Bluma, nome d’arte di Sara Chichani. Sara spiega: "Non sono mai stata legalmente sposata. Ho avuto una relazione da cui è nato il mio bellissimo bambino, ma il nostro rapporto era già concluso prima di incontrare il mio attuale compagno. Mi sono sempre impegnata per provare a mantenere un buon rapporto con il padre per il bene del piccolo, che amo più di tutto in questo mondo. Purtroppo, durante la mia precedente relazione, ho subito delle violenze fisiche e psicologiche e rischiavo di affrontarne di peggiori rimanendo in quella situazione". Oggi, è felicemente legata all'attore e modello turco: "Ora ho intrapreso una nuovo vita, amo mio figlio e desidero solo il meglio per lui". Ma, ha deciso di agire per vie legali perché il padre del bambino "ostacola" i suoi tentativi di vedere il figlio. E poi, in conclusione, rivolge un messaggio di solidarietà a chiunque si sta trovando nella sua stessa situazione: "Voglio sottolineare che amore genera amore. È giunto il momento di dire basta alla violenza contro le donne e a ogni forma di abuso. Siamo forti, e dobbiamo sostenerci l’un l’altra, perché questo mondo è spesso costruito da e per gli uomini". Can Yaman ha condiviso il post sulle sue Instagram stories e ha scritto: "Ti amo e farò di tutto per sostenerti. E sono fiero di te. Gran coraggio finalmente". L'attore, poi, risponde alle critiche di chi aveva accusato la coppia di tradimento: "Io ho conosciuto Sara in un concerto due mesi fa, non un anno fa. L'ex compagno non è mai stato amico mio", ha spiegato Yaman, "Dovete sciacquarvi la bocca prima di parlare di me".
(Adnkronos) - Per Nhrg, società attiva nei servizi per il lavoro, i primi sei mesi dell’anno hanno registrato una crescita significativa del lavoro. Il dinamismo settoriale ha coinvolto in particolare: logistica +40%, multiservizi +30%, Ict +20%, back office +20%, turismo +10%, industria metalmeccanica +10%. Tra i profili professionali maggiormente ricercati si segnalano: logistica responsabili di magazzino, magazzinieri; ristorazione collettiva addetti mensa; Ict sviluppatori, programmatori, sistemisti; office responsabili hr, payroll specialist, responsabili contabilità e fatturazione, controller; turismo personale alberghiero, addetti alla ristorazione, addetti museali; industria metalmeccanica operai generici e specializzati, addetti controllo qualità, operatori cnc, saldatori, fresatori, addetti presse piegatrici “In sintesi - dichiara Gianni Scaperrotta, ceo di Nhrg - il primo semestre 2025 ha mostrato un mercato del lavoro dinamico, in evoluzione e sempre più orientato alla qualità delle assunzioni. Le imprese sembrano aver compreso l’importanza di offrire stabilità per attrarre i migliori talenti, mentre i lavoratori appaiono sempre più attivi nella ricerca di opportunità coerenti con i propri valori e obiettivi di vita. Un trend che potrebbe segnare una svolta culturale nel rapporto tra impresa e lavoro in Italia”.
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.