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(Adnkronos) - E' salito ad almeno 214 il numero delle vittime a causa delle devastanti alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia. Il nuovo bilancio arriva dopo il ritrovamento del corpo senza vita di una delle cinque persone scomparse nella località di Letur, ad Albacete, la più colpita dalla Dana in Castilla-La Mancha. Lo ha reso noto la delegata del governo della regione, Milagros Tolón, su "X". Sono invece 183 le autopsie eseguite finora, mentre sono 67 le persone identificate, come spiega Inma Lidón dell'Istituto di Medicina Legale di Valencia. Intanto nel Paese è di nuovo allerta maltempo. ''Il pericolo è estremo!''. Così, su 'X' l'Agenzia meteorologica spagnola (Aemet) ha alzato il livello di allerta rossa per la provincia di Almeria. L'agenzia prevede piogge torrenziali in quasi tutta la provincia e possibili esondazioni dei letti dei fiumi. L'agenzia consiglia di non viaggiare se non è strettamente necessario. Nelle altre aree del Mediterraneo persiste l'allerta arancione, si tratta di ''pericolo significativo''. L'Aemet ha avvertito che nelle zone già colpite dalle alluvioni potrebbero accumularsi più di 100-150 litri per metro quadrato di pioggia. E proprio nella zona di Valencia - dove oggi si sono recati il re di Spagna Felipe VI e la regina Letizia accompagnati dal primo ministro spagnolo Sanchez, dal presidente della Generalitat Valenciana Mazón e dalla delegata del Governo nella Comunità Valenciana Bernabé - piove ancora. Nelle ultime quattro ore, 41 litri di pioggia per metro quadrato sono caduti nel comune valenciano di Carcaixent. L'allerta, che sarà attiva fino alle 23:59 di oggi, prevede anche precipitazioni di 50 litri per metro quadrato in un'ora sulla costa meridionale di Valencia e di 40 l/m4 in un'ora nella parte centro-settentrionale di Castellon. Il bilancio delle vittime è destinato ad aggravarsi. I soccorritori stanno arrivando in zone finora sommerse dall'acqua. "E' un cimitero", dicono intanto i sommozzatori dell'Unità militare di emergenza (Ume) in azione in un parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaya, non lontano da Valencia. Sarebbero state individuate decine di cadaveri nel parking sotterraneo da 5.800 posti auto sommersi dall'acqua e dal fango. Diciannove volontari sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio, ha reso noto la Guardia civil spagnola, mentre stavano pulendo un garage a Chiva, nella regione di Valencia. ''Assassini!''. Così il re di Spagna Felipe IV e il premier spagnolo Sanchez sono stati contestati a Paiporta, una dei Paesi più colpiti dall'alluvione. La tensione al passaggio dei reali è stata altissima e i cittadini scesi in strada hanno gettato fango contro il re. Il dispositivo di sicurezza ha tentato di proteggere la delegazione reale, dopo che il protocollo è stato violato. Le persone hanno oltrepassato il cordone che era stato stabilito attorno ai reali. Per garantire la sicurezza stanno intervenendo agenti della Polizia nazionale a cavallo, oltre a membri della Guardia Civil. Un gruppo di persone ha gridato in coro "dov'è Pedro Sánchez?". Il re, con i vestiti sporchi di fango, ha voluto continuare la visita e ha cercato di ascoltare un cittadino dopo averne consolato un altro. La Guardia Civil spagnola ha rafforzato la sua presenza nelle zone alluvionate e inviato oggi 5.200 uomini provenienti da tutta la Spagna nella provincia di Valencia, rende noto in un comunicato la direzione della Guardia Civil spiegando che finora sono state condotte oltre 36.115 operazioni di soccorso e sono stati effettuati 35 arresti per saccheggio. Per prestare soccorso, si legge nella nota, i soldati hanno a disposizione 560 veicoli fuoristrada, 4 uffici mobili di servizio ai cittadini, veicoli di servizio speciale di criminalità, 10 imbarcazioni leggere, 7 elicotteri e 69 droni. Il governo spagnolo aveva annunciato ieri l'invio di altri 10.000 soldati e agenti di polizia nel sud-est della Spagna per aiutare le vittime e contribuire alla ricerca dei dispersi. In totale, "altri 5.000 soldati" saranno schierati sul posto per affrontare quello che costituisce "il più grande disastro naturale della storia recente del nostro Paese", ha annunciato in un comunicato il primo ministro Pedro Sánchez dal Palazzo della Moncloa, sua residenza ufficiale. Questa cifra porta a 7.500 il numero dei soldati mobilitati nelle zone colpite, si tratta del "più grande dispiegamento di forze armate mai effettuato in Spagna in tempo di pace", ha insistito il capo del governo. Venerdì una donna è stata ritrovata viva nella sua auto, bloccata per tre giorni in un passaggio sotterraneo alla periferia di Valencia, secondo un funzionario della protezione civile. Secondo il quotidiano El Pais, lei era accanto alla nuora morta quando i servizi di emergenza si sono presi cura di lei. Se le possibilità di trovare sopravvissuti sono ormai agli sgoccioli, la priorità di soldati e polizia resta, secondo l'esecutivo, la ricerca dei dispersi, con il ripristino di strade e infrastrutture per consentire la “consegna” degli aiuti e il ripristino dei “ servizi essenziali”. Secondo le autorità sono già stati rimossi più di 2.000 auto e camion danneggiati. Anche l'elettricità è stata restituita al 94% dei residenti che ne erano privi, e le telecomunicazioni vengono gradualmente ripristinate.
(Adnkronos) - Fra piatti della tradizione, voglia di innovazione e nuove abitudini, come viviamo la cucina oggi? Knorr, giunta alla sesta edizione del progetto BuonCibo, ha messo a confronto quattro generazioni con una ricerca di Ipsos, che ha dimostrato quanto teniamo a preservare la nostra eredità gastronomica ma che le ricette cambiano e le tradizioni si evolvono seguendo le generazioni. Oggi, secondo la ricerca, il 68% degli intervistati realizza i piatti tradizionali con ricette semplici, approvati pienamente dal 60% della GenZ. Mentre, sempre in tema di tradizione, il 55% della totalità del campione non vuole mettere in discussione le ricette ereditate dalla nonna e il 40% cucina secondo le proprie ricette Per Francesca Spadaro, psicologa e neuroscienziata: “Dai più agée ai più giovani, tutti amano seguire la tradizione, ma inevitabilmente ognuno mette del suo in ogni piatto, gesti diversi, conoscenze attuali, nuovi strumenti. Tutto questo permette di mantenere vivo il passato nel presente e nella memoria dei singoli e lo rende meno anacronistico, più contemporaneo, atto a continue rigenerazioni. Per questo eterno”. Il tempo speso in cucina, è chiave: per la preparazione dei piatti il 53% della GenZ ci passa dai 15 ai 30 minuti, mentre il 42%, soprattutto dai Millenials ‘in avanti’, si impegna dai 30 minuti a 1 ora. Dalla generazione che ‘ama interpretare’, a quella del “rendiamo tutto più semplice e più sano”, solo un punto d’incontro: i piatti della tradizione, individuati da tutte le generazioni come il buon cibo. Sono identitari, raccontano di noi e dell’evoluzione di un nuovo stile di vita che, semplificando l’elaborato, dando più verve alla tradizione, esprimendo la nostra creatività (e anche un po’ il nostro ego), parlano dei nostri valori. Temi rilevanti per il progetto BuonCibo Knorr, come spiega Mariangela Capolupo, head of marketing nutrition, Unilever Italia: “La nostra non è una sfida nuova ma una missione di sempre: far convivere la ricchezza della tradizione con le esigenze in evoluzione delle persone. È una visione che ci guida da anni, ma oggi più che mai, abbiamo sempre meno tempo per cucinare e, allo stesso tempo, cresce il desiderio di semplificare, scegliendo però soluzioni sostenibili per il pianeta. Grazie anche al programma BuonCibo portiamo avanti l’ambizione di rispondere a queste necessità in maniera sempre attuale perché crediamo in un futuro dove le persone possano godere dei piaceri della cucina tradizionale, con un occhio attento alla sostenibilità e all'innovazione”. Ma il cibo vuole dire anche memoria. I Baby Boomers (41%) e GenerazioneX (38%) ritrovano l’autenticità nei piatti tradizionali che rappresentano un tuffo nel passato e nei sapori di un tempo, rievocando - per il 32% dei Baby Boomers e per il 36% della GenerazioneX - ricordi piacevoli dell’infanzia. La voglia di stare in famiglia è invece evocata dalle lasagne (57%), dai dolci fatti in casa (49%) e dalla pasta al forno 48%. Il desiderio di riformulare alcune preparazioni è ciò che separa davvero le generazioni, dimostrato dall’impulso alla sperimentazione della GenZ che vorrebbe esprimersi per il 24% soprattutto nel minestrone e il desiderio per il 32% dei Baby Boomers di non modificare le ricette tradizionali. Il risotto, punto fermo delle domeniche familiari, è ritenuto per il 28% degli italiani il piatto mutabile per eccellenza, nella top 5 dei piatti da rivisitare perché si presta maggiormente a reinterpretazioni moderne. Secondo Francesca Spadaro: “I Millennials e la GenZ hanno qualche inevitabile punto di contatto, come la dinamicità di chi è nato o cresciuto in un mondo ibrido e condividono la distanza dai ‘grandi’, ma in realtà presentano grandi unicità. I Millennials hanno conosciuto culture diverse, assaggiato gusti e sapori. In cucina sono cresciuti nell’era della ascesa del fenomeno food e delle più profonde riflessioni su ciò che è sano e giusto. Oggi le loro scelte (e le loro ricette) sono guidate dai princìpi di salubrità, qualità e trasparenza. Le ragazze e i ragazzi della Gen Z sono aperti alla contaminazione e allo scambio”. Inevitabilmente ogni generazione apporta cambiamenti e varianti dando nuovo significato alla tradizione che non appare più statica ma fluida. Ed è così che i piatti, anche - o forse soprattutto - quelli più legati alle nostre abitudini, cambiano da una generazione all’altra.
(Adnkronos) - "L'attenzione all’ambiente c’è sempre stata nel Dna di Autostrade del Brennero". Così Diego Cattoni, ad Autostrade del Brennero, intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma. Cattoni ricorda diversi interventi in questa direzione come: “Il guard rail in un materiale che sembra arrugginito ma in realtà è un acciaio che costa molto con caratteristiche tecniche che in caso di urto sono fortissime e che è stato preso perché sia compatibile con i colori e con l’ambiente oltre che in termini di sicurezza; il materiale che viene usato per l’asfalto fonoassorbente che permette il passaggio dell’acqua; le barriere antirumore e fotovoltaiche; oltre a tre società che fanno trasporto merci su rotaie". Inoltre, “prendendo energia idroelettrica e acqua viene prodotto, stoccato e venduto per autotrazione idrogeno verde”.