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(Adnkronos) - Multe, tante e per tutti i gusti. Ci sono quelle pagate per le infrazioni al codice della strada di auto, moto e scooter ma ci sono le sanzioni per una serie di comportamenti scorretti che trovano la loro 'punizione': dalle case sfitte, alle siepi non tagliate adeguatamente, ai bisogni dei cani abbandonati sui marciapiedi. L'Adnkronos, con dieci notizie riferite solo all'ultimo mese, ricostruisce il flusso di denaro che dalle tasche degli italiani finisce nei bilanci dei Comuni. Il quadro che emerge è piuttosto chiaro: le multe servono alle amministrazioni locali per fare cassa. E, quando i conti non tornano tra le previsioni e l'effettiva riscossione, il 'buco' in bilancio è inevitabile. 20 luglio. La legge ancora non c'è ma è in arrivo. A Roma si preparano multe per i grandi proprietari che lasciano gli immobili sfitti. Il Comune si appresta ad adottare la delibera di iniziativa popolare 'Vuoti a rendere' che prevede la sperimentazione di meccanismi di disincentivo per chi lascia in uno stato di ingiustificato utilizzo grandi proprietà immobiliari. Si sta parlando di multe per chi possiede più di cinque appartamenti e li lascia vuoti, come già previsto da analoghe disposizioni a Milano e Genova. 19 luglio. Prati e siepi non falciati adeguatamente, a Belluno le multe da 200 euro. Il termine indicato per eseguire il taglio e la sistemazione di siepi, alberi e piante private che si affacciano su strade pubbliche o di uso pubblico era il 30 giugno. Una cittadina sanzionata: "Nessun avviso, subito la sanzione. Pago ma anche Palazzo Rosso dovrebbe fare la sua parte", pulendo i marciapiedi. 17 Luglio. Quindici cittadini sono stati multati (166 euro a testa) per il conferimento dei rifiuti fuori dagli orari consentiti. E' questo il report del primo giorno di attività dei 37 ispettori ambientali della Srr, incaricati dal Comune che oggi - coordinati dalla polizia municipale - hanno operato sugli assi di viale Michelangelo, via Brunelleschi e viale della Resurrezione. 16 luglio. Si parla di multe tradizionali, quelle per infrazioni al codice della strada. Un agente della polizia municipale di Napoli di 44 anni è stato licenziato per aver annullato 282 multe a carico suo e dei suoi familiari. Delle sanzioni cancellate irregolarmente, 13 erano state inflitte a lui o a un suo familiare e altre 269 erano a carico di altre due persone, per un totale di circa 50mila euro sottratti al comune. 13 luglio. Cinque anni dopo, Salerno fa i conti con oltre 12.000 cittadini morosi che, tra aprile e giugno 2020, in piena emergenza Covid, hanno accumulato migliaia di multe senza mai pagarle. Il Comune ha deciso di dire basta: è partita la riscossione coattiva per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro. 11 luglio. A Terni, fino al 30 settembre 2025 è entrato in vigore un dispositivo che, per arginare il "degrado urbano e i cattivi odori causati da tali deiezioni liquide", dispone l’obbligo di uscire di casa con una bottiglia d’acqua, o simili, per ripulire l’urina degli amici a quattro zampe. La prima ordinanza prevedeva multe fino a 600 euro. Poi però il Comune ha firmato un secondo documento che abbassa le sanzioni che possono andare da 80 a 480 euro. La rettifica di Palazzo Spada è stata necessaria per adeguare i limiti delle multe al massimo consentito per legge. 10 luglio. Il Comune di Lucca si schiera, con multe ai locali che usano i 'buttadentro'. L’amministrazione comunale ha messo nero su bianco un’ordinanza di divieto per i procacciatori di clienti su strada. Per i trasgressori sono previste sanzioni, revoche e sospensioni delle concessioni in caso di recidiva. 9 luglio. Chi sbaglia, paga. Incluso il Comune di Lecce. Il giudice di pace ha condannato l'amministrazione al risarcimento di 500 euro, annullando una multa elevata per aver attraversato un incrocio, presumendo il semaforo rosso. Questo perché dopo mezzanotte, e la multa è delle 00:08, il semaforo era lampeggiante e il Comune non è riuscito a dimostrare di aver autorizzato il funzionamento notturno dell’impianto. 5 luglio. Personale della polizia locale in abiti civili e con mezzi non contrassegnati è intervenuto a Catania per contrastare l'abbandono di rifiuti. Le attività di sorveglianza hanno portato all’accertamento di 62 violazioni. A ciascun trasgressore è stata comminata una sanzione di 333 euro. 27 giugno. Il comune di Padova si affida a una società specializzata nel recupero crediti per provare a chiudere almeno una parte del buco prodotto da 13,5 milioni di euro che non è mai riuscito ad incassare. Palazzo Moroni si è rivolto ad Area srl che "dovrà realizzare un’analisi delle posizioni debitorie del valore di 13,5 milioni di euro, relative a violazioni amministrative non riscosse riferite a circa 18mila posizioni per il triennio 2016- 2018". (Di Fabio Insenga)
(Adnkronos) - Si è svolto questa mattina a Roma, presso la sede di via del Nazareno, l’incontro tra ProfessionItaliane e il Partito Democratico per discutere dell’impatto economico e occupazionale generato dal sistema ordinistico e dell’importanza di incentivare il ruolo sussidiario delle professioni per continuare a garantire la tutela della fede pubblica e fornire ai cittadini servizi efficienti e qualificati. Nel corso del confronto, a cui ha partecipato la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein; la responsabile per Pa, Professioni e Innovazione del Pd, Stefania Bonaldi; e il capogruppo alla Camera del Pd, Chiara Braga, ProfessionItaliane ha messo in evidenza la necessità di avviare una riforma degli ordinamenti professionali che porti ad un ammodernamento dell’intero sistema ordinistico e, in particolare, ad una maggiore armonizzazione delle regole riguardanti la formazione continua, il tirocinio, l’accesso alla professione e i procedimenti disciplinari. In tema di formazione i 23 ordini e collegi professionali che compongono l’Associazione hanno chiesto di sostenere maggiormente l’accesso dei giovani laureati al sistema ordinistico, anche rafforzando il collegamento con il mondo accademico, così da favorire percorsi di lavoro autonomo che siano basati sulla valorizzazione delle competenze, il rispetto delle regole e dell’etica professionale, ma anche capaci di rispondere adeguatamente alle nuove esigenze dettate dalle transizioni in atto. “Questo è uno degli incontri che abbiamo voluto organizzare con tutte le forze politiche per porre al centro il tema del valore degli Ordini professionali e le loro competenze trasversali. Abbiamo avuto così l’opportunità di rappresentare le esigenze del mondo ordinistico, nonché le istanze e le specificità delle singole professioni”, ha dichiarato il presidente di ProfessionItaliane, Rosario De Luca. “Un incontro molto proficuo e importante anche per noi per cogliere la varietà e le specificità degli ordini che ProfessionItaliane rappresenta”, ha sottolineato Elly Schlein, segretaria del Pd. “Siamo pronti a dialogare e confrontarci sulle proposte per un ammodernamento del sistema ordinistico, tracciando obiettivi e principi comuni, sui quali si può provare a intervenire con la nostra attività parlamentare, salvaguardando le specificità e le esigenze dei singoli ordini professionali”, ha concluso.
(Adnkronos) - Agrifuture, l’azienda agricola sperimentale di MartinoRossi Spa interamente dedicata alla ricerca e al test in campo di tecniche agronomiche e soluzioni innovative finalizzate a una agricoltura sostenibile di alta qualità, si conferma sede di importanti progetti condivisi con partner dell’industria alimentare. In alcune porzioni dei 30 ettari di Agrifuture situati a ridosso della sede centrale di MartinoRossi a Malagnino, infatti, sono in corso sperimentazioni di tecniche di precision farming, agricoltura rigenerativa e agricoltura consociativa condotte per conto e in stretta collaborazione con nomi eccellenti dell’agroalimentare nazionale come Gruppo Amadori e Galbusera, che riconfermano così nuovamente il concreto impegno in ambito di sostenibilità, diretto a contribuire alla creazione di modelli agricoli più resilienti, efficienti e rispettosi dell’ambiente. In particolare, MartinoRossi, fornitore del Gruppo Amadori con materie prime e ingredienti destinati alla produzione della linea di prodotti finiti plant-based, sta portando avanti un progetto sperimentale in uno dei campi di Agrifuture, in collaborazione con l’azienda romagnola. L’attività si concentra sulla consociazione colturale e sulla tecnica di precision farming, con l’obiettivo di applicare pratiche agricole rigenerative e ridurre l’uso di acqua e fertilizzanti. Il progetto si basa sulla consociazione del mais vitreo con leguminose, coltivate in file alternate secondo lo schema del 'corridoio solare'. Questa tecnica mira a trarre vantaggio dalla naturale complementarità tra le colture: il mais, che ha un elevato fabbisogno di azoto, può trarre beneficio dalla presenza delle leguminose, che grazie a batteri del genere Rhizobium fissano l’azoto atmosferico direttamente nel terreno, riducendo l’impiego di fertilizzanti sintetici. Le leguminose, a loro volta, ricevono un vantaggio dall’ombreggiamento fornito dallo sviluppo verticale del mais, che può proteggerle dalle alte temperature favorendone lo sviluppo. Il campo è suddiviso in due parcelle con differenti combinazioni: una con fagiolo cannellino, l’altra con pisello giallo, una leguminosa scelta in funzione delle esigenze del Gruppo Amadori, che la impiegherà nello sviluppo dei propri prodotti plant-based. Per questa seconda parcella, MartinoRossi ha selezionato una varietà particolarmente tollerante al caldo, con l’obiettivo di verificare in condizioni reali se il mais possa contribuire a mitigare lo stress termico della leguminosa durante i periodi più caldi. Il progetto si propone dunque di verificare in che misura la consociazione sia in grado di rendere più sostenibile la produzione di mais riducendo l’utilizzo di concimi chimici e di acqua. A supporto di questo obiettivo, vengono applicate anche tecniche di sub-irrigazione di precisione e la somministrazione di bioinduttori per via radicale, entrambe realizzate attraverso il sistema Underdrip®. "Abbiamo aderito con entusiasmo - commenta Tommaso Chiappa, direttore Consumer Marketing Amadori - a questo progetto. La scelta di collaborare con MartinoRossi per la fornitura delle proteine vegetali destinate alla nostra linea plant-based è motivata principalmente dalla profonda attenzione che l’azienda dedica alla ricerca e sviluppo, anche sul campo, alla sostenibilità e alla gestione integrata della propria filiera, dalla coltivazione alla raccolta e produzione. L'adozione di una filiera 100% italiana per le proteine vegetali nella nostra gamma Veggy, introdotta da pochi mesi, ha rappresentato un tassello cruciale della strategia di sviluppo della linea. Questa scelta continua a giocare un ruolo fondamentale nell'affermare il Gruppo Amadori come la Protein Company Italiana più sostenibile e innovativa". MartinoRossi, punto di riferimento dell’industria alimentare nella fornitura di farine, granelle e ingredienti funzionali senza glutine, allergeni e Ogm da cereali e legumi coltivati in filiera controllata, ha avviato inoltre insieme a Galbusera un progetto di studio volto a misurare la produttività del mais bianco coltivato con apporti minimi sia di concimi azotati sia di acqua. La sperimentazione ha avuto inizio a metà maggio con la semina del mais su un campo gestito in agricoltura conservativa dove Ersaf Lombardia monitora nell’evolversi nel tempo la quantità di sostanza organica. La porzione seminata, inoltre, è servita dal sistema di sub-irrigazione di precisione Underdrip, che rilascia quantità ottimizzate di acqua e bioinduttori a diretto contatto con l’apparato radicale, evitando in questo modo gli sprechi d’acqua per evaporazione e riducendo i prelievi di risorsa idrica. MartinoRossi, nell’ambito di questa sperimentazione, ha utilizzato droni per somministrare biostimolanti fogliari, ovvero microrganismi che entrano in simbiosi con le colture favorendone lo sviluppo radicale e la capacità di assunzione di nutrienti. L’impiego dei droni da un lato ha migliorato la qualità della nebulizzazione grazie alla forte turbolenza generata dalle eliche; dall’altro, i limiti di carico dei droni hanno condotto a sperimentare, con esito positivo, l’efficacia di un quantitativo sensibilmente inferiore (circa il 70% in meno) di soluzione irrorata. Inoltre, sempre allo scopo di utilizzare solo l’acqua necessaria, MartinoRossi sta testando in campo da qualche anno delle particolari microsonde, che monitorano sia la temperatura sia il flusso della linfa all’interno della pianta, rilevando in tempo reale eventuali situazioni di stress idrico. “Per noi di Galbusera questa sperimentazione è un esempio concreto di come qualità eccellente, innovazione e sostenibilità possano intrecciarsi in un progetto condiviso lungo tutta la filiera. Con MartinoRossi stiamo lavorando sul mais bianco, uno degli ingredienti dei nostri biscotti senza glutine, contribuendo a ridurre i fertilizzanti, consumi idrici ed emissioni. È un modello virtuoso, che ci vede non solo come acquirenti ma come parte attiva di una filiera che genera impatto reale”, dichiara Giovanna Solito, direttore Marketing di Galbusera. Parallelamente alle sperimentazioni in partnership con Galbusera e Amadori, MartinoRossi sta conducendo presso Agrifuture altri progetti in collaborazione con Campi d’Italia, Underdrip, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano, Lilas4Soild (relativamente al Carbon Farming) ed Ersaf. In particolare, con UniMi è in corso lo sviluppo di un modello Ai per la gestione automatizzata dell’irrigazione.