ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Almeno sei persone, tra cui un bambino, sono state uccise in una serie di attacchi della Russia contro Kiev. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare della capitale, Timur Tkachenko. "Finora, i servizi hanno confermato sei morti. Tra questi c'è un bambino di sei anni", ha scritto su Telegram. Gli attacchi, con droni e missili, hanno causato danni al reparto pediatrico di un ospedale e a una scuola, hanno affermato funzionari governativi. Oltre 40 i feriti causati dai raid che hanno colpito almeno 10 località nei dintorni della capitale ucraina, ha dichiarato l'amministrazione militare della città su Telegram. "I russi hanno lanciato più di 300 droni e 8 missili. Stiamo facendo tutto il possibile per attuare pienamente tutti gli accordi per la protezione del nostro popolo, allo scopo di salvare vite umane. Al momento, si sa che sei persone sono state uccise, tra cui un bambino di sei anni. Le mie condoglianze a tutte le loro famiglie e ai loro cari. Ci sono anche segnalazioni di decine di feriti, tutti i quali stanno ricevendo l'assistenza necessaria", ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando di "terroristi russi". "Fin dalle prime ore della notte, i nostri soccorritori, vigili del fuoco, medici e tutti i servizi di emergenza necessari sono al lavoro sui siti degli attacchi missilistici e dei droni russi - aggiunge il capo dello Stato sul social - Le regioni di Dnipro, Poltava, Sumy, Mykolaiv e Kiev sono state colpite. La capitale è stata l'obiettivo principale del massiccio attacco. Ci sono ingenti danni alle infrastrutture residenziali. In uno dei quartieri residenziali, un'intera sezione di un condominio è stata distrutta". "Oggi, il mondo ha assistito ancora una volta alla risposta della Russia al nostro desiderio di pace, condiviso con America ed Europa - conclude Zelensky - Nuove, spettacolari uccisioni. Ecco perché la pace senza la forza è impossibile. Ma costringere Mosca a fare la pace, costringerla a sedersi a un vero tavolo negoziale: tutti gli strumenti necessari sono nelle mani dei nostri partner. Contiamo su tutto ciò che America ed Europa stanno dicendo affinché questo obiettivo venga raggiunto". È "ora di esercitare la massima pressione su Mosca", ha dichiarato dal canto suo il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha sottolineando su X che si tratta di"una mattina orribile a Kiev". "Il presidente Trump è stato molto generoso e molto paziente con Putin, cercando di trovare una soluzione", ha continuato, aggiungendo: "È ora di esercitare la massima pressione su Mosca. È ora di sincronizzare tutte le misure sanzionatorie. È ora di imporre la pace con la forza". Dal canto suo l'esercito russo ha reso noto di aver conquistato la città di Chasiv Yar, un'importante roccaforte dell'esercito ucraino nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. La città di Chasiv Yar, al centro dei combattimenti da mesi, "è stata liberata" dalle forze russe, ha dichiarato il Ministero della Difesa russo in una nota.
(Adnkronos) - “L’incontro di ieri con il ministro degli Esteri Tajani è stato molto puntuale e proficuo per cercare di definire con maggiore chiarezza un accordo i cui contorni sono ancora in via di definizione. Per quanto riguarda la nostra filiera sono confermati i dazi al 15% sui prodotti finiti di arredamento, mentre siamo in attesa di delineare le misure previste sulla materia prima legnosa, anche se risulta probabile l’introduzione di un tetto massimo del 15%“. Così il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, ospite questa mattina a Class Cnbc. “Ho chiesto al ministro Tajani - spiega Feltrin - che il Governo insista perché la Commissione Europea concluda quanto prima l’accordo del Mercosur che sbloccherebbe dai dazi esistenti una zona molto interessante per il nostro export, a partire dal Brasile, paese che - come dimostrano anche i dati sui visitatori del Salone del Mobile.Milano - apprezza in modo netto i prodotti del nostro design e ha un grande potenziale di crescita e sviluppo per le imprese del legno-arredo. Un’azione rapida che darebbe risultati immediati alla nostra filiera per recuperare, almeno in parte, il mercato Usa in cui stiamo già perdiamo competitività”. “La riunione di ieri è stata inoltre l’occasione anche per accendere i riflettori sull’India, altro paese in cui l’introduzione di certificazioni obbligatorie per il nostro settore rischia di bloccare un altro mercato ad alto potenziale. Due esempi concreti per dire che per le imprese del nostro settore è indispensabile che il governo e l’Europa si concentrino per definire misure per l’internazionalizzazione: la nostra è una filiera 100% made in Italy che esporta oltre il 50% del suo fatturato. Proprio per questo -conclude Feltrin- ho ribadito anche la necessità generale di garantire sostegno concreto alle imprese che partecipano alle fiere internazionali in Italia, riconosciute come momenti cruciali per la promozione del settore e dell’intero Paese a livello globale”.
(Adnkronos) - Sistemi di Gestione dell’Energia (Sge): se ben applicati e se c'è il giusto coinvolgimento dell'organizzazione e delle varie funzioni aziendali producono nel tempo benefici nel collegamento fra il core business e l’uso dell’energia. Inoltre, permettono di garantire il rispetto di tutti i requisiti di legge e regolamentari, consentendo l’accesso a più ampie risorse per la capitalizzazione dell’impresa e la copertura dei costi di investimento. Sono questi alcuni dei concetti emersi dal webinar di oggi dedicato proprio agli Sge, durante il quale c’è stato un aggiornamento sulle tematiche normative, la definizione dei contesti in cui si inserisce la Iso 50001 (es. transizione energetica) ed un focus sui casi applicativi di successo. A fine 2023 l’Italia era seconda a livello mondiale in termini di aziende certificate Iso 50001 e quarta in termini di siti certificati. Rimane il predominio della Germania legato al fatto che pose come condizione per poter accedere ai benefici degli energivori l'adozione della Iso 50001, scelta che ha prodotto negli anni una serie di risultati positivi in termini di riduzione dei consumi delle imprese coinvolte. Dal 2027 la certificazione ISO 50001 sarà obbligatoria per tutte le imprese che superano gli 85 TJ (ossia circa 2.030 tep) di consumi annui sulla base della direttiva 1791/2023. Altro dato rilevante: nel 2024 sono state 451 le organizzazioni certificate ISO 50001 con un energy manager nominato, ossia il 36% (+123% rispetto al 2017). Considerando le nomine degli energy manager da parte dei soggetti obbligati sopra la soglia dei 2.030 tep si vede però che oltre mille realtà dovranno provvedere all’adozione del sistema di gestione, dato confermato dalle analisi di Enea. L’adozione di un Sge, sottolinea Dario Di Santo, direttore Fire, "aiuta le organizzazioni a rispondere alle priorità attuali in termini di riduzione dei costi e dei rischi sugli approvvigionamenti e delle emissioni, nonché di miglioramento della sostenibilità. E con ciò aiutano a cogliere gli obiettivi nazionali di riduzione dei consumi finali e ad aumentare la sicurezza energetica e la competitività del sistema Paese. La diffusione dei Sistemi di Gestione dell’Energia è però ancora insoddisfacente e occorre lavorare per accrescerla, sia per cogliere questi benefici che per rispondere alle richieste della direttiva 1791/2023 sull’efficienza energetica". Durante la mattinata, Antonio Panvini di Cti ha tracciato un quadro sulle norme tecniche per la gestione dell’energia parlando della famiglia delle ISO 5000x e della norma in cantiere sulla decarbonizzazione, mentre Ettore Piantoni di En/Clc/Jtc 14 ha spiegato il ruolo dei Sge nel contesto della transizione energetica. Stefano Perboni di AssoEge ha trattato, invece, il tema della contabilità energetica associata ai Sistemi di Gestione dell’Energia, illustrando un caso applicativo. Ricordiamo che AssoEge e Fire hanno elaborato un modello ed un metodo per la contabilità energetica con l’obiettivo di fornire un modello comune (anche per la rendicontazione dei risultati). Marcello Salvio di Enea ha evidenziato, tra l’altro, come gli Sge influenzano il potenziale di risparmio. Riportiamo di seguito i dati estratti dalla presentazione.