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(Adnkronos) - Jannik Sinner si ritira dal torneo di doppio misto dell’US Open e il forfait dell’azzurro elimina anche Katerina Siniakova, che avrebbe dovuto far coppia con il numero 1 del mondo nel torneo di esibizione a Flushing Meadows. Sinner ha deciso di rinunciare all’evento dopo il malore che lo ha costretto a ritirarsi dalla finale del Masters 1000 di Cincinnati. Siniakova, una delle doppiate più forti del circuito, in doppio ha vinto carriera un titolo Slam è un oro olimpico. Ha trionfato ai Giochi anche nel doppio misto. Nonostante il curriculum, gli organizzatori degli US Open non l’hanno ‘salvata’ e l’hanno depennata dall’evento, a cui aveva deciso di partecipare rinunciando al torneo di Cleveland. Al posto della coppia Sinner-Siinoakova, quindi, in tabellone spazio a Danielle Collins e Christian Harrison.
(Adnkronos) - In queste calde serate estive, cucinare all’aperto non è solo un modo per mettere alla prova le proprie capacità culinarie ma anche di fuggire dal calore della cucina per approfittare delle più miti temperature di un terrazzo o un giardino. Ne sono consapevoli i brand italiani del design che propongono soluzioni per vivere momenti di benessere coniugando artigianalità italiana, tecnologia, estetica e sostenibilità. A testimoniarlo alcuni marchi Made in Italy che non solo esportano nel mondo l’eccellenza italiana ma che creano tendenza. "Per noi - conferma Ivano Fistani, presidente, ad e socio fondatore del marchio Arredo3 - cucinare all’aria aperta significa avere un rapporto di rispetto con la natura. La nostra cucina Aura, progettata per arredare il sottoportico, il terrazzo o qualsiasi altra area esterna e riparata, è realizzata solo in materiali sostenibili, riciclati o riciclabili. Dalla struttura in alluminio, sempre recuperabile, compresi frontali, basamento e piedini, ai piani di lavoro in Laminam o Abitum, lastre ceramiche dalle alte performance e realizzate nel rispetto della natura fino alle cerniere in acciaio inox con un’elevata resistenza agli agenti atmosferici per una maggior durabilità". "Una combinazione tra cucina e arredi - prosegue il presidente di un gruppo che in questi decenni ha sempre proposto soluzioni innovative per l’universo cucina - che non solo punta a coniugare stile e praticità ma che fa parte del progetto Gaia, un allestimento ecosostenibile che vuole stimolare e rendere più semplici le scelte eco-friendly della clientela sempre più attenta a questa tematica". “Cucinare all’aperto è un gesto semplice, ma carico di significato: ci riconnette con la natura e con le persone”, sottolinea Salvatore Indriolo, designer e Art Director di Fantin, azienda che da oltre 50 anni lavora il metallo plasmandolo in arredi dalle linee pulite e minimali, con una produzione interamente Made in Italy e locale. “La Frame Kitchen - spiega - nasce proprio da questa idea: portare all’esterno la qualità, la cura e l’eleganza delle collezioni Fantin. Solida, essenziale, bella da vedere e da vivere, si adatta con naturalezza a qualsiasi contesto outdoor grazie alle numerose finiture disponibili, tutte resistenti ed ecosostenibili. Può essere dotata di ruote coordinate al telaio, rendendola facile da spostare e perfetta per accompagnare i cambi di layout tipici degli spazi esterni. Una cucina pensata per vivere all’aria aperta, con stile e libertà". “Quella che fino a qualche anno fa poteva sembrare una semplice tendenza è oggi una vera scelta culturale: un nuovo modo di abitare lo spazio, dove natura, tecnologia e convivialità si incontrano”, afferma Lorenzo Marconi Fornari, Ceo di Scic Italia. “In Scic abbiamo voluto interpretare questo cambiamento con un approccio preciso, progettando un modulo compatto - racconta - che racchiude tutto il necessario per vivere l’outdoor in modo completo, funzionale e raffinato". "Non si tratta solo di spostare la cucina fuori casa, ma di ripensarla - dice - per l’esterno, mantenendo i nostri standard di eccellenza, tanto sul piano estetico quanto su quello costruttivo. La qualità dei materiali, la cura del dettaglio e l’intelligenza del design diventano strumenti per trasformare ogni spazio aperto in un luogo da vivere, condividere e ricordare. È questa, per noi, l’essenza del progetto: dare forma a un’esperienza, prima ancora che a un prodotto". Anche per Nicola De Pellegrini, architetto e designer olistico, cucinare all’esterno è molto più che un’attività funzionale: “È un gesto primordiale che si rinnova in chiave contemporanea, un momento di connessione con gli elementi naturali, ma anche di socialità e condivisione. Con Tikal per Talenti ho voluto dare forma a questo rito, disegnando una cucina solida, scultorea e al tempo stesso aperta al paesaggio. Le diverse finiture disponibili ne accentuano la vocazione al dialogo con l’ambiente: il verde della vegetazione, la luce del sole, i materiali naturali come legno e pietra. Gli accessori integrati, dal barbecue al forno, fino ai cassetti attrezzati, trasformano ogni spazio esterno in un ambiente vivo, armonico, dove estetica, tecnologia e piacere dell’abitare si fondono in un’unica esperienza". “Cucinare e mangiare all’aperto non è più solo un gesto estivo: è diventato un vero stile di vita che prolunga gli spazi della casa verso l’esterno. L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale per trasformare un giardino, un terrazzo o un patio in un ambiente accogliente e funzionale anche di sera: la luce giusta mette in risalto gli spazi, valorizza la tavola, crea un’atmosfera rilassante e invita a fermarsi più a lungo. La crescente diffusione delle cucine outdoor e l’utilizzo quasi giornaliero degli spazi esterni richiede soluzioni illuminotecniche all’altezza delle nuove esigenze di comfort, funzionalità e qualità della vita", dichiara Gianni Bolzan, amministratore delegato di Linea Light Group. "L’illuminazione - aggiunge - diventa un elemento progettuale strategico: deve garantire una corretta visibilità per le attività legate alla preparazione dei pasti, ma allo stesso tempo deve anche contribuire a generare scenari emozionali e accoglienti. In questo senso, in Linea Light Group puntiamo su soluzioni ad alta efficienza, in grado di integrarsi con l’architettura e adattarsi ai diversi contesti d’uso grazie a una qualità di luce studiata per rispettare il benessere delle persone e dell’ambiente, valorizzando l’esperienza outdoor anche nelle ore serali".
(Adnkronos) - “Il Programma Emtn è molto importante perché sancisce il ritorno a raccogliere capitali in Italia, rafforzando il mercato dei capitali italiani che negli ultimi anni ha sofferto l'emorragia verso mercati esteri. L'Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi. Riteniamo che il rimpatrio in Italia sia la mossa giusta negli interessi di Iren e del sistema economico italiano”. Sono le dichiarazioni di Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. Un ruolo importante è riservato alla sostenibilità. “Il denaro che raccogliamo sul mercato - prosegue Dal Fabbro - serve per aumentare gli investimenti sulla resilienza ambientale, sul rafforzamento delle reti idriche, sull'efficientamento del parco termoelettrico, il fotovoltaico, l'eolico. Alimentiamo progetti che devono essere sostenibili e che aumentano la resilienza ambientale. Siamo convinti che si tratti di un buon investimento che, da un lato, offre rendimento agli azionisti e dall’altro rende l’azienda più solita. Investire nella sostenibilità non è un peso, ma una grande opportunità di rendere le aziende più solide”. Nella scelta di procedere all’emissione di nuovi titoli obbligazionari ha influito la semplificazione burocratica e normativa: “È stato fatto un grandissimo lavoro di semplificazione da parte di Borsa Italiana e Consob - aggiunge - questo è uno degli elementi che ci ha indotto a investire. Faccio i complimenti al team di Consob e di Borsa Italiana. Grande lavoro a beneficio di emittenti come la nostra e di tutte le imprese italiane. L’Italia deve tornare a fare industria, nel nostro Paese abbiamo una iper finanziarizzazione del sistema italiano, ma facendo industria ci saranno soldi per alimentare la finanza”. Infine una considerazione sul nucleare: “Il nucleare è un orizzonte molto lungo. Per fare una centrale nucleare ci vogliono tra i 10 e i 15 anni. Il suggerimento che darei a chi parla di nucleare è di sopravvivere nei prossimi 5-10 anni facendo quello che è possibile e in parallelo studiare le migliori forme per produrre energia elettrica sostenibile e sicura., con tutte le fonti, nessuna esclusa” conclude Dal Fabbro.