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(Adnkronos) - E' morto il ragazzo di 16 anni che ieri era stato individuato nel fiume Adda, in località Bocchi di Comazzo nel Lodigiano e soccorso dai vigili del fuoco. Il giovane era arrivato ieri in condizioni disperate all'ospedale San Raffaele di Milano. Il ragazzo nel pomeriggio si era tuffato in acqua nel fiume e non era più riemerso. Le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Lodi, con il supporto del nucleo sommozzatori e dell'elicottero Drago 153, proveniente dal reparto volo di Malpensa, erano intervenuti sul fiume riuscendo a individuarlo. Grazie a un sorvolo dell'elicottero Drago, il corpo del giovane era stato avvistato sul fondo del fiume. I sommozzatori hanno quindi provveduto al recupero immediato e il personale dei Vigili del Fuoco ha iniziato le manovre salvavita in attesa dell’arrivo del personale sanitario del 118. Poi la corsa in ospedale ma purtroppo il giovane non ce l'ha fatta.
(Adnkronos) - In queste calde serate estive, cucinare all’aperto non è solo un modo per mettere alla prova le proprie capacità culinarie ma anche di fuggire dal calore della cucina per approfittare delle più miti temperature di un terrazzo o un giardino. Ne sono consapevoli i brand italiani del design che propongono soluzioni per vivere momenti di benessere coniugando artigianalità italiana, tecnologia, estetica e sostenibilità. A testimoniarlo alcuni marchi Made in Italy che non solo esportano nel mondo l’eccellenza italiana ma che creano tendenza. "Per noi - conferma Ivano Fistani, presidente, ad e socio fondatore del marchio Arredo3 - cucinare all’aria aperta significa avere un rapporto di rispetto con la natura. La nostra cucina Aura, progettata per arredare il sottoportico, il terrazzo o qualsiasi altra area esterna e riparata, è realizzata solo in materiali sostenibili, riciclati o riciclabili. Dalla struttura in alluminio, sempre recuperabile, compresi frontali, basamento e piedini, ai piani di lavoro in Laminam o Abitum, lastre ceramiche dalle alte performance e realizzate nel rispetto della natura fino alle cerniere in acciaio inox con un’elevata resistenza agli agenti atmosferici per una maggior durabilità". "Una combinazione tra cucina e arredi - prosegue il presidente di un gruppo che in questi decenni ha sempre proposto soluzioni innovative per l’universo cucina - che non solo punta a coniugare stile e praticità ma che fa parte del progetto Gaia, un allestimento ecosostenibile che vuole stimolare e rendere più semplici le scelte eco-friendly della clientela sempre più attenta a questa tematica". “Cucinare all’aperto è un gesto semplice, ma carico di significato: ci riconnette con la natura e con le persone”, sottolinea Salvatore Indriolo, designer e Art Director di Fantin, azienda che da oltre 50 anni lavora il metallo plasmandolo in arredi dalle linee pulite e minimali, con una produzione interamente Made in Italy e locale. “La Frame Kitchen - spiega - nasce proprio da questa idea: portare all’esterno la qualità, la cura e l’eleganza delle collezioni Fantin. Solida, essenziale, bella da vedere e da vivere, si adatta con naturalezza a qualsiasi contesto outdoor grazie alle numerose finiture disponibili, tutte resistenti ed ecosostenibili. Può essere dotata di ruote coordinate al telaio, rendendola facile da spostare e perfetta per accompagnare i cambi di layout tipici degli spazi esterni. Una cucina pensata per vivere all’aria aperta, con stile e libertà". “Quella che fino a qualche anno fa poteva sembrare una semplice tendenza è oggi una vera scelta culturale: un nuovo modo di abitare lo spazio, dove natura, tecnologia e convivialità si incontrano”, afferma Lorenzo Marconi Fornari, Ceo di Scic Italia. “In Scic abbiamo voluto interpretare questo cambiamento con un approccio preciso, progettando un modulo compatto - racconta - che racchiude tutto il necessario per vivere l’outdoor in modo completo, funzionale e raffinato". "Non si tratta solo di spostare la cucina fuori casa, ma di ripensarla - dice - per l’esterno, mantenendo i nostri standard di eccellenza, tanto sul piano estetico quanto su quello costruttivo. La qualità dei materiali, la cura del dettaglio e l’intelligenza del design diventano strumenti per trasformare ogni spazio aperto in un luogo da vivere, condividere e ricordare. È questa, per noi, l’essenza del progetto: dare forma a un’esperienza, prima ancora che a un prodotto". Anche per Nicola De Pellegrini, architetto e designer olistico, cucinare all’esterno è molto più che un’attività funzionale: “È un gesto primordiale che si rinnova in chiave contemporanea, un momento di connessione con gli elementi naturali, ma anche di socialità e condivisione. Con Tikal per Talenti ho voluto dare forma a questo rito, disegnando una cucina solida, scultorea e al tempo stesso aperta al paesaggio. Le diverse finiture disponibili ne accentuano la vocazione al dialogo con l’ambiente: il verde della vegetazione, la luce del sole, i materiali naturali come legno e pietra. Gli accessori integrati, dal barbecue al forno, fino ai cassetti attrezzati, trasformano ogni spazio esterno in un ambiente vivo, armonico, dove estetica, tecnologia e piacere dell’abitare si fondono in un’unica esperienza". “Cucinare e mangiare all’aperto non è più solo un gesto estivo: è diventato un vero stile di vita che prolunga gli spazi della casa verso l’esterno. L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale per trasformare un giardino, un terrazzo o un patio in un ambiente accogliente e funzionale anche di sera: la luce giusta mette in risalto gli spazi, valorizza la tavola, crea un’atmosfera rilassante e invita a fermarsi più a lungo. La crescente diffusione delle cucine outdoor e l’utilizzo quasi giornaliero degli spazi esterni richiede soluzioni illuminotecniche all’altezza delle nuove esigenze di comfort, funzionalità e qualità della vita", dichiara Gianni Bolzan, amministratore delegato di Linea Light Group. "L’illuminazione - aggiunge - diventa un elemento progettuale strategico: deve garantire una corretta visibilità per le attività legate alla preparazione dei pasti, ma allo stesso tempo deve anche contribuire a generare scenari emozionali e accoglienti. In questo senso, in Linea Light Group puntiamo su soluzioni ad alta efficienza, in grado di integrarsi con l’architettura e adattarsi ai diversi contesti d’uso grazie a una qualità di luce studiata per rispettare il benessere delle persone e dell’ambiente, valorizzando l’esperienza outdoor anche nelle ore serali".
(Adnkronos) - L’Italia è prima in Europa nel programma Life Environment 2024 con finanziamenti per un valore di oltre 15 milioni di euro. Tante le proposte selezionate dalla Commissione Europea che riguardano il nostro Paese: dal riciclo delle lavatrici al recupero di sci e scarponi, dalle macchine ibride per la raccolta dei pomodori al trattamento con raggi ultravioletti per ridurre del 50% i pesticidi. All’interno dell’ambito programma Life Environment - storico strumento dedicato al sostegno di iniziative nei settori ambiente, natura e clima - quattro dei progetti italiani approvati sono stati presentati con il supporto di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). “I risultati ottenuti dimostrano che quando le imprese italiane investono in idee concrete e sostenibili sanno essere competitive anche a livello europeo. I bandi Life, con la loro apertura tematica, sono una grande opportunità per chi sa proporre soluzioni replicabili e a impatto reale. Il nostro lavoro è supportare le aziende nella scrittura di progetti di qualità, valorizzando i partner e creando reti capaci di portare innovazione ambientale tangibile”, ha detto Isella Vicini, responsabile progetti UE di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). Il programma Life, attivo fin dagli anni Ottanta, copre fino al 60% dell’investimento complessivo dei progetti selezionati, finanziando non solo impianti e tecnologie, ma anche spese di personale, materiali, comunicazione e attività di formazione. Si tratta di iniziative ad alto contenuto innovativo, che coniugano economia circolare, tecnologia e impatto sociale, dal riciclo dei pannelli fotovoltaici ai pavimenti fonoassorbenti per le città, dalle prime mietitrici per pomodori completamente ibride, fino alle lampade Uv-C per trattamenti mirati su uliveti e meleti, capace di prevenire infezioni e ridurre l’uso di pesticidi fino al 50%. Nove i progetti italiani approvati su un totale di trenta, tra cui figurano Phoenix-Weee, reWinter, Life Laerthes e Life Apollo. Phoenix-Weee, sviluppato dalla bolognese Dismeco, punta a rivoluzionare il ciclo di vita delle lavatrici con un innovativo smontaggio selettivo, capace di recuperare fino al 99% dei materiali e alimentare una piattaforma europea di ricambi riutilizzabili. reWinter, promosso da Dalbello S.r.l. (Asolo, TV), intende creare la prima filiera europea per il riciclo integrato di sci, attacchi e scarponi dismessi, con l’obiettivo di realizzare nuova attrezzatura composta fino al 70% da materiali rigenerati. Nel settore agroalimentare, il progetto Life Laerthes di Guaresi S.p.A. (Bondeno, Fe) prevede la realizzazione dei primi raccoglitori di pomodori ibridi al mondo, per ridurre le emissioni legate all’uso di motori diesel agricoli. Infine, Life Apollo promosso da Maschio Gaspardo S.p.A. (Campodarsego, Pp): si tratta di una soluzione integrata – con rover autonomo, lampade UV-C, algoritmo predittivo e motore ibrido – in grado di ridurre, anche oltre il 50%, l’uso di pesticidi e in parte i consumi di carburante.