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(Adnkronos) - Quinto vertice intergovernativo Italia-Algeria. A Villa Doria Pamphili è in corso la cerimonia di scambio delle intese, a cui prendono parte la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. "Sono molto soddisfatta dei risultati di questo vertice e della qualità delle intese che abbiamo raggiunto", ha detto la premier. "Al termine di questa parte del nostro vertice intergovernativo, ci recheremo insieme alla conclusione del business forum, per il quale ringrazio particolarmente il ministro Tajani e tutti i ministri che si sono adoperati. Al business forum tra Italia e Algeria sono presenti oltre 300 imprese, a dimostrazione di una sempre maggiore interconnessione tra le nostre economie". "Nella giornata di oggi, complessivamente, - ha spiegato Meloni - si firmeranno circa 40 intese tra le nostre due Nazioni e i nostri sistemi produttivi. Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che non è solo un dato numerico, ma racconta anche dei molti obiettivi che Italia e Algeria continuano a condividere". Gli accordi firmati oggi "ci permettono di affermare che l'amicizia tra le nostre Nazioni - un'amicizia antica e solida - non è mai stata così speciale, e che i nostri rapporti bilaterali hanno raggiunto un livello di intensità e solidità mai toccato in passato". "Per l'Italia, - ha continuato la presidente del Consiglio - l'Algeria è un partner assolutamente strategico. Questo non dipende solo dalla consuetudine storica degli scambi tra due Nazioni che condividono l'affaccio sul Mediterraneo, ma anche dal modello di cooperazione costruito nel tempo". Parlando a fianco della premier Giorgia Meloni al Vertice a Villa Pamphilj, anche il Presidente Abdelmadjid Tebboune ha celebrato la solidità delle relazioni bilaterali con Roma, definite "esemplari" e rafforzate da nuovi accordi in materia energetica, agricola e di sicurezza. "Abbiamo portato a compimento passi operativi per costruire relazioni bilaterali storiche", ha affermato Tebboune, "e costruire ulteriori ponti di cooperazione anche in settori pionieristici come l’agricoltura". Al centro dell’incontro con Meloni, il consolidamento del partenariato strategico, soprattutto in ambito energetico, con l’Italia "partner di fiducia" per Algeri in Europa. Il vertice ha inoltre incluso un confronto sulla sicurezza nel Sahel e sul contrasto al terrorismo, aree in cui i due Paesi mirano a intensificare la collaborazione. "Ciò che abbiamo raggiunto oggi apre degli orizzonti per la partnership tra Italia e Algeria - ha concluso Tebboune - un modello che rifletta la profondità e le interconnessioni di amicizia tra i nostri due Paesi".
(Adnkronos) - “Ancora una volta da Bruxelles arriva un diktat che sa di ricatto: le proposte del Governo italiano sulle concessioni balneari vengono bocciate da funzionari non eletti, che nessuno conosce e nessuno ha mai votato, ma che pretendono di decidere il destino delle nostre coste e delle migliaia di famiglie che da generazioni lavorano per dare al turismo italiano un volto umano, accogliente, vincente. Ma stavolta l’Italia non può piegarsi. Il Tavolo tecnico di Palazzo Chigi, con il lavoro di ben nove Ministeri e i rappresentanti delle regioni, lo ha detto a chiare lettere: la risorsa in Italia non è scarsa. Le nostre coste non sono un bene limitato, non c’è alcun motivo per metterle a gara e svendere il frutto del lavoro di intere comunità a multinazionali pronte a fare razzia delle nostre spiagge". Lo dichiara Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia Federturismo Confindustria. "E allora diciamolo forte: basta svendere l’Italia! Basta accettare -continua Licordari- lezioni di 'mercato libero' da chi, in realtà, vuole solo spalancare le porte ai potenti dell’Europa del Nord. Vogliono farci credere che la Bolkestein sia un obbligo? Falso! È una scelta politica. E se Bruxelles pensa di piegarci con le sue minacce, stavolta si sbaglia di grosso. L’Italia deve alzare la testa. Basta sottomettersi a un’Europa che tratta gli Stati membri come vassalli e non come popoli sovrani. Le nostre spiagge non sono in saldo. Non sono un regalo da fare a chi specula dall’estero", continua. "Sono un patrimonio nazionale, costruito da lavoratori italiani con decenni di sacrifici, tasse pagate e investimenti. Il Governo ha il dovere morale e politico di resistere: nessuna svendita, nessuna gara che distrugga l’economia balneare. Se Bruxelles continuerà con il suo atteggiamento da tiranno burocratico, Roma deve reagire. La sovranità del nostro Paese viene prima di ogni trattato, prima di ogni direttiva scritta da tecnocrati che non conoscono nemmeno la nostra realtà. Questa non è solo una battaglia per le imprese balneari. È una battaglia per l’Italia", conclude.
(Adnkronos) - Sistemi di Gestione dell’Energia (Sge): se ben applicati e se c'è il giusto coinvolgimento dell'organizzazione e delle varie funzioni aziendali producono nel tempo benefici nel collegamento fra il core business e l’uso dell’energia. Inoltre, permettono di garantire il rispetto di tutti i requisiti di legge e regolamentari, consentendo l’accesso a più ampie risorse per la capitalizzazione dell’impresa e la copertura dei costi di investimento. Sono questi alcuni dei concetti emersi dal webinar di oggi dedicato proprio agli Sge, durante il quale c’è stato un aggiornamento sulle tematiche normative, la definizione dei contesti in cui si inserisce la Iso 50001 (es. transizione energetica) ed un focus sui casi applicativi di successo. A fine 2023 l’Italia era seconda a livello mondiale in termini di aziende certificate Iso 50001 e quarta in termini di siti certificati. Rimane il predominio della Germania legato al fatto che pose come condizione per poter accedere ai benefici degli energivori l'adozione della Iso 50001, scelta che ha prodotto negli anni una serie di risultati positivi in termini di riduzione dei consumi delle imprese coinvolte. Dal 2027 la certificazione ISO 50001 sarà obbligatoria per tutte le imprese che superano gli 85 TJ (ossia circa 2.030 tep) di consumi annui sulla base della direttiva 1791/2023. Altro dato rilevante: nel 2024 sono state 451 le organizzazioni certificate ISO 50001 con un energy manager nominato, ossia il 36% (+123% rispetto al 2017). Considerando le nomine degli energy manager da parte dei soggetti obbligati sopra la soglia dei 2.030 tep si vede però che oltre mille realtà dovranno provvedere all’adozione del sistema di gestione, dato confermato dalle analisi di Enea. L’adozione di un Sge, sottolinea Dario Di Santo, direttore Fire, "aiuta le organizzazioni a rispondere alle priorità attuali in termini di riduzione dei costi e dei rischi sugli approvvigionamenti e delle emissioni, nonché di miglioramento della sostenibilità. E con ciò aiutano a cogliere gli obiettivi nazionali di riduzione dei consumi finali e ad aumentare la sicurezza energetica e la competitività del sistema Paese. La diffusione dei Sistemi di Gestione dell’Energia è però ancora insoddisfacente e occorre lavorare per accrescerla, sia per cogliere questi benefici che per rispondere alle richieste della direttiva 1791/2023 sull’efficienza energetica". Durante la mattinata, Antonio Panvini di Cti ha tracciato un quadro sulle norme tecniche per la gestione dell’energia parlando della famiglia delle ISO 5000x e della norma in cantiere sulla decarbonizzazione, mentre Ettore Piantoni di En/Clc/Jtc 14 ha spiegato il ruolo dei Sge nel contesto della transizione energetica. Stefano Perboni di AssoEge ha trattato, invece, il tema della contabilità energetica associata ai Sistemi di Gestione dell’Energia, illustrando un caso applicativo. Ricordiamo che AssoEge e Fire hanno elaborato un modello ed un metodo per la contabilità energetica con l’obiettivo di fornire un modello comune (anche per la rendicontazione dei risultati). Marcello Salvio di Enea ha evidenziato, tra l’altro, come gli Sge influenzano il potenziale di risparmio. Riportiamo di seguito i dati estratti dalla presentazione.