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(Adnkronos) - Non ce l'ha fatta il bambino di 9 anni in vacanza ad Albenga (Savona), che era stato colto da malore in spiaggia: "In riferimento al drammatico episodio che ha coinvolto il bambino di 9 anni in vacanza ad Albenga" Asl 2 della Liguria esprime in una nota "alla famiglia la più profonda vicinanza e il più sentito cordoglio per il tragico epilogo". "L’automedica è arrivata da Alassio in 4 minuti, ampiamente nei tempi previsti dal protocollo e, fin dai primi momenti dell’accaduto, medici, operatori sanitari e volontari hanno attivato con tempestività tutte le procedure di emergenza del caso, operando con la massima professionalità e dedizione - sottolinea Asl 2 della Liguria - Purtroppo, le condizioni cliniche del piccolo sono apparse sin da subito estremamente critiche e ogni sforzo si è scontrato con la gravità della situazione". "È stata una vicenda che ha profondamente colpito tutti coloro che vi sono stati coinvolti, suscitando grande commozione e partecipazione emotiva. Gli operatori hanno continuato a sperare, fino all’ultimo, in un esito diverso - conclude - Alla famiglia, in questo momento di immenso dolore, il pensiero commosso di tutta l’azienda". Secondo quanto ricostruito, lunedì il bambino stava giocando sulla spiaggia quando, all’improvviso, si è sentito male e si è accasciato. Dopo aver ricevuto le prime cure sul litorale, il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Le sue condizioni sono apparse subito critiche, tanto da richiedere un immediato trasferimento al Gaslini di Genova, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. L'Istituto ha confermato in una nota che il piccolo era "giunto in condizioni critiche a seguito di un arresto cardiaco avvenuto ad Albenga. Nonostante il massimo impegno profuso da parte di tutto il personale medico e sanitario coinvolto, le condizioni cliniche del piccolo paziente si sono da subito presentate gravemente compromesse". "La direzione dell’Istituto - prosegue la nota - e tutto il personale sanitario esprimono il più profondo cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia, colpita da una perdita tanto improvvisa quanto dolorosa. Desideriamo rivolgere un sentito e commosso ringraziamento ai genitori, che, in un momento di immenso dolore, hanno compiuto un gesto di straordinaria umanità e solidarietà scegliendo la donazione degli organi del loro bambino. Un atto che contribuirà a salvare altre vite e che testimonia un profondo senso di generosità".
(Adnkronos) - "E' ormai evidente lungo tutta la costa italiana: le spiagge sono affollate soltanto la domenica, mentre per il resto della settimana risultano spesso semideserte. Un segnale chiaro che conferma il difficile momento economico che vivono le famiglie italiane e il calo generalizzato del turismo, anche straniero". Lo dichiara Fabrizio Licordari, presidente nazionale di Assobalneari Italia - Federturismo Confindustria. "Secondo una stima condivisa da molti operatori del settore - spiega - la stagione balneare 2025 sta registrando una contrazione tra il 20% e il 30% rispetto agli anni precedenti, sia in termini di presenze che di consumi". "I servizi di somministrazione (bar, ristoranti, noleggio attrezzature) subiscono un calo importante, con consumi ridotti al minimo. L’unica giornata che registra afflusso è la domenica, dove si concentra un turismo 'mordi e fuggi' che non riesce a sostenere economicamente il settore. Il fenomeno è figlio di una condizione economica molto critica. Il caro vita, tra bollette, affitti, carburante, mutui, generi alimentari, colpisce direttamente il potere d’acquisto delle famiglie", prosegue. "Anche in presenza di due stipendi, molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese. In queste condizioni, è naturale che le prime spese a essere ridotte siano quelle per svago, divertimento e vacanze. E anche il turismo straniero, soprattutto europeo, sta rallentando, influenzato da uno scenario internazionale instabile, con due conflitti in corso, nuove tensioni commerciali e incertezze economiche che riducono la propensione a viaggiare", avverte. "A risentirne - sottolinea - non sono solo gli stabilimenti balneari, ma tutto il tessuto economico delle località costiere, dove l’indotto del turismo rappresenta una fonte primaria di reddito. Meno turisti significano meno lavoro per bar, ristoranti, negozi, hotel, fornitori locali e attività stagionali". "Le cittadine di mare si ritrovano così con un flusso di visitatori ridotto, che mina la sostenibilità economica di intere comunità. Consapevole del contesto, Assobalneari Italia ha dato indicazione chiara ai propri associati, fin dall’inizio della stagione, di non aumentare le tariffe, ma di prevedere al massimo adeguamenti contenuti, per venire incontro alle difficoltà delle famiglie. Sul territorio nazionale esistono stabilimenti balneari per tutte le fasce di reddito: dal servizio essenziale alla struttura superattrezzata, l’Italia offre soluzioni per ogni esigenza", fa notare. "In questo scenario delicato, è necessario che il Governo continui a difendere il settore balneare italiano dagli attacchi dei tecnocrati di Bruxelles, che vorrebbero mettere a gara le concessioni in modo illegittimo, ignorando la storia, il valore sociale e il modello economico delle imprese familiari che da generazioni operano lungo le nostre coste. Assobalneari Italia rinnova l’appello alle istituzioni nazionali affinché venga respinto ogni tentativo di smantellamento del comparto, riconoscendo la sua centralità per l’identità e l’economia del Paese", conclude.
(Adnkronos) - Fire accoglie "favorevolmente il decreto di revisione del meccanismo dei Certificati bianchi da poco firmato dal Mase ed attualmente all’esame della Corte dei Conti. Le nuove regole introducono una maggiore flessibilità e semplificazioni sia per i proponenti che per la presentazione dei progetti, oltre a definire gli obblighi fino al 2030 in linea con le previsioni del Pniec". "Questo induce ad essere ottimisti circa la continuità della crescita del meccanismo in atto da qualche anno - osserva Fire - La conferma dei vari meccanismi di flessibilità, con riduzione progressiva dei titoli virtuali negli anni, consentirebbe comunque di affrontare eventuali periodi di carenza di Tee senza eccessivi traumi. La previsione di introdurre uno schema d'aste, che sarebbe stato utile per promuovere interventi non sufficientemente supportati dei certificati bianchi, è declassata a possibilità, ma comunque rimane e dunque lascia aperto uno spiraglio". In sintesi, "per quanto riteniamo che sarebbe possibile introdurre misure più spinte per ottenere di più da questo schema, riteniamo che sia stato fatto un passo avanti positivo e che ci sia spazio per ulteriori rafforzamenti nei prossimi anni, nell'interesse delle imprese, degli enti e del Paese. Come Fire continueremo a collaborare con le istituzioni di riferimento in quest'ottica".