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Charlize Theron compie 50 anni, dall'infanzia difficile all'Oscar

(Adnkronos) - Sul grande schermo ha sparato, amato, sofferto. Ha vinto un Oscar ed ha infranto stereotipi: Charlize Theron il 7 agosto compie 50 anni e continua a dominare Hollywood. Nel frattempo si gode il sesso "come non ho mai fatto quando avevo 20-30 anni", svela la diva ...

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Dazi, Napoletano (Solania): "Al 15%? Da domani su pomodoro S.Marzano sarà al 21,5%"

(Adnkronos) - L'intesa tra Usa e Ue sui dazi al 15% per i prodotti europei entrerà in vigore domani 1° agosto. Ma l'incertezza, mancando ancora un piano operativo sui diversi settori, regna sovrana. E le sorprese, per le aziende italiane che esportano in Usa, sono ...

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Sostenibilità, report Ferrarelle: 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità

(Adnkronos) - Nel 2024 Ferrarelle Società Benefit ha migliorato di 1,9 punti il proprio punteggio nel Benefit Impact Assessment (Bia), raggiungendo 89,6 punti e confermando la traiettoria positiva lungo tutti i criteri Esg. Il valore della produzione ha raggiunto 248 ...

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Charlize Theron compie 50 anni, dall'infanzia difficile all'Oscar

(Adnkronos) - Sul grande schermo ha sparato, amato, sofferto. Ha vinto un Oscar ed ha infranto stereotipi: Charlize Theron il 7 agosto compie 50 anni e continua a dominare Hollywood. Nel frattempo si gode il sesso "come non ho mai fatto quando avevo 20-30 anni", svela la diva sudafricana al podcast 'Call Her Daddy'. Se gli altri pensano "che se sei single deve esserci per forza qualcosa che non va in te", al contrario "io adoro non dover rendere conto a nessun uomo. Sono in una fase di vita in cui posso dire 'fanc**o, voglio avere un orgasmo'". Recentemente "ho fatto sesso con un ragazzo di 26 anni, ed è stato a dir poco pazzesco". Nata a Benoni, in Sudafrica, il 7 agosto del 1975, Theron è molto di più di una star hollywoodiana: è simbolo di forza, versatilità e indipendenza. Ha conosciuto fin da giovane la durezza della vita, un episodio traumatico ha segnato la sua adolescenza: quando l'attrice aveva 15 anni, il padre alcolizzato ha aggredito sua madre, che lo ha ucciso con un colpo di pistola ed è poi stata assolta dall'accusa di omicidio, avvenuto per legittima difesa. Charlize ha iniziato la sua carriera come modella. Il richiamo per il cinema, però, è stato più forte. Così, dopo un breve periodo, ha lasciato le passerelle per atterrare a Los Angeles. Il suo volto incanta, ma è il talento ad essersi sempre imposto per lei. Dopo aver scampato il flop del film del 1995 'Showgirl', in cui avrebbe dovuto interpretare una spogliarellista (la parte poi è andata a Elizabeth Berkley), la notorietà è arrivata nel 1997 recitando ne 'L'avvocato del diavolo' al fianco di Al Pacino e Keanu Reeves, e ne 'Le regole della casa del sidro' del 1999 con Tobey Maguire, Michael Caine e Paul Rudd. A far decollare la sua carriera ci ha pensato anche 'The Astronaut's Wife - La moglie dell'astronauta' al fianco di Johnny Depp. La consacrazione internazionale è del 2004 con 'Monster' di Patty Jenkins, in cui interpreta la serial killer Aileen Wuornos. Ruolo che le fa vincere l'Oscar alla Miglior attrice, scrivendo la storia: è stata la prima donna nata in Africa ad aver vinto un Academy Award. Il critico cinematografico Roger Eger, elogiando la sua capacità di trasformarsi, ha definito la sua performance: "Una delle più grandi della storia del cinema". Per 'Monster', infatti, Theron si è sottoposta a estenuanti ore di trucco ed ha preso circa 15 chili. L'anno successivo, ha ottenuto un altro importante riconoscimento: la stella sulla celebre Walk of Fame di Hollywood. Da allora, si è mossa con disinvoltura tra cinema d'autore e blockbuster, passando da ruoli drammatici - come 'North Country' (2005) e 'Tully' (2018) - a film d’azione in cui impone un nuovo modello di eroina. E lo fa in a 'Aeon Flux - Il futuro ha inizio' (2005), 'Mad Max: Fury Road' (2015), 'Fast and Furious 8' (2017), 'Atomic Blonde' (2017) e 'The Old Guard' (2020) e 'The Old Guard 2' (2025). Pellicole - alcune diventate cult - che le hanno fatto guadagnare il titolo di regina dell'action. Theron non ha interpretato la donna al fianco all'eroe. Ma ha imposto un modello femminile nuovo: è una guerriera, ma è anche umana. Ha scelto ruoli fisicamente e mentalmente estremi, con una profondità emotiva mai oscurata dalla performance fisica, dimostrando che una donna può reggere un film d'azione al box office senza il supporto di un protagonista maschile. Non solo attrice, ma anche produttrice. Con la sua casa di produzione Denver and Delilah, Charlize è impegnata nella promozione di storie al femminile e nella lotta contro gli stereotipi di genere. Icona glamour e attivista per i diritti umani, da anni si batte apertamente per l'uguaglianza e l'inclusività. Nel 2007 ha fondato 'The Charlize Theron Africa Outreach Project' con l'obiettivo di aiutare i giovani africani nella lotta all’HIV e alla povertà. Molto attiva anche nella difesa dei diritti Lgbtq+, delle donne e degli animali. A 50 anni, Theron continua a sfidare le aspettative dell’industria e del pubblico, con la stessa grinta con cui ha conquistato il cinema: trasformando la vulnerabilità in potenza, la bellezza in carattere e la femminilità in libertà. (di Lucrezia Leombruni)

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Dazi, Napoletano (Solania): "Al 15%? Da domani su pomodoro S.Marzano sarà al 21,5%"

(Adnkronos) - L'intesa tra Usa e Ue sui dazi al 15% per i prodotti europei entrerà in vigore domani 1° agosto. Ma l'incertezza, mancando ancora un piano operativo sui diversi settori, regna sovrana. E le sorprese, per le aziende italiane che esportano in Usa, sono dietro l'angolo. Anche quelle di ritrovarsi, concretamente, a dover fronteggiare un dazio maggiore rispetto al 15% previsto dall'accordo. Come racconta ad Adnkronos/Labitalia Giuseppe Napoletano, amministratore unico della Solania Srl, azienda campana che esporta in tutto il mondo, Usa compreso, il pomodoro San Marzano Dop, una delle icone del made in Italy agroalimentare, che si produce esclusivamente nell'agro Sarnese – Nocerino. "Da domani -sottolinea- ci sarà su ogni container che entrerà negli Stati Uniti c'è l'applicazione del dazio del 15% in più, sul pomodoro già pagavamo il dazio del 6,50 a cui si sommerà il 15%. Dalle informazioni che ho avuto l'altro giorno da Interglobo, lo spedizioniere che fa tutte le operazioni doganali il prezzo 6,50 più 15, che fa 21,50", sottolinea. Un incremento di costi, quello legato ai dazi, che per Solania arriva in un periodo positivo per l'azienda. "Quelli del 2024 sono stati numeri importanti, siamo un'azienda -spiega- che esporta il pomodoro San Marzano Dop in tutto il mondo, facciamo 50 Paesi, dagli Stati Uniti, Canada, Brasile, fino ad arrivare tra il Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Abbiamo sede in Campania, esattamente a Sarno e abbiamo due stabilimenti di produzione, una a Sarno e un'altro a Nocera Inferiore. Produciamo circa un milione di quintali di pomodoro, l'export per noi rappresenta quasi l'80%, e gli Usa il 50% di esso. E quindi il problema con l'applicazione dei dazi c'è, è chiaro che dobbiamo essere bravi a ottenere i costi per superare questo momento negativo", sottolinea. Ma, nonostante l'incertezza e l'aumento dei costi legato all'applicazione dei dazi, l'imprenditorie non perde la fiducia. "Io sono fiducioso perché il consumatore americano è molto attento alla qualità, il nostro è un prodotto che va verso un mercato di fascia medio alta. Noi dovremo essere a produrre nel contenere i costi e gli eventuali aumenti di non applicarlo al cliente finale", sottolinea. E Napoletano, nel contenimento dei costi senza intaccare la qualità, si è mosso per tempo. "In previsione di questa situazione, quando si è iniziato a parlare di dazi, abbiamo ci siamo già attrezzati contenendo il costo dell'acciaio, visto che il nostro pomodoro va in contenitori metallici. Abbiamo già fatto i contratti a dicembre e gennaio scorso, in cui non abbiamo subito ulteriori aumenti, mentre in questo momento l'acciaio è aumentato del 7-8%", sottolinea. La 'strada', per Napoletano, per vincere la 'guerra' dei dazi, deve essere questa: valore aggiunto del prodotto e ottimizzazione dei costi. "Abbiamo sentito il nostro importatore -spiega- e il sentimento è chiaro, quando ci sono queste situazioni incredibili a livello internazionale, anche loro devono stringere la cinghia in un momento particolare. Ma noi siamo fiduciosi perché il nostro prodotto è un prodotto di fascia medio alta, non è un prodotto cheap. Il problema lo potresti tenere su un prodotto cheap che magari aumenta del 15-20%", ribadisce. "Chi è abituato a mangiare qualità e a spendere per la scatola di pomodoro San Marzano, continuerà a farlo, non penso almeno per il momento, un'eventuale riduzione del consumo negli Usa", sottolinea. E l'imprenditore sottolinea come oltre ai dazi a pesare sia la svalutazione del dollaro. "Se non c'è un intervento politico a livello internazionale" la situazione che si è creata con i dazi Usa "la puoi tamponare, però a lungo andare puoi avere dei problemi occupazionali, dei problemi di produzione. Questo accordo ha permesso agli Usa di fare il proprio business e di vendere proprie risorse all'Europa, però prima o poi vanno regolati questi scambi commerciali, non si possono tenere i tassi così alti. Mi auguro che da qui a fine anno, anche in occasione delle elezioni di medio termine in America, qualcosa possa succedere", sottolinea. E intanto Napoletano è concentrato sul momento più importante per l'azienda: la produzione del pomodoro San Marzano che viene trasformato esclusivamente in pelati, come previsto dal disciplinare. "In questo momento abbiamo un pomodoro eccellente, un'annata di qualità. Negli ultimi giorni c'è stata una piccola pioggia che non ha fatto danni, perché poi sul pomodoro quello che incide sono eventuali grandinate, che potrebbe danneggiare il prodotto. Fino ad adesso stiamo facendo una qualità eccellente", sottolinea, concludendo che "noi produciamo poi anche pomodoro normale, in Puglia, e anche li stiamo avendo una qualità eccellente".

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Sostenibilità, report Ferrarelle: 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità

(Adnkronos) - Nel 2024 Ferrarelle Società Benefit ha migliorato di 1,9 punti il proprio punteggio nel Benefit Impact Assessment (Bia), raggiungendo 89,6 punti e confermando la traiettoria positiva lungo tutti i criteri Esg. Il valore della produzione ha raggiunto 248 milioni di euro (+4% rispetto al 2023), con oltre 228 milioni di euro (92% del generato) redistribuiti agli stakeholder e 1,5 milioni di euro restituiti alla comunità. Il 92% della spesa complessiva ha coinvolto fornitori italiani e la presenza internazionale. L’azienda è attiva in oltre 40 paesi. Questi i numeri del Bilancio di Sostenibilità 2024 di Ferrarelle Società Benefit. (VIDEO) “Anche nel 2024 abbiamo dimostrato che la sostenibilità non è una narrazione di buone intenzioni, ma un insieme di risultati concreti e misurabili - commenta Cristina Miele, direttrice Amministrazione, Finanza e Controllo e Responsabile della Società Benefit di Ferrarelle - Dalla crescita dell’indice Bia alla riduzione delle emissioni, dalla valorizzazione delle nostre persone alla redistribuzione del valore economico generato, ogni azione riflette la volontà di integrare la responsabilità d’impresa nelle decisioni strategiche quotidiane. Il nostro percorso attraverso la sostenibilità prosegue, raccontando un altro anno di traguardi raggiunti e di nuove sfide che affronteremo con lo stesso rigore e la stessa trasparenza che ci contraddistinguono da sempre”. In continuità con le passate edizioni, Ferrarelle Società Benefit ha voluto rendere il bilancio uno strumento di racconto accessibile a tutti, integrando linguaggi visivi capaci di coinvolgere emotivamente e avvicinare la sostenibilità alle persone. A firmare il progetto artistico di quest’anno è Maurizio Galimberti, maestro della fotografia a mosaico, che attraverso il linguaggio iconico della Polaroid accompagna il lettore in un racconto per immagini fatto di frammenti e visioni. I numeri. Nel 2024, Ferrarelle Società Benefit ha ulteriormente potenziato la propria strategia ambientale, incrementando l’uso di materiali riciclati, migliorando l’efficienza energetica e abbattendo le emissioni. Il 29% del Pet utilizzato è costituito da R-Pet, pari a oltre 5.800 tonnellate, mentre l’acquisto di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili ha permesso di evitare circa 9.500 tonnellate di CO2. Con l’entrata in funzione dell’impianto di trigenerazione nello stabilimento di Riardo, sono stati prodotti 77.678 GJ di energia. Il 76% dei rifiuti è stato avviato a recupero, secondo logiche di economia circolare. Continuano anche i progetti di innovazione ambientale in collaborazione con partner universitari e industriali. A testimonianza del proprio impegno ambientale, l’azienda ha anche mantenuto le certificazioni Iso 14001, Iso 22000, Brc e Ifs. Un segno concreto della visione a lungo termine è rappresentato anche dagli investimenti nella Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, un’oasi naturale di 145 ettari situata a Riardo, dove l’azienda porta avanti progetti di tutela ambientale, ricerca scientifica e valorizzazione della biodiversità. Capitolo sostenibilità sociale. Ferrarelle ha chiuso l’anno con 428 dipendenti, di cui il 92% con contratto a tempo indeterminato, e ha incrementato la componente femminile dell’organico dell’8%. Ha inoltre ottenuto la Certificazione Uni/Pdr 125:2022 sulla parità di genere, affiancata da policy di diversity, equity e inclusion con azioni concrete su genitorialità, salute mentale (servizio di supporto psicologico gratuito per tutti i dipendenti) e coinvolgimento attivo dei collaboratori. Le ore di formazione sono aumentate del 21%, raggiungendo quota 11mila, con programmi di upskilling e percorsi manageriali. L’impegno sociale si traduce anche nel lavoro della Fondazione Ferrarelle Ets, attiva in ambito educativo, culturale e filantropico. Infine, il valore economico generato dall’azienda ha toccato i 248 milioni di euro, di cui oltre 16 milioni reinvestiti in innovazione, sostenibilità e sviluppo industriale. Di questi, 2,7 milioni di euro sono stati destinati a progetti ambientali e 2,4 milioni a ricerca e sviluppo, soprattutto in ambito di efficientamento e rafforzamento degli standard di qualità e sicurezza. Ferrarelle Società Benefit ha inoltre mantenuto la quarta posizione nel mercato Retail ed è il secondo gruppo italiano a valore nel settore Horeca.

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