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(Adnkronos) - È un viaggio scandito da dieci persone che hanno accompagnato l'autrice a comprendere storia, presente e futuro della Palestina il libro 'Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina' di Francesca Albanese, edito da Rizzoli. Lo spirito di un luogo è fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. E questo vale in modo particolare per la Palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle più dolorose pagine di storia contemporanea. Francesca Albanese, la Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, una delle persone più competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi - amata (o odiata) in tutto il mondo per l'integrità e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato - in questo volume offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime. Hind Rajab, morta a sei anni sotto le bombe che hanno distrutto Gaza, ci apre gli occhi su cosa significhi essere bambini in un Paese dove i bambini non hanno un nido che li protegga e che rispetti le loro radici. Abu Hassan ci guida tra i luoghi di fatica e sofferenza ai margini di Gerusalemme; e George, amico stretto, di Gerusalemme ci mostra meraviglia e insensatezze. Alon Confino, grande studioso dell'olocausto, ci aiuta a comprendere i contrasti che possono albergare nel cuore di un ebreo che vede l'apartheid e ne vuole la fine. Ghassan Abu-Sittah, chirurgo arrivato da Londra per entrare nel vivo dell'orrore più inimmaginabile, ci racconta ciò che ha visto; e Malak Mattar, giovane artista che ha fatto il percorso inverso, condivide la storia di chi ha dovuto lasciare Gaza per potersi esprimere o per sopravvivere. E poi Ingrid Jaradat Gassner, Eyal Weizman, Gabor Maté fino a una delle persone più vicine a Francesca nella vita, così come nella ricerca di una consapevolezza capace di tradursi in azione. Arriva in libreria, in tempo per diventare una delle letture di svago delle vacanze estive, il nuovo romanzo rosa della scrittrice Stefania S., 'Red. Colpo di fulmine', che prosegue la serie 'Love me love me' inaugurata dall'autrice nel 2023 e pubblicata da Sperling & Kupfer. Scarlett Crimson vive con la testa tra le nuvole e ha sempre trovato rifugio nel suo mondo immaginario. A Roslin, il piccolo paese scozzese dove vive, tutto sembra grigio e prevedibile. Ma durante l'estate del suo diciassettesimo compleanno, qualcosa cambia. Un lavoretto a Edimburgo, nella caffetteria vicino a casa della nonna, riporta Scarlett nel luogo che ancora profuma d'infanzia e ricordi felici. Ogni estate l'ha passata lì, tra corse spensierate e racconti scritti per non sentirsi sola. Eppure, questa volta è diverso. Questa volta c'è Ace, che sembra essere l'unico capace di vederla per quella che è davvero. Studente universitario modello, brillante e sicuro di sé, non crede nei sogni e ha smesso da tempo di lasciarsi trasportare dall'immaginazione. Ma dietro quell'aria da ragazzo perfetto si nasconde dell'altro. Tra verità taciute, ombre del passato e paure mai superate, Scarlett dovrà imparare che crescere significa affrontare il dolore. E che la fantasia può offrire un riparo, ma prima o poi arriva il momento di fare i conti con la realtà. Sellerio riporta in libreria 'Missione Confidenziale', la spy story che Graham Greene pubblicò per la prima volta nel 1939. 'Missione confidenziale' è uno dei migliori 'divertimenti' dello scrittore inglese, sulla scia di spy story come Il treno per Istanbul e Una pistola in vendita, un thriller disseminato di svolte inaspettate e di azioni disperate. D. è un agente segreto in missione a Londra. Viene da un paese sconvolto dalla guerra civile. Mandato dal governo legittimo, è costretto ad agire come la parte debole perché i golpisti, si intuisce, hanno dietro potenti appoggi. È a Londra per ottenere una fornitura di carbone di cui il governo repubblicano ha necessità più che di carri armati. Porta con sé dei documenti segreti con cui presentarsi a un gruppo di ricchissimi affaristi. I suoi nemici - visibili e invisibili - fanno di tutto per impedirglielo, ma la strategia repubblicana diventa presto ambigua, misteriosamente contorta: D. finisce in una ragnatela infinita di intrighi e corruzioni che coinvolgono soprattutto gli individui di cui dovrebbe fidarsi di più. L'unica persona che gli è veramente amica è quella più improbabile: la giovanissima, capricciosa Rose. Del resto, nemmeno D. è un vero agente segreto, né per professione né per vocazione. È un professore di lingue romanze, dal passato tragico, di mezz'età, consapevole che i capi per cui si batte non sono immuni da colpe e nefandezze. Graham Greene scrisse il romanzo nel 1939, nel clima di guerra del secondo conflitto mondiale. Ma la forza con cui lo scrittore trascina in quel mondo di insicurezza psicologica e di dilemmi etici deriva da un insieme narrativamente perfetto di fattori: la coppia dei protagonisti, D. e la giovane Rose, portatrice di tutta l'ambiguità dell'amore, e soprattutto la banalità antiepica del mondo delle spie che è la svolta che Greene ha impresso a 'Missione confidenziale'. È uscito il 15 luglio per la collana Darkside di Fazi 'Il gioco della Storia', la nuova indagine di Bernie Gunther, il detective più scorretto di sempre nato dalla penna dello scrittore scozzese Philip Kerr (1956-2018). Questo giallo, finora inedito in Italia, è ambientato nel 1954. Bernie Gunther si trova all’Avana, dove vive sotto falsa identità e lavora per Meyer Lansky. Decide di fuggire ad Haiti insieme a una giovane prostituta che è in realtà una combattente della resistenza anti-Batista. Ma la ragazza ha ucciso un capitano di polizia e, quando vengono fermati, anche Bernie viene arrestato: è ancora ricercato per omicidio in Germania. Presto si ritrova sotto la custodia della Cia, da cui viene interrogato a più riprese. Trasferito in Germania, gli interrogatori proseguono, e Bernie ripercorre le sue gesta negli anni della guerra. Malgrado sia sempre stato profondamente antinazista, Gunther ha un passato pieno di ombre: è stato un uomo di Heydrich, uno dei più crudeli architetti dell’Olocausto, e ha svolto un ruolo ambiguo nella decennale caccia a Erich Mielke, ex dissidente comunista poi assurto a ruoli di grande potere nella “nuova” ddr. Il suo cinismo venato di romanticismo, la sua volontà di sopravvivenza e la sua “elastica” morale lo porteranno a fare scelte che in qualche modo condizioneranno il corso della Storia. Propone una riflessione profonda sul rapporto tra progresso e umanità il saggio 'L'uomo è un algoritmo? Il senso dell'umano e l'intelligenza artificiale' di Paolo Benanti, edito da Castelvecchi. Il mito di Ulisse ci insegna che la ricerca umana di senso è guidata dall’intelligenza, nelle sue due declinazioni: νοῦς e μῆτις, intuizione e pratica. Dalla sinergia di queste facoltà sono nate le grandi invenzioni che segnano la nostra specie, a partire dalla "grande invenzione del linguaggio". Oggi però il linguaggio non sembra più una prerogativa esclusivamente umana: l’Intelligenza Artificiale, nelle vesti di ChatGPT e dei Large Language Models (LLM), ha introdotto una lingua computazionale che riconfigura in modo nuovo parola e pensiero. Paolo Benanti ci accompagna in una breve e suggestiva riflessione etica sul paradosso della tecnica, pur riconoscendone le potenzialità: questa estensione della nostra "naturalità artificiale" sembra infatti sempre meno orientata a mappare la realtà e sempre più propensa a confonderci. Muovendosi tra informatica, filosofia e spiritualità – da Turing a Searle, da Scheler a Jonas – Benanti avanza una proposta semplice ma dirompente, capace di restituire centralità alla dimensione umana. Recuperare oggi un "pregiudizio umanista" non significa infatti ripudiare il progresso, ma riaffermarne la sfida più autentica: vivere una vita buona e consapevole. L’intelligenza algoritmica deve tornare a essere uno strumento nelle nostre mani, al servizio della piena dignità umana. È alle università, oggi, che spetta il compito fondamentale di creare nuovi "paesaggi culturali", dove ritrovare il senso delle nostre creazioni e delle nostre vite. Arriva in Italia con Utopia Editore il romanzo storico 'Stella 111', il libro cult dello scrittore tedesco Lutz Seiler sulla caduta del Muro di Berlino, acclamato in tutto il mondo e pluripremiato. All'indomani della caduta del Muro di Berlino, il giovane Carl, studente e lavoratore fuori sede, viene richiamato nel suo paese natale dai genitori, che stanno per lasciare la Germania Est. Anche per il ragazzo, che dovrebbe sorvegliare la casa e la memoria di famiglia, mentre la madre e il padre fuggono lontano, è però faticoso rimanere in uno stato che non c’è più. E così, muratore di formazione ma all’inseguimento di un’esistenza poetica, Carl arriva a Berlino, un autentico avamposto, dove viene accolto da un branco di giovani anarchici e, per sopravvivere, svolge lavori spesso ai limiti della legalità, fino a quando non riesce a pubblicare le sue prime poesie. Un po’ alla volta Berlino ritrova la normalità e Carl, diviso tra il prima e il dopo, tra la quotidianità e l’ambizione letteraria, mentre i genitori inseguono tra l'Europa e l'America i sogni di una giovinezza rubata, si consegna a una malinconica maturità, lontana dalle memorie della Germania Est, una su tutte la Stern 111, la radio di famiglia, una stella che coi suoi numeri ha illuminato le ombre di un’intera infanzia. Una macabra scoperta, una villa abbandonata nella periferia di Palermo e un passato oscuro. In 'Il caso Barraco' (Newton Compton) dello scrittore e giornalista siciliano Salvo Toscano, i fratelli Corsaro si immergono in un’indagine che li porterà a svelare molti segreti sepolti. In una villa abbandonata da molti anni, nella periferia di Palermo, viene rinvenuto il cadavere mummificato di una donna, celato da lunghissimo tempo in un'intercapedine. Il cronista di nera Fabrizio Corsaro si interessa subito del caso. Il corpo viene identificato come quello di Agnese Barraco, un'igienista dentale originaria del trapanese, sparita nel nulla un giorno di pioggia nel 2003. Quando una persona sospettata di essere responsabile di quella morte viene arrestata, anche il fratello di Fabrizio, l'avvocato Roberto Corsaro, comincia a indagare sulla vicenda per ragioni professionali. Scavando in un passato dimenticato, dalla doppia indagine dei fratelli Corsaro emergeranno i tanti segreti della misteriosa e riservatissima vita di Agnese. Fra i quali quello più intimo e nascosto: l'essere stata una strega. La 'Storia dell'Italia meridionale' di Pino Ippolito Armino, edita da Laterza, individua e racconta sette momenti che hanno plasmato l’identità del Mezzogiorno, dal disastroso esito della rivoluzione giacobina del 1799 fino alla nascita di una fittizia ‘Questione Settentrionale’, per aiutarci a districare alcuni degli interrogativi più tormentati del nostro Paese. Tre secoli fa circostanze eccezionali e imprevedibili riunirono sotto un unico regno la Sicilia e il resto del Mezzogiorno. La pace siglata all’Aia il 20 febbraio 1720 portò nell’arco di breve tempo al dominio dei Borbone su entrambi gli Stati. Se scattassimo una fotografia di quel momento storico vedremmo Napoli tra le città più popolose d’Europa, un territorio carico di potenzialità inserito in un impero che arrivava fino all’America Latina, una vita culturale ricca di fermenti e di intellettuali in dialogo con Parigi. Tre secoli dopo il panorama è completamente diverso. Cosa è andato storto? Quali sono gli avvenimenti che hanno condizionato il destino dell’Italia meridionale tanto da renderla l’area arretrata più estesa d’Europa? Perché facciamo ancora fatica a invertire la rotta e a immaginare un futuro diverso? È colpa di un popolo pigro e indolente, di classi dirigenti corrotte e indifferenti o di quella che i neoborbonici chiamano ‘conquista coloniale’ da parte del Nord? Arriva infine sugli scaffali, edito da La Nave di Teseo, 'Un omicidio a Parigi', secondo romanzo giallo dello scrittore inglese Matthew Blake, dopo il fortunato esordio con 'Anna O'. Giugno 1945, la guerra è finita da poco, i campi di concentramento nazisti sono stati liberati e a Parigi stanno tornando tutti i prigionieri francesi che vi erano rinchiusi. Per accoglierli, e per controllare che tra di loro non si nascondano dei collaborazionisti, tutti devono passare tre giorni in quello che prima del conflitto era il lussuoso Hotel Lutetia, il più bello della Rive Gauche. Nelle stanze trasformate in dormitori, i presunti prigionieri vengono visitati e interrogati, prima di poter tornare alle loro case e alle loro famiglie. Tra loro ci sono anche due ragazze, Sophie e Josephine, ma solo una uscirà viva dalla stanza che condividono nell’hotel. Ottant’anni dopo, nel 2025, Josephine Benoit, ora novantaseienne, e nel frattempo divenuta una famosissima pittrice, si presenta alla reception del rinnovato e lussuoso Lutetia. Qui confessa di chiamarsi Sophie Leclerc e di aver commesso un omicidio, molto tempo prima, proprio nella stanza numero 11 di quell’hotel. La donna è affetta da demenza senile e la nipote Olivia, che vive a Londra e lavora come psicoterapeuta esperta nel recupero di ricordi, è convinta che la nonna sia solamente confusa e che, a causa della malattia, mescoli nella sua mente realtà e fantasia. Ma, forse, la situazione non è così semplice e ben presto Olivia si trova invischiata in un mistero che ha le sue radici nel passato ma che vive ancora nelle strade di Parigi, e che può essere letale.
(Adnkronos) - "L’accordo ha una sua ragione d’essere perché evita l’applicazione di dazi doppi rispetto a quelli concordati. Per una valutazione più ponderata serve approfondirne i dettagli, capire fino a che punto inciderà sulle nostre esportazioni. Per quanto riguarda l’area napoletana e il Mezzogiorno in generale, i settori su cui l’intesa impatterà maggiormente saranno certamente il farmaceutico e l’agroalimentare. Bisognerà vedere, caso per caso, fino a che punto i dazi colpiranno concretamente le imprese esportatrici o potranno essere riversati, in termini di aumento dei prezzi, sui consumatori americani". Così, con Adnkronos/Labitalia, Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell'Unione industriali Napoli, commenta l'intesa tra Usa e Ue sui dazi al 15%. "Tenendo conto che nel chimico-farmaceutico sono colpite anche aziende Usa attive in Europa, che solo con investimenti enormi e probabilmente non convenienti potrebbero rilocalizzare le loro produzioni nel loro Paese", sottolinea. "Ci attendiamo naturalmente -continua- che l’Unione europea e il Governo italiano, per la loro parte, definiscano misure di sostegno per chi sia stato particolarmente danneggiato dall’aumento delle tariffe. Ad aggravare la situazione c’è la svalutazione del dollaro nei confronti dell’euro, già in atto ma che potrebbe aumentare sensibilmente se la Fed, eventualmente dopo la sostituzione di Powell, dovesse ridurre il costo del denaro. Secondo autorevoli stime, l’esposizione dell’area Ue verso gli Stati Uniti si aggira sui duemila miliardi di dollari. La politica monetaria americana può scaricare sulle aziende europee parte dei costi di un’inflazione non più tenuta a freno. La Bce dovrà in tal caso adottare contromisure adeguate e tempestive", conclude il leader degli industriali napoletani.
(Adnkronos) - Agrifuture, l’azienda agricola sperimentale di MartinoRossi Spa interamente dedicata alla ricerca e al test in campo di tecniche agronomiche e soluzioni innovative finalizzate a una agricoltura sostenibile di alta qualità, si conferma sede di importanti progetti condivisi con partner dell’industria alimentare. In alcune porzioni dei 30 ettari di Agrifuture situati a ridosso della sede centrale di MartinoRossi a Malagnino, infatti, sono in corso sperimentazioni di tecniche di precision farming, agricoltura rigenerativa e agricoltura consociativa condotte per conto e in stretta collaborazione con nomi eccellenti dell’agroalimentare nazionale come Gruppo Amadori e Galbusera, che riconfermano così nuovamente il concreto impegno in ambito di sostenibilità, diretto a contribuire alla creazione di modelli agricoli più resilienti, efficienti e rispettosi dell’ambiente. In particolare, MartinoRossi, fornitore del Gruppo Amadori con materie prime e ingredienti destinati alla produzione della linea di prodotti finiti plant-based, sta portando avanti un progetto sperimentale in uno dei campi di Agrifuture, in collaborazione con l’azienda romagnola. L’attività si concentra sulla consociazione colturale e sulla tecnica di precision farming, con l’obiettivo di applicare pratiche agricole rigenerative e ridurre l’uso di acqua e fertilizzanti. Il progetto si basa sulla consociazione del mais vitreo con leguminose, coltivate in file alternate secondo lo schema del 'corridoio solare'. Questa tecnica mira a trarre vantaggio dalla naturale complementarità tra le colture: il mais, che ha un elevato fabbisogno di azoto, può trarre beneficio dalla presenza delle leguminose, che grazie a batteri del genere Rhizobium fissano l’azoto atmosferico direttamente nel terreno, riducendo l’impiego di fertilizzanti sintetici. Le leguminose, a loro volta, ricevono un vantaggio dall’ombreggiamento fornito dallo sviluppo verticale del mais, che può proteggerle dalle alte temperature favorendone lo sviluppo. Il campo è suddiviso in due parcelle con differenti combinazioni: una con fagiolo cannellino, l’altra con pisello giallo, una leguminosa scelta in funzione delle esigenze del Gruppo Amadori, che la impiegherà nello sviluppo dei propri prodotti plant-based. Per questa seconda parcella, MartinoRossi ha selezionato una varietà particolarmente tollerante al caldo, con l’obiettivo di verificare in condizioni reali se il mais possa contribuire a mitigare lo stress termico della leguminosa durante i periodi più caldi. Il progetto si propone dunque di verificare in che misura la consociazione sia in grado di rendere più sostenibile la produzione di mais riducendo l’utilizzo di concimi chimici e di acqua. A supporto di questo obiettivo, vengono applicate anche tecniche di sub-irrigazione di precisione e la somministrazione di bioinduttori per via radicale, entrambe realizzate attraverso il sistema Underdrip®. "Abbiamo aderito con entusiasmo - commenta Tommaso Chiappa, direttore Consumer Marketing Amadori - a questo progetto. La scelta di collaborare con MartinoRossi per la fornitura delle proteine vegetali destinate alla nostra linea plant-based è motivata principalmente dalla profonda attenzione che l’azienda dedica alla ricerca e sviluppo, anche sul campo, alla sostenibilità e alla gestione integrata della propria filiera, dalla coltivazione alla raccolta e produzione. L'adozione di una filiera 100% italiana per le proteine vegetali nella nostra gamma Veggy, introdotta da pochi mesi, ha rappresentato un tassello cruciale della strategia di sviluppo della linea. Questa scelta continua a giocare un ruolo fondamentale nell'affermare il Gruppo Amadori come la Protein Company Italiana più sostenibile e innovativa". MartinoRossi, punto di riferimento dell’industria alimentare nella fornitura di farine, granelle e ingredienti funzionali senza glutine, allergeni e Ogm da cereali e legumi coltivati in filiera controllata, ha avviato inoltre insieme a Galbusera un progetto di studio volto a misurare la produttività del mais bianco coltivato con apporti minimi sia di concimi azotati sia di acqua. La sperimentazione ha avuto inizio a metà maggio con la semina del mais su un campo gestito in agricoltura conservativa dove Ersaf Lombardia monitora nell’evolversi nel tempo la quantità di sostanza organica. La porzione seminata, inoltre, è servita dal sistema di sub-irrigazione di precisione Underdrip, che rilascia quantità ottimizzate di acqua e bioinduttori a diretto contatto con l’apparato radicale, evitando in questo modo gli sprechi d’acqua per evaporazione e riducendo i prelievi di risorsa idrica. MartinoRossi, nell’ambito di questa sperimentazione, ha utilizzato droni per somministrare biostimolanti fogliari, ovvero microrganismi che entrano in simbiosi con le colture favorendone lo sviluppo radicale e la capacità di assunzione di nutrienti. L’impiego dei droni da un lato ha migliorato la qualità della nebulizzazione grazie alla forte turbolenza generata dalle eliche; dall’altro, i limiti di carico dei droni hanno condotto a sperimentare, con esito positivo, l’efficacia di un quantitativo sensibilmente inferiore (circa il 70% in meno) di soluzione irrorata. Inoltre, sempre allo scopo di utilizzare solo l’acqua necessaria, MartinoRossi sta testando in campo da qualche anno delle particolari microsonde, che monitorano sia la temperatura sia il flusso della linfa all’interno della pianta, rilevando in tempo reale eventuali situazioni di stress idrico. “Per noi di Galbusera questa sperimentazione è un esempio concreto di come qualità eccellente, innovazione e sostenibilità possano intrecciarsi in un progetto condiviso lungo tutta la filiera. Con MartinoRossi stiamo lavorando sul mais bianco, uno degli ingredienti dei nostri biscotti senza glutine, contribuendo a ridurre i fertilizzanti, consumi idrici ed emissioni. È un modello virtuoso, che ci vede non solo come acquirenti ma come parte attiva di una filiera che genera impatto reale”, dichiara Giovanna Solito, direttore Marketing di Galbusera. Parallelamente alle sperimentazioni in partnership con Galbusera e Amadori, MartinoRossi sta conducendo presso Agrifuture altri progetti in collaborazione con Campi d’Italia, Underdrip, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano, Lilas4Soild (relativamente al Carbon Farming) ed Ersaf. In particolare, con UniMi è in corso lo sviluppo di un modello Ai per la gestione automatizzata dell’irrigazione.