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(Adnkronos) - Mancano poco più di 48 ore al faccia a faccia in Alaska, precisamente ad Anchorage, tra Donald Trump e Vladimir Putin. Un incontro che potrebbe cambiare il corso della guerra tra Russia e Ucraina, ma che non smette di sollevare dubbi in Volodymyr Zelensky, rimasto fuori dal summit. Per il leader di Kiev il vertice, di fatto, segna infatti già il primo punto in favore dello 'zar': una vera e propria "vittoria personale" di Putin, che grazie al tycoon uscirà dall'isolamento internazionale nel quale si trova da ormai oltre tre anni. Dal canto suo, la Casa Bianca ha in qualche modo ridimensionato la portata del summit. Per Trump, stando almeno a quanto affermato ieri dalla portavoce Leavitt, sarà più che altro "un esercizio di ascolto" delle ragioni e delle proposte russe, con l'obiettivo di "uscire con una migliore comprensione su come mettere fine a questa guerra". Intanto oggi il presidente ucraino, Trump e il suo vice Vance si ritroveranno insieme per fare il punto in video conferenza con vertici e leader europei, coordinandosi in vista dell'evento più atteso dell'anno. Sullo sfondo, le nuove accuse di Mosca a Kiev, 'rea' secondo il ministero della Difesa russo di stare pianificando una "provocazione" da mettere in atto poco prima dell'inizio del summit tra il leader del Cremlino e il numero uno della Casa Bianca con l'obiettivo di "sabotare" il colloquio. L'Europa, che in nome della propria sicurezza ha rivendicato a gran voce nei giorni scorsi la necessità di ricoprire un ruolo di primo piano nei futuri negoziati per una tregua e ribadito a chiare lettere che "il percorso per la pace in Ucraina non può essere deciso senza Kiev", incontrerà quindi oggi il tycoon per fare il punto da remoto sulla linea delle istituzioni comunitarie e su quella Usa, nel tentativo di coordinarsi in vista dell'incontro. A lanciare la nuova iniziativa dei Volenterosi, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere Friedrich Merz nelle scorse ore. Secondo una fonte dell'Eliseo, "altre riunioni in videoconferenza si terranno lo stesso giorno in differenti formati, in particolare in presenza di Trump". Secondo quanto annunciato da Merz, che ospita la videoconferenza, oggi si terrà quindi prima una riunione dei leader di Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Polonia e Finlandia, insieme ai vertici di Ue, Nato con il presidente ucraino Zelensky,quindi un'altra con il presidente americano e il vice JD Vance. A poche ore dall'incontro in Alaska, Zelensky non smette intanto di manifestare apertamente le proprie perplessità. Putin, ha denunciato ancora ieri, avrebbe ottenuto una "vittoria personale" nell'incontrare Donald Trump sul territorio statunitense. Per quale motivo? "Innanzitutto, si incontrerà sul territorio statunitense e ciò lo considero una sua vittoria personale. In secondo luogo, esce dall'isolamento perché si incontrerà sul territorio statunitense. In terzo luogo, con questo incontro ha in qualche modo rinviato le sanzioni". Il leader ucraino è tornato quindi a lanciare l'allarme. "Crediamo che (i russi, ndr) si stiano preparando per un'operazione offensiva in tre direzioni. Le principali sono Zaporizhzhia, Pokrovsk e Novopavlivka", ha detto parlando con i giornalisti dei nuovi attacchi russi via terra in almeno tre diverse direzioni lungo la linea del fronte per fare pressione su Kiev e ottenere concessioni. Zelensky ha quindi escluso il ritiro delle truppe dalla regione del Donbass come parte di un accordo di pace con la Russia, dopo che il presidente Usa ha suggerito che entrambe le parti dovrebbero cedere territorio. "Non ci ritireremo dal Donbass... Se ci ritiriamo dal Donbass oggi, le nostre fortificazioni, il nostro terreno, le alture che controlliamo... Apriremmo chiaramente un ponte per i russi per preparare un'offensiva", ha detto ai cronisti. Poi, il nuovo monito a Trump: "È impossibile parlare dell'Ucraina senza l'Ucraina. Senza di noi, non possono prendere alcuna decisione. Pertanto, il dialogo tra il presidente degli Stati Uniti e Putin può certamente essere importante per il loro percorso bilaterale. Ma non possono decidere nulla sull'Ucraina senza di noi", ha sottolineato Zelensky, auspicando che Donald Trump sia consapevole di questo concetto. Il leader ucraino, stando a quanto riferito dai media locali, si è anche detto fiducioso che incontrerà Putin e Trump, "ma non so quando". Nella giornata di ieri è intanto arrivata la conferma della Casa Bianca sulla sede dei colloqui di Ferragosto. L'atteso faccia a faccia si terrà nella mattinata di venerdì 15 agosto ad Anchorage, ha spiegato la portavoce Karoline Leavitt. "Continuiamo ad essere molto impegnati con il presidente Zelensky e con i nostri alleati in Europa", le parole di Leavitt, che ha voluto rassicurare sul fatto che Donald Trump "ha grande rispetto per le parti coinvolte in questo conflitto e sta cercando di arrivare alla fine di questa guerra". Alla richiesta di Vladimir Putin di un incontro tra i due leader, "la sua prima telefonata è stata con il presidente Zelesnky e con i nostri amici in Europa per tenere tutti informati" su come gli Stati Uniti intendono procedere, ha poi spiegato. Almeno apparentemente minimizzando le aspettative sul summit, la portavoce ha poi detto che l'obiettivo dell'incontro per il presidente Usa è quello di "uscire con una migliore comprensione su come mettere fine a questa guerra", descrivendo il vertice come "un esercizio di ascolto" da parte di Trump per comprendere quello che il presidente richiede per chiudere il conflitto. "Solo una delle parti coinvolte in questa guerra - le parole della portavoce - sarà presente, quindi spetta al presidente andare e acquisire, ancora una volta, una comprensione più solida e migliore di come possiamo sperare di mettere fine a questa guerra". D'altra parte, ha sottolineato, "sedersi faccia a faccia, piuttosto che parlare al telefono, darà a questo presidente la migliore indicazione su come mettere fine a questa guerra". Intanto, a chi le ha domandato se Trump si recherà a Mosca, Leavitt ha replicato: "Forse ci sono piani di un viaggio in Russia in futuro". Sullo sfondo e in attesa del vertice, Mosca intanto ha già puntato il dito contro Kiev. Il ministero della Difesa russo ha infatti accusato ieri l'Ucraina di pianificare una "provocazione" nella regione di Kharkiv con l'obiettivo di far fallire i colloqui i presidenti di Russia e Stati Uniti. "Secondo le informazioni disponibili, ricevute attraverso diversi canali, il regime di Kiev sta preparando una provocazione per interrompere i negoziati russo-americani - l'accusa del ministero in una nota -. A tal fine, un gruppo di giornalisti di media stranieri è stato trasportato nella città di Chuguev, nella regione di Kharkiv, da veicoli dell'Sbu l'11 agosto, con il pretesto di preparare una serie di servizi sugli abitanti della città nella zona del fronte", l'affermazione di Mosca. La Russia sostiene infatti che "immediatamente prima del vertice di venerdì, le Forze Armate ucraine hanno pianificato un attacco provocatorio con droni e missili contro una delle zone residenziali densamente popolate o un ospedale con un gran numero di vittime civili, che dovrebbe essere immediatamente registrato dai giornalisti occidentali inviati". Secondo il ministero della Difesa russo, "a seguito della provocazione, tutta la responsabilità dell'attacco e delle vittime civili sarà attribuita alle Forze Armate russe, al fine di creare un contesto mediatico negativo e interrompere la cooperazione russo-americana sulle questioni relative alla risoluzione del conflitto in Ucraina". Il ministero ha quindi aggiunto che "provocazioni sono possibili anche in altri insediamenti controllati dal regime di Kiev".
(Adnkronos) - Al via la mostra 'Made in Gubbio', il viaggio nel cuore più autentico della città dei Ceri, in Umbria, ospitato dall’8 agosto al 28 settembre al Muam - Museo Arti e Mestieri, a Palazzo Beni, dove tra esposizioni, incontri e approfondimenti le eccellenze artigianali ed enogastronomiche del territorio saranno al centro dell’attenzione. “Un percorso, ma anche un’esperienza che vuole raccontare la città attraverso le mani, le storie e le passioni di chi la vive ogni giorno ovvero gli artigiani, i maestri del gusto, i custodi di tradizioni secolari. Sarà un vero e proprio omaggio all’eccellenza artigianale e agroalimentare del territorio eugubino, un intreccio di saperi e sapori che parla di identità, appartenenza e bellezza", spiega Alessandro Maurilli, curatore della mostra. Ogni spazio del Museo sarà trasformato in un mondo da esplorare: ambienti dedicati alle antiche arti e mestieri che ancora oggi definiscono il volto di Gubbio, affiancati da una sala speciale dove il cibo diventa racconto, memoria, cultura. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, due video emozionali accompagneranno i visitatori: uno, realizzato ad hoc, dedicato agli artigiani e alle loro storie, l’altro pensato come un ritratto visivo della città, capace di evocare tutta la magia di Gubbio. Saranno presenti anche alcuni dispositivi multimediali al fine di rendere più immersiva e dinamica la visita. A completare l’esposizione e per approfondire i singoli mestieri, anche una raccolta di volumi cartacei, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Sperelliana, disponibili per la consultazione. All’interno del Museo sarà inoltre presente un desk informativo sugli artigiani presenti in mostra e, ogni opera esposta, avrà accanto un qr code che riporta direttamente al sito dell’artigiano che l’ha realizzata. L’iniziativa verrà arricchita anche da un’esposizione di manufatti realizzati dai ragazzi della Società Cooperativa Sociale Asad che hanno maturato esperienze nell’ambito dell’artigianato artistico attraverso il progetto 'Fili di Futuro'. Dopo il taglio del nastro oggi, dall’8 agosto il Museo sarà sempre aperto per ospitare gli appassionati che arriveranno in città. E già in questo primo fine settimana le arti saranno in diretta per tutti, grazie al Simposio di Scultura sul tema 'Il Genio del Luogo', a cura di Giuseppe Allegrucci, che vedrà alcuni scultori da tutta Italia cimentarsi nella realizzazione di opere. L’appuntamento è sabato 9 agosto dalle 10 alle 22 e domenica 10 agosto dalle 10 alle 19 in piazza Ex Seminario. Le sculture prenderanno forma ispirandosi al territorio e alla materia di Gubbio, le opere realizzate saranno poi esposte al Muam fino al 13 settembre, giornata in cui è prevista una Asta di Beneficenza e il ricavato delle opere vendute andrà al Comitato per la Vita 'Daniele Chianelli'. Gli artisti presenti saranno gli eugubini Giuseppe Allegrucci, Marco Grassini, Gianluca Ghirelli, e i calabresi Guerino Lento (da Scarcelli) e Anna Monia Paura, (da Fuscaldo). Il filo conduttore della mostra saranno le persone, gli artigiani. Le loro mani, la loro esperienza, la saggezza. Per renderli ancora più protagonisti saranno i loro volti, ritratti dal fotografo Daniele La Monaca, ad accompagnare il percorso della mostra. Non solo: per esaltare le maestranze artigianali del territorio, i visitatori potranno portare con sé un ricordo di questa esperienza grazie ai souvenir unici, realizzati a mano dagli stessi artigiani protagonisti della mostra. Inoltre, durante tutto il periodo espositivo, il Muam si animerà con eventi, incontri, dimostrazioni e laboratori: una serie di momenti speciali in cui approfondire, condividere, emozionarsi. Un invito ad avvicinarsi, a scoprire, a sentire Gubbio con occhi nuovi. 'Made in Gubbio' non è solo una mostra, ma un omaggio alla storia della città. È Gubbio che si mostra, fiera, al mondo. Lo stesso logo di 'Made in Gubbio' vuole essere un ponte tra il passato e il presente della città, andando a sottolineare quello che rappresenta uno degli aspetti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Il logo, infatti, riporta la sigla che Mastro Giorgio Andreoli apponeva sulle sue maioliche. Inventore della tecnica del lustro, Mastro Giorgio, nato a Inta, nel Comune di Verbania sul lago Maggiore, è una figura molto conosciuta ed apprezzata che stabilì la sua bottega proprio a Gubbio. Una delle sue firme si componeva di due lettere, la 'M' e la 'G' sovrastate da un punto. "Questa sigla, nell’interpretazione che abbiamo voluto darle, rappresenta l’acronimo di Made In Gubbio. Con una sigla abbiamo cercato di racchiudere la forte tradizione radicata a Gubbio con la volontà di aprirla agli occhi di tutti", conclude il curatore.
(Adnkronos) - Benessere delle famiglie con animali d’affezione, l’Italia non tiene il passo: i servizi offerti nel settore pet care mostrano ritardi strutturali e forte disomogeneità tra Comuni costieri e interni. E' la fotografia del XIV rapporto nazionale 'Animali in Città' di Legambiente sulle performance dei Comuni e delle Asl nella gestione degli animali nei centri urbani (con il patrocinio di Anci, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Enci, Fnovi, Amvi e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), presentato questa mattina in occasione ella 37esima edizione di Festambiente, il festival nazionale del Cigno Verde dal 6 al 10 agosto a Rispescia (GR). Nel 2024, su un campione di 734 amministrazioni comunali (appena il 9,3% dei comuni italiani) che hanno risposto in modo completo al questionario di Legambiente, solo il 39,5% (meno di 4 comuni su 10) ha ottenuto una performance almeno sufficiente nella gestione degli animali d’affezione. Di questi - spiega l'associazione - 82 Comuni costieri (il 12,7% del totale in Italia) e 652 interni (il 9% del totale) che, pur condividendo ritardi strutturali, dimostrano andamenti divergenti, con differenze marcate nella qualità e disponibilità dei servizi offerti ai cittadini e ai loro animali. La disomogeneità più evidente riguarda l’accesso ad aree libere per cani: presenti nel 36,2% dei Comuni costieri e nel 10,4% appena dei Comuni interni - rileva Legambiente - Altra differenza si registra per i servizi di pensione per animali, disponibili nel 57,3% dei Comuni costieri e in appena il 21,9% di quelli dell’entroterra. Nella gestione del fine vita degli animali d’affezione, invece, solo il 28% dei Comuni costieri e il 10% degli interni ha predisposto regolamenti per cremazione, tumulazione o inumazione. Altro tema sensibile sono botti e fuochi d’artificio, spesso fonte di stress per gli amici a quattro zampe - si legge nel report - ad adottare regolamenti specifici per limitarne l’uso il 21,9% dei Comuni costieri e l’8,3% di quelli interni. Ancora limitata, poi, la presenza di Sportelli Animali o di un Garante per i diritti degli animali (l’8,5% dei Comuni costieri e il 4,4% per quelli interni) e di un sostegno economico ai cittadini nella sterilizzazione degli animali (14,6% e 4,7%). Un grave ritardo dei Comuni costieri - avverte l'associazione - è costituito dall’adozione di un regolamento per la corretta fruizione delle spiagge da parte delle famiglie con animali d’affezione, presente solo nel 23,2% dei casi. Il Cigno Verde è tornato a denunciare, poi, l'assenza di una sanità veterinaria pubblica di prossimità. Non solo la fotografia dei ritardi da colmare. Anche quest’anno Legambiente assegna il Premio 'Animali in città' a quelle realtà virtuose che si sono distinte per l’offerta di servizi e azioni dedicate alla prevenzione del benessere animale, sulla base di 36 indicatori per i Comuni e di 25 per le Aziende Sanitarie. Tra le amministrazioni comunali premiate, Napoli che si distingue per la copertura sanitaria e l’integrazione tra servizi veterinari e socioassistenziali; San Giovanni in Persiceto (BO) che eccelle grazie a servizi integrati, un forte attivismo civico e ordinanze comunali efficaci; Modena per l’investimento economico significativo e una regolamentazione urbana completa a tutela del benessere animale. Tra i Comuni sotto i 5mila abitanti, premiati Zocca (MO) e Campodolcino (SO) per i loro investimenti in educazione civica e in progetti sociali adattati al contesto rurale e montano. Tra le Asl più virtuose, invece, si distinguono Napoli 1, Bergamo e Vercelli, che oltre a fornire dati puntuali, integrano meglio i servizi sanitari con quelli offerti dai Comuni, operando con proattività. "Il XIV Rapporto di Animali in città - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - conferma che solo grazie a solide alleanze tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati è possibile garantire il benessere delle famiglie con animali d’affezione. Per questo chiediamo di promuovere ed agevolare la firma di 1.000 accordi o patti di comunità in tutto il Paese. È urgente rilanciare la sanità veterinaria pubblica di prossimità, obiettivo per cui chiediamo al governo di realizzare un piano nazionale a supporto delle Regioni che consenta l’assunzione stabile di 6mila veterinari e alle Regioni il raggiungimento complessivo di 1.000 strutture veterinarie pubbliche (850 tra canili sanitari e gattili sanitari e circa 150 ospedali veterinari pubblici), distribuite equamente sul territorio in rapporto alla popolazione servita. Inoltre, alle Amministrazioni comunali l'appello è di potenziare le aree verdi con libero accesso dedicate alle famiglie con cani, di valorizzare l’applicazione di regolamenti e ordinanze e rafforzare il senso civico grazie al supporto di 10mila guardie ambientali e zoofile delle associazioni di volontariato, per migliorare concretamente la qualità della vita di cittadini e animali”.