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(Adnkronos) - "Il cumulo contributivo 2025 è un’opportunità concreta per anticipare la pensione". Lo dice in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Andrea Martelli, esperto di consulenza previdenziale, fondatore e amministratore di MiaPensione. "Per usufruirne - spiega - è necessario aver versato contributi in almeno due gestioni diverse, non essere già titolari di pensione diretta in una di esse e aver raggiunto i requisiti contributivi e anagrafici previsti dalla normativa. Il vantaggio principale di questo strumento è che ogni periodo assicurativo viene valorizzato, anche in caso di esperienze lavorative brevi o discontinue, evitando la dispersione dei diritti previdenziali maturati". "Nel 2025 - fa notare - grazie al cumulo, è possibile anticipare l’accesso alla pensione una volta raggiunti i requisiti contributivi previsti - 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Sommando i versamenti effettuati in diverse gestioni, molti lavoratori riescono così a superare più rapidamente la soglia contributiva minima, senza dover attendere l’età pensionabile ordinaria". "Per sfruttare appieno i benefici del cumulo - suggerisce - è cruciale verificare con precisione la propria posizione contributiva presso tutti gli enti interessati. Disallineamenti, mancati accrediti o buchi contributivi - specie nei periodi di transizione tra impieghi - potrebbero ostacolare il pensionamento o ridurre l’importo della pensione. E' quindi consigliabile richiedere l’estratto conto contributivo a Inps e ad altri enti coinvolti, segnalare tempestivamente eventuali anomalie e valutare la regolarizzazione di contributi mancanti, anche tramite versamenti volontari o azioni di recupero entro i 5 anni previsti dalla prescrizione". "Tra le strategie più efficaci per aumentare l’anzianità contributiva - afferma l'esperto - il riscatto della laurea rappresenta una leva rilevante, soprattutto per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 e rientra nel sistema contributivo puro. Oltre a incrementare i contributi utili, i costi del riscatto sono interamente deducibili dal reddito imponibile, generando un risparmio fiscale immediato. Per chi ha una posizione mista (parte retributiva e parte contributiva), il riscatto può perfino consentire il raggiungimento dei 18 anni di contributi al 31/12/1995, facendo scattare un calcolo pensionistico più favorevole con quote retributive maggiori". "Il trattamento pensionistico conseguito con il cumulo - chiarisce - è soggetto a tassazione Irpef ordinaria, secondo gli scaglioni di reddito. Tuttavia, vi sono diverse strategie per ottimizzare l’imposizione fiscale, come sfruttare le detrazioni per pensionati, valutare la no tax area (fino a 8.500 euro annui per gli over 75), programmare la distribuzione di arretrati o Tfr per beneficiare della tassazione separata, fino a pianificare l’anno di uscita, per evitare salti di aliquota marginale". "In un contesto previdenziale complesso e in continua evoluzione - sostiene - l’accesso tempestivo a informazioni corrette può fare la differenza tra una pensione penalizzante e un trattamento ottimizzato. La pensione è un diritto, ma è anche nostro dovere essere costantemente informati, per effettuare scelte il più possibile strategiche e consapevoli. Abbiamo a nostra disposizione numerosi strumenti, dal sito Inps e le sue circolari ufficiali, iscriversi a newsletter specializzate in materia previdenziale e affidarsi a consulenti esperti in materia pensionistica, capaci di analizzare caso per caso le soluzioni più vantaggiose".
(Adnkronos) - "Si sa che agosto è un mese adatto alle discussioni. Ed è altrettanto noto che 'good news no news', come si dice, e cioè che le comunicazioni negative o terrorizzanti trovino più spazio nei media di quelle più positive o rassicuranti, o vere; si prendono alcuni spunti, magari davvero negativi o incerti, e li si trascina in una valenza assoluta. La realtà è diversa, e la si potrà chiarire solo alla fine. Per ora, intanto, per quanto ci riguarda, Th Group segna un +13% sul prodotto estate, ed è vero che magari genericamente si fanno più vacanze con meno giorni". Lo dice, in un’anticipazione ad Adnkronos/Labitalia di un’intervista che sarà pubblicata domani sul Sussidiario.net, Graziano Debellini, presidente di Th Group, leader nel segmento montagna leisure. "Molte destinazioni - avverte - dovrebbero anche rivedere le proprie prospettive, rimodulando l’offerta, ma per tutti c’è bisogno di dialogo, di rispetto. L’informazione non può basarsi solo sulle sensazioni di chi arriva su una spiaggia nel giorno sbagliato, vede qualche ombrellone chiuso e lancia l’allarme crisi". "Credo che il turismo dia fastidio - sostiene - perché recentemente è tornato alla ribalta in quanto settore traino dell’economia italiana. Così ogni pretesto viene sfruttato per tacciarlo d’essere un segmento produttivo che si basa sul non-necessario, con impieghi da stipendi bassi e pochi ascensori sociali. Magari qualche neo c’è davvero, in certi casi, ma non si può pretendere che solo il turismo debba essere sempre e comunque perfetto, e cedere ai luoghi comuni". "Tra l’altro, sono ormai numerosi gli studi che invertono la credenza del non-obbligo del turismo: la valenza di una vacanza nell’arco lavorativo annuale è considerata oggi indispensabile per un vivere e lavorare armonioso, produttivo e soddisfacente", evidenzia Debellini. Per il presidente di Th Group, poi, "bisognerà coniugare sempre di più i fattori storici del nostro Paese con l’innovazione". "Mi spiego: l’Ia da sola non può bastare. Occorre fondere investimenti, innovazione e piattaforme gestionali senza speculazioni. Chi non rispetta tutto questo finisce col tradire il nostro Paese", chiarisce. E fa un esempio: "La recente uscita di Henri Giscard D’Estaing dal Club Med, dopo 22 anni (decisione indotta dall’azionista di riferimento, il fondo cinese Fosun Tourism Group), lui che ne fu l’inventore, parla chiaro. Henri mi ha inviato un messaggio eloquente: 'Al di là dei nostri successi operativi, l’allineamento dell’azionariato sul lungo termine e i valori dell’impresa sono essenziali. Non è più il caso per il Club Med'. Oggi ci si chiede cosa diventerà il Med senza chi lo inventò. Credo che i fondi dovrebbero ‘studiare’ e aiutare i modelli di riferimento, e non depredare".
(Adnkronos) - “Il nostro gruppo ha sempre messo al centro la sostenibilità, dal 2013 siamo presenti con diverse emissioni sostenibili. Oggi abbiamo raggiunto il 90% di finanza sostenibile. È una strategia che crediamo possa avere valore anche in futuro e per questo abbiamo voluto portare il nostro programma anche in Italia. Per dare più forza al legame che abbiamo col nostro territorio”. Lo spiega Giovanni Gazza, Chief financial officer di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Siamo una local multiutility e questo rimpatrio si lega perfettamente alla nostra strategia. È un programma importante da 5 miliardi e supporterà i nostri 8 miliardi di investimenti al 2030. Oggi comunichiamo al settore che è possibile rafforzare il legame tra le aziende e il mondo della finanza nazionale” conclude Gazza.