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(Adnkronos) - "Nelle vendite immobiliari tradizionali c’è una trattativa e il cliente dell’agente immobiliare può ottenere o la cifra richiesta o una più bassa. Con la vendita all’asta, invece, il meccanismo è opposto, cioè si parte da una cifra minima che può aumentare. Questa cosa diventa un’opportunità anche per l’agente che dà la possibilità al proprio cliente di massimizzare e guadagnare il più possibile dalla vendita dell'immobile". A dirlo è l’architetto Roberto Pasqui, coordinatore della sezione provinciale di Padova dell'associazione E-Valuation – Istituto di Estimo e Valutazioni, ospite all’evento “La nuova frontiera delle aste” organizzato a Padova. È stata l’occasione per presentare Aigp - Asta Immobiliare Garantita e Protetta, il primo marchio di certificazione destinato a rivoluzionare il mercato delle aste e per fare il punto sul settore della vendita all'incanto che sta rapidamente crescendo ed evolvendo grazie al supporto della tecnologia. “Questa certificazione con il supporto tecnico di professionisti qualificati – prosegue Pasqui – offre una garanzia ad acquirente e venditore che l’immobile, una volta conclusa l’asta, sarà libero da qualunque criticità possibile. Questo garantisce serenità ad entrambe le parti. Dal punto di vista tecnico la certificazione è un passo in avanti sulla strada della sicurezza”.
(Adnkronos) - L’accreditamento cresce e si conferma leva strategica per la competitività e la sostenibilità del sistema Paese. E' quanto emerso oggi a Roma, nel corso dell’Assemblea annuale di Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento, che ha presentato i risultati dell’attività svolta nel 2024 per verificare la competenza degli organismi di certificazione e ispezione e dei laboratori di prova e taratura. La certificazione accreditata si è rivelata un pilastro sempre più centrale per l’economia italiana, rafforzando il tessuto produttivo e accompagnando le imprese in percorsi di qualità e innovazione. Con 2.616 accreditamenti rilasciati a organismi di certificazione, di ispezione, a laboratori di prova, di taratura e medici, Accredia conferma il ruolo chiave della sua attività di verifica super partes e competente, quale strumento strategico per garantire la qualità, la sicurezza e la conformità dei prodotti e dei servizi che circolano sul mercato, accompagnando la transizione verso un’economia più sostenibile e digitale. La crescita del numero complessivo di organismi e laboratori accreditati è trainata in buona parte dalla richiesta di prove e certificazioni in ambiti cruciali come sostenibilità, cybersicurezza, competenze dei professionisti e intelligenza artificiale. Sul piano operativo, i tre Dipartimenti di Accredia – Laboratori di prova, Certificazione e ispezione e Laboratori di taratura – hanno condotto oltre 21.200 giornate di verifica, con una crescita rispetto al 2023 del 3,2%, a fronte di una squadra rafforzata, composta ora da 498 ispettori e 124 esperti tecnici. In crescita anche i numeri dei laboratori di taratura accreditati che hanno rilasciato 233.955 certificati di taratura, raddoppiando il volume rispetto a 10 anni fa. Tra i settori in cui si sono registrati i risultati più significativi ci sono le certificazioni ambientali e sociali e quelle legate alla nuova norma UNI ISO 27001 per la sicurezza delle informazioni e ai sistemi di gestione per la sicurezza alimentare. Particolarmente rilevante anche la crescita delle aziende che hanno scelto la certificazione accreditata per la parità di genere (UNI/PdR 125): con 27.179 siti aziendali certificati, il numero è triplicato in un solo anno, anche grazie al supporto delle misure del Pnrr. L’accreditamento è stato utilizzato anche nel campo della sostenibilità come strumento strategico per garantire trasparenza e credibilità: le imprese che adottano standard certificati migliorano il proprio impatto ambientale e sociale, riducendo il rischio di greenwashing. Oltre 43.720 siti aziendali sono infatti certificati secondo la ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale, la norma che dimostra l'impegno di un'organizzazione a proteggere l'ambiente (+16% crescita annuale dal 2014), mentre i siti certificati secondo la ISO 50001, lo standard internazionale che fornisce un framework per la gestione dell'energia, aiutando le organizzazioni a migliorare le proprie prestazioni energetiche sono 5.771 (+45%). Nel corso del 2024 è proseguito il rafforzamento della collaborazione con le pubbliche amministrazioni, grazie anche a nuove convenzioni con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Garante per la protezione dei dati personali, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e la Provincia Autonoma di Trento. Un segnale dell’attenzione crescente delle istituzioni verso l’accreditamento come leva per le politiche pubbliche. A livello internazionale, con Accredia, l’Italia ha ottenuto la conferma dell’adesione agli accordi di mutuo ricono-scimento EA MLA, IAF MLA e ILAC MRA, che favoriscono la libera circolazione di beni e servizi nei mercati inter-nazionali. Accredia ha inoltre contribuito attivamente alla nascita di Global Accreditation Cooperation, l’associazione mondiale degli Enti e degli stakeholder dell’accreditamento, rafforzando la voce dell’Italia nello scenario globale delle certificazioni accreditate. Il 2024 è stato anche l’anno del rinnovamento dell’identità visiva di Accredia: un nuovo logo istituzionale, un nuovo marchio di accreditamento e un nuovo sito web, per un sistema di comunicazione più accessibile e coerente, pensato per valorizzare il ruolo pubblico dell’Ente nella promozione della cultura della qualità e della sicurezza. In particolare, l’introduzione del nuovo sistema dei marchi di accreditamento per gli organismi e i laboratori accreditati, a pieno regime dal 1° ottobre 2025, permetterà alle aziende e ai professionisti di riconoscere con la massima chiarezza i certificati effettivamente validi a tutela della concorrenza sul mercato. Cambia anche il payoff: 'Competere per crescere' sottolinea il rinnovato impegno di Accredia a fianco delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini. "I dati di Accredia del 2024 - ha osservato Massimo De Felice, presidente Accredia - evidenziano come l’accreditamento sia oggi uno strumento efficace per l’attuazione delle transizioni digitale, verde e sociale, in linea con gli obiettivi del Pnrr e delle principali normative europee. Con l’Accredia Academy stiamo consolidando inoltre un modello di formazione tecnica avanzata, fondato sul principio del fare e formare. Ne sono una dimostrazione le iniziative come la Summer School realizzata con Inrim, il nostro lavoro di divulgazione sui temi emergenti, come il benessere animale e l’investimento nella formazione di professionisti, stakeholder e studenti, unito al rafforzamento delle partnership universitarie. Tutte queste attività sono realizzate con una nuova identità visiva dell’ente che è stata cambiata per attestare la sua crescita in competenza e autorevolezza”.
(Adnkronos) - Si è svolta oggi, presso l’Università Iulm di Milano, la nuova edizione del L’Oréal For The Future Day, evento di riferimento per L’Oréal Italia dedicato alla sostenibilità ambientale e sociale. Una giornata aperta ai principali stakeholder tra cui Ong, istituzioni, media, clienti, imprenditori e innovatori. L’evento ha fatto il punto su quelli che sono i risultati ottenuti fino a ora grazie al programma L’Oréal For The Future e quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere. Hanno partecipato all’evento Elena Grandi, assessora all'Ambiente e al Verde del Comune di Milano, Giorgio Maione, assessore all'Ambiente e al Clima della Regione Lombardia, Valentina Garavaglia, rettrice dell’Università Iulm, Ninell Sobiecka, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia, Iñigo Larraya Tejero, chief sustainability officer Europe L’Oréal Groupe, Simone Targetti Ferri, sustainability director L’Oréal Italia, Lorenzo Vitale, cfo L’Oréal Italia, Andrea Alemanno head of public affairs and corporate reputation di Ipsos, Federica Ricceri, professoressa associata delegata alla sostenibilità e responsabilità sociale dell’Università Iulm, Luca Musicco, ceo di Italgen, Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Enrico Giovannini, direttore scientifico di ASviS, Silvia Moroni, divulgatrice e content creator, Letizia Palmisano, giornalista ambientale, scrittrice e divulgatrice tv e Roberta Bonacossa, presidente e co-fondatrice di Change For Planet. Il Gruppo L’Oréal, leader mondiale nel settore della cosmetica con 37 brand internazionali che operano in quattro aree di mercato differenti dalla farmaceutica al mass market, dal lusso ai saloni professionali, ha adottato negli ultimi anni una politica molto ambiziosa sulla sostenibilità. Il programma L’Oréal For The Future guarda al futuro con obiettivi tangibili e verificabili e una roadmap al 2030 su clima, acqua, biodiversità e risorse naturali, in conformità con ciò che richiedono gli esperti scientifici e ciò di cui ha bisogno il nostro pianeta. “Sostenibilità - ha detto Ninell Sobiecka, presidente e amministratore delegato di L’Oréal Italia, nel suo discorso di benvenuto - per noi non è un traguardo, ma un percorso che evolve ogni giorno. Questo evento è un’occasione preziosa per ascoltare, confrontarci e condividere una visione comune del futuro. Solo insieme – aziende, istituzioni e cittadini – possono ottenere un impatto positivo duraturo". “L’Italia si conferma un laboratorio di innovazione nella sostenibilità del Gruppo – ha esordito Simone Targetti Ferri, Sustainability Director L’Oréal Italia - Con la nostra roadmap lavoriamo per integrare pratiche circolari nei processi e nei prodotti, promuovendo il coinvolgimento attivo dei consumatori. La transizione ecologica è una responsabilità condivisa in cui ogni gesto conta e per questo motivo L’Oréal è profondamente impegnata nella sostenibilità sociale e ambientale”. Nel contesto delle crescenti sfide in ambito ambientale e sociale, L’Oréal ha deciso di accelerare la propria trasformazione entro il 2030 verso un modello che rispetti i limiti del pianeta e rafforzi gli impegni verso la sostenibilità e l’inclusione. Per quanto riguarda la gestione della transizione climatica nel rispetto dei limiti del pianeta: raggiungere il 100% di utilizzo di energia rinnovabile nei siti e nei negozi gestiti; ridurre le emissioni assolute di gas serra scope 1 e 2 del 57% rispetto al 2019; ridurre le emissioni assolute di gas serra scope 3 derivanti da beni e servizi acquistati, trasporto e distribuzione a monte e viaggi di lavoro del 28% rispetto al 2019. La salvaguardia della natura riguarda la provenienza sostenibile di almeno il 90% dei materiali biobased utilizzati nelle formule e negli imballaggi e il fatto che oltre il 75% degli ingredienti presenti nelle formule deve provenire dalla natura o da materiali riciclati; utilizzo del 100% di acqua riciclata o riutilizzata per scopi industriali negli stabilimenti e l'offerta di prodotti o tecnologie a risparmio idrico per consentire ai consumatori dei mercati in difficoltà idrica di soddisfare le loro esigenze di igiene e bellezza. Inoltre, il Gruppo L’Oréal sta lavorando per integrare la circolarità in ogni fase dello sviluppo dei prodotti. Questo include l'alleggerimento del packaging, l'utilizzo di materiali riciclati e di origine biologica, la riduzione dell'uso della plastica e l'introduzione di soluzioni circolari come i prodotti ricaricabili. Entro il 2030, gli obiettivi sono: ridurre del 50% in termini assoluti l’utilizzo di plastica vergine per il packaging dei prodotti rispetto al 2019; il 50% di tutti i materiali utilizzati negli imballaggi dei prodotti deve provenire da fonti riciclate o di origine biologica; ridurre l'intensità di imballaggio dei nostri prodotti del 20% rispetto al 2019. In qualità di azienda leader nel settore della bellezza, L'Oréal è profondamente legata alle comunità in cui vive, lavora e opera, come aiutare 100.000 persone provenienti da comunità svantaggiate ad accedere al mondo del lavoro; fare in modo che il 100% dei nostri fornitori strategici sottoscriva un impegno a rispettare il salario di sussistenza con un piano d'azione vincolato nel tempo; sostenere 10 milioni di persone attraverso i programmi di impegno sociale dei nostri marchi. Di seguito alcuni dei risultati del programma L’Oréal For The Future raggiunti nel 2024: 97% di energia rinnovabile per i siti gestiti dal Gruppo; il 53% dell’acqua utilizzata nei processi industriali viene riciclata e riutilizzata; il 92% degli ingredienti delle formule e confezioni biobased sono tracciabili e provenienti da fonti sostenibili; il 66% degli ingredienti delle formule è biobased, derivati da minerale abbondanti o da processi circolari; il 49% del packaging è in plastica ricaricabile, riutilizzabile, riciclabile o compostabile; il 76% dei rifiuti generati nei siti industriali del Gruppo L’Oréal sono stati recuperati (riutilizzati o riciclati). Dal 2020 al 2024 sono stati stanziati 70 milioni di euro per il fondo 'L’Oréal Fund For Women', grazie ai quali lo scorso anno sono state aiutate più di 2,2 milioni di donne e ragazze nelle loro comunità. Nel 2025, il Gruppo L'Oréal è stato inoltre riconosciuto per la sua leadership nella trasparenza aziendale e nelle performance in materia di cambiamento climatico, foreste e sicurezza idrica dall’organizzazione no-profit ambientale globale Cdp, ottenendo un posto nella prestigiosa 'Lista A' per il nono anno consecutivo. Il Gruppo L’Oréal rimane l’unica azienda ad aver ottenuto questo riconoscimento per nove anni consecutivi.