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(Adnkronos) - Paolo Bellini, l'ex esponente di Avanguardia Nazionale condannato in via definitiva all'ergastolo con l'accusa di concorso nella strage di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone e oltre 200 rimasero ferite, è stato aggredito giorni fa nel carcere di Cagliari dove è detenuto. E' quanto fa sapere all'Adnkronos l'avvocato Antonio Capitella, legale di Bellini. "Ho ricevuto una sua chiamata e mi ha detto che qualche giorno fa è stato aggredito in carcere con uno strumento, uno spazzolino da denti affilato come un coltello; è riuscito a schivare il colpo, ma è stato preso al braccio ed è stato medicato", riferisce il legale. Secondo il racconto del suo assistito, sottolinea Capitella, sarebbe stato colpito da un altro detenuto "che non conosceva, in un corridoio all'interno della sezione. Si è avvicinato e gli ha sferrato un colpo per prenderlo al viso, ma Bellini è riuscito a schivarlo ed è stato preso al braccio. E' stato ferito in maniera lieve, ma queste sono avvisaglie". "Proveremo a fare l'istanza di trasferimento, stiamo aspettando la delega con la sua firma. Bellini ha diritto a stare in un carcere per ex collaboratori, mentre quello di Cagliari è un carcere per detenuti comuni", sottolinea l'avvocato. "Siamo preoccupati anche perché in previsione dell'anniversario della strage di Bologna il suo volto girerà su tutte le televisioni e abbiamo paura che succeda l'irreparabile", continua l'avvocato aggiungendo di aver presentato già in passato istanza per il trasferimento. "L'eragostolo è un conto, ma la condanna a morte non esiste in Italia - conclude Capitella - Ci sono istituti appositi, dove stanno ex collaboratori, chiediamo di portarlo lì". (di Sara Di Sciullo)
(Adnkronos) - “L’accordo raggiunto tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen rappresenta un passaggio cruciale che mette fine alla fase più acuta della 'guerra commerciale' tra Stati Uniti e Unione Europea e apre una fase di tregua costruttiva. Dopo mesi di incertezza, le imprese da entrambe le sponde dell’Atlantico tornano a operare in un quadro più stabile e prevedibile. E la certezza – oggi più che mai – è una condizione fondamentale per rilanciare investimenti, produzione e fiducia. Il compromesso raggiunto sul livello dei dazi, che si attesta mediamente al 15%, va letto come una scelta pragmatica: si evita un’escalation e si pongono le basi per una soluzione strutturale. Si tratta di un punto di partenza e non di arrivo: auspichiamo che su questo slancio si costruisca un accordo definitivo, in grado di garantire regole chiare e reciprocità commerciale a lungo termine". Così, con Adnkronos/Labitalia, Simone Crolla, consigliere delegato di AmCham Italy, la Camera di commercio americana in Italia, commenta l'intesa Usa-Ue di ieri sui dazi. "In questo contesto, il legame economico tra Italia e Stati Uniti resta un pilastro strategico: gli Stati Uniti sono il primo investitore estero nel nostro Paese e continuano a essere il principale mercato di destinazione per le nostre esportazioni e i nostri investimenti. Rafforzare questa relazione significa rafforzare anche la competitività e la proiezione internazionale del nostro sistema economico", continua Crolla. "Per questo – conclude Crolla – AmCham Italy continuerà a sostenere ogni iniziativa volta a consolidare il partenariato transatlantico, promuovendo il dialogo tra istituzioni e imprese e favorendo un ambiente favorevole allo sviluppo industriale e all’innovazione condivisa”.
(Adnkronos) - “Il Programma Emtn è molto importante perché sancisce il ritorno a raccogliere capitali in Italia, rafforzando il mercato dei capitali italiani che negli ultimi anni ha sofferto l'emorragia verso mercati esteri. L'Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi. Riteniamo che il rimpatrio in Italia sia la mossa giusta negli interessi di Iren e del sistema economico italiano”. Sono le dichiarazioni di Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. Un ruolo importante è riservato alla sostenibilità. “Il denaro che raccogliamo sul mercato - prosegue Dal Fabbro - serve per aumentare gli investimenti sulla resilienza ambientale, sul rafforzamento delle reti idriche, sull'efficientamento del parco termoelettrico, il fotovoltaico, l'eolico. Alimentiamo progetti che devono essere sostenibili e che aumentano la resilienza ambientale. Siamo convinti che si tratti di un buon investimento che, da un lato, offre rendimento agli azionisti e dall’altro rende l’azienda più solita. Investire nella sostenibilità non è un peso, ma una grande opportunità di rendere le aziende più solide”. Nella scelta di procedere all’emissione di nuovi titoli obbligazionari ha influito la semplificazione burocratica e normativa: “È stato fatto un grandissimo lavoro di semplificazione da parte di Borsa Italiana e Consob - aggiunge - questo è uno degli elementi che ci ha indotto a investire. Faccio i complimenti al team di Consob e di Borsa Italiana. Grande lavoro a beneficio di emittenti come la nostra e di tutte le imprese italiane. L’Italia deve tornare a fare industria, nel nostro Paese abbiamo una iper finanziarizzazione del sistema italiano, ma facendo industria ci saranno soldi per alimentare la finanza”. Infine una considerazione sul nucleare: “Il nucleare è un orizzonte molto lungo. Per fare una centrale nucleare ci vogliono tra i 10 e i 15 anni. Il suggerimento che darei a chi parla di nucleare è di sopravvivere nei prossimi 5-10 anni facendo quello che è possibile e in parallelo studiare le migliori forme per produrre energia elettrica sostenibile e sicura., con tutte le fonti, nessuna esclusa” conclude Dal Fabbro.