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(Adnkronos) - "Cosa saremmo noi se 46 anni fa una voce alla radio non avesse dato la notizia di una sparatoria in via di Blasi… cosa saremmo noi se la nostra vita fosse rimasta uguale , normale, serena… Cosa saremmo noi se in tutti questi anni avessimo avuto confronti , consigli , contrasti e abbracci… Come saremmo diventati?". E' il post carico di dolore scritto da Selima Giuliano, figlia di Boris Giuliano, ucciso da Cosa nostra il 21 luglio 1979. Selima Giuliano, Sovrintendente dei Beni culturali a Palermo, ha affidato a Facebook il suo ricordo del padre pubblicando una sua foto. "Cosa saremmo noi?", si chiede. E cosa sarebbero stati lei e la sua famiglia, il fratello Alessandro, direttore della Direzione centrale anticrimine, e la sorella Emanuela, dirigente alla Regione siciliana, se quella voce alla radio, nel luglio del ’79, non avesse annunciato una sparatoria in via Francesco Paolo Di Blasi. Se la loro vita fosse rimasta “normale, serena”. "Saremmo stati migliori forse… o forse saremmo stati solo più ' pieni' e i nostri occhi avrebbero avuto quella luce particolare che ha chi è abituato a vedere in chi ama l’assenza, l’amore e la dolcezza infinita di chi ti adora oltre tutto. E invece siamo noi, siamo qui. Siamo noi e chi è venuto dopo di noi, siamo noi con le nostre storie uguali di figli, fratelli, coniugi e genitori di vittime della mafia… Siamo noi che nonostante il tempo percepiamo ancora il vuoto, ci commuoviamo e ci emozioniamo. Siamo noi che continuiamo a sperare e a credere nella giustizia e nello Stato", scrive Selima. Le indagini scaturite a seguito dell'attentato non portarono a nulla. Fu infatti necessario attendere l’avvio del maxiprocesso alla mafia e le testimonianze dei collaboratori di giustizia per scoprire la verità sull’omicidio di Boris Giuliano. Furono condannati all'ergastolo in via definitiva, come mandanti, alcuni dei più noti boss mafiosi dell'epoca: Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Francesco Madonia, Giuseppe Calò, Bernardo Brusca, Francesco Spadaro e Nenè Geraci. L'esecutore materiale dell'assassinio fu identificato in Leoluca Bagarella, che venne condannato nel 1995.
(Adnkronos) - Per Nhrg, società attiva nei servizi per il lavoro, i primi sei mesi dell’anno hanno registrato una crescita significativa del lavoro. Il dinamismo settoriale ha coinvolto in particolare: logistica +40%, multiservizi +30%, Ict +20%, back office +20%, turismo +10%, industria metalmeccanica +10%. Tra i profili professionali maggiormente ricercati si segnalano: logistica responsabili di magazzino, magazzinieri; ristorazione collettiva addetti mensa; Ict sviluppatori, programmatori, sistemisti; office responsabili hr, payroll specialist, responsabili contabilità e fatturazione, controller; turismo personale alberghiero, addetti alla ristorazione, addetti museali; industria metalmeccanica operai generici e specializzati, addetti controllo qualità, operatori cnc, saldatori, fresatori, addetti presse piegatrici “In sintesi - dichiara Gianni Scaperrotta, ceo di Nhrg - il primo semestre 2025 ha mostrato un mercato del lavoro dinamico, in evoluzione e sempre più orientato alla qualità delle assunzioni. Le imprese sembrano aver compreso l’importanza di offrire stabilità per attrarre i migliori talenti, mentre i lavoratori appaiono sempre più attivi nella ricerca di opportunità coerenti con i propri valori e obiettivi di vita. Un trend che potrebbe segnare una svolta culturale nel rapporto tra impresa e lavoro in Italia”.
(Adnkronos) - "Questo festival ci porta a parlare e ad approfondire i temi della sostenibilità ambientale e lo facciamo con grande piacere, guardando soprattutto all’aspetto delle norme europee che, talvolta, per ottimizzare la sostenibilità sacrificano quella economica e quella sociale. In questo contesto, il trasporto intermodale, cioè il trasporto dell’ultimo miglio, attraverso un sistema di rottura di carico - che prevede il passaggio della merce da un deposito ad un camion e poi dal camion ad una banchina portuale o ferroviaria - significa sicuramente valorizzare il trasporto, rendendolo meno caro e più sicuro”. Lo ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. L’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile oggi non si occupa solo di trasporto, come spiega Di Caterina: “Attraverso una serie di attività legate ai servizi, abbiamo voluto fare un focus molto importante sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, ambiti fortemente interessati dai contributi del Pnrr per la costruzione della piattaforma logistica nazionale che” grazie ad un importante e strategico utilizzo dei dati “offrirà informazioni che serviranno ad avere una maggiore capacità di conoscenza dei ‘tappi di bottiglia’, ossia le difficoltà di trasporto inutili e i nodi da evitare, piuttosto che quelli da utilizzare”. “Siamo di fronte ad un’epoca di trasformazione totale dove, al di là degli scenari mondiali legati ai dazi da una parte e alle guerre dall’altra, i mercati sono sempre pronti ad adeguarsi alle difficoltà - conclude - ma occorre che ci sia la capacità di alimentare gli sforzi reciproci”.