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(Adnkronos) - Da Alba Parietti a Simona Ventura, da Bruno Vespa a Barbara D'Urso. I protagonisti della tv italiana rendono omaggio a Pippo Baudo, morto oggi 16 agosto 2025 all'età di 89 anni. "Se ne è andato l’ultimo dei Grandi", dice all'Adnkronos Bruno Vespa. "Sei stato il mio MAESTRO non ti dimenticherò mai!!! Buon viaggio Pippo", scrive Simona Ventura su X. "Con te si chiude definitivamente un’epoca. Sei stato il più grande, sei stato la Televisione. Il maestro di tutti: duro, esigente, ma capace di dare enormi possibilità. Io ti sarò sempre grata, nel bene e nel male, per avermi voluta, per avermi anche combattuta, ma soprattutto per avermi insegnato tanto", il post di Alba Parietti su Instagram. Parietti, che proprio con Baudo ha condiviso palchi iconici come quello del Festival di Sanremo, lo descrive come una figura monumentale e imprescindibile del suo percorso. "Mi dispiace, Pippo. Mi dispiace sinceramente. Mi dispiace non esserci, perché so che tutti avrebbero voluto celebrarti. Sono attonita e disorientata. Sei stato uno di quei padri difficili e straordinari, di cui però sarà impossibile fare a meno. Una montagna impossibile da scalare. Ciao Pippo, buon viaggio". E conclude: "Mancherai a questa televisione, ai telespettatori, e tanto anche a tutti noi che l’abbiamo fatta e che ti dobbiamo dire grazie". "Buon viaggio Pippo, grazie per tutto. Non trovo le parole, mi sembra di sminuire cosa sei stato e quanto tutti noi ti dobbiamo molto. Grande, immenso, inarrivabile", scrive sui social la conduttrice Antonella Clerici. "Se ne è andato anche lui, Pippo. È stato con Mike, Raffaella, Corrado e Costanzo uno dei re della tv, da Settevoci ai mille Sanremo, a tantissime altre pagine storiche della nostra vita comune. La memoria mi fa riaffiorare una valanga di ricordi tutti legati alla sua straordinaria presenza", le parole di Enrico Mentana. "Pippo Baudo con Mike, Mina, Corrado e Enzo Tortora, facile oggi dire 'una tivu che non c'è più'. Per noi - scrive ancora - che prima di tutto da spettatori abbiamo conosciuto e apprezzato quei giganti di un'epoca che è finita, ma non è superabile, un vuoto che si riempie di ricordi", conclude. "Stasera se ne va un pezzo di storia del nostro paese. Io sono cresciuto con la sua televisione, un uomo che ad un certo punto con le sue trasmissioni, era diventato un punto di riferimento. Dal piccolo schermo, ha rassicurato il paese nei momenti più critici, quelli dell’austerity, gli anni di piombo. Pippo Baudo era lì, quando cambiavano i costumi del nostro paese, e spesso di questo cambiamento di costumi ne è stato anche il fautore", le parole con cui Max Giusti commenta all'Adnkronos la scomparsa di Pippo Baudo. Per Giusti, "Pippo Baudo era la verità. la frase che mi viene in mente è quella che dicevano i nostri nonni: 'È vero perché lo ha detto Pippo Baudo'. Le cene con lui erano l’opportunità di arricchirsi di aneddoti e racconti di un uomo che ci ha accompagnato sempre in ogni momento". E conclude: "Quando Pippo iniziava a raccontare tutti eravamo in silenzio e prendevamo dalle sue labbra, perché quello che diceva non era mai banale. Ad avercene di Pippo Baudo oggi.. ho iniziato a vedere la televisione con lui e con lui ho iniziato a farla. Grazie per tutto Pippo". "Un maestro per chiunque faccia questo lavoro, padre della tv italiana… Ha formato generazioni di artisti… Ho iniziato a lavorare con lui nel 1980… Domenica In… Mancherà a molti… Ciao Pippo… #PippoBaudo", scrive su X Barbara D'Urso. Il nome di Baudo rimane indissolubilmente legato al Festival di Sanremo e dal mondo della musica arrivano altri messaggi. "Sono molto addolorato. Se n’è andato Pippo Baudo - dice Gianni Morandi -. Ha tenuto compagnia a tutti gli italiani per 60 anni e più. Un maestro, un musicista, un conduttore, uno straordinario organizzatore di spettacoli come il Festival di Sanremo, Canzonissima, Fantastico. Io, personalmente, gli devo molto, mi aiutò a superare il mio periodo di crisi, agli inizi degli Anni 80, con i suoi preziosi consigli e invitandomi alle sue trasmissioni. Grazie Pippo, per quello che hai fatto per me e per la tua amicizia. Ti vorrò sempre bene". "Caro amico mio, con te ricordi indelebili, mi mancherai", il messaggio di Eros Ramazzotti. "Non posso credere che sto scrivendo questo messaggio. Ci sono uomini che in questa vita e in questa terra hanno lasciato un segno indelebile per il loro talento e la loro genialità", scrive Laura Pausini. E aggiunge: "Uno di loro è diventato 32 anni fa l’uomo che mi ha cambiato la vita, scegliendomi a soli 18 anni tra le nuove voci di Sanremo 93 e da quel momento non mi ha mai lasciata, mai. È diventato un mio famigliare. Il lutto che vivo stasera è inspiegabile e profondo. Pippo grazie". Il messaggio della Pausini si chiude con una dedica: "Te lo dico da tua pupilla, da tua amica e da tua fan. È stato un onore e un privilegio conoscerti e salutarti in questo nuovo viaggio della tua vita verso la luce mi fa sentire piccola ma vicina alla tua anima. Riposa in Pace. Per fortuna sono riuscita a dirtelo tante volte: Ti voglio tanto bene". "Ciao caro grande Pippo. Ti ho voluto tanto bene e me ne hai voluto tu e io lo sentivo e mi riempiva di gioia. Conoscerti e lavorare con te é stato 'fantastico', sei stato un gigante del fare spettacolo e un uomo splendido colto affettuoso generoso divertente appassionato e magico - scrive Lorenzo Jovanotti su Facebook - Ogni tua lezione per me è stata un regalo prezioso, nessuno come te c’è mai stato in Tv e nessuno ci sarà mai più. Gli aneddoti sulle nostre avventure insieme sono tra i preferiti quando sono in compagnia. Sei stato un mito della nostra cultura popolare. Hai vissuto una grande vita, ci mancherai. Un abbraccio a Tiziana".
(Adnkronos) - Conserve alimentari casalinghe? Sì, ma attenendosi in pieno ai dettami della tradizione sulla sicurezza alimentare e aiutandosi con la tecnologia. Nel pieno dell'allarme legato ai casi di botulino killer per i panini street food a Diamante in Calabria, Turismo Verde, l'associazione dedicata alla valorizzazione e alla promozione dell'agriturismo di Cia-Agricoltori italiani, lancia, interpellata da Adnkronos/Labitalia, un decalogo di consigli per realizzare conserve alimentari casalinghe genuine in tutta sicurezza e senza tossine, con i dovuti distinguo rispetto alla produzione industriale. "E' tradizione fare le conserve alimentari -spiega Mario Grillo, presidente nazionale di Turismo Verde- ma essendo una tradizione verbale che si tramanda di generazione in generazione è necessario seguirla senza discostarsene in alcun modo per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. E mentre in passato c'era un rispetto assoluto della tradizione e della saggezza popolare, al di là se il gusto era di proprio gradimento o meno, oggi questo a volte è venuto a mancare", sottolinea. Ma se non si vogliono seguire le ricette del passato quali i consigli per realizzare prodotti genuini e allo stesso tempo sicuri? "E' necessario studiare perché l'empirica popolare ha portato alla sicurezza alimentare per decenni. Ad esempio, perché si usa l'aceto nelle conserve alimentari? Perché abbassa il Ph delle verdure da un 7-8 originario a un livello di sicurezza per evitare la proliferazione di botulino che è 4.6. Le industrie alimentari, che sanno bene cosa è la sicurezza alimentare e come evitare il proliferare del botulino, si mantengono su un ph di 3.8-4", spiega il presidente di Turismo Verde-Cia. Come fanno? "Vanno ad acidificare con aceto, acido lattico e acido citrico le verdure. Quindi le lessano, le verdure vengono penetrate dall'acqua acidificate e viene fatta questa operazione di sicurezza", spiega ancora. Ma per chi ha la passione di realizzare conserve alimentari in casa oggi arriva in soccorso anche la tecnologia. "Un phmetro di qualità oggi costa all'incirca 100 euro, si trova ovunque e ti salva la vita", sottolinea Grillo, "permettendoti di misurare il ph del prodotto realizzato e verificare che sia nei range di sicurezza citati", spiega ancora Grillo. E la procedura per l'uso del phmetro, tra melanzane e altre conserve di verdure, è abbastanza semplice. "Quando vado a fare una conserva di verdure -spiega Grillo- la strizzo, inserisco il phmetro nel 'cuore' della stessa e verifico che tutto il composto acidificato abbia il ph desiderato. Quando vado ad aggiungere l'olio posso acidificare anche esso con un po' di aceto in modo da avere il ph giusto sia per il prodotto che per il condimento e non favorire il botulino. E poi posso fare anche una bollitura, che a casa non è una sterilizzazione a 121 gradi che consente uccidere la spora, ma si può fare una pastorizzazione a 90 gradi per sanificare dalla carica batterica del prodotto", sottolinea. Ma per chi, dopo aver realizzato queste operazioni, non si sente ancora sicuro "allora è meglio affidarsi a una sana industria alimentare del posto che ha dalla sua sia la tradizione ma anche la sicurezza alimentare scientifica", spiega ancora. E comunque, prosegue Grillo, "quando si ha un dubbio di qualsiasi tipo per un prodotto, essendo la tossina del botulino termolabile è necessario portarlo a temperatura alta per eliminare qualsiasi dubbio", sottolinea Grillo. E Grillo conclude invitando i cittadini a degustare in tranquillità i prodotti degli agriturismi italiani visto che “la sicurezza alimentare per i clienti negli agriturismi italiani è garantita dal manuale Hccp e dai corsi di formazione che Cia-agricoltori italiani fa a tutti in tutte le strutture agrituristiche e per tutti i dipendenti”.
(Adnkronos) - Dopo due anni e mezzo di diminuzioni, tornano a crescere nel I semestre 2025 le emissioni di CO2 (+1,3%), nonostante i consumi energetici complessivi siano rimasti stazionari (gas +6%, petrolio -2%, generazione elettrica da rinnovabili -3%). Lo evidenzia l’Analisi Enea del sistema energetico nazionale che rileva, inoltre, prezzi di elettricità e gas tra i più elevati in Europa e un trend negativo per la transizione energetica (-25%) misurato dall’indice Ispred. In particolare, riguardo ai prezzi, quello dell’energia alla Borsa italiana (120 €/MWh media semestrale) è risultato doppio rispetto a quello di Spagna (62 €/MWh) e Francia (67 €/MWh). “Di fatto, ne risente la produzione industriale dei settori energy intensive, che resta inferiore di oltre il 10% rispetto a quella dell’intera industria manufatturiera, già sui minimi di lungo periodo”, spiega Francesco Gracceva, il ricercatore Enea che cura l’aggiornamento trimestrale. Dall’analisi emerge che nel primo trimestre le fonti rinnovabili hanno registrato un forte calo della produzione idroelettrica (-20%) ed eolica (-12%), non compensato dall’aumento del fotovoltaico (+23%), che è cresciuto in linea con il progressivo incremento della capacità installata (+3,3 GW). I consumi di gas naturale sono stati invece sostenuti dal clima rigido del primo trimestre 2025, che ha spinto i consumi per il riscaldamento. Una situazione che rispecchia sostanzialmente il quadro europeo dove l’inverno rigido ha fatto salire il consumo di gas (+5%), mentre sono diminuite le rinnovabili (-3%), con il solo fotovoltaico in crescita (+20%). Segno positivo anche per la produzione di energia nucleare (+2%), legata all'aumento della produzione francese. “Nel complesso i consumi energetici dell’area euro sono stimati stazionari e così le emissioni di CO2, un dato in chiaro contrasto con la traiettoria necessaria per il target 2030, che richiede un calo medio annuo di circa il 7%”, sottolinea Gracceva. A livello di settori, in Italia si rileva una contrazione dei consumi nei trasporti (-1%), concentrata nel primo trimestre, e un incremento nel civile (+3%), attribuibile principalmente all’aumento della domanda di gas per riscaldamento e alla maggiore domanda elettrica del settore terziario. Nel complesso, nel semestre la domanda elettrica nazionale risulta in lieve aumento (+0,4%), confermando la sostanziale stazionarietà del grado di elettrificazione dei consumi energetici in Italia. Il peggioramento dell’indice della transizione Enea Ispred è da attribuirsi soprattutto alla componente decarbonizzazione: “Nei prossimi cinque anni le emissioni di CO2 dovranno scendere del 6%, quasi il doppio di quanto fatto negli ultimi 3 anni. Se la traiettoria delle emissioni seguisse il trend degli ultimi 3 anni, il target 2030 sarebbe raggiunto non prima del 2035”, prosegue Gracceva. Sul fronte sicurezza energetica, e con particolare riferimento al gas, il sistema è risultato solido anche per la bassa domanda invernale. Un contributo è arrivato anche dall’entrata in funzione del rigassificatore di Ravenna, che a maggio e giugno ha portato il gas liquefatto ad essere la prima fonte di approvvigionamento di gas italiana (35% del totale), superando l’import dall’Algeria. Nel sistema elettrico europeo sono divenute sempre più frequenti le ore con prezzi zero o negativi, fino a un massimo raggiunto in Spagna con una media di oltre 6 ore al giorno. “Si tratta di segnali di un eccesso di produzione di elettricità da fonti intermittenti, in primis il fotovoltaico, e di flessibilità non adeguata a gestire la variabilità delle rinnovabili. Ma è notevole come sul mercato italiano questi effetti risultino al momento radicalmente più contenuti, con prezzi zero solo nello 0,5% delle ore nella zona Sud, a conferma del persistente ruolo del gas nella fissazione dei prezzi sul mercato all’ingrosso”, conclude Gracceva.